"Caccia alla grande volpe" è un romanzo per ragazzi edito da Rizzoli. L'autore, Justyn Edwards, grande appassionato di spettacoli di magia, ha deciso di scrivere una storia proprio utilizzando come spunto quel brivido che solo lo spettacolo di un illusionista è capace di regalare.
Flick, figlia di un grande illusionista caduto in rovina, decide di partecipare ad un reality show indetto dal famoso mago soprannominato "la volpe". Si tratta di una specie di gioco in diretta televisiva: un gruppo di ragazzini, sfidandosi a coppie, dovrà superare le sfide e gli indovinelli nascosti nella casa dell'illusionista.
La magia, che nasce per intrattenere e meravigliare, viene snaturata e spettacolarizzata con un reality show. Tuttavia chi vincerà avrà diritto all'eredità del mago, ossia ad apprendere tutti i suoi misteriosi trucchi, compreso il celebre "sistema campana" che ne ha consacrato la fama.
Flick è particolarmente interessata a quest'ultimo: infatti lei sa bene che il sistema campana non è stato ideato dalla grande Volpe ma da suo padre, illusionista che, dopo essere caduto in disgrazia, ha lasciato la moglie e la figlia, in circostanze misteriose.
Piena di rancore, Flick spera che, dopo essersi riappropriata del sistema campana, possa trovare anche un modo per ritrovare suo padre. Tuttavia un uomo, tra gli organizzatori del reality, riconoscendo in lei un grande talento e dunque il potenziale per vincere la sfida, minaccia di far del male a sua madre se non riuscirà a vincere e a dargli il sistema campana. Tra il ricatto e lo stress crescente del reality show, riuscirà Flick a gestire ogni cosa? O saranno gli eventi ad inghiottirla viva, distruggendo ogni suo sogno?
In una narrazione dal respiro vibrante, l'autore narra la sua storia tramite capitoli brevi ed incalzanti, riuscendo a descrivere con semplicità trucchi di magia molto complessi, rendone la comprensione accessibile anche ai lettori meno esperti.
Anche l'amicizia è una forma di magia: Flick, abituata a fare affidamento solo su sé stessa, se ne renderà conto molto presto, capendo che, anche se non è facile, è possibile trovare qualcuno di cui fidarsi e con cui condividere gioie e tristezze.
Un argomento importante al quale l'autore dà spazio e rilevanza è la disabilità. Flick infatti al posto di una gamba indossa una protesi, che la rende lenta quando si muove e facilmente soggetta ad angherie e prese in giro, che tollera con molta dignità e pazienza. Molti sono anche gli amici che invece comprendono la sua difficoltà e, senza prenderla in giro né assumere un atteggiamento di pena nei suoi confronti, accettano la sua disabilità come una cosa normale.
Justin Edwards insegna che scrivere un libro non è molto dissimile dalla messa in scena di un trucco di magia: bisogna saper distogliere l'attenzione dinanzi agli occhi del lettore, e sorprenderlo con qualcosa che non si aspetta.
La storia assume dunque i contorni di uno spettacolo nello spettacolo: è la magia della determinazione di Flick che, con con l'intelligenza che la contraddistingue, riuscirà a svelare ogni mistero rimasto insoluto, fino al sorprendente finale.
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