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mercoledì 9 aprile 2025

"Caccia alla grande volpe": uno spettacolo di magia in forma di romanzo

"Caccia alla grande volpe" è un romanzo per ragazzi edito da Rizzoli. L'autore, Justyn Edwards, grande appassionato di spettacoli di magia, ha deciso di scrivere una storia proprio utilizzando come spunto quel brivido che solo lo spettacolo di un illusionista è capace di regalare. 

Flick, figlia di un grande illusionista caduto in rovina, decide di partecipare ad un reality show indetto dal famoso mago soprannominato "la volpe". Si tratta di una specie di gioco in diretta televisiva: un gruppo di ragazzini, sfidandosi a coppie, dovrà superare le sfide e gli indovinelli nascosti nella casa dell'illusionista.
La magia, che nasce per intrattenere e meravigliare, viene snaturata e spettacolarizzata con un reality show. Tuttavia chi vincerà avrà diritto all'eredità del mago, ossia ad apprendere tutti i suoi misteriosi trucchi, compreso il celebre "sistema campana" che ne ha consacrato la fama.
Flick è particolarmente interessata a quest'ultimo: infatti lei sa bene che il sistema campana non è stato ideato dalla grande Volpe ma da suo padre, illusionista che, dopo essere caduto in disgrazia, ha lasciato la moglie e la figlia, in circostanze misteriose.
Piena di rancore, Flick spera che, dopo essersi riappropriata del sistema campana, possa trovare anche un modo per ritrovare suo padre. Tuttavia un uomo, tra gli organizzatori del reality, riconoscendo in lei un grande talento e dunque il potenziale per vincere la sfida, minaccia di far del male a sua madre se non riuscirà a vincere e a dargli il sistema campana. Tra il ricatto e lo stress crescente del reality show, riuscirà Flick a gestire ogni cosa? O saranno gli eventi ad inghiottirla viva, distruggendo ogni suo sogno?


In una narrazione dal respiro vibrante, l'autore narra la sua storia tramite capitoli brevi ed incalzanti, riuscendo a descrivere con semplicità trucchi di magia molto complessi, rendone la comprensione accessibile anche ai lettori meno esperti.

Anche l'amicizia è una forma di magia: Flick, abituata a fare affidamento solo su sé stessa, se ne renderà conto molto presto, capendo che, anche se non è facile, è possibile trovare qualcuno di cui fidarsi e con cui condividere gioie e tristezze.

Un argomento importante al quale l'autore dà spazio e rilevanza è la disabilità. Flick infatti al posto di una gamba indossa una protesi, che la rende lenta quando si muove e facilmente soggetta ad angherie e prese in giro, che tollera con molta dignità e pazienza. Molti sono anche gli amici che invece comprendono la sua difficoltà e, senza prenderla in giro né assumere un atteggiamento di pena nei suoi confronti, accettano la sua disabilità come una cosa normale.

Justin Edwards insegna che scrivere un libro non è molto dissimile dalla messa in scena di un trucco di magia: bisogna saper distogliere l'attenzione dinanzi agli occhi del lettore, e sorprenderlo con qualcosa che non si aspetta.
La storia assume dunque i contorni di uno spettacolo nello spettacolo: è la magia della determinazione di Flick che, con con l'intelligenza che la contraddistingue, riuscirà a svelare ogni mistero rimasto insoluto, fino al sorprendente finale. 

giovedì 3 aprile 2025

"House of Ash and Shadow" di Leia Stone



Leia Stone, autrice bestseller nota per le sue saghe di fantasy romantico, torna con House of Ash and Shadow, il primo volume della serie Gilded City. Pubblicato in Italia da Leggereditore il 24 gennaio 2025, il romanzo unisce magia, mistero e un’intensa storia d’amore: gli ingredienti di un'opera ideale per chi ha amato i libri di Holly Black, Sarah J. Maas e Tereh Mafi. 

Fallon Bane è una ragazza su cui grava una terribile maledizione: il minimo contatto fisico le provoca un dolore insopportabile, rendendole impossibile sperimentare la vicinanza umana. Per questo, forse, è stata abbandonata, per poi però essere adottata da un coraggioso giovane vedovo che non aveva mai avuto figli con l'amata moglie defunta e che sentiva di avere dentro di sé tanto amore da dare. Per lunghi anni, l'uomo le ha assicurato una vita serena e felice, insegnandole ad apprezzare le piccole cose che il mondo può offrirle, e a non amareggiarsi troppo per quelle che non potrà avere. Ma quando lui si ammala gravemente, a causa di un graffio con un ramo incantato, Faloon, che ha sempre vissuto nascosta, decide di lasciare la sua vita isolata per cercare un guaritore, addentrandosi nella leggendaria Gilded City. Qui incontra Ariyon Madden, un ragazzo affascinante che si offre di aiutarla. Quando lui la sfiora durante il rituale di guarigione, accade l’impensabile: per la prima volta, Fallon non sente dolore.
Questa rivelazione sconvolge il suo mondo e attira su di lei l’attenzione di potenti Fae dalle intenzioni oscure. Per proteggerla, Fallon viene accolta all’Accademia di magia, dove scopre segreti sulla sua famiglia e sul potere oscuro che si nasconde dentro di lei. Mentre il destino della Gilded City si intreccia con il suo, la ragazza dovrà affrontare nuove minacce e un crescente sentimento per Ariyon, l’unico in grado di toccarla senza causarle sofferenza, l'unico che può farle sognare di avere tutte quelle cose che aveva temuto di non vivere mai, come le carezze, l'amore, l'intimità. 
Con uno stile scorrevole, House of Ash and Shadow è un romanzo che mescola abilmente elementi di fantasy, romance e mistero, creando una storia avvincente e ricca di fascino. 

Fallon Bane è una protagonista con cui è facile entrare in empatia: la sua maledizione, che le impedisce qualsiasi contatto fisico senza provare dolore, la rende vulnerabile ma al tempo stesso forte e combattiva. La sua crescita nel corso del romanzo è ben costruita, portandola da un'esistenza solitaria e segnata dalla sofferenza a un percorso di scoperta e consapevolezza di sé. Il legame con Ariyon Madden, il misterioso guaritore che sembra sfidare le regole della sua maledizione, aggiunge un’interessante tensione emotiva alla storia, rendendo il loro rapporto uno snodo centrale. 

L'ambientazione della Gilded City è uno degli elementi forti del romanzo. La città è un luogo intriso di magia, abitato da creature magiche e dilaniato da antiche rivalità. Anche l’Accademia di magia, che frequenterà Follon, nasconde dinamiche di potere e segreti che mantengono alta la tensione narrativa. Sebbene il worldbuilding possa risultare a tratti poco dettagliato, la capacità dell’autrice di creare atmosfere suggestive e coinvolgenti sopperisce a questa mancanza, lasciando presumibilmente spazio a futuri sviluppi nei prossimi volumi. 

House of Ash and Shadow è un libro che si inserisce perfettamente in quella categoria tanto di moda negli ultimi anni che è il romance fantasy, anche detto più praticamente "romantasy": il focus, almeno in questo primo volume, è proprio l'elemento sentimentale, anche se ben intrecciato ad una storia avventurosa e deliziosamente misteriosa. 
Seppur non particolarmente originale, l'opera si presenta come una lettura piacevole, che consiglio soprattutto ad un pubblico giovane, nonché ovviamente agli appassionati del genere. 
Infine, come non parlare della stupenda edizione con gli eleganti spray edges? Varrebbe la pena possedere questo libro già solo per la sua elegantissima estetica.

domenica 8 dicembre 2024

"La saga del Dominio" di Licia Troisi


Per me, ogni pagina che scrive Licia Troisi è un capolavoro. Ogni volta mi innamoro dei suoi personaggi combattivi e fragili, dei suoi mondi fantastici deliziosamente ben costruiti, del suo stile scorrevolissimo. 
L'ultima sua serie che ho letto è la trilogia del Dominio, che desideravo leggere da un pò (come per tutti i libri, aspettavo il momento giusto). È un'opera epic fantasy dal taglio adulto, che tratta temi forti. 

Ho iniziato un lungo viaggio insieme a Myra, la protagonista, una ragazza piena di rabbia e sofferenza, senza sapere cosa aspettarmi. Giunta all'ultima pagina del terzo romanzo, posso dire di essermi imbattuta forse in una delle storie d'amore più controverse ed intense che io abbia mai letto.

Il personaggio maschile, Acrab, un uomo estremamente carismatico, ma anche crudele, è un mistero fino alla fine: per Myra, per il lettore, persino per sé stesso. 
Un guerriero con sogni di gloria e conquista, che perde la testa quando la giovane guerriera Myra, al suo fianco da otto anni, cioè sin da quando, da bambina, ha salvato la sua vita da morte certa, lo lascia per seguire un indizio che potrebbe rivelarle dettagli importanti sul suo doloroso passato, e sulla morte della sua famiglia. 

L'allontanamento di Myra, sua guerriera più fedele, importante alleata per il raggiungimento del suo grande obiettivo di conquista di tutte le terre del Dominio, fa capire ad Acrab quanto tenga a lei, e di che genere sia l'affetto che prova nei suoi confronti.

Anche Myra prova lo stesso sentimento: ne è consapevole da molto tempo, anche se per anni ha negato a sé stessa di amarlo, ritenendolo inopportuno.

Lungo disavventure, dolore e battaglie, i due si inseguono, continuando ad attrarsi e respingersi per tutta la storia: ma l'amore a volte non basta, per amare. 


Myra non riesce a vivere il suo amore perché non può dimenticare le responsabilità di Acrab nel suo passato di dolore; Acrab a sua volta è un uomo talmente spezzato da essere ormai capace di amare solo in modo egoistico e terrorizzato. 


Li lega un sentimento sbagliato, tossico, contorto, che distrugge loro stessi e chiunque vi si frapponga in mezzo.
Non intendo ridurre la Saga del Dominio ad una storia d'amore, perché così non è: i libri di Licia sono sempre intricati affreschi di avvenimento e avventure. Ma questo contorto sentimento è sicuramente il fil rouge intorno al quale ruotano le varie storie dei doversi personaggi. 


I poeti cantano da sempre l'odio e l'amore: ma Myra e Acrab ci ricordano che, forse, sono infinitamente più complicati gli ingarbugliati sentimenti che si trovano nel mezzo.



giovedì 31 ottobre 2024

Strane cose non terrene


Se cercate un libro perfetto da leggere oggi, potrebbe essere quello di cui sto per parlarvi: "Strane cose non terrene", di Kelly Creagh.

Scrivere i retelling è difficile, sempre, soprattutto quando si tocca un mostro sacro come Jane Eyre, un classico che ho letto la prima volta quando avevo sedici anni e che ancora oggi rileggo volentieri, perché è una storia d'amore di grande intensità, ed ha un posto specialissimo nel mio cuore. 

Ma la Creagh è riuscita nel compito: ha scritto un'opera piacevole,  e rispettosa dell'originale. 
Forse definirlo un retelling è scorretto, perché si distacca molto dal suo modello di riferimento, di cui mantiene però l'ambientazione squisitamente gotica e l'atmosfera, cupa e tenebrosa.

La protagonista, Jane Reye, è un'orfana, e possiede poteri soprannaturali che la porteranno a lavorare per un uomo misterioso ed enigmatico che nasconde molti segreti. 
La storia, che ha premesse interessanti, e rimescola deliziosamente-rimodernandoli- gli elementi di base del classico al quale si ispira, si evolve ottimamente, pagina dopo pagina. 
Complice una prosa ricca e coinvolgente. 

Ma la vera perla di questo libro è proprio Jane, orgogliosa come la sua omonima, coraggiosa e indipendente anche quando si innamora, con una forza interiore potente e meravigliosa, attualissima al giorno d'oggi: esempio di una donna capace di autodeterminarsi e parlare apertamente dei suoi sogni e desideri, senza paura. 

"Sono così stanca di essere presa in giro da persone che mi guardano di sfuggita e si sentono libere di pensare quello che vogliono." 

Ho apprezzato particolarmente il legame della protagonista con l'arte. Il suo amore per il disegno, che la unisce all'originale Jane Eyre, è una parte importante di lei in quanto suo essenziale strumento espressivo, e dunque elemento specialissimo della manifestazione del sé.

Definisco "Strane cose non terrene" un libro che non ha deluso le mie aspettative, anche grazie all'ambientazione deliziosamente gotica e alla scrittura avvolgente, capace di catturare l'attenzione fino all'ultima pagina, che nasconde un insospettabile plot twist.

Infine, voglio dedicare due righe all'aspetto estetico dell'edizione Fanucci: come sempre, un capolavoro anche per gli occhi.


lunedì 19 febbraio 2024

"Noi i cattivi": una dilogia con protagonisti grigi


"I mostri non possono farti del male se sei un mostro anche tu."

Spaventoso e intrigante: con queste parole parlerei della dilogia "All of Us Villains" e "All of our demises", tradotti in "Noi i cattivi" e "Noi gli sconfitti", pubblicati in Italia dalla Oscar Mondadori. 
È sicuramente una serie che inquieta e affascina sin dalle suggestive copertine. Ma quali sono gli elementi forti di questa storia così tanto apprezzata a livello mondiale? 
Sicuramente, un sistema magico originale, un'ambientazione di forte valenza immaginativa, personaggi dalle personalità uniche e ben delineate che danno voce alla storia. 
Ed un intreccio vincente di Six of Crows, Hunger Games, Il principe crudele. 

LA TRAMA: UN INTRIGO VINCENTE

In un mondo che regolarmente fa uso della magia, esiste un tipo di magia più potente, l'alta magia, rimasta solo nel piccolissimo paesino di Ilvernath. Ed è una risorsa così preziosa da essere vincolata da una maledizione: ogni vent'anni sul cielo cala il velo di sangue e sette giovani appartenenti alle famiglie più illustri del paese sono obbligati a sfidarsi in un duello all'ultimo sangue per appropriarsene e dare alla propria famiglia il diritto di usarla per il ventennio seguente. La narrazione - in perfetto stile Six of Crows- segue i pensieri e le azioni di quattro dei sette campioni.
Alister Lowe, il ragazzo che ha trascorso tutta la vita a sentirsi narrare storie mostruose su di lui e su tutti i suoi avi, ha interiorizzato la nozione che il suo unico scopo nella vita sia incutere terrore. 
L'affascinante Isobel Macalsan, amante della moda e dei bei vestiti, che accetta di diventare campionessa per compiacere i desideri dell'avido padre, e scopre di saper essere spietata, in caso di necessità. 
Briony Thorburn, che ha sempre voluto fare qualcosa di grande e di eroico, nel torneo vede la possibilità di realizzare il suo desiderio. 
Gavin Grieve, la cui famiglia ha sempre perso il torneo, si allena da anni per dimostrare di non essere destinato alla sconfitta come i campioni che lo hanno preceduto. 
A seguito della pubblicazione anonima di "Una tradizione tragica", il libro verità che ha rivelato al mondo la maledizione di Ilvernath, i ragazzi non devono solo subire le pressioni delle famiglie, ma anche della stampa del mondo intero, interessatissima a seguire il torneo, come se i sette campioni fossero protagonisti di uno spettacolo e non agnelli sacrificabili gettati con noncuranza su una scacchiera più grande di loro. 
In passato, il torneo si è sempre concluso con un massacro e un solo vincitore. Ma stavolta le cose potrebbero andare diversamente, perché qualcuno insinua la possibilità che la maledizione del torneo possa essere finalmente spezzata...
Cosa faranno i sette campioni, ragazzi addestrati tutta la vita per uccidere senza rimorsi e conquistare l'alta magia? Sceglieranno di combattere per il potere o per la salvezza? 

IL PUNTO DI FORZA: L'ANALISI DEI SENTIMENTI 

Tutti i personaggi di questa storia affrontano problemi seri. Famiglie disfuzionali, amori impossibili, ansia da prestazione. 
Inoltre, ciascuno di loro si troverà, dopo ogni azione immorale compiuta, a dover affrontare il severo giudice della propria coscienza. 
Attraverso gli sguardi dei quattro protagonisti si svelano i loro pensieri, si vivono avvenimenti brutali, a volte tremendi. Interrompere la lettura però è impossibile: si ha la necessità di continuare, di scoprire cosa succederà nella prossima pagina, nel prossimo capitolo a questi personaggi moralmente grigi, in quest'avventura che è tutta una corsa sulla linea sottile tra bene e male, corruzione e redenzione e che alla fine lascia senza respiro, con mille pensieri e drammi morali senza risposta.

UN LIBRO CHE CONQUISTA. MA PERCHE'?  

Perché risulta così coinvolgente? Cosa c'è di accattivante in questa storia di mostri, dove tutti i personaggi sono cattivi, dove la linea tra bene e male si fa sottile e non sempre distinta?
Forse "All of us villains" riesce a conquistare perché, dietro la metafora fantasy, si nasconde la verosimiglianza di una società che spinge davvero i più giovani a combattere l'uno contro l'altro, pressati da mille aspettative, e non è poi così difficile comprendere ed empatizzare con i protagonisti. 
E magari anche perché questo connubio di amore, violenza e solitudine, che si intreccia alla paura e a una scintilla di speranza, è proprio il groviglio di emozioni intense che caratterizza gli adolescenti di oggi, così fragili e complicati.

CONSIGLIATO? ASSOLUTAMENTE SÌ 

Semplicemente, nel bene e nel male, quest'opera riesce a emozionare il lettore. Forse, a dilaniarlo. In ogni senso. 
È una serie che lascia il lettore con la sensazione di aver ricevuto un pugno nello stomaco, e di aver conosciuto intimamente dei personaggi indimenticabili, umani e veri, con le loro contraddizioni e i loro pregi. 

lunedì 22 gennaio 2024

"L'imperatrice delle anime" di Kylie Lee Baker



"Come ogni notte, rivolsi lo sguardo alla luna. Stanotte era una mezzaluna calante, non più di una sottile scheggia bianca. Il peggio era quando c'era la luna nuova, invisibile sia di giorno che di notte. Dovevo semplicemente fidarmi che fosse lì, anche quando non c'era niente da vedere."


Dopo "La collezionista di anime" Kylie Lee Baker è pronta a riportare i lettori nel suo suggestivo e orientaleggiante universo narrativo con l'atteso sequel: "L'imperatrice delle anime".
Con la sua ipotassi elegante e fluida, Backer confeziona ancora una volta un romanzo raffinato e coinvolgente, esotico e magnetico.

Ren Scarborough è ormai una dea della morte, che governa gli inferi. Però una nuova minaccia la attende e insidia la sua posizione conquistata con tanti sacrifici ed impegno: la dea della morte britannica infatti desidera vendicarsi e sopraffarla.
Se vuole avere una speranza di resistere ai suoi attacchi, Ren deve trovare un'antica e preziosa spada e allearsi con il dio delle tempeste e dei mari, unico a poter contrastare il potere della sua pericolosa nemica.
Dove la condurrà la sua missione?

In questo secondo romanzo, ricco di azione e avventura, Ren ha le idee molto chiare sul suo futuro e riguardo a dove esso lo porterà. La strada da percorrere, tuttavia, sembra nascondere i pericoli più vaei, ovunque ci sono nemici pronti a farla crollare e cadere.
Ren deve ancora capire bene quale storia desidera scrivere per sé stessa, e lo scoprirà grazie ad un lungo e difficile percorso che la spingerà a porre in discussione sé stessa e i suoi poteri.

"Il mio terremoto aveva devastato la strada, riducendo in pezzi i vicoli, facendo cadere gli edifici in mucchi di assi, schiacciando gli umani come acini d'uva. Tutto odorava di Morte potente e acre. Le mie ombre sopra di me liberarono completamente il cielo, esponendo il caos sottostante alla cruda luce del sole: il sangue che si raccoglieva nelle strade, i tetti in frantumi e i carri rovesciati.
Questa era la casa di mia madre.
Cosa avrebbe pensato se avesse potuto vedermi ora? Ero arrivata in Giappone e avevo distrutto tutto ciò che avevo trovato sul mio cammino."

In un libro in cui l'elemento fantasy è metafora di un epico viaggio di formazione, l'autrice ha scritto una conclusione pittoresca, esplosiva ed indimenticabile, che risponde perfettamente alle alte aspettative di cui il precedente capitolo aveva posto le premesse.
Lasciatevi avvolgere dall'atmosfera onirica di questa storia originale e drammatica, che vi guiderà in un un mondo dalle tinte deliziosamente oscure.

"Strinsi il pugno intorno all'anello e fermai il tempo, guadagnando vantaggio. a loro sarebbe sembrato che fossi semplicemente svanita nell'aria estiva, come se avessi raggiunto l'orizzonte e il pomeriggio mi avesse inghiottita, senza lasciare traccia." 

giovedì 11 gennaio 2024

Kamisama Hamimemashita, un manga dolce e frizzante


Ci sono storie che, per qualche ragione, ci restano nel cuore. Storie che possono sembrare poco profonde, superficiali, ma che nella loro emplicità risultano indimenticabili: Kamisama Kiss è una di queste storie. 
La prima volta che scoprì Kamisama Hamimemashita, avevo vent'anni e mi ero da poco affacciata al mondo di anime e manga. 
Guardavo gli episodi sull'autobus, e ne apprezzavo la leggerezza, la spensieratezza, le linee delicate dei disegni. 

Tomoe, il demone volpe, è l'affascinante servitore della divinità del tempio. Ha un carattere burbero e arrogante, ma capace di profonda dedizione al suo incarico divino, che svolge con estrema serietà. 
Almeno finché il suo padrone non sparisce, trasferendo i suoi poteri alla normalissima adolescente Nanami che, a causa dei debiti di gioco del padre, è rimasta senza casa e vaga senza meta. Costretto ad accogliere la nuova divinità, Tomoe infine si abituerà alla presenza frizzante di Nanami, apprezzandone l'umanità e la totale schiettezza. La ragazza però, si infatua del demone volpe, il quale cerca in ogni modo di soffocare questo suo sentimento. Perché è così contrario all'affetto che lei prova per lui? Di cosa ha paura, nel suo misterioso cuore di volpe? 

Un manga allegro, dolcissimo, una lettura divertentissima e spiritosa: questo è Kamisama Kiss, una storia che rientra tra gli "Shojo" ma che, a mia modesta opinione, ha il potenziale per conquistare ogni lettore, anche quelli più "allergici" a questi semplici fumetti per ragazze che forse nascondono messaggi più profondi di quanto non sembri in apparenza. 
La protagonista è un personaggio che conquista: lungi dall'essere la classica eroina tanto di moda oggi in romanzi e fumetti, timida e femminile, né tantomeno una guerriera dal cuore tenero, Nanami è una forza della natura. Una ragazza imbranata, pasticciona, incapace di qualsiasi sottigliezza e inganno, armata solo di un'incrollabile forza di volontà. 
La dote principale di Nanami è che lei non è mai disposta ad arrendersi, anche quando tutto sembra andare profondamente storto. Inoltre, se qualcuno le chiede aiuto, trova in lei una sicura amica, capace di fare qualunque cosa pur di fornire aiuto. 
Un personaggio da cui trarre esempio, un personaggio maschile di cui è difficile non innamorarsi, una lettura di cui fare tesoro: questo è kamisama Hamimemashita, un manga stupendo, che vi consiglio di recuperare, approfittando della nuova edizione di Starcomics, che compatta in tredici, eleganti volumi, l'intera avventura. 
Vi sembrerà sempre troppo breve! 


lunedì 27 novembre 2023

"Un patto con il Re degli Elfi" l'atteso romanzo di Elise Kova


"Ci sono solo due motivi per cui gli Elfi arrivano nel nostro mondo: la guerra e le mogli. In entrambi i casi essi portano morte. E oggi arriveranno."



Una copertina accattivante, colori sgargianti e pagine colorate: il contenuto sarà all'altezza dell'elegante edizione preparata dalla Oscar Mondadori?

"Un patto con il re degli Elfi" di Elise Kova è il primo capitolo di Married to Magic, una serie di romanzi romance fantasy autoconclusivi molto attesi in Italia, ciascuno ambientato in un universo narrativo differente.

In un piccolo villaggio la pace con il vicino regno elfico è mantenuta solo grazie ad un patto antichissimo: ogni cento anni, gli umani offrono al re degli elfi una regina umana, l'unica fanciulla che nasce dotata di innaturali poteri magici. Tuttavia, dopo centouno anni, per la prima volta da secoli, ancora non è stata trovato nessuna regina umana. 
Questo ritardo, che ha causato il diffondersi di gravi malattie tra gli abitanti del villaggio, induce lo stesso re degli elfi a recarsi personalamente nel mondo umano per cercare e rivendicare la sua regina. 
La identifica in Luella, una ragazza di diciannove anni che non ha mai avuto contezza della sua identità, in quanto i poteri magici ne erano stati occultati a sua insaputa dal ragazzo che la amava e che desiderava tenerla con sé piuttosto che cederla al mondo elfico.
Dichiarando che la presenza di una regina umana nel regno elfico è necessaria ed urgente, l'algido sovrano la porta subito una con sé, sebbene Luella non abbia avuto modo di prepararsi al ruolo e alle usanze del nuovo mondo che la attende. La ragazza si trova davanti un paese diverso rispetto a quello che si era immaginata. In particolare il re degli elfi , gelido e bellissimo, è completamente dissimile dalla crudele immagine che egli desidera divulgare di sé.
Come si evolverà la loro relazione, nata da pessime premesse?

Unendo il fascino di un mondo magico interdetto ai più alla travolgente gioia di un passionale amore giovanile, "Un patto con il Re degli elfi" è un romanzo capace di rispondere alle esigenze della società contemporanea proponendo una figura femminile positiva, dinamica e con un ottimo senso di autoefficacia : Luella è consapevole del suo valore e non sopporta di vedersi ingabbiata dai prepotenti personaggi maschili che vorrebbero domare il suo spirito. 

Quando il ragazzo di cui è innamorata sin dall'infanzia si dimostra possessivo e poco disposto ad assecondare le sue aspirazioni e ascoltare i suoi desideri, Luella non escita a respingerlo con fermezza comprendendo quanto sia tossico ed egoista l' amore che dichiara di provare per lei.

«Questo non è amore!» Permetto alla mia voce di echeggiare fin sulle cime delle montagne. Gli alberi tremano insieme alla mia rabbia.[...] «L’amore è una scelta» continuo, prima che Luke possa pronunciare un’altra parola. «Tu… tu volevi possedermi. Volevi tenermi per te, indipendentemente da come mi sentivo. Non mi hai permesso di decidere per me stessa, e la nostra città, la nostra gente ha sofferto a causa del tuo egoismo. Mi dà i brividi pensare a cosa sarebbe potuto succedere al nostro mondo se ti avessi seguito.»

Luella non è la classica eroina ribelle: è semplicemente una creatura con la sua propria volontà che impedisce agli eventi di sopraffarla e che vuole dimostrare di essere capace nel suo ambito professionale, competente, il tutto senza "mascolinizzarsi", senza perdere la sua femminilità e la sua delicatezza di donna.

La storia restituisce l'immagine di una ragazza con punti di forza e debolezza con un'autostima tale da non avere la necessità di nascondere le sue fragilità, capace di lottare per i propri desideri e di porsi senza paure in chiara opposizione alle figure maschili arroganti che la circondano, arroccati sulla visione di una tradizione spesso misogina e antica. Visti gli ultimi avvenimenti di cronaca nera che hanno turbato profondamente la nostra sensibilità questo romanzo, tramite la metafora fantasy , si configura come particolarmente attuale e in grado di suscitare profonde riflessioni e di proporre un atteggiamento femminile proattivo e mai passivo.

"Certe persone non possono rimanere nell'oscurità: sono nate per essere viste."

La relazione con il re degli elfi, non iniziata nel migliore dei modi, assumerà delle connotazioni sane e positive. Ne è emblema la copertina: lei non guarda lui, guarda avanti a sé, concentrata sulla sua magia. Lui guarda lei, la accarezza senza stringerla, senza tenerla ferma. La lascia libera, e la contempla mentre usa la sua magia, orgoglioso e teneramente protettivo. 

Se cercate un libro romantace fantasy e al passo con i tempi, lontano dagli stereotipi, questo romanzo sarà certamente una lettura perfetta e piacevole.

giovedì 16 novembre 2023

Hogwarts Legacy: il gioco più atteso dell'anno arriva su Nintendo Switch


La possibilità di vivere la propria avventura nella scuola di Hogwarts, il sogno di ogni potterhead che diventa realtà: è questa l'ambiziosa promessa di Hogwarts Legacy, un gioco già disponibile su varie console ma che io aspettavo per switch.


Ovviamente, la console portatile è stata l'ultima piattaforma a dare il benvenuto a questo titolo tanto atteso (l'ho preordinato da quasi un anno!) e purtroppo, è già stato molto criticato. Per la grafica, per la trama, per le missioni ripetitive.
Ho deciso di pubblicare questo articolo per condividere con voi il mio pensiero.
Come grafica, non ci troviamo davanti i tramonti struggenti di Zelda, ricchi di sfumature e dettagli: tuttavia ci si muove in un mondo di gioco vastissimo, un castello che penso non riuscirò ad esplorare mai completamente, una Hogsmeade ricca di negozietti, abitazioni, segreti. Ed io finora ho giocato pochissimo, ho ancora tanto da vedere.
I quadri, ben disegnati, sono spesso in movimento e parlano con l'interlocutore. C'è la possibilità di usare la metropolvere, di apprendere incantesimi, duellare, seguire le lezioni. È un passo avanti rispetto ai videogiochi semplicemente tratti dai libri, personalmente lo sto apprezzando molto e sento di consigliarlo, soprattutto ai fan di Harry Potter.
Giocare Hogwarts Legacy è come vivere una storia nuova, ambientata nell'universo fantasy della Rowling. Si diventa protagonisti di un libro interattivo, di cui non si conosce ancora la trama.
Forse i puristi che preferiscono la grafica perfetta storceranno il naso dinanzi ai vari bug, ma sono sicura che anche la versione per switch sarà apprezzata dagli amanti della storia: da tutti quelli che hanno sognato di poter esplorare il mondo di Harry Potter da cima a fondo, che hanno desiderato vederlo nella sua interezza, visitarlo dal punto di vista del mago più famoso del mondo.
Hogwarts Legacy fondamentalmente è questo: un viaggio immersivo nel mondo fantastico più famoso del mondo.
E' il gioco del secolo? No. E' perfetto? No. Ma perché aspettarsi la perfezione da un videogame?
A mio avviso, un videogioco può offrire intrattenimento anche se non offre la perfezione, e, in fondo, diventerà perfetto con la nostra fantasia. 

martedì 30 maggio 2023

Il ritorno nel mondo delle fate crudeli di Holly Black



RITORNO NEL MONDO DELLE FATE CRUDELI

Maggio 2023 ha portato una bellissima sorpresa a chi ha amato la trilogia "The folk of Air" di Holly Black (clicca qui clicca qui per la recensione): l'autrice decide di riportare i suoi lettori nell'universo delle fate crudeli in "L'erede rapito" (The Stolen Heir) sua ultima opera letteraria, primo capitolo di una dilogia.
Sin dalle primissime pagine anche noi veniamo "rapiti" dalla prosa della Black, che incatena alle righe proprio come se usasse uno degli incantesimi di cui narra.

LA TRAMA. DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Il romanzo, si colloca temporalmente otto anni dopo la Battaglia del serpente narrata in "La regina del nulla".
La protagonista della storia, che racconta in prima persona le sue singolari vicissitudini, è Soren. Non è umana, non è una fata, ma è una creatura magica particolarissima: una ragazza dalla pelle azzurra, i denti affilati, gli occhi chiarissimi, l'aspetto fatato ma sgraziato e fatale.
Cammuffata da bambina mortale, soffre moltissimo quando i suoi genitori biologici irrompono nella sua abitazione per strapparla alla sua famiglia adottiva, per riportarla nella terra delle fate, dove è destinata a diventare la regina della Corte dei Denti.
Educata con metodi violenti e punita sempre con estrema cattiveria, Soren non ha fatto altro che tentare di scappare, fino a riuscirci. Vive un'esistenza sempre in fuga, nascondendosi dai mortali - che sarebbero terrorizzati dal suo aspetto - e dai suoi simili, che la cercano per rapirla di nuovo, o magari ucciderla.
Una notte, durante l'ennesima fuga, viene catturata dal principe Oak, futuro sovrano di Elflhame. Il principe, sorprendendola, le spiega che desidera il suo aiuto per appropriarsi del trono della Corte dei Denti. In cambio, le concederà qualsiasi cosa lei chiederà.
Soren ha conosciuto molte creature magiche capaci di ogni abiezione senza il minimo rimorso, quindi non sa se fidarsi o meno. Ma la sua vita da reietta non può durare a lungo quindi, non avendo assolutamente nulla da perdere, decide di acconsentire. Quali avventure ed insidie riserverà la loro missione?

L'autrice, che già nei precedenti romanzi aveva dimostrato una predilezione per il backforward, in "l'erede rapito" costruisce la prima parte della narrazione interamente su una lenta ricostruzione del passato della protagonista, ossia gli eventi accaduti tra il prologo e il primo capitolo.                                                                                                


UNA STORIA D'AMORE... O FORSE DUE. 

La Black concentra gran parte della sua narazione sui sentimenti, raccontando due storie d'amore diverse ma ugualmente coinvolgenti: quella tra Suren e Oak e quella, in secondo piano ma non meno importante, tra Hyacinte e Tiernan.
Suren, affamata d'amore e Oak, amatissimo dalle sorelle ma cresciuto con l'amore distorto delle fate, è fino alla fine ambiguo nelle sue azioni, ed ogni suo gesto viene percepito con diffidenza da Suren, dilaniata dal desiderio di credere alle sue attenzioni e dal timore che ogni parola del principe non sia che una menzogna, un'altra ferita sul suo cuore.
Hyacinte e Tiernan, due soldati, ex amanti separati dalla scelta di diverse fazioni durante la Battaglia del Serpente, accompagnano il principe Oak: Tiernan perché è la sua guardia personale, Hyacinte perché è stato fatto prigioniero da Tiernan. Sebbene si siano fatti vicendevolmente del male, si amano moltissimo e si proteggono a vicenda. Soffrono entrambi per la lontananza, ma temono che le loro divergenze siano tali da impedire una riappacificazione.
Inoltre, Tiernan tiene prigioniero Hyacinte anche perché vorrebbe tornare con lui, ma come gli fa notare Suren è impossibile che Hyacinte lo ami ancora se lo tiene prigioniero. E lei, quando parla di prigionia, sa benissimo di quale sofferenza si tratti.
Ammetto di aver preferito la seconda storia d'amore: mentre la prima a tratti rischia di diventare troppo ponderante e soffocare la storia narrata, l'amore tra i due soldati si caratterizza per una delicatezza che la rende ancora più toccante e verosimile.


UNA NUOVA TRADUZIONE: ERA NECESSARIA?

Chi ha letto la prima trilogia nella precedente traduzione, si troverà spaesato nell'incontrare alcuni nomi poco familiari nelle prime pagine. Farnia, infatti, in questa edizione è diventato Oak; il regno degli elfi è diventato un più pratico "Elfhame".
C'era bisogno di questi rimaneggiamenti nella traduzione?
Ovviamente no. Mi sono piaciuti? No: se potevo capire la scelta di lasciare che il nome del principe restasse Oak e non Farnia mi risulta misteriosa la necessità di cambiare "il regno degli elfi" in "Elfhame", che risulta decisamente sgraziato nel testo italiano.
Al di là di questi rimaneggiamenti che non ho apprezzato, il testo è decisamente pregevole, scorrevole e, in quasi tutti i punti, ben tradotto. Ci tengo a precisare che tradurre un romanzo di Holly Black non è semplice, a causa del suo massiccio uso di giochi di parole, dei quali è difficile rendere il senso in italiano.

CONCLUSIONE

La violenza spietata delle creature fatate ritorna in questo ultimo romanzo, che descrive magia, sortilegi e tradimenti con tanta verosimiglianza da indurre quasi a credere che sì, un mondo fatato esiste veramente, appena oltre i confini del paese, laggiù oltre i folti alberi, dove lo sguardo ardito si spinge, dove qualcosa di luccicante brilla, in fondo ad un lungo sentiero...


"Con i capelli e questo vestito sono proprio bella. Il tipo di bellezza che permette ai mostri di ingannare la gente nella foresta e trascinarli in danze che li porteranno a una tragica fine."

Ringrazio la Mondadori per l'invio della copia digitale e cartacea e le mie amiche lettrici che hanno organizzato il review party. Vi invito a visitare i loro blog per leggere pareri differenti e scoprire cosa pensano dell'ultima opera di Holly Black.

venerdì 12 maggio 2023

"Il popolo dell'autunno" di Ray Bradbury: confronto tra un romanzo indimenticabile ed un film dimenticato


"Per alcuni, l'autunno viene presto, e permane per tutta la vita, quando ottobre segue settembre, e novembre tocca ottobre, e poi, invece di dicembre e del natale, non c'è la stella di Betlemme, non c'è letizia, ma ritorna settembre e il vecchio ottobre, e così via, per tutti gli anni, senza inverno, senza primavera, senza estate vivificatrice. Per questi esseri, l'autunno è la stagione normale, l'unica stagione, e non c'è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove vanno? Verso la tomba. È sangue che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte. Che cosa pulsa nella loro testa? Il verme. Che cosa parla attraverso le loro bocche? Il rospo. Che cosa guarda attraverso i loro occhi? Il serpente. Che cosa ode attraverso le loro orecchie? L'abisso tra le stelle. Scatenano il temporale umano per le anime, divorano la carne della ragione, riempiono le tombe di peccatori. Si agitano freneticamente. Corrono come scarafaggi, strisciano, tessono, filtrano, si agitano, fanno oscurare tutte le lune, e rannuvolano le acque chiare. La ragnatela li ode, trema.. si spezza. Questo è il popolo dell'autunno. Guardatevi da loro.“

-Ray Bradbury

Ray Bradbury, scrittore americano venuto a mancare quattordici anni fa, è stato un prolifico autore di libri e racconti di vario genere, con una predilezione per il genere horror e noir. Si caratterizza per una prosa poetica e musicale, che si arrotola su sé stessa come una spirale di sogni e avvolge il lettore invadendo la sua mente di immagini così nitide e suggestive da restare profondamente incise nella fantasia.

TRAMA
"Il popolo dell'Autunno" è uno dei suoi libri più famosi, da cui è anche stato tratto un film, ben poco famoso a causa delle sue vicissitudini commerciali ma decisamente pregevole.
Negli anni Ottanta, in un piccolo paesino dell'Illinois giunge, inattesa, una fiera itinerante, ricca di attrazioni meravigliose e giostre superbe. Ma cosa nasconde l'inquietante proprietario Mister Dark, e perché intorno ad essa iniziano a verificarsi fenomeni insoliti e misteriose sparizioni? Jim e Will, i due giovani protagonisti, entusiasmati dall'arrivo della fiera, decidono di indagare, ma quello che inizia come un gioco spensierato li porta a scoprire verità tremende e terribili. La fiera nasconde infatti una giostra che possiede l'oscuro potere di far ringiovanire o invecchiare chi sceglie di salirvi. In molti non resistono alla tentazione di fare qualche giro sulla giostra, ma a che prezzo? L'amicizia di Jim e Will saprà resistere alle difficili prove che li attendono? E soprattutto le loro anime resteranno intatte nonostante i numerosi orrori a cui assisteranno?

Di cosa tratta il popolo dell'autunno? Difficile dirlo. Sono moltissimi i temi che Bradbury riesce ad affrontare, attraverso le righe di una storia che apparentemente sembrerebbe essere un semplice racconto fantastico dell'orrore per ragazzi.
I protagonisti hanno quattordici anni, un'età emblematica, in cui l'infanzia rimane poggiata sulle spalle come un mantello e l'età adulta, con i suoi misteri e i suoi drammi, appare come un lontanissimo traguardo.

Spesso il target di un'opera è deducibile dall'età dei suoi protagonisti, ma questo non vale per "Il popolo dell'autunno", romanzo che si rivolge ad un pubblico adulto e maturo, che nei due quattordicenni potranno rivedere lo scintillante splendore della propria trascorsa giovinezza.

JIM E WILL: DUE SGUARDI AGLI ANTIPODI SULLA GIOVINEZZA
Jim e Will, ragazzini dal carattere molto diverso ma legati da una forte amicizia, che li ha uniti sin dalla più tenera infanzia, vengono turbati dall'arrivo del circo, e le allettanti promesse che esso porta con sé rappresenteranno per entrambi una tentazione a cui è difficile resistere.
Jim, cresciuto senza padre, con una madre sempre triste, avverte in modo particolarmente forte il richiamo della giostra: dentro al suo cuore vorrebbe infatti essere già adulto, per poter sopperire alla mancanza di una figura genitoriale maschile, poter essere un sostegno per sua madre ed essere guardato dalle donne, dalle quali si sente molto attratto.
Will invece, che ha una famiglia sana ed è molto coccolato ed amato dai suoi genitori, non avverte lo slancio in avanti che attrae Jim, desidera soltanto trattenerlo a sé dal momento che gli vuole molto bene e lo considera il fratello che non ha mai avuto.
Non gli permette di lasciarlo indietro, anche quando lo vede scappare di casa da solo non si offende ma lo insegue, perché scorge che i suoi desideri potrebbero trascinarlo lontano da lui, lungo sentieri misteriosi dove lui non potrebbe seguirlo, e dove potrebbe cadere o perdersi per sempre.

Un altro personaggio importante, che si può annoverare tra i protagonisti, è il padre di Will, Charles. Essendosi sposato a trentanove anni, ha ormai superato i cinquant'anni e si sente spesso troppo vecchio per essere padre di un vivace quattordicenne, per il quale teme di essere un genitore inadeguato. In effetti i due non parlano molto, e questa mancanza di dialogo fa soffrire padre e figlio.
Tuttavia, è proprio con lui che Will sceglie di confidarsi, quando gli eventi sembrano sopraffarlo.
E il padre dimostra di credergli, gli offre la sua fiducia e diventa proprio lui un punto di riferimento anche per Jim, sempre in bilico sull'abisso dei suoi pensieri che minacciano di inghiottirlo, sul punto di gettarsi giù.

LA GIOSTRA, CULLA DI PROMESSE 

La giostra, il segreto inquietante che nasconde la fiera del signor Dark, capace di aggiungere anni così come di toglierli, rappresenta la tentazione, la promessa di realizzare sogni e desideri segreti ed inconfessabili. Una magia che sembra aprire ogni possibilità, una specie di miracolo, senza sforzo, il cui prezzo in realtà è un incubo, fornendo una punizione che ammicca ai ragazzi -come il Lucignolo di Collodi nel suo "Pinocchio"- incauti somari che visitano il paese dei balocchi e non sanno che quel viaggio non sarà senza conseguenze. 

Una storia di genere fantastico diventa così una metafora di riflessione sullo scorrere del tempo e sull'esistenza, sulle possibilità perdute e andate, su quelle che rimangono.
Un romanzo sui legami che si possono sempre riallacciare, sull'accettazione di sé stessi e del proprio tempo.

L'ADATTAMENTO CINEMATOGRAFICO: UN FLOP O UNA PERLA DIMENTICATA?
                  
L'adattamento cinematografico realizzato dalla Disney, ("Something wicked this way comes") - che poi lo ha rinnegato per via dello scarso successo ottenuto - è un prodotto visivo che ha i suoi limiti, non eccellente ma indiscutibilmente di notevole impatto, che riesce a restituire le stesse inquietanti ed introspettive atmosfere del romanzo.
Ovviamente a causa delle tempistiche ristrette del film qualche messaggio più sottile non è stato particolarmente chiaro, e avrebbe potuto essere sottolineato meglio, ma il senso profondo della storia era comunque definito e ben spiegato.
Molto discutibile la scelta di abbassare l'età dei protagonisti, che nel film hanno dodici anni, sono praticamente dei bambini e a quell'età è difficile avvertire la tentazione descritta nel libro di accorciare i tempi dell'infanzia e correre verso l'età adulta.
Il film inoltre è stato privato - probabilmente perché sarebbe stato troppo lungo - di alcune scene importanti, che tuttavia potevano essere inserite se fossero state evitate alcune parti che nel libro non c'erano e che quindi non risultavano in alcun modo propedeutiche alla storia.
Ho apprezzato particolarmente gli attori che hanno interpretato il signor Charles e mister Dark, rendendo indimenticabile il dialogo sul tempo intrattenuto fra le suggestive pareti di una silenziosa libreria, una scena decisamente spaventosa ma potentissima, che racchiude la morale di Bradbury.

Un'altra scena intensa è quella in cui il signor Dark apre le mani dinanzi a Charles, per mostrargli che si è tatuato i volti dei due bambini che cerca: un gesto che sembra la versione corrotta di una preghiera, con i palmi non rivolti al cielo ma verso un'umana creatura, mani che non implorano e non sperano ma che offrono e cercano dannazione e condanna. Mani che feriscono chi si abbandona alla loro stretta illusoria, dita terribili e mortali, di cui avere paura.
DA LEGGERE? OVVIAMENTE. E SOPRATTUTTO DA RILEGGERE...

Le parole di Bradbury si muovono in anelli vorticosi che confondono e avvincono il lettore in una morsa di spire.
Siete pronti a perdervi un tale labirinto di illusioni?                               
L'autore vi sfiderà a trovare l'uscita...                                                                    

martedì 31 gennaio 2023

"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna


"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna è il secondo volume della serie fantasy iniziata con "Le guerriere dal sangue d'oro".

Sono ormai trascorsi sei mesi da quanto Deka ha liberato le divinità nell'antico regno di Otera e da quando ha scoperto la sua vera identità, ma il cuore del racconto deve ancora iniziare visto che si avvicina il momento in cui i suoi talenti saranno messi a dura prova in ardue battaglie.
Un potere oscuro e misterioso sta crescendo in Otera e soltanto Deka, in compagnia delle sue fidate compagne, può sconfiggerlo.
Sembra che nessun potere sia effettivamente in grado di resistere al potere di Deka, tuttavia un misterioso segreto potrebbe indurre la guerriera a mettersi nuovamente in discussione, e a porsi di nuovo mille domande su chi sia veramente e su quale sia il suo destino.

Anche stavolta il romanzo presenta una copertina superba, il cui colore scuro fa presagire il contenuto del romanzo.
"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è, infatti, un libro piuttosto dark, in cui la storia assume delle pieghe veramente cupe, discostandosi dal più puro intrattenimento del libro precedente.
Deka dovrà infatti affrontare numerose difficoltà, che si presenteranno via via lungo il suo cammino.

Le tematiche affrontate sono abbastanza forti, e potrebbero deludere un pò chi si aspettava un libro perfettamente in linea con quello precedente: tuttavia, se ci si approccia al romanzo nell'ottica di una storia che matura e diventa più "adulta" è possibile apprezzarla appieno.

Alcuni colpi di scena non si rivelano tali, perché l'autrice fornisce sufficienti informazioni al lettore da fargli intuire cosa sta per accadere, anche se questa probabilmente è una scelta voluta di Namina Forma, e non una caduta di stile.

La scrittrice, con la sua prosa ricca e dettagliata, riesce a riportare il lettore in un attimo nel suo fantasioso mondo narrativo, un universo che aveva affascinato nella prima avventura di Deka: uno scenario nel quale tutti i suoi personaggi, ciascuno ben delineato, prendono vita e appaiono al lettore in tutta la loro fulgida tridimensionalità.

Anche la storia d'amore, che nel primo libro sembrava semplicemente un elemento appena accennato e forse vagamente stereotipato, ha modo di essere approfondito, e dunque è sicuramente definito meglio.

"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è uno young adult maturo, appassionante e intrigante, che saprà coinvolgere i lettori sino all'ultima pagina, sorprendendo chi aveva amato "Le guerriere dal sangue d'oro" con una storia superba, dalle inaspettate tinte forti. 

giovedì 12 gennaio 2023

"La Collezionista di anime" di Kylie Lee Backer

"Penso... penso che la morte stia per venire a prendermi."
-La Morte viene a prendere tutti.-"


"La Collezionista di anime" è un romanzo di Kylie Lee Baker, autrice cresciuta a Boston e che ha vissuto ad Atlanta, Salamanca e Seoul. Ovviamente nella scrittura porta le usanze, i miti e le tradizioni delle città nelle quali ha vissuto.
La cultura giapponese è sicuramente la più presente nel testo, con tutte le sue suggestioni magiche, citando leggende, armi e riti tipici. Non tutto viene spiegato nel dettaglio, quindi risulterà certamente più chiaro a chi già ne è appassionato ed informato.

Sul finire dell'Ottocento, a Londra, vive Ren Scarborough, una raccoglitrice di anime, quella che viene definita una "shinigami", nella cultura giapponese. Tuttavia, Ren deve rispettare la rigida gerarchia dei mietitori, i quali la disprezzano e spesso la denigrano.
Quando perde il controllo delle sue abilità di shinigami, Ren lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l’accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni, ma soprattutto in cerca delle sue origini. Insieme al fratello minore, suo alleato da sempre, Ren entra negli inferi alla ricerca della dea della Morte, da cui vuole ottenere il riconoscimento dei suoi sforzi e del suo lavoro. Ma al cospetto della morte Ren scoprirà che niente di ciò che ha fatto è sufficiente, e che dovrà ancora combattere per dimostrare il suo valore come shinigami e per conquistarsi il posto che desidera.
Riuscirà a compiere la sua missione e a scoprire chi è e chi è destinata ad essere?

Ren Scarborough è una shinigami il cui lavoro è quello di mietere le anime. Da sempre si è identificata con le sue capacità ed i suoi poteri, proprio per tale ragione, quando inizia a perdere il controllo su di essi, ogni sua certezza va in crisi.
L'avventura di Ren rappresenta la confusione dell'adolescenza che cerca la sua risoluzione grazie alla ricerca dell'identità, un percorso lungo e travagliato che conduce, dopo tante sofferenze, all'età adulta.

"-Non sei una shinigami - disse la voce. -Hai il volto di una mietitrice.-
Poi la mano dell'oscurità mi gettò di nuovo sul pavimento, e mi trovai con il viso premuto su un tappetino.
-Sono una shinigami - protestai con voce tremante. Se c'era una cosa assolutamente vera nella mia vita, era quella. Era ciò che mi era stato detto per tutta la vita. era la ragione per cui avevo dovuto abbandonare la mia famiglia. Dovevo essere una shinigami perchP se non lo ero allora non ero niente."

Anche Ren, come tutti, cerca una persona che la completi, che condivida con lei ogni debolezza, qualcuno che la accetti e che riesca a vedere in lei bellezza e meraviglia, nonostante tutte le parti buie che avverte dentro di sé. Tra i vari personaggi che le ruotano attorno, forse troverà qualcuno nei cui occhi effettivamente possa vedersi unica, speciale, sé stessa.
Una parte importante della storia è infatti lasciata al romanticismo, viene descritto lo sbocciare di una tenera storia d'amore, sentimento capace di nascere anche nel dominio della morte.

La parte migliore del romanzo è la costruzione del mondo fantastico e dell'immaginario ideato dall'autrice. Un abisso buio e pieno di orrori, un'idea nata da un intreccio di leggende ed idee nuove, che è descritto così bene da risultare concreto e pulsante di vita dinanzi agli occhi della mente del lettore.

"La Collezionista di Anime", primo di una dilogia dark fantasy, è un romanzo accattivante e intrigante, che presenta un'idea originale e particolarissima, descrivendo un mondo oscuro e affascinante. Il libro perfetto per chi ha amato la serie "Falce" e desidera leggere una storia magica, oscura e misteriosa. 

"La regina di Attolia" di Megan Whaler Turner

"La Regina di Attolia" è il secondo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo) nella collana Young Adult.
Il libro contiene anche "La danza del coltello", una storia esclusiva che approfondisce il personaggio di Eugenides, una ricca introduzione sui personaggi e divinità e una dettagliata mappa del mondo di "Il ladro della Regina".

Eugenides è riuscito nella missione che gli è stata affidata: ha rubato il dono di Hamiathes, ma così facendo ha attirato su di sé l'odio della regina di Attolia che, coperta di vergogna per essere stata ingannata dal ladro, desidera vendicarsi della sua insolenza. Pur di ottenere la vendetta è pronta a tutto, persino a mettere a rischio la pace del suo regno. Eugenides riuscirà a sfuggire alla sua trappola, oppure cadrà, come si aspetta la regina, nella sua tela ben intrecciata?

Dopo il finale esplosivo del primo libro, ne "La Regina di Attolia" proseguono le avventure di Eugenides, l'arrogante ladro sicuro di sé e fin troppo arrogante. In questo romanzo le sue abilità saranno seriamente messe alla prova, dal confronto con una rivale degna del suo intelletto: la regina di Attolia.
Eugenides, più maturo e cresciuto rispetto alle sue precedenti imprese, saprà tuttavia mostrarsi all'altezza di vincere la partita a scacchi con la regina?
Mentre si avvia verso una fine ingloriosa o verso la più soddisfacente delle vittorie, il lettore segue le sue rocambolesce avventure, scoprendosi sempre a tifare per lui, visto che assume sempre di più le virtù e le caratterische di un eroe fiabesco tipico all'altezza dei più furbi personaggi delle fiabe dei fratelli Grimm.
Una sfida intrigante che saprà tenere in sospeso i lettori.
Anche in questo secondo romanzo si ritrova la preziosa e lussureggiante ambientazione del precedente, che pesca a mani aperte dal ricco immaginario fiabesco e mitologico orientale e occidentale.

"La regina di Attolia" è un romanzo coinvolgente ed interessante, che si rivelerà un sequel perfettamente all'altezza del romanzo precedente, e che soddisferà le aspettative di chi era rimasto con il fiato sospeso sfogliando l'ultima pagina de "Il ladro".















"Il ladro" di Megan Whalen Turner


"Il ladro" è il primo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo, "la Regina di Attolia") nella collana Young Adult.
La serie è così accattivante e coinvolgente da aver incuriosito persino la Disney, che ne ha acquistato i diritti per produrre una serie televisiva, che sarà adattata da BRian Duffield e prodotta da Jim Whitaker.

Eugenides, un giovane ladro, è così convinto delle sue abilità di furfante da essere certo di poter compiere qualsiasi furto restando impunito. Ma si sbaglia, e lo scopre nel modo più spiacevole: viene infatti colto in flagrante ed arrestato. Tuttavia le stelle sorridono ad Eugenides, infatti il magus del re di Sounis, che ha visto del talento nel ragazzo, gli propone uno scambio: otterrà la sua libertà se si unirà ad una pericolosa spedizione per recuperare una magica e leggendaria pietra. Eugenidas non è particolarmente entusiasta della missione che gli viene proposta, ma dal momento che l'alternativa sarebbe restare per il resto dei suoi giorni in prigione, non può certamente rifiutare.
Inizia così la sua avventura, che sarà un viaggio non solo fisico, attraverso terre misteriose e terribili, ma anche interiore, che lo porterà a crescere e maturare, portandolo ad interrogarsi su cosa davvero desidera dalla vita.

Eugenides, soprannominato Gen, è il personaggio principale della storia. Giovane ladro senza grandi aspettative, vive alla giornata e non si è mai preoccupato troppo del suo futuro. Eccessivamente sicuro di sé, è pieno della boriosa arroganza giovanile, che durante le prime pagine lo fa apparire come un personaggio superficiale e interessato soltanto ai propri bisogni e alle proprie necessità.
Nel corso del racconto, tuttavia, nel corso della storia si evolve e vengono presentati vari aspetti di Gen che contribuiscono via via a dargli tridimensionalità, facendolo apparire verosimile ed in costante evoluzione.

Tutti i personaggi che lo circondano sono ben delineati: il saggio Pol, il diplomatico Sophos, lo spietato Ambiades. Ognuno di loro ha le sue caratteristiche peculiari e ciascuno di essi sarà cambiato dall'esperienza del viaggio affrontato.

L'ambientazione, il mondo nel quale si muovono i personaggi, è uno scenario magico ed evocativo, che diventa uno sfondo perfetto per un'avventura fantasy dal profumo classico ma con una narrazione svelta e moderna.
In particolare, il ritmo narrativo accellera nella seconda parte del libro: dal momento che la storia inizia in medias res, quando Gen è in prigione, l'autrice si prende del tempo per presentare la situazione, i personaggi, il mondo fantastico che ha creato, quindi gli avvenimenti possono sembrare pochi e poco avvincenti. Dalla seconda parte del libro in poi invece il romanzo diventa incalzante, si susseguono eventi, intrighi e colpi di scena.

"Il ladro", essendo il primo di una serie, è chiaramente un testo introduttivo, tuttavia personalmente non ho avuto difficoltà a sentirmi coinvolta nelal storia sin dalla prima pagina. Credo che costituisca l'ottima premessa di una bella storia, di cui sono curiosa di conoscere il seguito. 

lunedì 9 gennaio 2023

"Blue nella terra dei sogni: Il ritorno del cieco" di Davide Tosello


"Blue nella terra dei sogni- Il ritorno del cieco" pubblicato dalla casa editrice StarComics nella collana Astra è l'ultimo volume della trilogia a fumetti di Davide Tosello, una storia colorata e poetica che trasporta il lettore in un mondo incantato e metaforico, dove dietro ogni peripezia e ogni strambo personaggio si cela un significato nascosto le cui interpretazioni, anche se talvolte guidata dall'autore, sono affidate soprattutto alla lettura del pubblico.
Come nei precedenti volumi, Tosello propone una ricca playlist di canzoni da ascoltare durante la lettura: melodie che, accompagnate alle sue vignette surreali e bizzarre, contribuiscono a rendere il fumetto un'esperienza profonda e coinvolgente. 

Blue, da quando si è svegliata un mattino nella sua casa vuota, si aggira senza meta in un mondo a lei sconosciuto, sola ed inseguita da creature misteriose e soprattutto perseguitata da una foresta di alberi vivi che minacciano la sua incolumità, senza conoscere lo scopo del suo viaggio.
D'improvviso scopre che la surreale esperienza che sta vivendo è un sogno, ma... non è "solo" un sogno, bensì un viaggio metaforico nel suo inconscio, un tragitto mentale che il suo cervello le sta offrendo e che si concluderà con il suono della sveglia. 


Quindi a Blue non restano che poche ore per scoprire qual è lo scopo finale del suo viaggio onirico, cosa la sua mente sta cercando di dirle. E così, mentre i minuti scorrono sempre più veloci come biglie che rotolano sulle dune sabbiose, Blue deve prendere una decisione: attendere senza far nulla che suoni la sveglia e il sogno finisca per sempre o affrontare la terribile foresta nera e ciò che essa rappresenta?


Con "Il ritorno del cieco" si conclude la serie di Blue nella terra dei sogni, un lungo viaggio di quasi trecento pagine a fumetti che riesce a far volare con la fantasia e l'immaginazione in terre lontane e lussureggianti e che racconta sogni, speranze e desideri universalmente condivisi da giovani, adulti, bambini e ragazzi.
Ciascuno di noi ha infatti degli angoli nascosti nella sua mente, una "foresta nera" in un anfratto buio dell'anima che nasconde orrori e paure da cui cerca disperatamente di scappare.

Eppure, come impara Blue, soltanto riappacificandosi con sé stessi e accettando i propri timori si può capire davvero come affrontare il futuro con determinazione e senza nascondersi dinanzi alla sofferenza.

Blue, protagonista dai caratteristici capelli azzurri, in questa ultima avventura incontra personaggi ancora più misteriosi e pericolosi che in passato, e dovrà capire di chi fidarsi e da chi invece stare lontana. In un percorso che racchiude mille strade, quale sarà quella giusta da seguire?

Sebbene Blue sia protagonista del racconto, ruolo rilevante ha anche la piccola balena che ha accompagnato Blue dall'inizio del viaggio: la strana creatura, che ha iniziato ad ingrandirsi dal secondo volume in poi, in questo terzo volume diventa enorme. Cosa rappresenta, e perché segue Blue ovunque? Questa domanda, insieme a tante altre, accompagnerà il lettore che cercherà, durante la lettura, di trovare risposta ai tanti quesiti dell'autore, piccole sfide che ispirano riflessioni e pensieri che accompagnano anche dopo aver chiuso l'albo, lasciando il cuore più ricco di prima, in qualche modo prezioso e segreto. 

E se, dopo aver concluso la storia, proverete nostalgia per quell'universo magico che avete appena lasciato, non preoccupatevi:
Nelle ultime pagine, si nasconde una sorpresa... che ci sia forse qualche spunto per un possibile sequel della storia di Blue?
A voi scoprirlo. 

martedì 3 gennaio 2023

"Onyeka e l'accademia del sole" di Tolá Okogwu


"Onyeka e l'accademia del sole" edito da Rizzoli, è un romanzo di Tolá Okogwu, giornalista di origini nigeriane che, con questo libro, fa il suo ingresso nell'universo letterario della narrativa dell'infanzia: un esordio apprezzatissimo, che diventerà prossimamente un film Netflix (i diritti sono infatti stati acquistati dalle compagnie di produzione cinematografiche fondate da Will Smith e David Oyelowo).

Onyeka è una ragazzina di undici anni che vive in una casa modesta con la madre, che lavora in un centro di bellezza e si impegna quotidianamente per garantirle sicurezza economica. Nonostante ciò Onyeka, sarebbe felice solo se potesse finalmente sapere qualcosa di più sul padre che non ha mai conosciuto, una figura di cui sente fortemente la mancanza e del quale sua mamma non vuole mai parlarle. 
Onyeka non ha molti amici, perché è di origine nigeriana e ha dei capelli particolarmente folti e voluminosi che a Londra, dove vive, sono insoliti e costituiscono un frequente motivo di derisione da parte dai suoi compagni. 
Onyeka detesta i suoi capelli finché un giorno, durante una festa di compleanno in piscina, nel momento in cui la sua migliore amica Cheyenne rischia di annegare, prendono vita, salvandola. 
Quando sua madre scopre l'accaduto, le racconta che lei non è una ragazzina come tutte le altre ma è una Solari: una persona con una rara mutazione genetica che induce a sviluppare abilità fuori dal comune. Abilità che, dopo essersi manifestate, devono essere usate con saggezza e attenzione. Per questo la mamma decide di partire e portare Onyeka in Nigeria, per cercare suo padre da cui ha ereditato i poteri e farla studiere presso l'accademia del Sole, una scuola segreta fondata proprio per permettere ai Solari come lei di imparare ad usare i propri poteri. 
Onyeka inizia così un nuovo emozionante capitolo della sua vita, che la condurrà nel suo paese d'origine e che le farà scoprire molte verità nascoste che riguardano il suo passato e la sua famiglia. 
Cosa scoprirà? E cosa sarà in grado di fare, quando sprigionerà tutto il suo potere? 

La Nigeria, ha un ruolo rilevante nel romanzo, rappresenta il luogo dove risiedono le radici della protagonista, a cui è legata da lacci invisibili, tuttavia non costituisce soltanto un luogo reale ma rappresenta anche un ambiente esotico e magico, culla del suo passato e scrigno di risposte. 

La storia è raccontata in prima persona da Onyeka che narra gli eventi al presente, e quindi il suo punto di vista risulta perfettamente in linea con quello del lettore, poiché condivide con esso impressioni e giudizi senza fare anticipazioni.
La presentazione che fornisce dei vari personaggi che incontra è filtrata dalle relazioni intrecciate con loro, contribuendo ad un maggiore coinvolgimento durante la lettura. 
Inoltre, l'autrice fa uso di un cospicuo numero di metafore e similitudini inusuali ma di forte impatto visivo, che rendono la scrittura frizzante e perfetta per un pubblico giovane. 

L'ambientazione principale del romanzo è l'Accademia del Sole, una scuola dalla tecnologia incredibilmente sviluppata dove Onyeka ha occasione di conoscere coetanei che condividono con lei la nazionalità ed i poteri speciali. Inizialmente, teme di non riuscire a fare amicizia con gli altri studenti, anche perché il suo potere è insolito anche tra i Solari. Poi pian piano comprende che, se apre loro il suo cuore mostrandosi disponibile, gentile e aperta alle nuove conoscenze, essi hanno un atteggiamento accogliente nei suoi confronti. Onyeka si affezionerà talmente tanto ad alcuni compagni e condividerà con loro molti segreti importanti, al punto da arrivare a considerarli parte della sua famiglia. 
Gli amici di Onyeka sono tutti ben definiti e delineati, ciascuno con una personalità specifica. 
Particolarmente ben costruito è il legame che unisce la protagonista e sua madre: un rapporto fatto di conflitti e incomprensioni, in cui però l'affetto e la protezione reciproca non vengono mai a mancare. 
Altro personaggio fortemente presente pur senza figurare è il padre di Onyeka: dal momento che non ha mai avuto modo di conoscerlo, spesso si chiede se se ne sia andato perché non voleva prendersi cura di lei, o se invece l'abbia lasciata per il suo bene. Lo idealizza, ammantando la sua assenza di leggende per non valutare l'ipotesi di un abbandono, che la farebbe soffrire. 

L'ambientazione della scuola magica, per quanto non costituisca un elemento originale, è uno scenario sempre vincente per i romanzi di questo genere dedicati ad un pubblico giovane; inoltre, viene ben descritta ed è facile per il lettore immaginarla. 
La trama, per quanto non sia certamente nuova, non manca elementi di unicità: in particolare il potere dei capelli di Onyeka. 
Da dov'è nata quest'idea? L'autrice, nella postfazione del romanzo, lo spiega chiaramente. 

"So che potrà sembrare che i capelli afro siano una cosa curiosamente specifica su cui concentrare un intero libro, ma per me, e per molte persone che mi somigliano, i capelli non sono mai stati semplicemente capelli. Crescendo, i miei capelli sono sempre stati associati a qualcosa di negativo. Sono sempre stata consapevole che ci fosse qualcosa di sbagliato in loro, qualcosa che doveva essere aggiustato, con uno styling eccessivo o aggressivo, con trattamenti chimici o semplicemente nascondendoli. E' una convinzione che mi ha seguito sino all'età adulta, sino a quando, cioè, non ho finalmente imparato a orendermi cura dei miei capelli. 
Da allora mi sono resa conto che è questa bugia a fare più danni. La bugia che hanno rifilato a tutti noi, secondo la quale i capelli afro sono in qualche modo inferiori perché non si conformano agli standard di bellezza occidentali. Da qui l'idea di una nuova storia, quella di una ragazzina che scopre che proprio quei capelli che le hanno insegnato a considerare un difetto sono, in realtà, la sua forza più grande."

Nasce così la storia di Onyeka, ragazzina dall'indomabile chioma magica e dal carattere burrascoso, un personaggio che incarna chiunque si sia mai sentito solo, diverso e discriminato per qualche sua caratteristica unica, determinante ed immodificabile. Un'unicità che va valorizzata e mai repressa, proprio come scoprirà Oneyka, che imparerà a sprigionare con forza il suo potere, riempiendo di meraviglia chiunque la guardi. 

Onyeka rappresenta questo: la meraviglia antica e sempre nuova della bambina che diventa adolescente, consapevole della propria identità, abbracciandola e accettandola nella sua interezza.