lunedì 31 gennaio 2022

Il grande libro di Catwoman

"Il grande libro di Catwoman - Di tetto in tetto rubando il cuore dei fan" è l'ultimo numero della collana antologica dedicata ai supereroi DC. E' un omnibus pubblicato in Italia dalla casa editrice Panini, incentrato sul personaggio di Catwoman, eroina atipica dell'universo supereroistico DC. 
Catwoman non è una figura senza macchia come Wonder Woman, infatti non agisce sempre per la giustizia: è una ladra, volubile come l'animale di cui porta il nome, ma è ugualmente eroica e proposta come personaggio positivo per l'intelligenza e l'astuzia che la contraddistinguono. 

Il mondo dei fumetti riflette le aspettative e i valori di una società in continua evoluzione, per questo è in costante mutamento. 

Il volume ricostruisce la storia del personaggio di Catwoman proponendo una raccolta di avventure significative, dalla sua prima apparizione alle più recenti comparse nelle pagine dei fumetti, permettendo di analizzare l'evoluzione del personaggio nel corso degli anni, sia dal punto di vista cartteriale che nella sua rappresentazione grafica: si parte dalla sobria eleganza degli anni Sessanta alla sfacciata e provocante sensualità degli anni Ottanta sino ai giorni nostri.

Ogni storia è accompagnata da un'introduzione che ne spiega le genesi, per contestualizzarla nel suo preciso periodo storico e spiegarne le svolte narrative, che possono apparire discutibili ai lettori contemporanei, ma che hanno perfettamente senso se si tengono in considerazione le circostanze sociali delle specifiche epoche. 
Alquanto spinosa è ad esempio la questione della discutibile moralità di Selina: negli anni Sessanta la critica si dichiarò fortemente contraria all'introduzione, in fumetti destinati soprattutto ai più giovani, di un personaggio furfantesco proposto come figura positiva. Per questo, dopo le prime apparizioni di Catwoman, le attività della bella ladra travestita da gatta vennero giustificate da un'amnesia che l'aveva indotta ad intraprendere la strada del crimine, poi abbandonata per schierarsi dalla parte di Batman e dedicarsi all'osservanza della legge, agendo sempre per il bene. 
Tuttavia la dedizione all'osservanza della legge appiattì il personaggio, che lentamente perse spessore e scomparve dai fumetti di Batman per oltre dieci anni. 
Con l'allentarsi della censura, il personaggio di Catwoman fu riproposto sul piccolo e sul grande schermo e riportato anche nei fumetti, recuperando il suo carattere ambiguo e la sua personalità controversa. 
Dagli anni Settanta Selina è diventata uno dei comprimari principali nell'universo di Batman nonché uno dei personaggi più amati dell'universo fumettistico DC, destinata ad affermarsi sempre più sino a diventare protagonista di numerosi archi narrativi. 

Le storie scelte ripercorrono anche gli snodi evolutivi più importanti della storia fra Catwoman e Batman, il quale prova in egual misura fascino e disapprovazione nei confronti della ladra. 

Il giustiziere di Gotham City, un uomo di bell'aspetto sempre circondato da donne bellissime, non si lascia conquistare mai da nessuna ma non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di Selina Kyle, la donna fatale che riesce a farlo tremare con uno sguardo. Selina non è una semplice seduttrice ma è una combattente, il cui fascino risiede non solo nella sua avvenenza ma soprattutto nella sua intelligenza, visto che non potendo vincere contro Batman grazie alla forza fisica può riuscirci solamente con l'astuzia. 
Sebbene si ritrovi spesso preso in giro da lei, Batman sembra felice di lasciarsi sconfiggere e spesso la lascia volontariamente scappare, evitando di farla arrestare solo per avere la possibilità di incontrarla ancora. Per sua stessa ammissione, Bruce Wayne è profondamente innamorato di Selina. A causa delle rispettive identità segrete dei due, spesso si trovano ai lati opposti della legge, costretti a combattere l'uno contro l'altro, ma la stima e l'attrazione che li unisce li induce più volte a combattere fianco a fianco, o a trascorrere tempo insieme in segreti e purtroppo fugaci incontri romantici. 

Il grande libro di Catwoman è un volume da collezione, un albo accattivante dietro il quale c'è un lavoro di ricostruzione storica accurato e preciso, che consente anche ai lettori meno esperti di conoscere uno dei personaggi più affascinanti della DC, che non smette di conquistare ammiratori e che riesce sempre a rinnovarsi, a cambiare pur restando fedele alla sua idea originale. 


sabato 29 gennaio 2022

"Wonder Woman Classic" volume 1


Nel corso degli anni, i fumetti supereroistici si sono evoluti, vantando personaggi sempre più complessi ed approfonditi, ed andando incontro ai gusti di un pubblico più esigente, che si aspetta storie sempre più accattivanti.
Tuttavia la genesi dei personaggi resta sempre un processo artistico di indiscusso fascino, e la DC ha perciò deciso di ripubblicare alcuni volumi che raccolgono le primissime storie, i fumetti classici che raccontano la nascita dei supereroi più amati di sempre.

Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, la DC ha reperito le storie più vecchie, risalendo anche ai  rispettivi autori, che all'inizio non sempre firmavano le loro opere, per riproporre, nell'ordine più fedele possibile, le origini dei personaggi più amati.

La collana Classics, importata in Italia dalla casa editrice Panini, è ormai arrivata al terzo albo: dopo il volume di Superman e quello di Batman è stato pubblicato un libro interamente dedicato al personaggio di Wonder Woman, una delle figure femminili più affascinanti del panorama supereroistico DC.
Forte come Ercole, di integgerrima moralità, Wonder Woman incarna perfettamente l'ideale di integrità americano. Alta e affascinante, è incapace di rimanere indifferente dinanzi alle ingiustizie. Buona e gentile, la sua forza non diventa uno strumento di mascolinizzazione , non ostacola mai la tenerezza di donna che la caratterizza. Non esita ad abbandonare la sua isola paradisiaca quando l'eroico Steve Rogers cade lì con il proprio aereo, e decide di riaccompagnarlo in America per offrirgli il suo aiuto nelle varie missioni che dovrà affrontare.
Wonder Woman è un'eroina che costituisce un esempio per tutte le donne: non resta mai indifferente dinanzi alle difficoltà delle altre donne, immediatamente mossa da slanci di solidarietà femminile.

Wonder Woman ribalta l'ideale della "damsel in distress" proponendo una protagonista che, non necessita aiuto, ma spesso accorre in soccorso dell'uomo di cui si innamora. Lo stesso Steve Rogers è un ottimo personaggio:  un uomo che non si sente defraudato della propria virilità o sminuito dalla forza fisica e dall'intelligenza di Wonder Woman, doti che ammira tanto quanto la sua grazia e la sua bellezza. Lei, a sua volta, lo stima per il suo coraggio, le competenze militari e il suo rigore morale.
Sono figure perfettamente alla pari, e in questa parità sta la rivoluzione sociale di cui Wonder Woman si fa carico in un'opera fumettistica decisamente avanguardistica: una donna che rifiuta una posizione subalterna, che senza paura usa le proprie capacità e tutto il suo potenziale, ponendosi esattamente sullo stesso piano fisico ed intellettuale rispetto all'uomo che ama.

Le tavole, ordinate e con un layout classico, seguono uno stile tradizionale: le figure sono ben proporzionate, i paesaggi semplici e poveri di dettagli, la colorazione molto esagerata e poco precisa, le tonalità  acide e fin troppo forti.
Certamente, nel corso degli anni i tratti dei fumettisti si sono fatti più raffinati, i corpi meno rigidi, ma queste pagine sono le primissime storie di personaggi ancora oggi tanto amati quindi costituiscono una preziosa fonte per rileggere le opere originali, forse semplici ma cariche di un fascino intramontabile. 

venerdì 28 gennaio 2022

"Eterno Finchè serve" di Martina Annicelli


"Eterno Finchè Serve" è un romanzo romantico, scritto da Martina Annicelli e pubblicato della Cherry Publishing. 

"Era nelle giornate più ordinarie e innocue che la vita decideva di prendere una strada diversa da quella che aveva percorso ino a quel momento. Esulla base di questa legge universale, alla quale nessuno sarebbe mai sfuggito, la mia vita si incamminò per un sentiero tortuoso, in una mattina tranquilla." 

Nel 1593 in un villaggio del Sendai, Giappone, Hikari Tanaka, giovane ereditiera di un'umile locanda in un villaggio di pescatori, accoglie, assieme ai genitori, un gruppo di samurai nelle stanze dell'esercizio. Fra di loro c'è Kenta Yamada, un uomo misterioso e serio che riuscirà a  catturare l'attenzione della giovane Hikari, con i suoi modi informali e con la passione che i due hanno in comune per il mare. Nei giorni che passeranno assieme, i modi attenti e decisi di Kenta, conquisteranno l'animo della giovane Hikari, che ritroverà in lui molto più che un confidente. 

"Se non dovessi Trovarti ti aspetterei qui, accanto al mare. Perché e al mare che appartieni  tronerai sempre al mare." 

È il 1915 in Illinois quando la giovane Claire si scopre innamorata del suo più caro amico d'infanzia, Valerian. Da quel momento, fra i due sboccerà un amore profondo, idilliaco, fatto di momenti semplici, poesie e lunghe passeggiate, certi di essersi trovati come compagni di vita, con la sicurezza di appartenere l'uno all'altra. 

"Ho visto la tua bellezza fiorire in una notte, petali per affascinare, spine per combattere. E sottol la luce della luna gelosa, il tuo profumo ammaliante mi ha reso pazzo." 

Nel 2021 Valerio, dopo aver terminato il suo percorso universitario, decide di andare con gli amici a godersi l'estate a Napoli, a casa del suo coinquilino Marco. Lì troverà anche Chiara, l'unica cugina di Marco, con il quale sentirà un affinità speciale. In riva al mare scoprirà che parlare con lei è facile, naturale come respirare, ma anche che la segue sempre un'infinita malinconia difficile da dissipare ed un'eterna disillusione nei confronti dell'amore. Anche se con difficoltà, però, Valerio riuscirà a fare breccia del cuore di Chiara e a sbeccare quella corazza apparentemente solida che si porta sempre dietro. 

"Ti amo. Ed è in questa vita che ti amerò di nuovo.

Ma Valerio sa che quest'amore, che in cuor suo sente come eterno, avrà poco respiro. Presto dovrà partire per il Giappone, coronando il sogno di una vita ed andando a lavorare in quella terra tanto lontana, così come Hikari, dall'alto dei suoi diciasette anni, sa di aver abbondantemente superato l'età consona per sposarsi, soprattutto con un uomo d'alto rango come Kenta. Dall'altra parte invece, saranno la guerra e l'ambizione di Valerian di raccontare attraverso le sue poesie, gli orrori a cui la guerra sta sottoponendo i giovani europei, che lo porteranno a lasciare presto la patria e la giovane Claire per recarsi al fronte. 

"Così eterno il premio, così eterno il castigo.

Inseguendo una promessa che sembra essere antica come il mondo stesso, queste due giovani anime, una luminosa e una forte, continueranno ad avvicinarsi ed allontanarsi, inseguendosi in un crudele gioco del destino che li vedrà quasi sempre innamorati ma lontani, fino a quando entrambi non terranno fede alla promessa di stare insieme sempre, senza che niente si metta in mezzo fra loro. Una promessa suggellata con una voglia a forma di onda sul cuore di Valerien, Kenta e Valerio. Un'onda, che come il mare, tutto conserva, tutto ricorda e che, al momento opportuno, riporta tutto a riva. 

"Pareva quasi che io lo avessi già amato e che in quel momento non bramassi altro che ricongiungermi a lui, per soddisfare il ricordo dell'amore di un uomo che non avevo mai posseduto." 

"Eterno Finchè Serve", a cuasa della tipologia di storia che l'autrice ha scelto di raccontare, si presenta, non solo con tre punti di vista differenti, ma anche con una narrazione alternata ad ogni capitolo, che rimbalza da un'epoca ad un'altra.

Questa modalità di esposizione, che in genere può presentarsi come ostica e, a volte, difficile da portare avanti, non mette però in difficoltà Annicelli, che riesce a mantenere il lettore incollato alle pagine fra un salto e l'altro e che sembra non fare fatica nel mantenere la coerenza storica ed espressiva da un secolo all'altro. 

Le storie, di per se non particolarmente complesse se prese singolarmente, trovano il loro punto di forza nel quadro d'insieme, nell'unione delle narrazioni che, un po' come gli anelli fanno con le catene, irrobustiscono la trama, e aiutate dagli indizi e dalle similituni fra le storie, seminate come molliche di pane fra le pagine, contribuiscono a rendere la storia avvincente e a spingere il lettore, con una certa lena e piacere, a sfogliare l'ultima pagina e a trovare soddisfazione nel completamento di una ricerca personale e narrativa durata un tempo infinito o infinitamente piccolo. 

"Il mare fonte di vita e causa di morte, bestia selvaggia in tempi antichi e medicina per l'anima degli insoddisfatti."

Un plauso speciale va alla ricerca storica che sicuramente si trova alla base della scrittura del romanzo. Sufficientemente approfondita, riportata in maniera comprensibile e naturale fra i capitoli, completa una lettura piacevole con la capacita passiva di insegnare briciole di storia e cultura, diverse dalle nostre perchè lontane nel tempo e nello spazio. 

"Eterno Finchè Serve" è un romanzo sull'amore e sul destino che prende e restituisce. Un libro capace di far sognare ma anche di dare la forza per attendere, consapevoli che una relazione, di qualsiasi tipo sia, se vera e sentita, ha la capacità quasi magica di durare più di ogni cosa: più forte del destino, oltre la morte, più a lungo del mare. Eterna, fino a quando, finalmente, non saranno più parole vuote e baci rubati ma giorni vissuti e ostacoli superati assieme. Una promessa Eterna Finchè Serve. 

"Ci ritroveremo Hikari. La mi anima srà incompleta fino ad allora. Ti amerò ancora e ncora finchè non saremo felici e non avremo piè rimpianti.In questa vita e in tutte le altre."


~Articolo a cura di Luinil

giovedì 27 gennaio 2022

"La bici di Bartali": un libro per la giornata della Memoria

"Certe medaglie si apprendono all'anima, non alla giacca."


Il 27 gennaio è la giornata della Memoria. Una giornata per ricordare le troppe vite spezzate, la crudeltà umana, ma soprattutto per non dimenticare quanto sia sottile la linea che divide la follia dalla verità, l'umanità dalla bestialità. Quel periodo buio della nostra storia purtroppo non sembra averci insegnato il rispetto nei confronti del prossimo visto che, ancora oggi, le ingiustizie e le discriminazioni a danno di chi è diverso sono ancora frequenti.

Sono numerose le opere che raccontano storie brutali e terribili della Shoah,  alcuni autori hanno scelto invece di concentrarsi sulle storie più belle, storie di coraggio e di speranza, capaci di costituire fari nella notte, brillanti esempi di altruismo in un mondo egoista.

Tra le uscite proposte dalla casa editrice Harper Collins per questa occasione c'è "La bici di Bartali - La storia di un eroe segreto e di un giusto tra le nazioni", un grande volume cartonato scritto e curato da Megan Hoyt, con le grandi illustrazioni a colori a tutta pagina dal bravissimo artista Iacopo Bruno, disegnatore di grande talento dal tratto inconfondibile e affascinante.

Arricchito dalla postfazione della nipote Lisa Bartali, il libro racconta, con una prosa semplice ma poetica e suggestiva, quasi come se fosse una fiaba, la storia di Gino Bartali, un coraggioso italiano che ha giocato un ruolo importante nel contrastare la deportazione degli ebrei.

Gino Bartali è stato un campione sportivo, acclamatissimi per aver vinto, nel 1938, la più prestigiosa competizione ciclistica europea: il tour de France. Trovandosi a vivere nel periodo delle persecuzioni naziste, che naturalmente aborriva, sfruttò la sua popolarità per aiutare molti innocenti condannati alla deportazione a scappare e salvarsi. Pur trovandosi in una posizione privilegiata dimostrò grande coraggio, scegliendo ogni giorno di mettere a rischio la sua  vita pur di cercare di aiutare gli altri.

Quella di Bartali è la vita di un uomo come tanti, che ha trasformato la sua esistenza in una storia avventurosa ed eroica, diventando un esempio ed evidenziando che si fallisce come esseri umani ogni volta che si distoglie lo sguardo dalle ingiustizie e non si interviene in prima persona, per quanto pericoloso possa essere.

Gino Bartali è stato sicuramente una leggenda del mondo dello sport.
Eppure la medaglia che indossava con più orgoglio era quella che nel segreto teneva appuntata sull'anima, il riconoscimento elevatissimo di essere un uomo buono, non indifferente al dolore altrui. Semplicemente, umano.

Per tutta la vita, Bartali ha tenuto nascoste le sue straordinarie imprese, facendo suo il detto evangelico che comanda di fare il bene agendo nel nascondimento, senza vantarsene mai. Tuttavia le buone azioni e i grandi gesti non possono restare a lungo celati, e molte delle persone, che grazie a lui hanno avuto l'opportunità di scappare dalla morte, hanno raccontato le sue imprese, affinché tutti conoscessero la sua bontà e la sua abnegazione.

Oggi lo definiamo un eroe ma lui, umilmente, si definiva semplicemente un ciclista.
Ed è bello dunque ricordarlo così: come un uomo che non ha mai smesso di correre in bicicletta per inseguire gli ideali in cui credeva. 

mercoledì 26 gennaio 2022

"Tigri di carta" di Sara Recordati


"Tutti i reazionari sono tigri di carta. Apparentemente sono terribili, ma in realtà non sono poi tanto potenti."

"Tigri di carta" è un romanzo di Sara Recordati, giornalista professionista che ha collaborato con diverse ed importanti testate giornalistiche. Già autrice dell'apprezzato "La figlia sconosciuta", con la sua seconda fatica letteraria ha incontrato il favore del pubblico, vincendo nel 2020 il prestigioso premio RTL e Mursia romanzo italiano.

Giulia è un'anziana donna di settant'anni, madre di due figli ormai adulti, Michele ed Eugenia, che non potrebbero essere più diversi: Michele, uno stimato chirurgo con una bellissima moglie e due adorabili bambini, e Eugenia  una studentessa inquieta che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo lavorativo, che si sente ingabbiata quando una relazione sentimentale diventa troppo seria. Giulia ama tanto Michele, molto meno Eugenia, a suo giudizio inconcludente ed irrealizzata. Inoltre, proprio quando era incinta di lei il marito l'ha lasciata per l'amante più giovane, dalla quale ha avuto un altro figlio, Ettore, che Giulia non ha mai voluto incontrare mentre con il quale, anche se solo da adulta, Eugenia ha instaurato un bel rapporto.
Ma anche il perfetto Michele nasconde un segreto, cioè la recente passione per la collega Anna, con cui rivive l'entusiasmo di un'intesa appena sbocciata.
IL tradimento di Michele diventa occasione per mettere in discussione la sua figura di figlio perfetto e uomo buono, e anche per far emergere i tanti segreti della famiglia, rimasti troppo a lungo nascosti.


Narrando vicende verosimili, torbide proprio come la nebbia di Milano, città in cui è ambientata la storia, l'autrice restituisce il ritratto di una realtà familiare frammentata e complessa, che sfugge a qualsiasi critica o giudizio.

Michele, Eugenia, Ettore, e Giulia sono i quattro protagonisti, personaggi difficili ma ben costruiti nelle loro contraddizioni ed ipocrisie.
Attraverso una prosa ricca e ricercata, che alterna sapientemente paratassi ad ipotassi, l'autrice utilizza il discorso indiretto libero per dar voce a ciascun personaggio, senza inserire giudizi esterni né considerazioni personali, affida interamente la narrazione ai loro pensieri, permettendogli di dare libero sfogo a emozioni e sentimenti, mettendone a nudo anche quelli più turpi.

Come l'incontrollabile passione adulterina di Michele per l'attraente collega Anna: trattandosi di qualcosa di estremamente negativo, un'onta alla sua vita perfetta, egli cerca di autogiustificarsi convincendosi che la causa non sia la sua debolezza, bensì il raffreddamento del rapporto con la moglie o il fascino irresistibile di Anna, che in realtà costituisce semplicemente una novità. In realtà è incapace di gestire con maturità traumi passati che non può fare a meno di rivivere nel presente.

"Quando la vedeva Michele pensava a una cosa sola e solo a quella. Era più forte di tutto. Il resto veniva cancellato, moglie e figli compresi."

Eugenia, artista costantemente in cerca del suo ruolo lavorativo nel mondo e di un partner,  tuttavia ogni volta che intraprende un nuovo lavoro o una relazione stabile e serena avverte l'incontrollabile bisogno di scappare dalle proprie responsabilità.

"Eugenia se la prendeva col mondo intero, tranne che con sé stessa: inveiva contro la sorte che si accaniva su di lei e non vedeva affatto la propria enorme capacità di autosabotaggio."

Ettore, porta sulle spalle il peso di essere stato il figlio di un adulterio e non riesce a staccarsi dalla madre eccessivamente apprensiva e ad intraprendere una vita autonoma ed indipendente. Inoltre l'omosessualità a lungo negata gli ha impedito di instaurare una relazione sana con un partner stabile.

"Da quando era vedova, Renata aveva riversato su Ettore tutte le attenzioni e, ora che era un uomo, incapace di trovare un'altra vera ragione di vita, continuava egoisticamente a trattarlo come un rgazzino insicuro. Riempiva le proprie giornate occupandosi del figlio, non volendo capire che così lo tratteneva in una sorta di limbo, un'eterna adolescenza che lo rendeva profondamente infelice."

Giulia, è una donna frustrata dalla vita che purtroppo non è mai riuscita a risollevarsi dalla delusione dell'abbandono del marito. Rivedendo in Michele l'unico uomo della sua famiglia a non averla abbandonata e ad adottare un comportamento apparentemente integerrimo, lo adora. Non nasconde di preferirlo apertamente ad Eugenia, la figlia di cui era incinta al momento del tradimento del marito alla  quale, dentro di sé, non ha mai smesso di attribuire la colpa della fine del suo matrimonio.

"Ora si fronteggiavano per quello che erano realmente: non una madre e una figlia, ma due persone strozzate da lacci invisibili che avrebbero finito per soffocarle. Al posto dell'amore, un'ombra tetra e velenosa da cui non potevano scappare."

Giulia, Michele, Eugenia, Ettore: personaggi infelici e spezzati, accumunati dall'insoddisfazione e dall'influenza di un tormentoso passato mai superato.

Sara Recordati costruisce una storia italiana di risentimenti e amori infranti, un libro dolorosissimo da leggere, ma che racconta situazioni familiari tristemente non infrequenti. La storia propone una risoluzione finale positiva, perché niente è irrisolvibile e non necessariamente ogni problema deve concludersi in un cataclisma. Tuttavia nessuna maturazione è possibile se non si affrontano in modo adulto tutti i demoni del proprio passato. 

martedì 25 gennaio 2022

"Obscurity" di Gea Petrini

"Ti saluto, combattendo la notte che la luce ritorni in te." 


Obscurity è il primo capitolo della saga fantasy "Darkness Chronicles" di Gea Petrini, giornalista professionista nonché direttrice di un network di informazione online. 
Da sempre appassionata di libri e particolarmente conquistata dalle storie fantastiche, ha deciso di scrivere il romanzo che le sarebbe piaciuto leggere. 

Il libro si presenta accattivante sin dalla copertina dai colori intensi, che attira subito l'attenzione. Inoltre anche l'edizione è bellissima, ricca di illustrazioni realizzate dal talentuoso disegnatore Pietro Petrini, che con il suo stile particolarissimo contribuisce a dare un tocco elegante e misterioso all'atmosfera fantastica del libro. 

Talahm è un continente magico, governato da cinque casate che se ne contendono il controllo. 
Liv, la protagonista, è una giovane che possiede una potere molto speciale: la magia dorata, estremamente rara. La magia è dentro di lei e, come un uccellino intrappolato nel guscio, cerca disperatamente di uscire, ma deve affrontare quotidianamente la  repressione della madre di Liv, che vuole nasconderla per proteggere la figlia. 
Riuscirà a tenerla segreta?
Intanto a Tentor, la capitale, i gordon, creature che si nutrono di sangue, guardiani delle scuole e delle città, costretti da tre secoli a non praticare la magia, guidati dalla giovane Brenda,  organizzano una rivolta contro le casate nella speranza di tornare a essere gli oscuri. 

L'opera ha il fascino dei racconti fantasy classici, capace di unire guerra, conflitti tra potenti casate, magia e  amore. 

Liv si scoprirà anche al centro di un triangolo amoroso, poiché l'aspetto avvenente e la forte personalità la rendono particolarmente attraente. Il suo cuore tuttavia batterà soltanto per il bel Niklas anche se, soprattutto sulle prime, per i due non sarà facile andare d'accordo. 

"-Ma chi sei tu per me? - sbottò Liv esausta --Non mi conosci, non sai niente di me e ti permetti di trascinarmi nel bosco per svelarmi gli incredibili segreti della magia dorata? Non ascolterò più una parola. Ricordati che preferirei raggiungere gli antenati nei prati piuttosto che partire così. -"


A causa delle diversità che li separano,  inizialmente girano l'uno attorno all'altra, come in una danza complicata, senza sapere bene come agire per non rovinare la delicata intesa che sboccia fra di loro: l'amore è un sentimento delicato, fragilissimo, ma molto, in una relazione, dipende dal tempismo, ed è facile, soprattutto nelle prime fasi, ridurre in cenere le fiamme del sentimento ancor prima che il fuoco bruci. 
Tuttavia, l'amore che lega i due giovani è forte e resiste alle tempeste, ai timori e alle difficoltà. L'autrice costruisce lentamente l'intesa fra di loro, rendendo particolarmente coinvolgente la loro storia romantica. 

"Niklas la guardò perdendosi negli occhi blu di Liv, spinto dal folle desiderio di toccarle le labbra rosa, umide, appena dischiuse. Niklas le accarezzò il viso, ma ebbe paura di farsi male con lei, di non essere capace di stare al passo con quella ragazza così diversa." 

Oltre a Niklas e Liv, tra molti altri personaggi nascono intese amorose: l'autrice, anche quando dedica a ciascuna coppia poche righe, riesce a trasmettere al lettore tutto il sentimento e la passione dei protagonisti, come quando descrive la relazione tra Aleksander e Aina. 

"Aleksander la invitò a sedersi sul divano vicino al camino spento. Aina assecondò il gesto, non le dispiaceva riprendere fiato e soprattutto farlo insieme a lui. Aleksander le mise la mano sulla sua. Quante volte nelle serate dell'accademia, durante le passeggiate al porto, Aina aveva desiderato sentire il suo tocco. Gli occhi celesti del ragazzo l'avevano trafitta così tante volte da non ricordare nemmeno più da quanto lo amasse." 

Proprio intorno alle passioni umane ruota la storia di Obscurity: un intreccio di amore, sesso e desideri di potere, trasfigurate abilmente in una metafora fantastica che rispecchia molti aspetti della società contemporanea.

Gea Petrini, con il suo romanzo, ha gettato le basi per narrare una storia coinvolgente ed incalzante, ricca di personaggi che, con un linguaggio scorrevole e a volte crudo, tra colpi di scena, avventure, tradimenti e intrighi di palazzo saprà conquistare gli appassionati del genere epic fantasy.

"La casa di cenere" di Angharad Walker


La casa di cenere (The ash house) è un romanzo di Angharad Walker, pubblicato in Italia dalla casa editrice Rizzoli. 
Dopo aver perso i genitori, un ragazzo di tredici anni viene trasferito da un orfanotrofio all'altro, finché non viene mandato ad abitare nella Casa di Cenere. Un luogo ameno, isolato dal mondo, nascosto da un fitto bosco. Una casa lugubre in cui un gruppo di ragazzi e ragazze vive secondo regole severissime, in assenza di figure adulte. Ciascuno ha il nome di una virtù, e il nuovo arrivato, incapace di ricordare il suo nome, viene chiamato Solitudine. 
Per Solitudine è difficile comprendere le complesse meccaniche della Casa di Cenere, e non sarà facile integrarsi nel gruppo già affiatato di ragazzi: riesce ad instaurare un rapporto più stretto solo con Indipendenza, il quale cerca di diventare suo amico ma che si trova in difficoltà nell'accettare le loro divergenze di opinione. 
La difficoltà maggiore, per Solitudine, sarà nascondere agli altri i terribili dolori alla schiena, un segreto terribile dal momento che, alla Casa di Cenere, chi si sente male va incontro ad una fine terribile. 
Omertà e paura regnano tra i ragazzi, nessuno vuole parlare. Qual è l'orribile segreto della Casa di Cenere? 

Vera protagonista della storia è la casa, luogo fisico ma soprattutto psicologico, in cui si muovono i personaggi, osservando le regole imposte dal direttore, altra presenza non fisica ma fondamentale nella vita dei protagonisti, immagine paterna idealizzata. 
Si può dunque dire che l'assenza abbia un ruolo essenziale nella vita dei ragazzi: la casa e il direttore sono percepiti come presenze ma in realtà vuoti incolmabili. 

Solitudine è un protagonista con il quale si entra subito in empatia, poiché il suo costituisce uno sguardo esterno sulle vicende narrate, di cui viene più volte sottolineata l'assurdità. 

L'intero romanzo, narrato in terza persona, si alterna in capitoli brevi scritti dai punti di vista di Indipendenza e Solitudine, per permettere al lettore di comprendere meglio i pensieri dei due personaggi e le reciproche, abissali incomprensioni, che comunque non impediscono ai due ragazzi di diventare amici e affezionarsi l'uno all'altro. 

La prosa - frammentata, paratattica - alimenta il ritmo 
narrativo, un ritmo denso, lento e ripetitivo, quasi ossessivo, che descrive con disarmante lentezza la quotidianità assurda della casa di cenere. 
Questo ritmo contribuisce a caratterizzare l'atmosfera sospesa della storia, insieme a descrizioni che alimentano la percezione claustrofobica degli spazi.  

"La casa di cenere" è un romanzo che mi è piaciuto, un thriller per ragazzi in cui tutti i personaggi sono in bilico fra sanità mentale ed autoinganno, narratori inattendibili delle vicende, e pertanto diventa problematico capire quale sia la verità nell'intricato intreccio di bugie che propone l'autrice. 

Inizialmente non è per niente semplice comprendere la storia: il libro trasporta il lettore in un universo minuscolo, buio e incomprensibile, che risulta apparentemente privo di senso e si svela poco alla volta. 

Per quanto le svolte narrative mi abbiano stupita, riuscendo a sorprendermi, mi aspettavo però qualcosa di più dal finale, in particolar modo avrei preferito apprendere qualche informazione di più sul Direttore, sulla genesi della casa, sul passato dei ragazzi. 
Nel complesso, è un ottimo romanzo che è riuscito a tenermi incollata alle pagine, ma manca di completezza: nel suo tentativo di lasciare un finale in sospeso lascia troppi fili sciolti e idee incompiute, trasformandosi in un gioco psicologico e speculativo che purtroppo secondo me non soddisfa il lettore.

Creepy Pasta: "La leggenda di Bloody Mary"


"La leggenda di Bloody Mary" è uno dei titoli della nuova collana Rizzoli "Creepy Pasta", di cui ho già recensito "La leggenda di Momo" di Daniele Nicastro. 

Viola ha quattordici anni, ha perso da poco il padre e si è trasferita con la madre a Sanguinaria, un piccolo paesino dove non le piace per niente vivere. La nostalgia di casa non è la sua unica difficoltà, infatti da quando è arrivata è diventata vittima di misteriosi incidenti, e con lei anche tre suoi compagni: Luca, Salvo e Angelica. 
I tre ragazzi le danno la colpa di tutte le loro sfortune, e la perseguitano per indurla ad andare via. Tuttavia, dal momento che gli incidenti non accennano a diminuire, Viola propone loro di unire le loro forze ed indagare sull'origine delle sventure che sembrano inseguirli. Grazie alle loro ricerche, i quattro ragazzi scopriranno di portare sulle spalle il peso di una maledizione iniziata con i loro antenati... la maledizione di Bloody Mary. 

Proprio come per "La leggenda di Momo", l'autrice ha adeguato il suo linguaggio alla costruzione di un'atmosfera di ansia e tensione, anche se personalmente mi ha coinviolto meno rispetto all'altro romanzo. L'autrice procede di continuo con la narrazione di flashback, e questo mi ha impedito di apprezzare appieno la storia e provare empatia nei confronti dei personaggi. 

L'autrice informa il lettore delle azioni e dei timori di Viola, ma non lo rende partecipe dei suoi pensieri più intimi, rendendo così il personaggio in un certo modo distante. 

Una lode va al lavoro grafico: le pagine sono ricche di decorazioni inquietanti e illustrazioni che risultano suggestive, e sapranno stuzzicare l'immaginazione dei piccoli lettori. 

"La leggenda di Bloody Mary" è un romanzo molto carino, la cui storia poteva essere approfondita meglio, ma è perfetta per regalare qualche brivido ai lettori.

domenica 23 gennaio 2022

"Storia di ragazzi difettosi" di Valentina Sagnibene


"Questa è la nostra storia, la storia di chi è rimasto ai margini frastagliati del proprio angolo di mondo, per scelta, o perché la vita, come dice Mia, a volta fa proprio schifo. Noi siamo ragazzi difettosi." 

"Storia di ragazzi difettosi", pubblicato dalla casa editrice battello a vapore, è l'ultimo romanzo di Valentina Sagnibene, già apprezzatissima autrice di libri per ragazzi tra i quali "Con o senza di noi", pubblicato con la casa editrice Deagostini, che ho letto ed apprezzato e di cui ho parlato qui. 

Arianna ha tredici anni e vive con sua zia. Non ha mai saputo niente dei suoi genitori, sebbene spesso faccia domande a al riguardo, la zia si rifiuta categoricamente di parlarne. 
A causa della loro assenza nella sua vita, si sente costantemente come se le mancasse un frammento fondamentale di sé stessa, e questa mancanza la fa sentire difettosa, imperfetta. Un giorno vicino casa sua si trasferisce una coppia di coniugi cha ha una figlia della sua età. Si chiama Mia, è un'adolescente sicura di sé, dal carattere sfrontato e un pò aggressivo, che non si lascia intimidire da nessuno, nemmeno dai bulli del quartiere. 

Arianna, che ha sempre sognato di essere forte e coraggiosa, diventa ben presto sua amica. Ma Mia è davvero la ragazza che vuole far credere? 

In un racconto toccante ed emozionante, Valentina Sagnibene costruisce una storia di amicizia e tradimento, solidarietà e forza, un racconto di crescita che sarà sicuramente amato dai lettori più giovani.                                    Oltre ad usare una prosa svelta e un linguaggio accessibile ma ricercato, trova come sempre il suo punto di forza nei personaggi - verosimili nelle loro fragilità - nei confronti dei quali è impossibile non provare empatia: ognuno di loro ha semplicemente paura di essere visto, guardato per ciò che è veramente, e di scoprire negli occhi degli altri uno sguardo di disprezzo in cui percepirsi sbagliati. 
Scriveva Arthur Conan Doyle che "è impossibile predire il modo in cui agirà un uomo, mentre invece è possibile dire con precisione che cosa farà un certo numero di uomini messi insieme." Una frase capace di definire bene lo spirito di cameratismo che sovrasta l'individualità dei singoli, i quali si appiattiscono e si riducono a fotocopie, pur di sentirsi integrati e non respinti dal gruppo dei pari. 

Ciascuno esibisce una maschera per assumere l'identità che vorrebbe mostrare, perdendo così la propria essenza più vera e profonda, rinunciando alla propria unicità per una personalità dozzinale, ma che non sia oggetto di derisione da parte degli altri, massa indistinguibile al contempo oggetto di invidia e timore. 

L'autrice analizza tutti i suoi personaggi, svelandoli poco alla volta, ma si concentra soprattutto sul rapporto fra Mia e Arianna, ragazze opposte e che, se non fosse per i simili gusti televisivi, non potrebbero essere più diverse. Calma e posata l'una, ribelle e sfrontata l'altra, le loro differenze sembrano rendere impossibile la nascita di un'amicizia. Eppure tra le due si instaura un legame solido e autentico, un rapporto sincero che riesce, col tempo, a vincere resistenze, incomprensioni e il timore del giudizio dell'altra. 

Quella per le serie televisive è una passione che al giorno d'oggi accomuna sempre più adolescenti, i quali, incapaci di resistere all'istinto di perdersi in una storia, ma sempre meno pazienti a dedicarsi alla lettura, seguono con entusiasmo le avventure di protagonisti che spesso sono loro coetanei, identificandosi nei personaggi. 

Valentina Sagnibene dimostra di conoscere bene gli adolescenti, regalando ai suoi lettori una storia intensa che racconta con sincerità e poesia le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che si trovano costretti ad affrontare situazioni familiari non facili, fingersi forti mentre dentro cadono a pezzi.

Le loro anime sono frammenti affilati di vetri rotti, specchi nei quali si sono cercati senza trovarsi mai, affamati di risposte e di vita, di scoperte.
I protagonisti della Sagnibene sono "ragazzi difettosi" perché sono imperfetti, come statue costruite a mano da un artigiano, e non prodotti realizzati in serie. Ma proprio in quell'imperfezione, nei loro difetti, risiede la loro bellissima e vera umanità. 

"Difettosi lo siamo un pò tutti. E aggiustarsi forse vuol dire semplicemente accettare questa cosa senza lasciarsi condizionare troppo. Volersi bene in tutto e per tutto. o meglio. Volersi bene, nonostante tutto."

martedì 18 gennaio 2022

"Leoníd- 2.L'orda" di Brrémaud e Turconi

"L'orda" è il secondo ed ultimo capitolo della serie a fumetti "Leonid" pubblicata dalla casa editrice Starcomics. 
Il volume, cartonato e di grandi dimensioni, è un'opera bellissima sceneggiata da Brremaud e illustrata da Turconi, noto illustratore di Topolino nonché di numerose opere scritte insieme a Teresa Radice, con cui forma l'apprezzatissimo duo artistico "La casa senza Nord". 

Ambientata in un paesino di campagna francese, la storia segue le avventure di un gruppo di pacifici gatti di quartiere che si ritrovano minacciati dall'orda: una feroce banda di gatti selvatici i quali, unendo le loro forze, sono capaci di costituire un pericolo anche per i cani più grossi. 
Leonid, il piccolo gatto grigio tigrato protagonista, è deciso a difendere i suoi amici ad ogni costo e a non lasciarsi intimorire dall'orda. 


Nonostante le sue ridotte dimensioni è un felino coraggioso e pieno di ardimento, che non si lascia fermare dalla paura e combatte con la forza dei suoi piccoli artigli persino contro il più forte degli avversari. 
Ma chi è veramente a capo dell'orda? E cosa cerca esattamente, in quel piccolo quartiere di periferia? In una storia capace, in poche pagine, di regalare un'avventura strepitosa, gli artisti hanno scritto un racconto dolcissimo che spiega la perdita, il risentimento, il rimpianto. E, forse, la riconciliazione. Con gli altri ma soprattutto con i propri rancori personali. 


Ancora una volta, in questo secondo volume ciò che più conquista è l'aspetto grafico: le illustrazioni sono stupende, paesaggi e luci sono rappresentati con cura nelle ariose e colorate tavole dai rilassanti colori chiari. Turconi, con il suo tratto, trasmette attraverso il suo stile inconfondibile le emozioni e i sentimenti dei personaggi raffigurati, rendendo impossibile, per il lettore, non innamorarsi di tutti loro, anche degli antagonisti, raffigurati con raffinatissima maestria. 


Sono proprio i personaggi i punti di forza della storia, figure che si impara a conoscere vignetta dopo vignetta: i comici Bouboule e Arsene, il placido Mirza, i cattivissimi albini, il simpaticissimo topolino Atchi. Un teatro di figure estremamente ben costruite, che potrebbero benissimo diventare protagonisti di racconti estemporanei alla storia narrata. 

Leonid -Avventure di un gatto - L'orda è un fumetto perfetto per i lettori più giovani ma anche per i più grandi, che si lasciano sempre affascinare dalle più belle storie per bambini e ragazzi e che amano perdersi con lo sguardo in paesaggi che ricordano le terre sconfinate e serene dell'infanzia.

"Quantum & Woody- L'ultima speranza per la Terra"


"Quantum & Woody - L'ultima speranza per la terra" è un fumetto della collana Valant pubblicato dalla casa editrice StarComics sotto il marchio "astra", dedicato alle graphic novel. Il volume è stato sceneggiato da Christopher Hastings e illustrato da Ryan Browne, con i colori di Ruth Redmond. 

Eric e Woody, protagonisti della storia, hanno un rapporto molto complesso: sono fratelli adottivi, e sin da bambini, insieme, ne hanno combinate davvero tante. Woody, il più esuberante dei due, propone sempre pessime idee che spesso si rivelano fallimentari, ma che Eric, sebbene riluttante, non può fare a meno di mettere in atto perché, anche se non lo ammetterebbe mai, seguirebbe il suo disastroso fratello sino in capo al mondo. Inoltre, anche se commette molti sbagli, ne stima l'intelligenza e crede nella sua buona fede. 
Nonostante i continui battibecchi, i due condividono un indissolubile legame, che costituisce la loro più grande forza: nellle difficoltà come nelle vittorie, nelle fogne più putride e nelle sale più lussuose, sono forti perché sono insieme. 
A seguito di un incidente bizzarro che li ha dotati di poteri sovrannaturali, i due compagni hanno sempre cercato di combattere il crimine, spesso vincendo o perdendo in base alla benevolenza del caso e alle coincidenze, che per loro capacità personale. 
In questa avventura che li vedrà in guerra contro nemici di volta in volta diversi, tra salti temporali inattesi e svolte narrative del tutto improbabili, i due cercheranno di salvare il pianeta. Ci riusciranno? 


L'aspetto più ragguardevole di quest'opera è l'aspetto grafico: le tavole, tutte a colori, sono spettacolari ed estremamente ricche di dinamismo. I colori, curati da Ruth Redmond, sono intensi e brillanti, riescono a trasmettere efficacemente l'energia dei combattimenti e l'adrenalina degli inseguimenti. 
Le vignette, dallo stile caotico, risultano particolarmente coinvolgenti, in perfetto stile americano. 
La storia si sposa perfettamente con l'aspetto grafico, infatti i dialoghi e le vicende sono estreme, spassose, ridicole ai limiti dell'assurdo e proprio la storia così originale diventa un punto di forza per un'opera così strabiliante e bizzarra. 


"Quantum & Woody -L'ultima speranza per la terra" è un fumetto superbo e coinvolgente, brillante, provocatorio: un volume unico assolutamente geniale, da non lasciarsi sfuggire.

lunedì 17 gennaio 2022

Review Party: Le Guerriere dal Sangue d'Oro

"Le Guerriere dal Sangue d'Oro" è il romanzo d'esordio di Namina Forna, appartenente ad una duologia ad edito dalla Mondadori. 

"Non dimenticare mai: lo stesso dono per cui ti lodano oggi potrebbe farti uccidere domani." 

Deka è una ragazza con origini del Sud, che però vive in un piccolo villaggetto a Nord di Otera , l' Unico Regno, governato dall' Imperatore e sotto la benedizione del grande dio Oyomo, a cui tutti sono estremamente devoti. La dottrina impone che, qualsiasi ragazza che abbia compiuto sedici anni di età si sottoponga ad una prova di purezza: al tempio, di fronte a tutti, ogni ragazza del villaggio riceverà il primo taglio della propria vita , sotto le clavicole. Solo se la ragazza si sarà comportata bene, sarà stata timorata di Oyomo, sarà sempre stata mite e mai avrà in qualsiasi modo scavalcato un uomo , che sia il suo accompagnatore , padre, fratello, marito, o meno, il suo sangue sarà puro e rosso. Da quel momento in poi la ragazza, per deferenza al dio, dovrà sempre portare una maschera sul viso e sarà disponibile per il matrimonio. 

"Le donne sono state create per essere di aiuto agli uomini, asservite ai loro desideri e ai loro comandi." 

Per Deka, orfana di madre, questo è un giorno estremamente importante, specialmente con i Gridamorte , demoni terrificanti che rapiscono fanciulle e bambine, alle porte. La cerimonia, però, non andrà come previsto: un gruppo di questi mostri attaccherà il villaggio e Deka scoprirà di saperli controllare con la propria voce. 

"Devo lottare per le donne, per tutte le donne, capire come pensano, devo aver provato il loro stesso dolore." 

Questo, però, la bolla automaticamente come impura,  e quindi verrà sottoposta al mandato di morte dal suo stesso padre. Presto si accorgerà di essere immortale e, spaventata dalla sua natura , verrà uccisa più e più volte allo scopo di prendere il suo sangue dorato e rivenderlo. Verrà salvata da Mani Bianche, un emissario dell'imperatore , che le da l'opportunità di tornare in futuro ad una vita normale se, per i successivi vent'anni farà parte di un esercito speciale, composto solo da impure , creato dall'Imperatore con lo scopo di distruggere i Gridamorte. Deka partirà, nella speranza di ricevere l'assoluzione da parte di Oyomo , ma lì si scoprirà differente e mano a mano guadagnerà sempre più indipendenza, emancipandosi dal dominio dell'uomo e dalla sua dottrina estremista e conservatrice. Nel campo di addestramento Deka si scoprirà potente e, ascoltando se stessa, capirà di essere molto più che un arma di distruzione. Lei sarà la speranza per un'Otera libera. 

"Devo sopravvivere abbastanza a lungo da provare quel tipo di amore: leale, inflessibile, risoluto. Il tipo di amore che mi ha dato mia madre." 

Il romanzo ha uno stile piacevole e scorrevole, con il grande pregio artistico di essere scritto in modo tale da far sembrare al lettore che le parole su carta spariscano, per fare spazio a colori e sensazioni che rendono la narrazione vivida e coinvolgente. 

"Posso solo scuotere la testa, meravigliandomi dell'incostanza degli esseri umani, mentre continuiamo a cavalcare per le strade." 

Altro fattore di pregio del libro è che, attraverso una storia dinamica e piena di azione, riesce a toccare e a trattare con forza e delicatezza allo stesso tempo, temi molto sensibili , partendo dall'indottrinamento e alla sottomissione, femminile e maschile, ai dettami di un culto , passando per le "pressioni culturali" che la società esercita sul singolo , finendo con i temi di emancipazione, da una società bigotta di stampo patriarcale. 

"Le Guerriere dal Sangue d'Oro" è una storia dinamica, ambientata in un mondo di fantasia che però racconta verità fin troppo reali , che cerca di aprire gli occhi al lettore e di guidarlo, con gentilezza, per mezzo dei messaggi nascosti tra le righe, verso l'inizio di un percorso di auto consapevolezza ed emancipazione, dei personaggi e delle persone nella vita reale.

"Una volta, molto tempo fa, mi chiedevo come si potesse amare tanto profondamente e con tanta devozione da essere disposti a sacrificare la propria vita. Ora conosco la risposta ed è più dolce di qualsiasi altra cosa. È un balsamo per questi tempi turbolenti."


Articolo a cura di Luinil

domenica 16 gennaio 2022

"Burn-out pandemia" di Stefano Giglio


Stefano Giglio è un artista eclettico e poliedrico che vive e lavora tra l'Italia ed il Giappone, paese di cui ammira moltissimo il folklore e al quale si ispira molto nelle sue opere. 
"Burn Out Pandemia - Seguendo le nove code" è una piece teatrale che trae spunto dalla recente pandemia che ha sconvolto il mondo, un'opera complessa ed ambiziosa che si propone come  contemplazione della contemporaneità per poi commentarla, e nel farlo si discosta da qualsiasi tentativo di definizione, se non quello di pura e originalissima performance artistica. 

Il protagonista è Darma, un giovane uomo presuntuoso e arrogante di origini indonesiane che lavora per AI, un robot, il quale gli ha ordinato di registrare tutto quello che accade, in modo particolare i pensieri e i sentimenti delle persone che lo circondano. 
La storia si costruisce attraverso le sue interazioni con Kate, una ragazza come tante che si è trovata all'improvviso costretta ad affrontare le privazioni della pandemia.
 Kate è una persona semplice, cha spera di trovare in Darma qualcuno con cui poter ricominciare una vita normale. Ma il destino di Darma è essere asservito all'uomo volpe, una creatura sacra che sembra essere interessata ad osservare l'esistenza umana come un esperimento scientifico, analizzandone non soltanto i comportamenti e i pensieri durante la pandemia ma soprattutto studiandone i cambiamenti della vita nel corso degli ultimi anni, riflettendo amaramente sui mutamenti causati dall'entrata prepotente dei social nelle nostre esistenze.

La pandemia ha sicuramente accentuato un disagio il cui seme era ampliamente presente nella società contemporanea, ormai cresciuto in una zizzania apparentemente sradicabile, che rende falso ogni sentimento e che deforma relazioni sociali e convinzioni. 
In un mondo che cambia e mette a dura prova la nostra umanità, ci ritroviamo schiavi del progresso, dipendenti dalle tecnologie come se fossero una droga, che ci impedisce di vivere serenamente. 
E l'uomo volpe, onnisciente, scruta ogni cosa, intrigato dal genere umano che racchiude in sé la facoltà di distruggersi. 


"La volpe a Nove code" (Kumiho) è una figura famosissima nel folklore orientale, seppur con declinazioni leggermente diverse in Giappone, Cina e Corea. La volpe a nove code è considerata figura di un demone maligno o benevolo, come segno di fortuna o foriero di sventure. Si tratta di un simbolo ancora oggi molto citato soprattutto nell'universo fumettistico e videoludico, caratteristico di un immaginario ormai ampliamente diffuso anche nel mondo occidentale, grazie all'entusiasmo che circonda i prodotti nipponici. 

Partendo dalla figura leggendaria della volpe a nove code, l'autore costruisce intorno  ad essa un insieme di personaggi le cui interazioni diventano occasione per discutere i vari modi in cui l'umanità affronta le difficoltà e le avversità, con un focus particolare sulla pandemia che negli ultimi anni ha causato un completo deragliamento delle nostre vite. 
Inoltre, con precisione e dovizia di dettagli, ha arricchito il suo testo anche di particolari riguardo la sceneggiatura e la metafora di tutti i personaggi, per fornire al lettore  elementi e suggestioni necessari  per comprendere la storia. 
Gli scenari, ridotti all'essenziale, hanno lo scopo di trasmettere la scarnificazione, l'eliminazione di qualsiasi accessorio esteriore e costruire la narrazione su una dimensione interiore e psicologica. 

Dal libro è stata tratta anche una trasposizione a fumetti, con le illustrazioni in stile manga realizzate da Antonella Alaricò, nella quale l'attenzione maggiore è rivolta ai personaggi, alle loro espressioni facciali e ai loro pensieri - infatti sono presenti dialoghi lunghi e complessi e monologhi - a discapito degli sfondi, che invece passano in secondo piano, e tendono ad essere appena abbozzati. 

Entrambe le opere - sia il testo teatrale sia il manga - sono scritte in italiano e giapponese, perchè sono  state pubblicate anche in Giappone.

Con descrizioni di luoghi e personaggi volutamente vaghe, l'autore intende comunicare lo struggimento di un'umanità che cerca disperatamente di decifrare le nuove regole della società in cui vive, come se la vita stessa fosse diventata un gioco con una serie di criteri nuovi da seguire per vincere, per non soccombere. 

lunedì 10 gennaio 2022

Audiolibro: "I diari del Limbo" di Manlio Castagna


“I Diari del Limbo” è una serie audio, scritta da Manlio Castagna e pubblicata dalla Emons record, da cui è stato tratto un graphic novel, edito da De Agostini.

Non tutti i baratri sono in verticale, ci sono voragini ovunque, anche dietro una soglia all’apparenza normale.”

Ottavia Prosperi, giovane quindicenne, si sveglia in una stanza tetra e vuota dalle pareti nere. Non ricorda nulla di se, a parte il suo nome, e non sa dove si trovi. L’unica persona che sembra prodigarsi per cercare di darle risposte è Lugosi, un uomo cieco e misterioso, accompagnato da un corvo ed un coniglio, le cui risposte, torbide come la memoria della giovane, non fanno altro che far sorgere ad Ottavia nuove domande. Una cosa però le viene detta con chiarezza: lei si trova ad Haresind, un’inespugnabile fortezza dalle mille camere dove i residenti attendono. Ma cosa stanno attendendo? Questa è una domanda a cui Lugosi si rifiuta di dare risposta e Ottavia decide che non starà chiusa in una camera anonima ad attendere per un tempo infinito qualche sorta di evento inspiegabile. 

Dietro quella porta sarebbe cominciato tutto. O finito tutto. Le soglie sono così, un confine stretto tra due possibilità.”

Decide di scappare e la fortuna è dalla sua parte perché, mentre cerca di evitare le numerose e pericolose sentinelle della fortezza, incontra Tito e Pepi, due residenti ad Haresind, proprio come lei, che non desiderano altro che fuggire da quel posto. Unendo le forze i tre si addentreranno sempre di più nelle viscere della fortezza mentre, lentamente, i ricordi torneranno a far loro visita, come lampi di luce in una notte profonda. Fra insidie e indovinelli, riusciranno i tre a scappare? Ma soprattutto, perché sono lì? Cos’è, in realtà, Haresind, così misteriosa, così oscura, da sembrare galleggiare nell’area grigia fra sogno e realtà?

Ci sono persone che hanno un dono speciale nel saper ascoltare, come se sapessero maneggiare un’arte delicata, perché la maggior parte di noi, quando sta in silenzio lo fa solo perché sta aspettando il proprio turno per parlare. […] I buoni ascoltatori permettono a chi parla di ascoltarsi più intensamente.”

“I Diari del Limbo” è una storia magica, molto diversa da un audiolibro e simile ad un antico sceneggiato radio. Le sue voci, il sound design, il fascino della storia, hanno la capacità magica di farti scivolare fra le parole sussurrate da chi legge, dolcemente, un po’ come si scivola nel sonno, per portarti in un racconto avvolgente e ben strutturato. Senza essere frustrante, la serie si propone come una sapiente miscela fra un thriller e un toccante romanzo di formazione. La penna dell’autore, regala a chi si approccia all’ascolto due cose preziosissime: indizi, nascosti sotto il velo delle parole, ed il tempo necessario per elaborarli e far sviluppare all’ascoltatore le proprie teorie, il tutto senza però rendere meno intrigante o affascinante la narrazione, in tutti quei punti in cui niente di nuovo viene svelato ai protagonisti e, di conseguenza, all’ascoltatore.

A volte le persone si rivelano pienamente solo attraverso un gesto o in una particolare circostanza.

I personaggi cardine, sono un grandioso spaccato di umanità che si svela a noi lentamente, come quando si rimuove un oggetto prezioso dai veli che lo coprono, per poi scoprirne la bellezza di quando luccicano al sole. Commoventi anime umane, che sbagliano, soffrono, gioiscono e che, riguardando al passato, scoprono i loro errori. Persone fatte di speranze, di sogni e di cento, mille altre sfaccettature e che, attraverso la scoperta di loro stessi, ci guidano per mano in un viaggio introspettivo, fra realtà e metafore, in grado di far conoscere meglio la nostra anima a noi stessi.

Senza curiosità siamo già morti prima di morire.”

“I Diari del Limbo” è una serie magnifica, in grado di commuovere dolcemente e di far maturare la persona, entrando lentamente nell’anima, dall’alta qualità oggettiva di presentazione e recitazione del media e dalle tematiche toccanti e profonde. Una serie audio in grado, con le sue parole, di entrare nella mente e nella vita delle persone come tutte le belle cose, in maniera lenta e limpida, come acqua di fonte che gocciola, fresca e purificante, nella caverna immensa del nostro cuore.

Vedere un mondo in un granello di sabbia e un cielo in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel cavo della mano e l’eternità in un'ora”



~Articolo a cura di Luinil

sabato 8 gennaio 2022

Miles Edgeworth- Investigations



Chi mi segue da un pò sa che amo il retrogaming, e in particolare ho una passione per la serie videoludica di Ace Attorney, giochi visual novel a tema legale. 
Qui trovate la recensione dalla Ace Attoreney Trilogy
Qui invece trovate la recensione di Apollo Justice 

Dopo i primi quattro titoli della serie ho giocato lo spin off "Miles Edgeworth Investigations", uno dei titoli meno apprezzati dai fan di Ace Attorney e, a parere di molti, il meno riuscito. Cosa ne penso? Leggete questo articolo per scoprirlo. 

TRAMA

Dopo "Trials and Tribulations", il titolo più adrenalinico della Ace Attorney Trilogy, Miles Edgeworth ha trascorso gran parte del suo tempo a lavorare all'estero, per studiare i sistemi legali stranieri. 
Tuttavia la vita di un procuratore non è semplice, e Miles si trova a dover affrontare numerosi casi difficili: omicidi, furti, contrabbando, contraffazioni. 
Collaborando con l'Interpol e con l'aiuto di personaggi vecchi e nuovi riuscirà a individuare i colpevoli dei vari crimini, dando prova ogni volta di quell'intelletto brillante che lo ha sempre contraddistinto.

PERSONAGGI 

Miles Edgeworth 

Miles Edgeworth, introdotto nella serie di Ace Attorney prima come rivale e successivamente come fidato partner legale di Phoenix Wright, è il protagonista di questo spin off che offre il punto di vista di gioco di un procuratore. 
Con la sua consueta freddezza, Miles affronta ogni difficoltà senza lasciarsi mai turbare, e sforzandosi ogni volta per trovare la verità, come ha imparato grazie a Phoenix. 
Questa nuova visione ha cambiato il suo modo di approcciarsi al lavoro, rendendolo più umano. 
Sostanzialmente, il personaggio si mantiene fedele a sé stesso, coerente con il suo carattere
Tuttavia, ritengo che comunque risulti troppo sagomato e rigido in questo gioco, mentre nella trilogia lasciava intravedere spiragli di debolezza e fragilità. 

In linea di massima gli altri personaggi sono ben costruiti, anche se mancano di quel pathos e quel mordente che hanno sempre caratterizzato le figure di Ace Attorney: seppur caratterizzate da estremizzazioni, infatti, esse presentavano tragiche storie e verosimili dolori, che riuscivano a coinvolgere molto il giocatore. Seppur a malincuore, devo ammettere che molti di essi in "Miles Edgeworth Investigations" risultano invece costruiti male, sono solo esagerati senza essere tridimensionali, risultando così irreali e bidimensionali. 

Gumshoe

Alcuni personaggi rappresentano delle eccezioni e sono ben riusciti: una menzione va sicuramente all'investigatore Gumshoe, che resta perfettamente in character, coerente a sé stesso, perfetto nel suo ruolo di spalla comica, uomo semplice ma estremamente ligio al dovere, leale aiutante di Edgeworth. 

Franziska Von Karma

Nel gioco è presente anche Franziska Von Karma, che tiene fede al suo carattere capriccioso e insolente, e non si separa mai dalla sua iconica frusta, che tanto ha fatto penare Phoenix in tribunale. Tuttavia, dal momento che gran parte dei casi sono collocati temporalmente in un momento successivo rispetto alla trilogia di Ace Attorney, e anche lei avrebbe dovuto aver affrontato una crescita e compreso i limiti del suo stupido desiderio di inseguire la perfezione, che invece sembra non aver compreso. Che il personaggio sia andato incontro ad un'involuzione è inverosimile e spiacevole, e personalmente non l'ho apprezzato. 

Shi Long Lang

Tra i nuovi personaggi introdotti il più valido è sicuramente Shi Lang Long, un agente dell'Interpol con modi bruschi e particolarmente arrogante, che nutre un'avversione speciale per i procuratori, a sua opinione individui bugiardi e corrotti. Impara a fidarsi di Miles, per il quale matura un certo rispetto, dopo aver appreso la sua filosofia e averlo visto lavorare con impegno allo scopo di cercare la verità e non inseguire un successo personale. 
Costituisce un validissimo avversario per Edgeworth, un personaggio decisamente sicuramente ben caratterizzato. 

Kay Faraday

Un altro personaggio che non posso evitare di menzionare è Kay Faraday: una bizzarra ragazzina di diciassette anni che sostituisce, al fianco di Miles, il ruolo di comprimario che nella trilogia era stato rivestito dalla simpatica Maya. Mentre Maya però risultava divertente, Kay spesso sembra soltanto eccessivamente macchiettistica. Spesso si dimostra particolarmente sciocca ed è difficile apprezzare un personaggio simile. 

STORIE 

Le storie dei cinque casi proposti sono abbastanza interessanti. 
Si comincia con un caso di prova per poi proseguire con casi strettamente interconnessi fra di loro, che saltano fra passato e presente per comporre un'unica grande storia che, come nello stile degli altri titoli della serie, svelerà il suo snodo solo alla fine del quinto caso.

Degno di nota è il quarto caso, "Turnabout Reminescence", in cui vediamo protagonista un giovanissimo e arrogante Miles Edgeworth, perfetto allievo dell'ancora più arrogante Manfred Von Karma. In questo caso si assiste alle dinamiche tossiche tra il signor Von Karma, Franziska e Miles, il quale venera il suo mentore, del quale rispetta profondamente i metodi di lavoro e che aspira ad imitare ad ogni costo. 

Fa molta tristezza notare che cerca di imitarlo persino con i gesti, trasformandosi in una sua patetica parodia. E' un caso bellissimo che permette di fare un confronto fra presente e passato, per apprezzare ancora di più l'evoluzione del personaggio di Miles Edgeworth. 

GAMEPLAY 

Il gameplay è leggermente cambiato rispetto ad Ace Attorney. Niente più dibattimenti in tribunale, ma le obiezioni non mancheranno: infatti una parte del gioco si basa sempre sull'individuazione delle contraddizioni dei testimoni o interlocutori vari. 

Le indagini non sono più punta e clicca: Miles Edgeworth si muove in un ambiente tridimensionale, può interagire con oggetti e luoghi. 

Nuova è anche la modalità "Logica": dopo aver appreso tutte le informazioni possibili dalle scene del crimine, Miles può "ordinare i pensieri" e collegare quelli che sembrano in qualche modo essere connessi fra loro per trarre delle deduzioni. 

Le meccaniche, innovative pur restando fedeli alla linea di base del gioco, potevano dar vita ad un ottimo titolo, tuttavia molte delle sfide intellettuali da affrontare risultano troppo semplici, e spesso il gioco si concentra in dialoghi inutili, lunghi e tediosi.  

MUSICA 

Le musiche sono sempre bellissime e seguono il corso della storia, cambiando di tono a seconda del momento della narrazione. Alcune sono già note, mentre molte sono nuove e non spiacevoli da ascoltare. 

IL PIU' GRANDE DIFETTO 

Questo gioco ha sicuramente molti difetti, ma il più grande è l'assenza di Phoenix Wright. MIgliore amico del protagonista, ha sempre costituito un contraltare fondamentale al suo carattere freddo e chiuso, aiutandolo ad aprirsi e a snudare il suo lato più umano. Phoenix riesce a far uscire il meglio di Miles, e senza di lui il personaggio risulta più povero. L'intera trilogia si è basata sulla tensione fra avvocato e procuratore, e personalmente avrei preferito che almeno in un caso fosse presente per aiutarlo in qualche indagine. Invece non viene neppure nominato, anche se in più di un momento, seppur indirettamente, Miles ne parla o lo ricorda con nostalgia, riferendosi all'amico come "quell'uomo la cui immagine splende ardentemente nella sua memoria". 

Sicuramente è stato bello vedere Miles agire nel suo ambiente lavorativo personale e muoversi come personaggio a sé, indipendente da Phoenix, ma questa totale assenza a mio parere viene percepita come un vuoto innaturale. Come succede anche in "Apollo Justice", quando Phoenix parla di un certo amico, ma senza mai fare il suo nome (probabilmente riferendosi ad Edgeworth). 
Perché questa scelta? Se il personaggio esiste, perché non nominarlo nemmeno? 

CONSIGLIATO O NO? 

In conclusione, "Miles Edgeworth Investigations" è un titolo che vale la pena giocare? A mio parere sono moltissime buone idee, sia dal punto di vista delle meccaniche di gioco che per gli spunti narrativi, sebbene potessero essere sviluppati meglio o semplicemente approfonditi. 

Pur con tutti i suoi difetti ritengo che sia un gioco piacevolissimo, meno coinvolgente dei precedenti ma che piacerà sicuramente a chi ha amato la serie di Ace Attorney e soprattutto a chi, come me, ha un debole per il personaggio di Miles Edgeworth e vorebbe scoprire di più su di lui.