mercoledì 27 gennaio 2021

"Il diario di Anne Frank": un adattamento a fumetti di Ozanam e Nadji


"Il diario di Anne Frank: Il retrocasa, annotazioni al diario dal 12 giugno 1942 al 1 agosto 1944" è una graphic novel sceneggiata da Antoine Ozanam e ollustrata da Nadji, pubblicata il 20 gennaio da Edizioni Starcomis, adattamento dell'omonimo romanzo.

Il 14 giugno del 1942 Anne Frank, in occasione del suo tredicesimo compleanno, riceve un regalo che giudica bellissimo: un diario, dover poter annotare pensieri e riflessioni. 

Non può immaginare che, di lì a poco, la sua vita sarà turbata dalla morsa stringente della persecuzione razziale, che costringerà lei e la sua famiglia a nascondersi nel "retrocasa" di un edificio, e proprio sul suo diario riporterà la testimonianza di quel periodo di forzata reclusione. 
Un diario dal valore inestimabile che, scoperto dal padre, molto tempo dopo, sarebbe stato pubblicato facendo della sua giovane autrice un simbolo di forza e coraggio e anche della sofferenza causata dalla follia nazista. 


Quest'opera si distingue dagli altri adattamenti del romanzo per il sapiente uso dei colori, i quali hanno lo scopo di sottolineare le differenti emozioni che albergano alternativamente nel cuore della protagonista: un modo originalissimo di gestire la narrazione, attraverso meccaniche visive delicate e bizzarre che fanno risultare le vignette distanti dal lettore, come se gli mostrassero un sogno rarefatto. I disegni, stilizzati e ridotti alle linee essenziali, sembrano ombre che si muovono in un mondo tragico e cupo.
Le figure umane appena accennate assumono il ruolo di sagome da teatro nel dramma umano che Anne descrive.

L'intensità della comunicazione di Anne Frank risiede nella sua semplicità e nella sua immediatezza. 
Anne è una ragazza che si trova costretta ad affrontare una situazione terribile che la costringe ad una maturazione. 


Sperimenta il terrore perenne di essere scoperta, la vita da prigioniera. Si rende perfettamente conto dell'atrocità della persecuzione e dei rischi che corre, ma si sforza di nutrire la sua mente con speranzose immagini del futuro, senza mai smettere di studiare e arricchire la sua mente e il suo spirito. 

"Non è possibile vivere ogni giorno in compagnia della morte, della miseria e della confusione" scrive Anne "Ecco perché devo tenere i mie pensieri al riparo.[...] Devo mantenere viva la speranza."


In alcuni, rari momenti di gioia, Anne si senta in colpa e prova vergogna nei confronti di tutti quegli ebrei che vivono una situazione peggiore della sua, perché sono stati catturati oppure uccisi. Eppure si rende conto che restare cupi non è un modo per osservare rispetto, considerando più saggio gioire per ogni istante che riesce a strappare alla vita, provando a lottare contro gli inevitabili momenti di sconforto.


Il diario di Anne Frank è una testimonianza forte perché comunica la speranza che supera la tragedia, la piccola felicità di ogni giorno che sfida la paura della morte. Un messaggio di fondamentale importanza soprattutto in periodi di crisi, come questo che stiamo vivendo, in piena emergenza covid, spaventati dal timore di diventare le prossime vittime.


Era necessario raccontare di nuovo la storia di Anne Frank? Secondo gli autori, la risposta è indubitabilmente affermativa.
"Ci sono degli appuntamenti a cui non si può mancare. Uno di questi è la possibilità di raccontare il caso di Anne Frank." Scrive Antoine Ozanam, nella prefazione.
"Ho ritenuto" scrive ancora "che fosse importante che il suo messaggio continuasse a essere trasmesso, ancora e ancora.
Se riuscissi a trasmettere questo messaggio anche a un solo lettore che non aveva aperto il libro originale, quest’opera sarebbe importante.
Se riuscissi a raggiungere un pubblico nuovo, quest’opera sarebbe utile.
E se questo adattamento ti ha fatto venire voglia di leggere il libro, allora questa è un’opera essenziale."




martedì 26 gennaio 2021

"Fr33d0m": un manga di Ivana Murianni e Rossella Gentile


"Cosa c'è fuori da Shora? 
Chi lo sa. 
Siamo topi in trappola."


"Fr33d0m 1" è il primo albo di un manga italiano pubblicato dalla casa editrice Upper Comics, sceneggiato da Ivana Murianni e illustrato da Rossella Gentile.

Il volume è arricchito da numerosi contenuti speciali: tavole con illustrazioni a colori, schede dettagliate dei personaggi, approfondimenti. In appendice, inoltre, è presente un intero breve capitolo che presenta le vignette a colori, con sfumature particolarmente curate.

La storia è ambientata in un ipotetico futuro, nel 3101, a Shora, dove una soffocante dittatura ha privato gli uomini di molte libertà. 
Aiko Serizawa, un'adolescente che ha perso i genitori in tenera età e vive con gli zii, non sopporta di sottostare alle regole. Una notte decide di sfidare il controllo delle tecnoguardie, che assicurano il rispetto del coprifuoco, e scappa. 


Vuole anche cercare informazioni riguardo il misterioso ciondolo che porta sempre con sé, unica eredità che le hanno lasciato i suoi genitori. 


Senza una direzione precisa in mente, Aiko raggiunge il centro di Shora, dove, vedendo un ragazzino in difficoltà fermato dalla tecnoguardie, per aiutarlo tradisce la sua presenza.
Fortunatamente giungono in suo soccorso alcune ragazze, che portano in salvo lei e il ragazzino, le spiegano che fanno parte della resistenza di Shora e la invitano ad unirsi a loro.
Senza esitazione, lei accetta. Inizia così la sua nuova vita, un'esistenza in cui non subisce più le decisioni altrui, ma diventa padrona del suo destino e combatte ogni giorno per la sua libertà. 
Quali sfide le riserverà il futuro? E riuscirà a scoprire qualcosa sul passato dei suoi genitori?


I disegni, dal tratto ben definito ma delicato, riescono a dare dinamismo alle vignette. I confini delle tavole non sono delineati, ad ogni pagina le regole del lay out vengono completamente stravolte, cosa che ho apprezzato moltissimo perché riescono a comunicare al lettore movimento e azione, senza risultare mai confuse. 

Aiko, Resque ed Eleonore dovranno imparare a spalleggiarsi l'un l'altra, a conciliare i propri differenti caratteri e dimostrare la capacità di cooperare insieme per un fine comune.
Resque è silenziosa ed enigmatica, Eleonore è allegra ed iperattiva e travolgente. 
Sono ragazze combattenti, guerriere dalla personalità forte, personaggi con cui è facile empatizzare. 

Aiko, che le ammira molto, desidera diventare più simile a loro.
Vuole dissociarsi dalla ragazzina ribelle che era prima, e decide di fare un gesto simbolico: taglia i suoi capelli, e questa diversa acconciatura rappresenta l'accettazione della sua nuova vita, il momento fondamentale in cui volta le spalle al suo passato e abbraccia il destino che ha scelto.


Come lascia intuire il titolo, il fumetto incoraggia ciascuno a non subire mai le decisioni altrui ma a ribellarsi, quando le regola imposte sono ingiuste e opprimenti.

"Fr33dom" è il primo volume di un manga shonen al femminile complesso e piacevole da leggere che, grazie ai numerosi personaggi interessanti e ad una storia sapientemente costruita, piacerà anche ai lettori più esigenti.


venerdì 22 gennaio 2021

Novità Tunuè in arrivo nel 2021!

Ieri sera ho partecipato ad un interessante incontro online organizzato dalla casa editrice Tunué, durante il quale sono stati presentati vari titoli che saranno pubblicati quest'anno. 
La Tunué è una casa editrice che punta soprattutto alla qualità delle opere più che alla quantità, e posso confermare- poiché collaboro con loro da molto tempo- che ogni loro titolo è frutto di un lavoro meticoloso ed accurato. I loro fumetti sono sempre profondi, intensi, ed esteticamente raffinati. 

Di seguito, vi lascio alcune uscite che la casa editrice ci ha comunicato. 
Segnatevi questi titoli! 



●Per chi ama i classici, il 4 febbraio troverete in libreria un paio di graphic novel senza tempo, tratte da due famosi romanzi. 


CUORE DI TENEBRA, di Joseph Conrad

LA LUNA E I FALÒ, di Cesare Pavese




Chi ha amato "Avatar: L'ultimo dominatore dell'aria~La promessa", l'11 febbraio potrà godersi il sequel. 

AVATAR. THE LAST AIRBENDER~ LA RICERCA
TRAMA

Chi è la mamma di Zuko e che fine ha fatto?
Finalmente la risposta alla domanda che tutti i fan di Avatar si sono sempre chiesti.
Trovato finalmente un indizio, Zuko chiede l'aiuto del team Avatar e dell'alleato più improbabile di tutti, la temibile sorella Azula sua arcinemica, per aiutarlo a scoprire il più grande segreto della sua vita.

Per tutti gli amanti della serie Netflix "Avatar" e delle belle storie a fumetti piene di avventura e emozioni.


Perché non far avvicinare i più piccoli al mondo del fumetto con titoli accattivanti? Dall'11 marzo sarà disponibile un bel titolo per bambini.


INVESTIGATORS


TRAMA

Mango e Sciallo sono due simpatici alligatori detective, viaggiano attraverso le fogne, combattono le forze del male con la loro super tecnologia da spia e le collaudate tecniche di viaggio attraverso i servizi igienici.

Riusciranno i due a seguire gli indizi, risolvere il mistero e catturare i criminali?

Un fumetto per ragazzi divertente e appassionante all’insegna dell’avventura.

Serie di successo in America già in classifica nei Bestseller del New York Time per la categoria graphic book e manga.




●In occasione del Pride Month, la Tunué ha voluto proporre un titolo lgbt che sembra davvero interessante: 

FLAMER, DI MIKE CURATO


TRAMA
Durante l'estate fra la scuola media e le superiori, il quattordicenne Aiden Navarro, frequenta con difficoltà un campo per boyscout.
Sentendosi a disagio per il suo peso, affrontando il razzismo degli altri campeggiatori e interrogandosi sulla sua sessualità, spesso si sforza di apparire irreprensibilmente eterosessuale e tenta in modo poco convincente di imitare il comportamento omofobo e maschilista degli altri campeggiatori, con scarso successo. 
Il precario equilibrio di identità di Aiden si sgretola quando inizia a fantasticare romanticamente sul suo compagno di tenda: Elias, un amico che non è stato turbato dai pettegolezzi degli altri campeggiatori sul fatto che Aiden sia gay. 
Mentre Aiden si dirige verso gli ultimi giorni del campo, in lui desiderio, disgusto di sé e incertezza raggiungono il punto di ebollizione.



Interrogato sul messaggio dell'opera, l'autore ha dichiarato: "Voglio che i lettori queer  sappiano di essere amati. Amare te stesso può essere difficile, quindi questo libro [...] potrebbe essere una fonte di speranza. Abbiamo bisogno di più storie queer raccontate da voci queer. Voglio anche che le persone identificate non queer abbiano un assaggio di cosa significhi essere emarginati. [...] Spero che Flamer avvicini le persone."



●Un titolo che affronta temi importanti, quali discriminazione razziale ed emancipazione femminile:

BLANC AUTOR


TRAMA

Canterbury, Connecticut, 1832: un affascinante collegio femminile ha trovato successo tra la gente del posto, con due dozzine di ragazze iscritte. Alcuni in città mettono in dubbio lo scopo di educare le ragazze, ma sicuramente non c'è nulla di male nel provare? Almeno non fino a quando la Prudence Crandall School non annuncia i suoi piani per iniziare ad accettare studenti neri. Trent'anni prima dell'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, nel cosiddetto Nord “libero”, questi studenti saranno accolti da un'ondata di ostilità che metterà in pericolo il futuro della scuola e la loro stessa vita. Anche nella terra dei liberi, non tutti i bambini americani sono i benvenuti.


Un nuovo fumetto illustrato da Barbucci, che da noi arriverà probabilmente durante la seconda metà dell'anno. Lo attendo con entusiasmo! 

LES SOEURS GRÉMILLET


TRAMA

Appaiono per la prima volta le tre sorelle Grémillet, guidate da meduse galleggianti, fino al grande albero e al suo palazzo di vetro. All’interno, una piccola medusa fluttua sopra a un letto. Sarah, la maggiore, non riesce a capire questo strano sogno. Ossessionata dal mistero, riuscirà a chiarirlo grazie all’aiuto delle sue due sorelle.

Immergetevi nella storia come in un sogno… In un turchese luminoso e malinconico.


●L'indimenticabile avventura di un'estate, in arrivo a Luglio:

LA MIA ULTIMA ESTATE CON CASS 


TRAMA

Megan e Cass sono cresciute insieme. Ogni anno, le loro famiglie andavano in vacanza insieme nel Michigan, dove le ragazze si rilassavano in riva al lago e disegnavano, dagli scarabocchi da bambini ai ritratti sofisticati della loro adolescenza. Megan era sempre cauta e Cass era sempre ribelle. L'estate dopo il suo primo anno di liceo, Megan decide di stare con Cass e sua madre nel loro appartamento a New York City. All'improvviso il mondo di Megan esplode. Le ragazze iniziano a collaborare per un pezzo che sarà presentato in una mostra in una galleria locale. Ma quando un segreto viene alla luce e una di loro supera un limite, la loro amicizia riuscirà a sopravvivere?


●Un altro titolo per ragazzi, vincitore di importanti premi. In America è già in corso un sequel:

NEW KID, di Jerry Craft


TRAMA
Jordan Banks non ama nient'altro che disegnare cartoni animati sulla sua vita. Ma invece di mandarlo alla scuola d'arte dei suoi sogni, i suoi genitori lo iscrivono a una prestigiosa scuola privata nota per i suoi accademici, dove Jordan è uno dei pochi ragazzi di colore in tutta la sua classe. Mentre fa il viaggio quotidiano dal suo appartamento di Washington Heights all'esclusiva Riverdale Academy Day School, Jordan si ritrova presto diviso tra due mondi e non si adatta davvero a nessuno dei due. Jordan può imparare a navigare nella sua nuova cultura scolastica mantenendo i suoi amici del vicinato e rimanendo fedele a se stesso?
 



●La promessa di Dordona, 14 aprile




Non perdete le pubblicazioni della Tunué! Non ne rimarrete delusi! 

mercoledì 20 gennaio 2021

"La memoria di Odino": una graphic novel di Jason R. Forbus e Martina Gianello



La mitologia Norrena, con le sue leggende, i suoi miti e i suoi indimenticabili personaggi non ha mai smesso di nutrire, nel corso dei secoli, la fantasia di scrittori e artisti, che hanno inventato a loro volta racconti traendo spunto dal fascino senza tempo dei testi dell'Edda. 

Anche "La memoria di Odino", graphic novel pubblicata dalla casa editrice Ali Ribelli edizioni, sceneggiata da Jason Forbus, appassionato di storia e mitologia e illustrata da Martina Gianello, si ispira alla mitologia nordica. 
La storia si colloca nel terzo anno di Fimbulwinter, il lungo inverno che precede il Ragnarock, ossia la leggendaria e catastrofica fine dei nove mondi. 
Sono in corso i preparativi per la battaglia finale, ma Odino, il sovrano degli dei, siede addormentato sul proprio trono.
Egli attende il ritorno dei suoi corvi, Huginn e Muninn, suoi fedeli servitori, senza i quali non può svegliarsi. 
Muninn si è perduto e l'altro, rimasto da solo, è andato a cercarlo attraverso un viaggio irto di insidie, durante il quale farà la conoscenza di vari personaggi. 


Riuscirà a ritrovare il fratello corvo e tornare con lui dal sovrano, per risvegliarlo dal lungo sonno affinché affronti Loki, il dio dell'inganno, nello scontro finale? 


Il punto di vista della storia è affidato al simpatico corvo Huginn che, con le sue osservazioni brillanti, riesce a strappare più di un sorriso, e a commuovere con la sua determinazione nella ricerca di Muninn.
I due corvi non sono solo personaggi ma rappresentano anche la potente metafora dell'opera: il pensiero e la memoria. Che sono indissolubili e ugualmente necessari nella mente dell'uomo. Il pensiero, infatti, non può dare vita alle decisioni senza il supporto indispensabile della memoria. 

Le tavole, grandi e e interamente a colori, garantiscono un'esperienza di lettura immersiva e coinvolgente. Le delicate tonalità acquerellate restituiscono un'atmosfera invernale, fredda e lontana, in cui la distanza aumenta il sentimento. I disegni, dalle proporzioni perfette, risultano ben definiti e i volti hanno espressioni intense. 


"La memoria di Odino" è una graphic novel imperdibile per gli appassionati di mitologia nordica, che fra le pagine di questo stupendo volume riroveranno personaggi familiari e noti, quali Loki, Ratatosk, Yggdrasil. 


Un'avventura che è uno squarcio poetico su una mitologia che non smetterà mai di incantare i lettori, grazie ai suoi racconti suggestivi che sono un mix indimenticabile di guerra e magia.

sabato 16 gennaio 2021

"Timothy Walton e l'ospedale dei vampiri" di Manuela Bassetti



"Timothy Walton e l'ospedale dei vampiri" è un romanzo  di Manuela Bassetti, pubblicato dalla casa editrice flashbook edizioni. 

Timothy Walton è un giovane vampiretto che vive con i genitori, il fratellino e la sorellina nel cupo cimitero di Highgate, il quale da centinaia di anni costituisce una prestigiosa residenza per numerosi vampiri.
Sa che non crescerà mai, quindi resterà un eterno bambino e sarà sempre trattato come tale. 
Timothy è insolito per essere un vampiro: 
non ha molti amici, spesso trascorre il tempo leggendo libri dell'orrore nella sua bara, ma ha un profondo timore del buio e dei mostri.

"Il nostro vampiretto era conosciuto in tutto Highgate anche per un'altra caratteristica della quale -ahimé!- non c'era da andare granché fieri: la paura. Sì, proprio così. Timothy Walton era considerato da tutti un inguaribile fifone. Nonostante si sforzasse di apparire coraggioso come un vero vampiro, bastava un niente per farlo tremare da capo a piedi. Più di tutto lo spaventava quello che poteva nascondersi nell'oscurità: un banale scricchiolio era sufficiente per farlo sobbalzare atterrito
La sua fantasia, incredibilmente fervida, era piena di cavalieri senza testa, spiriti dalle mani mozzate, spettri malvagi e vendicativi."

Inoltre, negli ultimi tempi, una terribile debolezza lo spossa. Dopo essere stato visitato da un dottore, lo specialista dichiara che il vampiretto soffre... di anemia! 

" 《Ma da chi avrà preso?》 si domandava spesso il signor Walton, pensando alla salute cagionevole del figlio. Nessuno in famiglia aveva mai sofferto di attacchi o di malanni di alcun tipo. [...]
In famiglia tutti godevano di un'ottima eternità. Tutti tranne Timothy, che ogni due per tre si faceva venire qualche magagna, da ultimo il problema dell'anemia."

I genitori, preoccupati per la sua salute, prenotano per lui un ricovero di tre settimane al Great Vampire Hospital, il più presitigoso ospedale per vampiri.
Timothy non è per niente entusiasta all'idea di trascorrere quasi un mese lontano dalla sua famiglia e dal suo tranquillo cimitero, ma nessuno sembra chiedere la sua opinione, quindi non gli resta altro da fare che accettare l'inevitabile e rassegnarsi allo sgradito soggiorno. 
Contrariamente alle sue aspettative, all'ospedale conosce altri vampiretti della sua età, con cui fa subito amicizia e che lo coinvolgono ben presto nella "missione" per scoprire il paziente che si trova nella stanza numero 20, la cui porta è sempre chiusa, varcata solo dai medici più volte al giorno. 

"《La numero 20 》Timothy fece mente locale: era l'ultima del corridoio.
[...]
《Beh? Cos'avrebbe di tanto speciale quella stanza?》 domandò Timothy un po' scettico. A lui sembrava una camera come tutte le altre.
《Il suo inquilino 》sentenziò George con area sepolcrale. Timothy sobbalzò come se l'avesse punto una vespa. 
《Perché? Co... cos'ha che non va il suo inquilino?》 
In quel preciso istante, Sofia si sporse verso di lui.
《Nessuno l'ha mai visto 》 disse in un modo da fare accapponare la pelle.
Il povero vampiretto sentì un'ondata di gelo insinuarsi nelle ossa.
《Ma... magari sta molto male》 balbettò, annaspando alla ricerca di una spiegazione possibile. Dopotutto, in ospedale uno aveva il diritto di stare male per conto proprio! ma Karl scrollò il capo deciso: 《No no, qui c'è sotto qualcosa di losco, credimi.》"

Chi è ricoverato in quella stanza? Perché nessuno può vedere quel paziente misterioso che non esce mai? E se si trattasse di un mostro? Timothy e i suoi nuovi amici risolveranno il mistero? 

Il narratore onnisciente racconta la storia con voce ironica, come se si trattasse di una fiaba, e come se il lettore fosse un attento ascoltatore.
Particolarmente simpatici sono intercalari e imprecazioni, originali e adatti al contesto "vampiresco" del libro, come "Arcidracula!" o "Per cento falene!", che aiutano far calare meglio nell'atmosfera.

Il protagonista, sebbene sia un vampiro, ha le stesse difficoltà che potrebbe avere qualsiasi ragazzino. Attraverso la malattia Timothy vive un'inattesa crescita e ha modo di instaurare, con i suoi compagni di sventura, ossia gli altri piccoli pazienti dell'ospedale, solidi rapporti di amicizia, basati sulla reciproca comprensione e sul rispetto. 
Tutti i personaggi risultano simpatici e ben delineati. 
Ciascuno di essi si trova all'ospedale dei vampiri perché ha un problema, che non diventa mai, per gli altri, motivo di scherno. Nessuna difficoltà viene vissuta come fonte di imbarazzo. 
Il piccolo gruppo di vampiretti riesce a coordinarsi e unire le forze per il raggiungimento di un obiettivo comune. 
Il libro sottolinea l'importanza dell'amicizia nella vita di ciascuno per affrontare e vincere le proprie paure e acquisire la capacità di riconoscere i talenti altrui.

"Timothy Walton e l'ospedale dei vampiri" è una divertente avventura per ragazzini che si legge tutta d'un fiato, un libro molto carino arricchito dalle graziose illustrazioni dell'autrice.
Sarebbe bello se Manuela Bassetti dedicasse una serie di romanzi a questo suo simpatico personaggio, che piacerà sicuramente a tanti piccoli lettori. 

mercoledì 13 gennaio 2021

"Arcadia: Mad World" di Bucci e Camagni



"Non sentiamo tutti il bisogno di un luogo dove tutto è possibile?"

"Mad World", pubblicato dalla casa editrice Panini Comics nel 2020, è il primo volume di "Arcadia", secondo arco narrativo di "Nomen Omen", graphic novel in tre volumi di Marco Bucci e Jacopo Camagni.

Trovate la recensione della prima trilogia cliccando qui.

La saga "Nomen Omen" si conclude con la distruzione dell'isola di Manhattan e l'avvento di Arcadia, la leggendaria terra delle storie, che il Re Taranis è riuscito a riportare in vita, anche se ad un prezzo alto: con i propri poteri Becky ha infatti sconfitto Medea, la sua più potente alleata, e lo ha condannato a patire perennemente un dolore che gli dilania le membra, ossia a sanguinare continuamente dalle ferite che gli ha inflitto.



Inoltre, Becky ha imposto la sua autorità, e dimora nel "palazzo della strega", dove ha fondato l'associazione della "Mano verde", in perenne guerra contro le truppe di Re Taranis, che ancora lo sostengono e si trova a vestire gli scomodi abiti della regina in uno scontro che non fa sconti a nessuno e vede perdite da entrambe le parti. Ritroverà alcuni alleati, come la cugina Dhara, che sarà sempre al suo fianco, mentre qualcun altro inaspettatamente la tradirà.



Capirà di chi fidarsi? E quale sarà il destino di Arcadia?

In questo nuovo episodio Becky ha avuto una crescita, e anche l'illustrazione in copertina suggerisce la sua evoluzione: dal buco nel suo petto emergono sette mani colorate, che hanno un preciso valore simbolico.
In "Nomen Omen" è riuscita a sopravvivere priva di cuore (organo che le era stato sottratto dal principe delle fate) grazie alle altre versioni possibili di sé stessa, che per lei hanno dato forma ad un cuore digitale, quindi le mani rappresentano la presenza costante, dentro di lei, delle sue "sorelle virtuali". Infatti deve accettare pacificamente ogni parte di sé, anche la più nascosta, per conciliare le sue molteplici identità e capire i suoi reali desideri. 


Becky si batte anche per riportare nel suo mondo Lady Mackbeth, imprigionata per conto del Re Taranis nel libro da cui proviene, ossia l'omonima opera di Shakespeare. Il suo ritorno sarà importante e significativo, la donna rappresenta una cara amica nonché un'indispensabile alleata. 


Interessante sarà lo sviluppo del personaggio di Patrick, amico di Becky, rapito da Re Taranis, il quale gli ha inflitto atroci torture. Nonostante ciò, vederlo soffrire a causa della maledizione di Becky causerà in lui un profondo sconforto. Si fa strada nel suo animo una profonda amarezza, che lo cambierà profondamente.

In questo volume, in appendice si trova un'utile sezione di approfondimento che fa un riepilogo completo dei personaggi e della storia, diventata ormai molto complessa, con riassunti degli avvenimenti, spiegazioni del sistema magico e accurate descrizioni dei luoghi menzionati. 


In Arcadia tornano le fate crudeli di Bucci e Camagni, figure che galleggiano in un mondo caleidoscopico, ancora più dettagliato e colorato rispetto ai precedenti volumi. E per la prima volta, un'intera sequenza narrativa di alcune pagine diventa un vero e proprio libro illustrato. Ho trovato interessante questa sperimentazione di linguaggi da parte degli autori, che arricchisce l'esperienza di lettura. 

"Mad World" è imperdibile per chi ha già seguito "Nomen Omen". 


martedì 12 gennaio 2021

"Carstall e la spada di Isheer" di Fulvio Borrelli



"Carstall e la spada di Ischeer" è un romanzo fantasy pubblicato dalla casa editrice "Lettere animate" nel 2018, scritto da Fulvio Borrelli, già giornalista pubblicista che ha collaborato con varie riviste. 

La storia, ambientata in un universo fantastico, il regno di Edens, si concentra su Carstall, un ragazzo di quattordici anni, che risiede nella cittadina di Toscar e fa il pescatore.
La sua quotidianità è piuttosto ordinaria, vive serenamente le sue amicizie, qualche rivalità e i primi batticuori.
Tuttavia, ogni cosa cambia quando Jivex, il defunto Signore di Axisgard, si risveglia dal sonno eterno con l'intento di invadere il mondo grazie al suo potente esercito di morti viventi.
Coinvolti in un attacco, Carstall e alcuni suoi amici si vedono costretti ad una rovinosa ed improvvisa fuga.

Quello che vide Braken gli fece drizzare i capelli. Una sessantina di navi fatiscenti con vele malridotte procedevano spedite verso Toscar. Ciò che faceva più orrore, erano i soldati: tutti i morti, armati fino ai denti, schierati sui ponti di coperta delle navi, in attesa dello sbarco.
《Non è possibile. Sembrano... sono morti!》
《Esatto! E, dalle loro armature, giurerei che si tratta del vecchio esercito di Axisgard》disse Dars. 《I Barbari non hanno alberi sulla loro isola e attualmente non importano legname da noi o da altri. Non avrebbero mai potuto costruire una simile flotta. Inoltre procedono velocemente verso la nostra cittadina, come se il mare in burrasca non recasse alcun problema alla loro navigazione.
 Ascoltami, Julian, quelle navi sono uscite fuori chissà da quale abisso, deve trattarsi di Magia》 alla parola "Magia" si sparse il panico fra i pescatori. La notizia arrivo fino in paese e in poco tempo molta gente si recò al porto a vedere con i propri occhi l'avanzata delle navi. 
《Dobbiamo ugualmente combattere 》 disse Braken, visibilmente preoccupato.
《Non siamo preparati a una simile evenienza. Sono troppi, sarebbe un massacro. Dobbiamo fuggire.》, consigliò Dars.


Carstall, suo malgrado, scopre che il destino gli ha riservato un ruolo da protagonista nella battaglia contro Jivex: egli infatti è l'erede del Cavaliere del Fuoco, ed è l'unica speranza per la salvezza del regno di Edens, perché soltanto lui può recuperare la leggendaria spada di Ischeer e sprigionarne la forza magica in grado di sconfiggere il nemico.

《La tua vita è preziosa per noi, quanto per i nostri nemici》disse Berk.
《La mia vita? Ne avevo una prima》, ruggì Carstall. 《Ora non so neppure chi sono.》
《Sei Carstall, figlio di Atlax. Sei l'unico discendente del Cavaliere del Fuoco》, disse Berk. 《Sei l'unica speranza per Edens. Ecco chi sei.》

Naturalmente la sua preparazione richiede un duro allenamento, che ne tempra il corpo e lo spirito.
Riuscirà Carstall nella sua impresa? Sarà abbastanza forte per vincere le sfide che incontrerà lungo il suo cammino?

È impossibile, durante la lettura, non notare un omaggio ai grandi autori del fantasy. Ho ritrovato la stessa atmosfera che permea le opere di Tolkien e ho vissuto le stesse emozioni che mi hanno accompagnata durante le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi.

I personaggi, coraggiosi e determinati, sono particolarmente credibili e convincenti, come la dolce Milla, il pavido ma fedele Farlow, l'intrepido capitano Dars.
Gli scontri magistralmente descritti sono riusciti a coinvolgermi, e la narrazione in terza persona mi ha permesso subito di avere uno sguardo complessivo sulla storia.
Inoltre i dialoghi presentano un linguaggio forbito ed elevato, che ha aggiunto una nota di epicità alla storia.
Ho apprezzato la focalizzazione interna, infatti l'autore si concentra sul punto di vista di Carstall, ragazzo coraggioso che ha punti di forza e debolezze, con cui è facile empatizzare, rendendo il lettore partecipe dei suoi dolori e dei suoi struggimenti.

Attraverso le avventure e le vicissitudini del protagonista l'autore affronta il tema della crescita personale, strutturando il romanzo come un'interessante opera di formazione, avventurosa, adrenalinica, e coinvolgente che piacerà sicuramente agli appassionati del genere.

《Questo è l'inizio》, disse Carstall con fierezza. 《Soltanto l'inizio. 》

lunedì 11 gennaio 2021

"Ti sento" di Valentina Torchia



"Ti sento" è il primo romanzo di Valentina Torchia, pubblicato dalla casa editrice DeAgostini. 

Edoardo Merconi è un ragazzo di diciassette anni con una rara malattia: l'insensibilità congenita al dolore, ossia è del tutto incapace di percepire stimoli fisici esterni, siano essi piacevoli o dolorosi. 
Solitamente chi ne è affetto, non essendo in grado di percepire il pericolo, ha una vita breve, perché va facilmente incontro ad incidenti mortali. 
Tuttavia Edoardo non vive la sua condizione come un problema, bensì come una specie di "superpotere", un'abilità speciale che lo contraddistingue, e che con il tempo sembra averlo reso immune persino ai sentimenti. 
Tutto cambia quando una sua compagna di classe di nome Aurora, arrabbiata con lui perché ha lasciato senza alcuna spiegazione la sua migliore amica e l'ha fatta soffrire, gli tira un pugno: per la prima volta nella vita, sente il dolore di quel colpo. 
Chi è quella ragazza, di cui a malapena ricorda il nome, che è riuscita a fargli sentire qualcosa?

"Un viso squadrato e regolare.
Fossette agli angoli della bocca.
Un ciuffo ribelle, di uno che si è appena alzato dal letto, sfugge all'elastico che mi raccoglie i capelli.
Sexy. Decisamente.
Non mi stupisco che le ragazze mi trovino interessante.
E poi, c'è questa cosa del non provare dolore.
Ai loro occhi, devo sembrare invincibile.
Una specie di eroe.
Mi spruzzo un pò di dopobarba, continuando a osservare il mio riflesso bello specchio.
Questo sono io: Edoardo Merconi.
Il ragazzo indistruttibile.
[...]
Poi è arrivata
lei."

Potrebbe fingere di non aver provato nulla, restare nel suo bozzolo come se non fosse successo niente. 
Oppure, con l'aiuto di quella ragazza, per la prima volta nella sua vita, affrontare nuove ed ignote esperienze, per scoprire qualcosa in più di sé stesso e della vita. 


L'autrice usa un linguaggio giovanile, ricco di termini stranieri e sleng, riuscendo a dare voce ai personaggi proprio come se fossero due adolescenti contemporanei. Vengono citati cantanti famosi e apprezzati dal pubblico giovane come Achille Lauro, è menzionata l'importanza dei social e i lettori si ritroveranno facilmente nelle abitudini e nei modi di pensare dei protagonisti. 
Inoltre i capitoli brevi rendono la lettura particolarmente incalzante.

Edoardo, da personaggio apparentemente negativo, affronta un'evoluzione: quando ha la possibilità di sperimentare il dolore non si tira indietro e rinuncia allo scudo che, come l'armatura del personaggio di un videogioco, lo aveva sempre protetto e difeso da ogni possibile colpo. 
Avvicinarsi ad Aurora rappresenta una scoperta ma anche un pericolo, perché "toccare l'altro" e 'lasciarsi toccare" comporta il rischio di essere feriti, non solo esteriormente ma anche in profondità, nell'anima, dove si guarisce con estrema difficoltà. 
Edoardo accetta l'eventualità, apprezzando ogni nuovo brivido e ogni sensazione. Solo sperimentando la sofferenza è possibile godere il piacere delle piccole e grandi cose.
Grazie a lei, si libera dalla gabbia della malattia, e inizia a vivere un'esistenza intensa in cui si apre anche alla sofferenza altrui. Percorre il mondo e lascia che esso lo attraversi. 

"Inizio a pensare che non sia una cosa negativa, cominciare a sentire qualcosa. È un pò come se il vetro trasparente che c'era tra me e il mondo, e di cui non mi ero mai accorto, ora venisse mandato in frantumi." 

Imposta per la prima volta il rapporto con una ragazza come un "dare e ricevere", sfruttando ogni risorsa a sua disposizione per renderla felice e ripagarla del suo aiuto. 
Esce dal suo piccolo spazio rassicurante permettendole di guidarlo verso una realtà di emozioni e sensazioni mai sperimentate. 


Aurora si presenta inizialmente come il personaggio positivo: furiosa per il comportamento di Edoardo nei confronti dell'amica Susanna, lasciata all'improvviso e senza alcuna spiegazione, non esista a vendicare l'ingiustizia.
Quando il ragazzo esprime il desiderio di trascorrere più tempo con lei per capire come mai, al suo fianco, provi delle sensazioni, non esita a coinvolgerlo nelle avventure più disparate. 
La sua follia , nella vita controllata di Edoardo, è come una ventata frizzante di novità. 
Aurora fugge ad ogni definizione: è riservata ma non timida, e dietro la sua apparente calma nasconde una rabbia cieca che sfoga soprattutto contro se stessa, senza riuscire a perdonarsi insuccessi e fallimenti, che minano lentamente la fiducia in sé stessa. 

Entrambi vivono con i genitori un rapporto conflittuale: lui esasperato dall'oppressione del padre ossessionato dal timore che possa ferirsi, lei dilaniata dalla perenne disapprovazione della madre che ritiene la sua carriera di artista fallita in partenza e la spinge con insistenza verso un futuro più concreto.

Edoardo reagisce alle difficoltà familiari facendo tutto ciò che i suoi genitori non approverebbero. Aurora invece, nonostante qualche blando tentativo di ribellione, non riesce mai ad opporsi alla personalità autoritaria della madre che non ne comprende il talento, lasciandosi sopraffare e distruggere. 

I due protagonisti che alternativamente narrano la storia, sono poli opposti che si attraggono e si respingono in ugual misura, e cercano reciprocamente di guarirsi. 
Si presentano dunque al lettore in estrema opposizione: una ragazza che trova conforto nel dolore e un ragazzo che non riesce a provarlo. 

Anche se Edoardo prende a cuore Aurora e si sforza di comprenderla, non fa l'unica cosa che potrebbe veramente aiutarla, cioè spingerla a parlare con la madre per far valere le proprie ragioni. 

La copertina del libro, un ragazzo sott'acqua con gli occhi chiusi e una ragazza all'asciutto che sfiora la superficie, è particolarmente significativa: sono vicini ma non riescono a sfiorarsi.

"Ti sento" è il titolo del romanzo, ma anche l'estrema sintesi del legame fra Edoardo e Aurora. Ciascuno "sente l'altro", e "sente" il mondo anche  "attraverso" le percezioni dell'altro.
Ma sarà sufficiente affinché riescano a toccarsi davvero? 

sabato 9 gennaio 2021

"Ho ucciso Gesù" di Luigi Lodola



"Ho ucciso Gesù" è un romanzo storico di Luigi Lodola.

Il legionario Onorius è un romano come tanti: venera gli dei, crede nel potere assoluto della guerra e nella supremazia di Roma.
Non si pone nessuna domanda, limitandosi ad obbedire agli ordini che gli vegono impartiti.
Non si oppone, infatti, quando riceve l'incarico di spiare per conto di Roma l'operato di Yeoshua ben Yosef, il predicatore ebreo che i romani chiameranno Jesus, per capire se egli possa costituire una minaccia per l'impero.


"Avevo molti dubbi, sospettavo che Jesus stesse raggirando tutta quella gente, ma a che scopo poi?
Ma forse non avevo capito bene io, tutto quello che sapevo riguardo agli insegnamenti di Jesus lo avevo appreso da persone che ne avevano sentito parlare, poche erano quelle che avevano avuto un'esperienza diretta con lui tra quelle che avevo sentito, per cui non mi restava che una cosa da fare, anche se rischiavo di essere scoperto, dovevo recarmi con i pellegrini ed ascoltare le parole di quell'uomo e farmi una mia idea diretta, lasciai quindi il carro vuoto e mi unii alla folla che dirigeva fuori città."


Segue Jesus per tre anni, avendo modo di conoscere anche alcuni tra i suoi compagni più fidati, tra cui Miryam di Magdala e Djoha, (Maria Maddalena e Giuda), personaggi che vengono mostrati in una luce diversa rispetto a quella tradizionale: Maria Maddalena come la moglie di Gesù e Giuda come un discepolo intenzionato a proteggere il suo maestro, e non a condannarlo.
Durante la sua missione, studia quello strano uomo, ponendosi numerose domande su di lui.

"Era veramente quello che gli Ebrei definiscono un sant'uomo? O si trattava di un folle mistificare abile a manipolare la gente?"


"Io ho ucciso Gesù" è un romanzo particolare, che da un punto di vista originale, quello dello sguardo esterno di un soldato, analizza, attraverso una narrazione in prima persona, la figura di Gesù. Un'osservazione accurata da parte di qualcuno che, appartenente ad un'altra religione, ascolta il messaggio cristiano e vorrebbe comprenderlo, confuso dal carismatico uomo di cui non sa cosa pensare: un trascinatore di folle o autentico figlio di Dio?

Nei suoi confronti prova sentimenti contrastanti, infatti è affascinato e al tempo stesso spaventato dal suo potere, di cui percepisce l'autorità molto più di qualsiasi suo superiore.

"Quell'uomo in fondo mi affascinava, doveva avere la forza di un toro, lo si vedeva dalla corporatura, eppure usava la parola con la stessa abilità con la quale usavo la spada, almeno questo era quello che si diceva, se con la mia spada potevo lasciare sul terreno molte vittime, la parola usata sapientemente poteva mieterne altrettante, forse anche di più."

In appendice si trova anche un indice dei nomi dei personaggi storici citati e il significato di alcuni termini poco noti. È presente inoltre la bibliografia - webgrafia che riporta i testi che l'autore ha studiato per scrivere il suo libro.

Luigi Lodola ha scritto un romanzo molto interessante, che come egli stesso precisa all'ultima pagina:
"pur basandosi su fatti universalmente noti, è opera di fantasia, i personaggi storici e/o inventati non corrispondono al vero per carattere e comportamenti".

La storia - nota a tutti- costruisce la tensione narrativa non nell'epilogo finale, bensì nella crescita psicologica e nei drammi di Onorius, dilaniato tra la sua fede personale e le parole innovative di Jesus.

"Ci volle molto tempo ma riuscii ad ascoltare più versioni e non udii di nulla di pericoloso, ma ancora una volta non capivo molto il senso di quanto avevo sentito, forse il messaggio mi era arrivato non in modo corretto oppure quell'uomo lasciava nel dubbio appositamente chi lo ascoltava per far sì che tornasse a sentire le sue parole.
Si parlava di leggi, quelle giudaiche, di fratellanza, di pregare per nemici, di rispondere al male con il bene come potevano parole simile esaltare tutta quella gente? Una frase mi aveva colpito molto, Jusus diceva che se si veniva colpiti non bisognava rispondere all'offesa con la forza ma porgere l'altra guancia come per farsi colpire nuovamente e addirittura donare il mantello al proprio aguzzino.
[...]
L'unica certezza che avevo era che non sarebbe sopravvissuto a lungo, non solo si era inimicato i sacerdoti, ma molti potenti si sentivano minacciati da quest'uomo che prometteva la vita eterna senza chiedere in cambio denaro o doni."