martedì 23 marzo 2021

"I ladri di New York" di Katherine Rundell


Da sempre, i potenti sottomettono i più deboli. Approfittano della loro buona fede, per ingannarli. 
È quel che succede al nonno di Vita il quale, dopo aver perso l'amata moglie, perde anche la sua proprietà, a causa di un "affare" concluso con un boss malavitoso, Sorrotore. 
La nipotina Vita però non riesce ad accettare l'ingiustizia e vorrebbe far tornare il sorriso sul volto del nonno, già molto abbattuto. 

Doveva trovare un rimedio. Non sapeva ancora come, ma l'amore ha un modo tutto suo di non darti scelta.

Per questo, decide di riunire alcuni ragazzi disperati come lei e tentare una missione impossibile: recarsi nella vecchia casa del nonno e recuperare un gioiello di grande valore. 
Derubare i ladri. Un piano apparentemente impossibile. 
Sullo sfondo di una pittoresca New York ai tempi dei ruggenti anni venti, riuscirà Vita a portare a termine il suo folle piano? 

Vita è uno dei personaggi più intensi che abbia mai trovato in un libro per ragazzi. Coraggiosa, riflessiva, perennemente disposta a sacrificarsi per il prossimo: una ragazzina che di sicuro costituirà un modello per i lettori. Ha sofferto di poliomelite, malattia che l'ha costretta a lunghi mesi di riposo a letto e che l'ha prostrata fisicamente, senza mai toglierle però le energie o l'ottimismo.

Vita crebbe e le sue ossa si rafforzarono, e alla fine il tutore per la gamba fu rimosso. Il polpaccio sinistro era più esile del destro, il piede sinistro era ricurvo e aveva calzature fatte su misura da un calzolaio in cambio di nulla, nella pelle più morbida che avesse trovato. Sua madre le rivestì di seta rossa, curcendola con impunture, e sopra ci ricamò degli uccelli. Vita riusciva a correre, ma ogni volta sentiva i muscoli tesi e infiammati, e anche se si lamentava spesso e volentieri per i tagli, tanto che voleva medicarli al primo accenno di sangue, di quel dolore non disse mai nulla. 
Continuò a crescere: piccola, tranquilla e attenta. 

Anche gli altri personaggi del romanzo sono ben costruiti. 
Il nonno, personaggio particolarmente importante nella vita della protagonista, è rassegnato ai soprusi dei potenti ma non perde mai orgoglio e dignità. Cerca di trasmettere a Vita i valori che ritiene importanti, e anche le abilità che reputa utili: è stato lui, infatti, ad insegnarle l'arte del lancio dei coltelli, capacità che le torna utile in più di un'occasione. 

Il nonno la allenò come si farebbe con un atleta. Era lui stesso un tiratore scelto e Vita trascorreva ore a esercitarsi. 
(...)A otto anni Vita sapeva colpire una mela sul ramo più alto di un albero a quindici metri di distanza. Riusciva anche a far saltare un sasso sull'acqua, arrivando fino a ventitré rimbalzi. 

Silk, scassibatrice professionista, è un personaggio interessante: inizialmente diffidente ed egocentrica, abituata a stare sempre da sola, viene colpita dalla personalità di Vita, tanto da essere disposta a tutto per aiutarla. 

Arkady, il ragazzo che riesce ad entrare in empatia con gli animali grazie alla propria sensibilità, prova subito partecipazione per il dramma di Vita, e decide di aiutarla senza indugio. Non tollera i soprusi, e in particolar modo soffre per come vengono trattati gli animali nel circo di suo padre. 


"Un elefante! Chissà che meraviglia!"
Arkady scosse la testa. "Èmeraviglioso, sì. Tanto meravigliosoda fare male. Gli elefanti, però, non sono come i cani. [...] I cani sono artisti. Vogliono lavorare, vogliono giocare. Gli elefanti no, vogliono andarsene a casa.

Anche Samuel, dal talento di acrobata incompreso, è un ragazzo strano, teso verso il desiderio di compiere numeri acrobatici sempre più pericolosi ed estremi, per dimostrare le proprie forze e oltrepassare i limiti che gli sono stati imposti dagli altri. 

"E Samuel si lanciò nel vuoto, con e mani strette alla barra del trapezio. Al culmine dello slancio si lasciò andare, fece una capovolta sopra la barra e la riprese agganciandosi con le ginocchia. (...) 
Vita non sapeva da quanto tempo Samuel volteggiasse, trasformando il proprio corpo in un caleidoscopio. Sapeva soltanto che non voleva vederlo smettere."

I vari personaggi sono tutti ragazzi frustati dalla vita, a loro modo persone spezzate che, con l'aiuto degli amici, troveranno la forza di combattere insieme per un obiettivo comune. 

L'amore per il nonno e il desiderio di perseguire ciò che ritiene giusto spingono Vita ai più estremi atti di coraggio.

"I ladri di New York" di Katherine Rundell è un romanzo per ragazzi drammaticamente intenso, che affronta con una prosa evocativa una storia delicata e bellissima, che saprà incantare i lettori. 

La collera di Vita nasceva dalla stupidità di un mondo che ammirava gli uomini che afferrano tutto e rompono tutto.


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