sabato 25 settembre 2021

Review Party: "Ready Player One" di Ernest Cline


"Era l'alba di una nuova era, un'era in cui il genere umano avrebbe trascorso la maggior parte del tempo libero all'interno di un videogioco."

"Ready Player One" è un romanzo di Ernest Cline, da cui è stato tratto l'omonimo film e di cui la casa editrice Oscar Mondadori ha recentemente pubblicato un'edizione pocket in brussura, con una bella copertina colorata che richiama il mondo videoludico.

Wade Watts è un ragazzo di diciotto anni che vive in America nel 2044. Il mondo ormai  è un luogo brullo e poco vivibile e la realtà virtuale ospita quasi ogni attività umana
grazie ad OASIS -il più grande gioco multigiocatore che sia mai stato creato - il quale, con l'uso di guanti speciali e di un visore, consente di immergersi completamente in una realtà alternativa: online è possibile sposarsi, andare a scuola, giocare ai videogiochi, leggere libri, divertirsi. Dopo aver creato il proprio avatar, si può fare qualsiasi cosa su Oasis, ogni sogno diventa possibile.
Per l'orfano Wade, che vive in un quartiere malfamato, insieme ad una zia che lo tratta malissimo, Oasis rappresenta la sua unica via di fuga.
Perciò quando Halliday, il multimiliardario che ha creato Oasis, muore e decide di lasciare il suo personale congedo al mondo: una sfida,  Wade decide di raccoglierla. Chi vincerà il gioco, ossia trovare tre chiavi nascoste e attraversare tre porte, vincendo delle sfide particolarmente difficili, diventerà il proprietario effettivo di Oasis, l'erede delle sue fortune.
Per Wade vincere rappresenterebbe la svolta della sua esistenza. Crede di non avere speranze, perché essendo molto povero, il suo avatar ha ben poche risorse a disposizione. Eppure sarà proprio lui a trovare la prima chiave, mettendo in moto un pericoloso effetto domino: ben presto, riceve numerose offerte e tentativi di corruzione da altri aspiranti giocatori ma soprattutto dalla IOI, l'impresa che vuole appropriarsi di Oasis per speculare sulla creazione di Hallyday e appropriarsi del suo immenso patrimonio.
In una folle corsa contro il tempo, Wade farà di tutto per non lasciarsi scoraggiare, e continuerà a giocare fino alla fine, incontrando inaspettati alleati lungo il suo cammino. Chi vincerà?

Una sfida con un premio troppo importante per poter immaginare di dividerlo, rischia di mettere a repentaglio le amicizie, perché nella gara indetta da Halliday ognuno gioca da solo, le alleanze sono controproducenti. 

"Mi domandai come avremmo potuto rimanere amici malgrado tutto ciò che ci aspettava. Nessuno di noi due voleva lavorare in squadra, e da quel momento in poi saremmo stati in competizione l'uno con l'altro."

Wade Watts, arrogante come tutti i giovani, forte della sua competenza videoludica, si sente perfettamente a suo agio nel mondo di Oasis, mentre nella vita reale muove passi esitanti, insicuri, non si piace e trova difficile relazionarsi con gli altri. Oasis ha offerto un universo confortevole a tutti coloro che sono incapaci di vivere e di ritagliarsi un posto nel mondo, tanto che molte persone escono pochissimo di casa e trascorrono quasi completamente le proprie giornate nella realtà virtuale.

Online è possibile apparire come si vuole: belli e muscolosi, vincenti, magri, è persino possibile cambiare sesso. Ci si può presentare agli altri con l'identità che si sceglie. Conoscere qualcuno nel mondo virtuale è possibile o è tutto una menzogna?
Secondo Wade parlarsi su Oasis è persino meglio che incontrarsi dal vivo, perché tramite un avatar la fisicità non esiste e si è pura personalità.
Eppure quella personalità è filtrata, si mostra all'altro soltanto ciò che si desidera e si nascondono difetti e problemi. Quindi, ci si può davvero conoscere?

La particolarità del romanzo è la ricca quantità di elementi della cultura degli anni 80 e 90. Vengono citati molti film, canzoni, videogiochi, e ci sono numerosi riferimenti alla cultura geek, che saranno amati dagli appassionati.

"Ready Player One" è un'avventura adrenalinica narrata in prima persona da un protagonista intelligente che, meditando su sé stesso e sulle proprie decisioni, coinvolge il lettore in un emozionante videogioco, mostrando tuttavia lo spettro di una realtà vagamente inquietante e scarnificata, che riduce i giocatori ad avatar e ne mortifica l'umanità, quando ci si dimentica che oltre il computer esiste un intero mondo da vivere. 

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