"Ho imparato che la nostra storia ci fortifica. Tutto cambia di continuo. E cambia quando meno ce l'aspettiamo."
"Confessioni di una ragazza invisibile e drammi vari" (Confissoés de una garota excludida, mal-amada e -um pouco- dramatica) è un romanzo di Thalita Reboucas, giornalista e reporter nata a Rio de Janeiro. Il suo libro, apprezzatissimo dai teenagers, è diventato anche un film, ora disponibile su Netflix, la cui locandina costituisce la copertina dell'edizione italiana pubblicata dalla casa editrice Deagostini.
Teanira, detta Tetê, una quindicenne come tante, si trova ad affrontare la delicata fase dell'adolescenza con numerose insicurezze. Non si sente carina e, quando qualcuno le rivolge un complimento, fa molta fatica a crederci, e a causa della sua timidezza viene spesso presa in giro, si chiude in sé e tende ad isolarsi, infatti, per sua stessa ammissione, non ha amici. Vive inoltre una difficile situazione familiare che non la aiuta molto.
"Non è solo il nome bizzarro ad angosciarmi. So bene che non rispondo al canone di bellezza moderno: porto gli occhiali per correggere i miei cinque gradi e mezzo di miopia, l'apparecchio per mettere a loro posto i denti storti, ho dei brufoli imbarazzanti esulla fronte e non vengo invitata alle feste o agli eventi sociali. e sono d'accordo con mia madre: non sorrido molto."
Sua madre, particolarmente preoccupata per la sua costante malinconia, decide di mandarla in terapia. No, non da uno psicologo, ma da uno psicologo e psichiatra, il dottor Romildo. Teté non crede che la sua situazione sia così grave: sono tantissimi gli adolescenti solitari che preferiscono una vita più riservata. Eppure sua madre è convinta che un aiuto possa giovarle.
In effetti, frequentando il liceo, la ragazza ha modo di fare nuove amicizie, prendere le prime cotte, affrontare ragazze gelose e ragazzi insistenti, le conversazioni con il dottor Romildo spesso le permettono di guardare gli eventi da una giusta prospettiva.
Cosa imparerà dalla sua esperienza?
Teté, la protagonista che racconta in prima persone le sue avventure - o meglio, disavventure - con il suo tono frizzante, in contrapposizione con la depressione che sostiene di provare, saprà catturare subito l'attenzione del lettore, trascinandolo in una spumeggiante commedia adolescenziale sulla ricerca della propria identità e del proprio equilibrio personale.
Gestire la vita che cambia, la primavera della vita, un'esistenza in divenire, non è semplice, e lo psichiatra la aiuta a sfogarsi e ad esternare i propri sentimenti, a studiarli, per comprenderli e comprendersi meglio, minimizzando quelli che sembrano ostacoli insormontabili.
La presenza di questo personaggio, inoltre, rappresenta un elemento importante perché ricorda a tutti che non bisogna vergognarsi di chiedere un aiuto esterno. A volte le persone più vicine non sono obiettive e capaci di offrire il supporto necessario, che comunque spesso si accetta più facilmente da un estraneo. In ogni caso, non bisogna essere costretti da altri: fare counseling deve sempre essere una scelta libera e personale, da affrontare con un approccio aperto, altrimenti può risultare inutile o controproducente, come spiega il dottor Romildo a Teanira:
"Dentro di me non sapevo se avevo voglia di continuare a parlare, se volevo ripetere l'esperienza, se lo volevo rivedere in questa vita...
-E qual è la diagnosi? Sono normale? Sono matta? - chiesi, terrorizzata dalla risposta.
-Non uso mai quelle parole. Da psichiatra e psicologo, direi che tu sei una tipica adolescente con tipici problemi dell'età. Stai attraversando una fase delicata con la tua famiglia, è vero, e la terapia potrebbe aiutarti a superare i tuoi problemi e socializzare un pò di più, ma lo devi volere tu."
Teté è il soprannome della protagonista, che si chiama in realtà Teanira: aver abbreviato il suo nome è stato anche un modo per ribellarsi ai genitori e per tentare di cucirsi addosso una personalità apprezzabile dagli altri. Eppure, quando finalmente si accetta così com'è, valorizzandosi senza cercare di cambiarsi, accetta anche di abbracciare con entusiasmo il suo bizzarro nome, parte importante della sua identità.
Gran parte del successo del romanzo risiede nella prosa di Thalita Reboucas che, nelle sue pagine ironiche, trasmette al lettore il brio e la frizzantezza tipiche delle più famose serie tv latine, capace di far ridere con i suoi eccessi e di far riflettere con le sue metafore.
L'adolescenza è un periodo sicuramente difficile, ma l'autrice comunica al lettore che può essere vissuto con gioia e leggerezza, lasciandosi scivolare addosso le prese in giro e i giorni difficili, senza prendere troppo sul serio le cattiverie di chi cerca di demolire il prossimo soltanto per sentirsi più forte, per sopravvivere in mezzo agli altri e non essere divorato dal branco.
"È possibile gestire le prese in giro senza sentirsi così (tanto) male. Basta non prenderle troppo sul serio."
"Confessioni di una ragazza invisibile e drammi vari" è un racconto simpatico ed intelligente, perfetto per i più giovani, ai quali insegna che la giovinezza può essere un'età bella e gioiosa, se vissuta giorno per giorno con il giusto spirito di entusiasmo, senza nutrire aspettative irrealistiche ma assaporando ogni piccola sorpresa che può riservare.
"Sono fiduciosa come non lo sono mai stata, e ho scoperto che sentirsi invisibili, per un periodo della propria vita, non significa che ci si sentirà così per sempre."