martedì 30 marzo 2021
Segnalazione nuova uscita: "Biografia di un Vampiro"
lunedì 29 marzo 2021
"Casanova": una graphic novel Beccogiallo
sabato 27 marzo 2021
Il nuovo film di Tom e Jerry: capolavoro o flop?
giovedì 25 marzo 2021
"Figlia del caos" di Sarah Ress Brennan
martedì 23 marzo 2021
"I ladri di New York" di Katherine Rundell
mercoledì 17 marzo 2021
"Con o senza di noi" di Valentina Sagnibene
Tommaso e Nuvola, che frequentano due corsi dello stesso liceo, non potrebbero essere più diversi.
Lui è il più popolare della scuola, che tutti conoscono e ammirano; lei una ragazza silenziosa appassionata di disegno, che di solito passa completamente inosservata.
Tommaso ha apparentemente tutto ciò che potrebbe desiderare: è un campione sportivo, ha una fidanzata bellissima, invidiabili prospettive di un futuro roseo. Eppure, non è soddisfatto della sua vita.
Gli sembra che ridurre l'esistenza allo sport e al successo non sia piacevole ma piuttosto una pressione continua che si rende conto di non voler più sopportare. Per questo, alla vigilia di una gara importante, finge di essersi fatto male alla caviglia, e dopo questo gesto si rifugia sul tetto della scuola, intenzionato a trascorrere un pò di tempo da solo con i propri pensieri.
Tommaso, quando sale sul tetto della scuola, trova proprio Nuvola, intenta a sporgersi dal muretto. Lei sta semplicemente osservando la competizione sportiva nel campetto sottostante, ma il ragazzo fraintende la situazione e, sospettando che voglia saltare, la raggiunge di corsa e la tira indietro. L'inatteso incontro fra i due si rivela particolarmente intenso. Il brevissimo ma significativo scambio di battute lascia Tommaso ancora più curioso nei confronti di Nuvola, che gli sembra una persona semplice e sincera, in netto contrasto con la realtà artefatta che lo circonda ogni giorno, a partire dai genitori ossessionati dalle gare sportive, agli amici che si perdono sempre negli stessi futili discorsi, alla bellissima fidanzata con cui non condivide nulla oltre l'attrazione fisica.
La semplicità di Nuvola scolvolge Tommaso, il quale, da quel momento, non può fare a meno di avvicinarsi sempre di più a lei.
"E' bella, Nuvola. Di una bellezza introversa, riservata e grezza, che dice tutto senza dire nulla. (...) Tommaso si sorprende a pensare che gli piacerebbe scoprire di più su di lei. Su chi è stata, chi è, chi vorrebbe essere. Sui suoi disegni. Su quei tredici metri di altezza che sembrano separarla da tutto il resto, dandole una leggerezza che a lui manca da sempre."
Forse perché nei suoi occhi vede il riflesso di qualcuno che non ha mai visto ma che desidera essere.
Anche Nuvola viene scossa dall'incontro con Tommaso.
Tommaso può davvero diventare la persona che vorrebbe e cambiare il suo destino, ribellandosi alle aspettative che gli altri ripongono in lui? E Nuvola comprenderà la bellezza di aprirsi agli altri senza difese, disposta ad accettare il dolore ma anche pronta ad accogliere future gioie?
Il romanzo, che si presenta come un affresco di personaggi, restituendo uno stralcio di autentica adolesceza contemporanea, usa la narrazione in terza persona alternando capitoli dal punto di vista di Nuvola e Tommaso, per garantire un ritmo incalzante e offrire al lettore due diversi punti di vista delle varie situazioni descritte.
La brevità dei capitoli rende più agile la lettura, e l'uso di due punti di vista differenti aumenta il coinvolgimento.
Tommaso e Nuvola si considerano reciprocamente individui agli antipodi, totalmente opposti che, come due rette parallele sembrano destinati a non incontrarsi mai. Eppure le loro vite, lungi dall'essere due linee dritte, sono piuttosto frastagliate e indecifrabili, e hanno più punti in comune di quanto credano.
Il loro primo incontro, che nasce da un incidente, diventa il punto di svolta nella vita di Tommaso, occasione di rivalutazione della sua intera esistenza.
"Mi sento vuoto. Ed è ingiusto perché so di essere un ragazzo fortunato."
Improvvisamente dolorosamente consapevole delle sue giornate piene di impegni ma vuote di emozioni, prende coscienza dell'insoddisfazione che prova, ed è travolto dal desiderio impellente di orientarsi verso un differente binario, prima di deragliare in quello che gli è stato chiesto di percorrere, seguendo un tragitto stabilito.
"-E' iniziato tutto su quel terrazzo. E' stato lì che ha capito che poteva essere diverso. Libero. Che esistono persone che scelgono di non essere la somma dei desideri e delle ambizioni altrui, e che va bene così. e' giusto, così."
Nuvola affronta una crescita durante il romanzo: la Nuvola all'inizio del libro -invisibile e quasi orgogliosa di esserlo- è diversa dalla Nuvola degli ultimi capitoli che, finalmente maturata, ha cambiato la sua idea di vita. Le difficoltà non la porteranno più a chiudersi agli altri, bensì ad aprirsi, con fiducia, accettando il conforto dei coetanei e di chi le vuole bene.
L'autrice usa spesso soprannomi per i suoi personaggi, il cui scopo è quello di rivestire il ruolo di maschere: Nuvola detta "Nuv", Tommaso detto "Tom", Azzurra detta "Billie". Identificare i personaggi con i loro soprannomi è un modo per nasconderli dietro un'armatura, per celare la loro vera personalità, che viene rivelata soltanto quando si usa il loro vero nome. Di solito il soprannome viene attribuito dagli altri, ed accettato passivamente. Liberarsene è un gesto piccolo ma significativo, che metaforicamente rappresenta la riappropriazione dell'identità individuale, precedentemente massificata.
il titolo del romanzo è anche l'estrema sintesi del libro. "Nonostante tutto" scrive Tommaso a Nuvola "il mondo andrà avanti. Con o senza di noi." Non è solo un modo per sottolineare la piccolezza dei singoli esseri umani dinanzi alla grandezza dell'esistenza, ma è anche un modo per ricordare a ciascuno che, al di là delle circostanze -"con o senza il verificarsi di qualsiasi tipo di avvenimento"- la nostra natura deve rimanere immutata, proprio come il mondo non si lascia toccare dalle brevi esistenze umane.
martedì 16 marzo 2021
La nuova edizione di "Creamy Mami"
sabato 13 marzo 2021
"Un amore di strega" di Sarah Rees Brennan
giovedì 11 marzo 2021
"2119~La disfatta dei Sapiens": da oggi in libreria il primo romanzo di Sabina Guzzanti
Esce oggi per HarperCollins il primo romanzo di Sabina Guzzanti: "2119~La disfatta dei Sapiens"
TRAMA
È il 2119, e dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta i superstiti sono stati costretti a sottomettersi a un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo. La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque.
E quando il Consorzio sta per mettere in rete un nuovo algoritmo, in grado di eliminare definitivamente il libero arbitrio, le poche speranze di salvezza sono nelle mani di Tess, bistrattata redattrice di una rubrica sui gattini... Accanto a Tess e agli altri giornalisti di Holly, incontreremo famiglie di migranti europei e newyorkesi, ingegneri del marketing e dei big data, azionisti spietati e riccastri spiantati, bambini e algoritmi, hackers e haters. E saranno tutti coinvolti da una catena di avvenimenti che può portare alla fine della specie che si è autodenominata Sapiens...
Dopo i successi a teatro, al cinema, alla televisione, Sabina Guzzanti esordisce come narratrice. Lo fa con un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Fahrenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia.
2119 - La disfatta dei Sapiens è divertente e appassionante, sperando che non risulti profetico (gli accenni alle pandemie sono stati scritti nel 2019!). Il debutto letterario di una grande intellettuale italiana che, con la consueta ironia, coglie questioni fondamentali e fa riflettere.
In libreria per HarperCollins l’11 marzo – 18.00 euro, 352 pagine
SABINA GUZZANTI
Autrice di molti spettacoli teatrali e televisivi nonché performer, dopo essere stata estromessa dalla televisione pubblica per motivi politici, si dedica al cinema, per cui ha realizzato sei film, da sceneggiatrice e regista, e sta lavorando a un settimo. I suoi Viva Zapatero e Draquila detengono a tutt’oggi il record di spettatori cinematografici nel genere del documentario. 2119 – La disfatta dei Sapiens è il suo primo romanzo.
Ringrazio la HarperCollins per la copia, al più presto recensirò il libro e vi farò sapere cosa ne penso.
martedì 9 marzo 2021
"Aethernal", un manga Upper Comics
lunedì 8 marzo 2021
"La mia crush è una canzone" di Silvia Gianatti
venerdì 5 marzo 2021
Review Party: "Come una piuma" di Dayana Lorentz
Maureen è una bambina dalla vita difficile. Sua madre soffre di depressione ed è spesso preda di violente crisi che la costringono a lunghi ricoveri in ospedale o in cliniche specializzate e lei è costretta a vivere presso la nonna . Quando anche la nonna si rivela decisamente non idonea a prendersi cura di lei, l'assistente sociale la affida temporaneamente ad una zia che si rivela gentile e rispettosa del suoi spazi e del suoi silenzi.
La zia fa un mestiere molto particolare: è una falconiera. Maureen inzia presto ad aiutarla nelle sue mansioni. Un giorno, le due trovano un gufo con un'ala spezzata.
Le leggi vietano ad una falconiera di curare un gufo ferito, eppure Maureen non vuole lasciarlo solo, perché vede nel piccolo animale la sua stessa paura dell'abbandono. Convince perciò la zia a prendersi cura del piccolo rapace, e decide di chiamarlo Rufus.
Rousciranno entrambi a trovare il loro, personale modo di spiccare il volo nel grande cielo della vita?
Il romanzo alterna capitoli scritti in prima persona dal punto di vista di Rufus, narrati con un linguaggio simpatico e accattivante, e capitoli scritti dal punto di vista di Maureen, poetici e introspettivi.
Pur appartenendo a due specie diverse, le emozioni di Rufus e Maureen sono molto simili. Senza parlare, riescono a capirsi perfettamente e ad instaurare un profonda amicizia.
Maureen si affeziona molto al gufo,
nella cui solitudine scorge un acuto dolore simile al suo. Vorrebbe proteggerlo e offrirgli un posto da chiamare casa, e nell'esprimere questo desiderio si rende conto che appartiene più a lei che al piccolo gufo: è lei che vorrebbe un luogo in cui tornare e una vita più semplice in cui sentirsi tranquilla.
Beatrice, la zia di Maureen, è una donna sola che ha sofferto molto nella vita: alle spalle ha un divorzio a causa del quale ha perso la figlia, affidata dal giudice all'ex marito, e la lontananza ha logorato il loro rapporto. La sua unica consolazione è la Falconeria, grazie alla quale si sente in sintonia con la natura.
Quando conosce Maureen si rende conto che la bambina, proprio come lei, ha qualcosa di spezzato nell'anima, perciò decide di iniziarla al mondo della Falconeria, sperando che farla entrare nel suo mondo sia il primo passo per comprenderne meglio i sentimenti.
Jaxson e Jamie sono due ragazzini che si comportano gentilmente nei confronti di Maureen, offrendole la loro amicizia. Entrambi sono molto carini con lei, ma la ragazzina ha paura di aprirsi con loro.
"Ho così tanti segreti… Se ne avessi confessato anche uno solo, loro sarebbero qui con me ora?"
In passato, i suoi rapporti con i coetanei sono stati fallimentari e hanno avuto esiti disastrosi quindi ha molta paura di fidarsi nuovamente di qualcuno.
"Mi sento, tipo, fluttuare in aria, al pensiero che per la prima volta, dopo un sacco di tempo, ho degli… amici?"
Il romanzo di Dyana Lorentz racchiude una storia dolcissima, che saprà crearsi un posto nel cuore dei lettori, insegnando loro che vale la pena aprirsi al prossimo, liberandosi dal timore di dire o fare qualcosa di sbagliato, perché ogni errore è solo un passo del cammino.