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giovedì 11 gennaio 2024

Kamisama Hamimemashita, un manga dolce e frizzante


Ci sono storie che, per qualche ragione, ci restano nel cuore. Storie che possono sembrare poco profonde, superficiali, ma che nella loro emplicità risultano indimenticabili: Kamisama Kiss è una di queste storie. 
La prima volta che scoprì Kamisama Hamimemashita, avevo vent'anni e mi ero da poco affacciata al mondo di anime e manga. 
Guardavo gli episodi sull'autobus, e ne apprezzavo la leggerezza, la spensieratezza, le linee delicate dei disegni. 

Tomoe, il demone volpe, è l'affascinante servitore della divinità del tempio. Ha un carattere burbero e arrogante, ma capace di profonda dedizione al suo incarico divino, che svolge con estrema serietà. 
Almeno finché il suo padrone non sparisce, trasferendo i suoi poteri alla normalissima adolescente Nanami che, a causa dei debiti di gioco del padre, è rimasta senza casa e vaga senza meta. Costretto ad accogliere la nuova divinità, Tomoe infine si abituerà alla presenza frizzante di Nanami, apprezzandone l'umanità e la totale schiettezza. La ragazza però, si infatua del demone volpe, il quale cerca in ogni modo di soffocare questo suo sentimento. Perché è così contrario all'affetto che lei prova per lui? Di cosa ha paura, nel suo misterioso cuore di volpe? 

Un manga allegro, dolcissimo, una lettura divertentissima e spiritosa: questo è Kamisama Kiss, una storia che rientra tra gli "Shojo" ma che, a mia modesta opinione, ha il potenziale per conquistare ogni lettore, anche quelli più "allergici" a questi semplici fumetti per ragazze che forse nascondono messaggi più profondi di quanto non sembri in apparenza. 
La protagonista è un personaggio che conquista: lungi dall'essere la classica eroina tanto di moda oggi in romanzi e fumetti, timida e femminile, né tantomeno una guerriera dal cuore tenero, Nanami è una forza della natura. Una ragazza imbranata, pasticciona, incapace di qualsiasi sottigliezza e inganno, armata solo di un'incrollabile forza di volontà. 
La dote principale di Nanami è che lei non è mai disposta ad arrendersi, anche quando tutto sembra andare profondamente storto. Inoltre, se qualcuno le chiede aiuto, trova in lei una sicura amica, capace di fare qualunque cosa pur di fornire aiuto. 
Un personaggio da cui trarre esempio, un personaggio maschile di cui è difficile non innamorarsi, una lettura di cui fare tesoro: questo è kamisama Hamimemashita, un manga stupendo, che vi consiglio di recuperare, approfittando della nuova edizione di Starcomics, che compatta in tredici, eleganti volumi, l'intera avventura. 
Vi sembrerà sempre troppo breve! 


venerdì 18 agosto 2023

"In the flow of time" di Syaku


"In the Flow of time" è un manga pubblicato dalla casa editrice Starcomics, che ne ha proposto un'edizione racchiusa in un elegante cofanetto dai colori pastello decorato con motivi floreali. I due tankobon contenuti all'interno, arricchiti da pagine a colori e copertina lucida, contengono tutta la storia ed anche alcuni episodi speciali.
Si tratta di un'opera che si rivolge ad un pubblico di lettori adulti.

Shiro, un liceale riservato e solitario, incontra per caso un giovane pilota che ha perso la memoria. Chi è realmente? Decidendo di aiutarlo a ricordare, decide di soprannominarlo Kiro e di aiutarlo e prendersi cura di lui, ma nell'equazione entrano in gioco sentimenti inattesi che non si era aspettato di provare.
Mentre Shiro cerca indizi per scoprire l'identità del ragazzo, enigmi e misteri si susseguono al ritmo scandito dai battiti del suo cuore.
Shiro inizia a temere che scoprire la verità possa equivalere ad una separazione: non sa però che il destino, quando sceglie di intrecciare le vite due persone, riuscirà a legarle indissolubilmente, in un modo o nell'altro.


La relazione tra Shiro e Kiro è delicata e particolare, costruita su alti e bassi, e raccontare la storia di questo manga senza svelare nulla della trama o della loro relazione risulta difficoltoso: l'intera vicenda rotea intorno alla spiegazione della comparsa stessa di Kiro, e la rivelazione finale si colloca a metà tra realtà e sogno, determinata dalle regole insondabili della fantasia.


L'aspetto più piacevole del manga risiede nell'aspetto grafico: tavole ricche di precisi dettagli, personaggi dai profili delicati, pagine con ampi paesaggi che lasciano spazio all'immaginazione.

Un volume da collezione per la sua preziosa edizione, che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere. 

venerdì 13 gennaio 2023

"La stanza grigia": un fumetto thriller firmato Uppercomics

"In amore vince chi fugge... se ci riesce." 

"La stanza grigia" di Chiara Scarpitta, manga italiano pubblicato dalla casa editrice Upper Comis, sin dalla prima vignetta mi ha completamente... "rapita".
Termine decisamente calzante, poiché il fumetto narra le vicende del diciannovenne Marco e di Angelica, una coetanea ossessionata da lui. Conosce il suo colore preferito, ha imparato a cucinare i piatti che ama, ricorda le sue abitudini. E lo ha rapito, rinchiudendolo in una stanza nel seminterrato di casa sua... dove intende farlo restare fin quando non si innamorerà di lei. Una stanza completamente grigia, da cui il titolo dell'opera.
Marco si domanda cosa può aver fatto per meritare un simile destino. Tenta di aggredire più volte la ragazza per fuggire, ma finisce sempre soprafatto dall'astuzia di Angelica di cui, suo malgrado, non può che ammirare il perverso intelletto. 
Una stanza, un pringioniero, un'aguzzina: gli elementi perfetti per un fumetto thriller, che sa sorprendere con un finale inaspettato. 

L'atmosfera di tensione e la sensazione di oppressione dello spazio chiuso viene trasmessa efficacemente dai disegni dell'illustratrice Marilena Wu, che ha deciso di usare un chiaroscuro in cui viene lasciato poco spazio al nero. Il bianco prevale, interrotto da linee nette, nitide e pulite, che trasmettono un senso di gelo e danno forma ad uno spazio sospeso, irreale, pungente, perfetto per un simile racconto. 

"La stanza grigia" è un buon connubio tra inquietudine e mistero, una lettura perfetta per gli appassionati del genere.

domenica 8 gennaio 2023

"Until I meet my husband" di Ryosuke Nanasaki e Yoshi Tsukizuki


"Until I meet my husband" è un volume pubblicato dalla casa editrice Starcomics sia in versione manga che in versione romanzo. Si tratta della storia vera di Ryosuke Nanasaki, illustrata dalla mangaka Yoshi Tsukizuki. Io ho letto la versione manga, che mi è stata inviata dalla casa editrice.

L'autore, un uomo omosessuale, ha scelto di narrare la sua storia per sensibilizzare i lettori e spiegare le difficoltà che ha dovuto affrontare durante la sua vita, da giovane sino al raggiungimento dell'età adulta.
La prima vera battaglia di Ruosuke è stata quella con sé stesso, che si rifiutava drasticamente di accettare la sua identità e le sue inclinazioni.
Infatti scoprirsi diversi dagli altri, proprio nell'età adolescenziale, quando si desidera l'omologazione e l'accettazione dei coetanei, può rivelarsi un'esperienza traumatica.
Ryosuke racconta ogni cosa senza risparmiare nulla: la sorpresa, da bambino, di possedere interessi giudicati insoliti per un maschietto, le prime prese in giro, il turbamento di scoprirsi attratto dai ragazzi e non dalle ragazze.
L'omosessualità viene presentata come una diversità che non si sceglie, ma che diventa un aspetto determinante della personalità e della vita.
Ryosuke attraversa la vita passando dall'ingenuità alla convinzione di non poter essere amato, perché la sua sensibilità si scontra con l'incontro di vari omosessuali che vivono nell'ombra e non cercano l'amore, non lo desiderano, ma cercano semplicemente incontri occasionali. Demoralizzato e convinto di non poter trovare niente di meglio delle avventure, Ryosuke si abbandona ad una vita dissoluta che tuttavia non lo rende felice. Ad un certo punto illude di incontrare l'amore, ma proprio quando inizia a concedersi di essere felice si rende conto di aver trovato un compagno troppo geloso, oppressivo, che non gli permette di vivere una vita serena.
Ricaduto nel pessimismo e nella solitudine, torna a vivere godendosi ogni giornata senza sperare troppo in cosa gli riserva il domani, tuttavia l'incontro con un uomo che porta il suo stesso nome e che si mostra particolarmente tenero nei suoi confronti gli fa credere che da lui potrebbe avere qualcosa di più di una notte di passione.
Attraverso varie vicissitudini, Ryosuke trova il suo lieto fine, e capisce che non avrebbe mai dovuto arrendersi all'infelicità e che causa del suo dolore sono state solamente le sue convinzioni e il rifiuto che provava nei suoi stessi confronti, comprendendo l'esigenza di far pace con i suoi stessi sentimenti e con sé stesso.

La storia che intendeva raccontare l'autore è stata resa benissimo da dai grigi di Yoshi, dalle espressioni dei personaggi, dall'attenzione sempre concentrata sui volti.

Le illustrazioni del volume non sono mai eccessivamente volgari, tuttavia varie tavole presentano contenuti piuttosto espliciti, perciò il volume si rivolge esclusivamente ad un pubblico adulto e maturo.

"Until I meet my Husband" è una storia d'amore, ma non la storia di due persone che si incontrano.
O almeno, non solo: è la storia di tutto ciò che viene prima, di un uomo che impara ad affrontare il timore di essere giudicato, i pregiudizi sempre vivi nella società, la paura di esporsi ad un tribunale in cui teme il giudizio altrui ma nel quale si è già condannato per primo. Un uomo che impara ad amare sé stesso, con pregi e difetti, fino a quando non diventa pronto per offrirsi ad un altro e poter realizzare il suo sogno di vivere insieme ad un'altra persona.



sabato 22 ottobre 2022

Saint Tail, ladra di cuori e tesori


"Lascia che se ne occupi... la misteriosa ladra Saint Tail!" 
Quest'anno, dopo varie richieste dei lettori, la Starcomics ha riproposto un manga shojo la cui prima edizione risale al 1994, e che era diventato ormai introvabile. La nuova edizione, con pagine a colori e sovraccoperta impreziosita da dettagli in oro, raccoglie in quattro eleganti volumi di pratiche dimensioni l'intera serie. 

"Saint Tail" è un manga per ragazze dal quale è stato tratto un anime andato in onda anche in Italia negli anni 90', dal titolo "Lisa e Seya, un solo cuore per lo stesso segreto". 
Il personaggio trae ispirazione da altre famose figure d'animazione e segue la scia delle storie di quel periodo.

Meimi Haneoka è una ragazzina che frequenta l'istituto cattolico Saint Paulia. Di giorno è una studentessa come tante, ma di notte si traveste e assume l'identità della ladra "Saint Tail", una simpatica criminale che non commette furti per sé stessa ma per aiutare chi ne ha bisogno, come una giovane Robin Hood piena di ideali. 

Meimi Haneoka vive con l'entusiasmo della sua giovane età, e i suoi furti sono scenografici e spumeggianti proprio come il suo carattere. Sebbene si nasconda dietro l'identità segreta di Saint Tail, e questo aumenti la sua sicurezza, ciò non intacca il carattere umile che la contraddistingue. 
Il manga segue le avventure di Meimi e la delicata storia d'amore con un ragazzo della sua età, Daiki Asuka, che è affascinato dalla forza d'animo della giovane e graziosa ladra, ma contrastato dalla consapevolezza che rubare è comunque sbagliato. 
Tuttavia nemmeno lui può negare che i furti di Saint Tail siano animati da buone intenzioni. Perciò, pur condannando le sue azioni, dentro di sé finisce per far sempre il tifo per lei, addirittura aiutandola quando necessario, facendo in modo che non le accada mai nulla di male e che nessun pericolo la sfiori. 

"Saint Tail" non è un manga contemporaneo: un classico, di quelli che fanno provare nostalgia dei tempi passati, con illustrazioni delicate, in perfetto stile anni Novanta. Un'opera all'insegna dei buoni sentimenti, che consiglio a giovani e meno giovani: a volte si ha bisogno di concedersi una lettura come questa, che fa sognare e che porta con la mente in luoghi luminosi e preziosi, quegli anfratti speciali dell'infanzia in cui ogni tanto è piacevole fare ritorno.                                                                                                                                                                                                                                              
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

giovedì 23 giugno 2022

"Boys run the riot" di Keito Gaku


"Boys run the Riot" è un manga che si compone di quattro volumi, di cui recentemente è stato pubblicato il primo albo in Italia dalla casa editrice Starcomics, che lo ha proposto ai lettori in occasione del mese del pride visto che, tra le varie tematiche trattate, c'è anche quella transgender. 

Ryo è una ragazza adolescente che non è a suo agio con il proprio corpo: non le piace, perché sente di essere un ragazzo, prova attrazione nei confronti delle ragazze e vorrebbe che anche gli altri la vedessero per come si sente davvero e non per come appare. Inoltre, si riferisce sempre a sé stessa come ad un maschio.
I suoi atteggiamenti l'hanno spesso esposta a pesanti critiche, e il timore del giudizio altrui l'ha indotta spesso, dopo varie delusioni, ad isolarsi e nascondersi. 

Ryo ha una grande passione: ama i vestiti, che per lei sono un modo per esprimere sé stessa e la sua personalità, per mostrare la sua interiorità e vedere nello specchio un'immagine che la fa sentire fedele a sé stessa. Per questo, le piace consultare siti di vestiti e visitare negozi, costantemente alla ricerca di abiti che la facciano stare bene. 
Un giorno, nella sua classe arriva un nuovo studente:  un ragazzo ripetente, che indossa abiti strambi e non sembra mai preoccuparsi di ciò che gli altri dicono o pensano di lui. Si chiama Jin, e Ryo ne è subito incuriosita, perché in lui vede tutto ciò che lei non ha il coraggio di essere. Tuttavia i suoi compagni lo trovano un tipo strano, e Ryo non osa rivolgergli la parola, nel timore di essere per l'ennesima volta criticata. 
Tuttavia, per puro caso, lei e Jin un pomeriggio si incontrano in un negozio di vestiti,perché interessati alla stessa t-shirt. Ryo quel giorno non si ferma a parlare con lui, ma il mattino seguente, a scuola, il ragazzo la avvicina e le propone... di creare una linea di moda insieme a lui. Essendo stati attratti dalla stessa maglietta, il loro comune interesse secondo Jin non può che essere un inequivocabile segno del destino. 

A Ryo l'idea sembra assurda e di impossibile realizzazione, ma Jin fa sembrare tutto semplice, fattibile.
Ryo non gli crede, inoltre non si fida del suo carattere schietto e simpatico e, poiché non è abituata a persone gentili nei suoi confronti, tenta di scappare da lui, di allontanarlo. Ma Jin è un ragazzo diverso dagli altri, non la prende in giro e sembra volerle offrire una vera amicizia. Ryo riuscirà a dare una possibilità a lui e al suo strambo progetto? 

"Boys run the riot" è un manga che ho ricevuto dalla Starcomics a sorpresa, e mi ha colpito dalla prima pagina. Non solo per la trama, ma anche per i disegni. Le tavole sono di grande impatto visivo, con intensi contrasti bianchi e neri. L'autore ha riservato una grande attenzione ai dettagli, sia dei volti che degli scenari. Ho apprezzato inoltre le grandi dimensioni dell'albo e i caratteri di facile leggibilità hanno reso particolarmente piacevole e scorrevole la lettura. 

La storia narrata si concentra molto sulla narrazione introspettiva dei vari personaggi, soffermandosi sugli elementi importanti nella vita degli adolescenti. 
I vestiti sono una componente essenziale nella vita di tutti i giorni e sono elementi che concorrono a determinare l'identità di una persona. Contribuiscono, infatti, a costruire l'immagine che ciascuno desidera trasmettere, sia  agli altri che  a sé stessi. 

L'idea di fondare un brand infatti non è una semplice iniziativa imprenditoriale, bensì un modo per i due ragazzi di lavorare insieme ad un progetto e impegnarsi per proporre al mondo il prodotto della loro creatività.


Jin non è solo pieno di idee, ma è anche un personaggio forte e coraggioso: non si vergogna mai di nulla, si offre agli altri e al mondo senza temere il giudizio altrui, è sicuro di sé e non ha paura di dire ciò che pensa o di parlare delle sue passioni. Essendo profondamente convinto che chi non si vergogna di nulla è padrone del mondo, non riesce proprio a capire la timidissima Ryo, che si nasconde dal suo guscio ed è sicura che nessuno possa capirla. 
Jin non è della stessa idea: si rende conto che è lei molto diversa da lui, ma è convinto di poterci provare se anche Ryo fa uno sforzo e gli spiega come si sente. 

L'amicizia è necessaria nella vita di ciascuno, e anche Ryo ha bisogno di qualche amico che la accompagni nel suo cammino. Il fumetto non si concentra solo sull'amicizia, ma anche sull'autodeterminazione di sé stessi e sulla capacità di non arrendersi e non lasciarsi abbattere dai pregiudizi e dalle cattiverie altrui.

Questo viaggio alla scoperta di sé è un viaggio fatto in compagnia dei coetanei.
Le figure degli adulti non sono particolarmente delineate in questo primo volume, tuttavia ho apprezzato molto il personaggio di Hinata, la professoressa di Ryo: una giovane insegnante che crede nel suo lavoro e che si sente responsabile se i suoi studenti non percepiscono la scuola come un ambiente sano. Si sforza per raggiungerli e avvicinarsi a loro, cercando di comprenderli e di capire cosa si nasconde dietro i comportamenti più strani, spronandoli a trovare un modo per esprimere la propria voce. 


Anche grazie al suo incoraggiamento Ryo trova il coraggio di accettare la proposta di Jin, accogliendola come un modo per impiegare il suo tempo in un'attività costruttiva e interessante, che le permette di esprimere le sue idee e la sua creatività, ispirando anche gli altri giovani come lei che vivono nell'ombra, soffocati dalla paura che le loro passioni vengano giudicate negativamente dai coetanei. 

"Boys run the riot" è un manga carinissimo, che parla di adolescenza con delicatezza e impatto, riuscendo a raccontare il disagio di un'età in cui si è in cerca di risposte e della propria identità, in lotta contro un mondo che si dichiara aperto e libero ma che in realtà  vorrebbe imporre a chiunque cosa essere e cosa non essere, ed è ancora ricco di stereotipi da abbattere. 

Ma soprattutto, insegna che evitare il giudizio altrui è impossibile, e che l'unico modo per vivere una vita felice e appagante è seguire i propri desideri, ignorando le opinioni di chi osserva da un punto di vista esterno, senza conoscere l'anima e le intime ragioni del cuore della persona che vorrebbero distruggere. 

Il titolo del manga, che sarà il nome del brand di Ryo e Jin, "Boys run the riot" significa "i ragazzi guidano la rivolta" e riassume l'intero senso della storia: la vera rivoluzione che ciascuno nel suo piccolo può fare è non vergognarsi mai della propria identità, e del proprio personale modo di inseguire l'autorealizzazione e la felicità. 

sabato 18 giugno 2022

"All about ocean Blue": un altro romantico manga di Nagisa Furuya


Lo scorso anno ho letto e apprezzato la dilogia manga "Blue Summer", raccolta nel Blue Summer Box di Nagisa Furuya -di cui vi ho parlato qui - quindi ero molto curiosa di leggere "All about Ocean Blue", un volume unico che precede la dilogia, proponendosi come una storia autonoma ma in cui si ravvisano già i temi che l'autrice avrebbe trattato in seguito in maniera più approfondita.

L'arte della mangaka colpisce perché riesce a descrivere i sentimenti con delicatezza e sensibilità, qualità che la contraddistinguono e che è raro trovare nelle storie d'amore contemporanee.

La storia narrata si concentra sul sentimento romantico che sboccia fra due adolescenti, che si stanno affacciando sul mondo e sulla vita.

Kai è infatuato del compagno Ren. Il suo è un amore che, disperato come tutti i sentimenti dei giovani, non conosce mezze misure, è estremo e brucia come un segreto nel suo cuore, difficile da ammettere persino con sé stesso. Un segreto per Kai imbarazzante perché è innamorato di un altro ragazzo, doloroso perché teme che il proprio interesse possa essere solo unilaterale.

Kai e Ren sono sempre stati molto affettuosi l'uno con l'altro, in un modo che di solito è inusuale per due ragazzi e sul quale hanno sempre scherzato, fra di loro e davanti agli amici.
Eppure, a un certo punto, per Kai l'intera situazione ha smesso di essere uno scherzo per trasformarsi in qualcosa di dolorosamente concreto: una realtà in cui ogni carezza è acuminata come un coltello, ogni sguardo è un inganno, un modo per ricordargli tutto quello che desidera e che è sicuro di non poter mai avere. 
A Ren infatti piacciono le ragazze, e per lui i loro abbracci non sono altro che un modo per scherzare.
Così, Kai si trova in bilico tra il desiderio che quel gioco non smetta mai e la consapevolezza che sarebbe meglio invece allontanarsi da Ren e non pensare più a lui, per il suo bene.
Eppure, anche quando Kai tenta di allontanarsi da Ren, quest'ultimo non sembra disposto a lasciarlo andare così facilmente. Kai è piuttosto sicuro che Ren abbia intuito i suoi sentimenti, ma allora perché non si rende conto che la sua vicinanza lo illude e lo fa soltanto soffrire?

Kai e Ren sono due personaggi che si completano: uno è estroverso e gentile, l'altro è brusco e scontroso, spesso arrogante. Eppure due personalità tanto diverse hanno trovato un equilibrio, in bilico sul filo sottile teso fra amicizia e amore, equilibrio che dopo anni minaccia di frantumarsi, ponendo entrambi dinanzi al tangibile timore che, di  qualsiasi natura sia il legame che si unisce, possa finire. 

E allora diventa necessario per entambi capire cosa provano, cosa desiderano l'uno dall'altro, cosa si aspettano da questo rapporto, prima che venga spazzato via dal tempo che corre, distrutto dal tritacarne spietato della vita.

"All about ocean blue" è un manga che mi ha fatto desiderare che le tavole fossero a colori: avrei voluto vedere l'azzurro di quel cielo terso che i personaggi descrivono e contemplano, quella sfumatura che avvolge le vicende narrate e le fa brillare come scintille al sole.
Il tratto pulito di Nagisa Furuya rende le vignette nitide e aggraziate, piacevoli da guardare. Sono poco presenti i chiaroscuri con molto contrasto: viene data prevalenza ad una poetica scala di grigi che trasmette una sensazione di ariosa leggerezza.

Questo volumetto autoconclusivo è uno di quei manga ammantati di nostalgia da leggere d'un fiato, che fa ricordare ai lettori la giovinezza: quel tempo misterioso e magico in cui l'amore si presenta come il più atroce dei dolori o la più salvifica delle benedizioni, un periodo che, anche se lascia ferite, assume sempre un sapore dolce nella memoria. 

venerdì 29 ottobre 2021

"One Room Angel": quando una porta si chiude se ne apre un'altra


La mangaka Harada, famosa per le sue opere boys' love, ha scritto e disegnato "One Room Angel", un volume unico molto diverso dalle sue opere precedenti, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il “Best Comics” ai "Chil Chil BL Awards 2020", il "Kono BL ga yabai" e il "Kono manga ga sugoi!" nel 2020.
Il sentimento protagonista è l'amore, ma con declinazioni diverse da quelle romantiche. Un'opera delicata, di ampie vedute, intimista, anche se per i forti temi trattati mi sento di consigliare ad un pubblico di lettori maturi.


In Italia è stato pubblicato dalla casa editrice Starcomics, nella collana "Queer" e proposto agli acquirenti in due edizioni: la versione regular - in foto - con cover arancio fluo, e l'edizione limitata, la "Angelic edition", racchiusa in un elegante box che include una variant cover, una cartolina con dettagli in rilievo e un diorama da montare, con le figurine dei protagonisti.


Koki è un uomo ormai sulla soglia dei trent'anni che vive in un monolocale disordinato e non troppo pulito. Totalmente privo di una vita sociale e con alle spalle un passato difficile, il futuro gli appare incerto, sorretto soltanto da un lavoro precario come commesso in un piccolo minimarket.

Anzi, più che difficile, la vita a Koki appare proprio inutile. La sua esistenza non importa a nessuno, neppure suo fratello e sua madre si preoccupano di chiamarlo.
Così, quando si trova coinvolto in una rissa con due delinquenti del quartiere e viene accoltellato all'addome, spera che quel colpo abbia finalmente posto fine alla sua esistenza. Prima di scivolare nell'incoscienza, vede un angelo bellissimo, con l'aspetto di un fanciullo. Ha due grandi ali bianche, e Koki incantandosi a contemplarlo, spera che sia venuto a prenderlo, per condurlo lontano dal mondo, in un posto migliore.
Invece si risveglia in ospedale, con un conto salatissimo da pagare per le cure mediche e perdipiù si ritrova senza lavoro, perché scopre di essere stato licenziato.
Lamentandosi tra sé per il peggioramento della sua condizione già prima per niente rosea, fa ritorno al monolocale, nel quale trova l'angelo che ha visto la sera dell'aggressione.
L'angelo gli racconta di aver perso la memoria e di non avere alcun ricordo del suo passato. Inoltre, non riesce più a volare.


 Convinto che Koki possa aiutarlo in qualche modo, ha atteso pazientemente il suo ritorno. L'uomo inizialmente è molto colpito dal suo arrivo, anche un pò infastidito per quell'inattesa invasione del suo spazio personale. Nonostante tutte le sfortune che gli sono capitate ha però un animo gentile e decide di ospitare l'angelo per tutto il tempo che vorrà, finché non potrà volare via.
Inizia così la difficile convivenza tra un rude trentenne privo di prospettive e un giovane angelo irriverente e provocatorio, con la lingua tagliente di un adolescente.
Cosa impareranno l'uno dall'altro?


"One room angel" propone una riflessione sulla solitudine e la natura umana, la fragilità della vita, la necessità di trovarvi un senso e uno scopo pur nei momenti in cui sembra impossibile.

I disegni della Harada sono bellissimi, la fisicità dei personaggi è graficamente perfetta. L'autrice usa un tratto pieno e corposo, che fa ampio uso dei chiaroscuri e delle ombre per costruire le atmosfere e dare forma agli ambienti.
Cura particolare riserva ai volti e ai corpi, che trasmettono profonda espressività e verosimiglianza. Non viene fatto molto uso del super deformed, ma un aspetto dello stile che ho preferito di meno è l'enfatizzazione di alcune figure, come la mamma di Kiki, che è un personaggio interessante, ma le cui fattezze -una bellissima donna maggiorata- suscitano il riso e potrebbero distogliere l'attenzione dallo spirito della storia. Probabilmente l'intento dell'autrice era creare un equilibrio tra sarcasmo e tenerezza, anche se personalmente avrei preferito che i piacevoli toni malinconici della narrazione venissero mantenuti per tutto il corso dell'opera.

Inoltre, data la natura puramente platonica del legame descritto, la raffigurazione dell'angelo come un ninfetto e alcuni allusivi scambi di battute fra i due protagonisti possono confondere il lettore, inducendolo a fraintendere la situazione. Mentre invece l'entità dell'amore che nasce fra l'angelo e Koki, chiaramente non fisico, è proprio l'elemento di forza del manga: un sentimento non romantico, bensì fraterno e disinteressato, in cui ciascuno si sente completamente appagato per la presenza dell'altro nella propria vita. L'angelo scopre in Koki una figura che gli trasmette sicurezza e conforto, e Koki a sua volta grazie all'angelo si sente utile e finalmente capace di fare qualcosa di buono.
L'uno costituisce per l'altro una parentesi di serenità, e la loro amicizia, esclusiva e totalizzante, permette a ciascuno di esprimersi appieno e sentirsi amato nonostante - o forse proprio per - i suoi difetti.


In bilico tra vita e morte si incrociano due personaggi molto diversi ma complementari, che hanno disperatamente bisogno di sentirsi amati, anche se lo hanno cercato inevitabilmente nelle cose sbagliate.
Koki, ad esempio, durante i primi tempi di convivenza con l'angelo, è rammaricato per l'impossibilità di intrattenere rapporti occasionali. Tuttavia, giorno dopo giorno, l'amicizia dell'angelo lo appaga totalmente, facendogli capire che i rapporti che cercava con donne sconosciute altro non erano che tentativi di riempire una vita vuota priva di autentiche relazioni.

L'angelo, al tempo stesso, crede che il suo scopo sia tornare a volare nel cielo, ma ha paura di volare, e si scopre molto più felice di camminare sulla Terra insieme a Koki, che con i suoi modi forse bruschi e il suo carattere schietto condivide con lui tutto ciò che ha.

In conclusione "One Room Angel" è un'opera che, pur con gli estremismi tipici dei manga - che comunque non disturberanno gli appassionati del genere o chi apprezza lo stile della Harada, e sa già cosa aspettarsi dai suoi fumetti - è capace di scaldare il cuore e offrire al lettore una storia dolce e struggente.
Un inno di amore alla vita e alle numerose possibilità che essa può riservare, e sul finale saprà farvi commuovere. 

sabato 23 ottobre 2021

Torna "Detective Conan", il piccolo grande Detective, in una New Edition tutta da scoprire


Quando ero bambina, "Detective Conan" era il mio cartone animato preferito. Ero una bambina minuta e con gli occhiali perciò Conan, coraggioso e intelligente, sempre capace di cavarsela nonostante fosse particolarmente piccino, era un personaggio che apprezzavo molto.
Sono passati alcuni anni dall'epoca dorata della mia infanzia, e ormai l'anime conta oltre un migliaio di episodi, e la serializzazione sta per arrivare al centesimo albo e i primi sono diventati un pò difficili da reperire. Perciò, per permettere a nuovi lettori di scoprire questo manga intramontabile e agli appassionati di recuperare la serie, la Starcomics ha deciso di proporre, contemporaneamente alla pubblicazione dei nuovi albi della prima edizione, una "New Edition" a cadenza bisettimanale. 
La nuova edizione presenta albi di formato medio, con carta resistente, un'ottima impaginazione e sovraccoperta lucida.
I testi sono stati riveduti e corretti e, grazie alle pagine grandi, risultano ancora più piacevoli da leggere.

Shinichi, liceale appassionato di misteri - passione che ha maturato grazie al padre, famoso autore di gialli - ha un impareggiabile intuito e spesso si diverte ad affiancare la polizia nel cercare di risolvere i casi più complessi. Indagare è la sua passione, e non è indifferente alla popolarità che le sue doti gli permettono di ottenere.
La sua migliore amica Ran vorrebbe farlo tornare con i piedi per terra e preferirebbe che Shinichi la smettesse di parlare solo di libri o dell'ultimo truculento omicidio del momento, così magari finalmente si renderebbe conto che i suoi sentimenti romantici per lei sono teneramente ricambiati.
Durante un pomeriggio al luna park, però, Shinichi si allontana da Ran per seguire due loschi uomini vestiti di scuro: lei non vorrebbe lasciarlo andare, perché ha il brutto presentimento che stia per accadergli qualcosa di spiacevole. Non si sbaglia: i due uomini in nero, accorgendosi di essere stati seguiti, tramortiscono Shinichi, e gli fanno ingerire una misteriosa medicina, farmaco che attiva nel suo organismo un'apoptosi immediata. Nel giro di poche ore, il ragazzo si ritrova nel corpo di un bambino di sei anni, incapace persino di aprire il cancello della sua casa.
Essendo un bambino non può vivere da solo come faceva negli ultimi tempi, quindi chiede ospitalità proprio a Ran, dichiarandosi un lontano parente di Shinichi e affermando di chiamarsi Conan Edogawa, nome inventato sul momento unendo i nomi dei suoi autori preferiti di detective stories: Arthur Conan Doyle e Gempo Edogawa.


Ran e suo padre, l'investigatore Mori, accettano volentieri di ospitare il piccolo Conan il quale, attraverso il lavoro di Mori, spera di scoprire qualcosa di più sugli uomini che lo hanno costretto ad assumere la medicina che lo ha rimpicciolito.
Purtroppo Mori non ha molto lavoro: anche se è un bravo investigatore e un tempo è stato un discreto poliziotto, avere intuizioni brillanti non è certo il suo forte.
Sarà Conan, perciò a doversi ingegnare per risolvere i casi che gli vengono affidati e far crescere la sua fama.

Il tutto, ovviamente, senza rivelare la  sua identità: se chi lo ha rimpicciolito scoprisse che è ancora vivo, potrebbe infatti tentare di ucciderlo.
Con l'aiuto del professor Agasa, amico di sempre e il solo a conoscere la sua vera identità, riuscirà Conan a dirimere la situazione più difficile che gli sia mai capitata?


Shinichi, diventato bambino, scopre le difficoltà della fanciullezza, l'impossibilità di essere ascoltati, la condanna di apparire sempre sciocchi agli occhi degli adulti a causa della propria età.


Invece, come lui stesso capisce avendo a che fare con altri bambini, essi sono solo "persone piccole", ancora ingenui ma certamente non stupidi. Inoltre, i bambini sono sempre più attenti degli adulti, che sembrano spesso ciechi persino quando hanno dinanzi indizi evidenti, si lasciano accecare dai pregiudizi e dai preconcetti nei loro ragionamenti, che quindi risultano spesso soggettivi e scorretti. 
Conan scopre l'impotenza dell'infanzia ma non si arrende ad essa, anzi cerca un modo di aggirarla, di sfruttarla persino, scoprendo di volta in volta modi sempre nuovi per idagare passando inosservato perché sembra un bambino e riuscendo così ad incastrare i criminali.

Ran è un personaggio femminile indubbiamente positivo ed accattivamente. Dotata di grazia ed estrema sensiblità, non si può definire una damigella indifesa: capitano del club di Karaté, sa come difendersi e sarà proprio lei, in molte occasioni, a difendere Conan, ormai debole fisicamente nel suo corpo piccolo di bambino. Ha un rapporto complicato con suo padre visto che, da quando la mamma lo ha lasciato, è lei la vera adulta della casa, e spesso lo sprona ad agire e a riscuotersi dalla vita pigra alla quale tende a lasciarsi andare con molta facilità.

Il professor Agasa con le sue brillanti invenzioni cerca di aiutarlo come può ad affrontare la sua nuova vita da adulto imprigionato nel corpo di un bambino.

Oggi come venti anni fa, la storia di Conan non smette di divertire e appassionare, anche grazie ai bellissimi disegni.
Le tavole del manga sono dettagliate: non solo si nota grande cura  per i volti e le figure umane, ma anche molta attenzione e precisione prospettica per sfondi e paesaggi, cosa che personalmente ho apprezzato moltissimo.

Particolarità dell'autore è quella di aver mantenuto costante il suo stile nel corso degli anni, restando fedele a sé stesso, per la gioia dei suoi lettori, affezionati al suo tratto preciso ed indistinguibile.

"Detective Conan" è un'opera capace di unire l'amore per il racconto giallo con un'idea originale, semplice ma geniale, che riesce a raggiungere il cuore dei lettori amanti di ogni genere grazie alla capacità dell'autore che, con sensibilità, sottolinea e valorizza la forza dei più potenti sentimenti umani, anche quando descrive le più efferate ed intriganti storie criminose.

lunedì 20 settembre 2021

Codename Sailor V: un nuovo albo da aggiungere alla "Eternal Collection" dedicata a Sailor Moon


Sailor Moon è una serie shojio che ha fatto la storia. Tradotta in molti paesi, è conosciuta ovunque, anche da chi non è amante dei fumetti manga, grazie al coloratissimo anime, che è ormai un classico degli anni 90, serie iconica in tutto il mondo simbolo della cultura giapponese.
Negli ultimi anni, inoltre, il manga ha avuto un nuovo adattamento anime: "Sailor Moon Crystal", con illustrazioni particolarmente aggraziate e raffinati colori pastello.
Per essere al passo con l'entusiasmo dei fan vecchi e nuovi di Sailor Moon, la Starcomics ha proposto una nuova versione dell'intera serie, in dieci volumi di grande formato, con le pagine patinate, la copertina scintillante e varie belle tavole a colori.

Tuttavia, non tutti sanno che Tacheuchi è stata anche autrice di "Codename: Sailor V".

Sailor V, oltre ad essere coprotagonista al fianco di Usagi nella serie più conosciuta delle guerriere Sailor, è stata precedentemente protagonista di una serie di avventure interamente dedicate a lei.
Ovviamente, dopo aver ripubblicato tutta la serie nella splendida nuova edizione, che porta il nome di "Eternal Edition", la casa editrice ha deciso di proporre anche le storie di "Codename Sailor V", raccolte in due albi, per consentire ai lettori di poter leggere anche questo arco narrativo e inserire nella propria collezione altri due volumi di questa edizione esteticamente spettacolare.

La protagonista è Minako Aino, una tredicenne con poca voglia di studiare, una grande passione per lo sport e un insano entuusiasmo per i videogiochi. 

Pur essendo una bellissima ragazza, non si comporta mai come la tipica "fanciulla in difficoltà": tende piuttosto spesso a perdere la calma e il suo carattere sin troppo spumeggiante di solito intimorisce i suoi amici. L'incontro con Artemis, un gatto bianco parlante, cambia la sua vita: il gatto infatti le comunica che il suo destino è diventare Sailor Venus e combattere per difendere la terra da insidiosi nemici che giungono da altri mondi per soggiogarla. Artemis dona a Minako un portacipria a forma di mezzaluna: è un oggetto magico, che le consente di trasformarsi in chiunque desideri e soprattutto in una guerriera sailor.
Lungi dall'ubbidire ad Artemis, Minako tende a non seguire mai i suoi consigli, sfruttando i suoi poteri magici per svolgere più in fretta i compiti, per aumentare la propria celebrità e per punire i criminali al posto della polizia.


Anche se Artemis la avvisa constantemente di tenere alta la guardia, Minako se ne dimentica sempre, per poi trovarsi con la schiena contro il muro  fronteggiare nemici che ad un primo sguardo non aveva riconosciuto come tali.
In questo primo volume, in particolare, Minako si trova a combattere contro la dark agency, una misteriosa associazione segreta che vuole trasformare tutti i terrestri in schiavi.
Sempre con la magia e la fortuna dalla sua parte, Sailor V sembra cavarsela in ogni situazione: riuscirà a sconfiggere l'agenzia oscura?


"Codename Sailor V" è un manga divertente che, rivolgendosi ad un target giovane, non si prende troppo sul serio. Personalmente, vi ho ravvisato una sottile ironia nei confronti dei fumetti supereroistici classici: Minako non è mai né saggia né riflessiva, non è assolutamente studiosa, prende tutto come un gioco e si ritrova ogni volta nei guai per aver ignorato i consigli del gatto Artemis. Non si può tuttavia non provare simpatia per questa disastrosa protagonista, sempre esuberante e traboccante di energia, che prende una cotta per ogni bel ragazzo che incontra e non si scoraggia ogni volta che le sue fantasie romantiche vengono bruscamente spazzate via dalla realtà.

Chiaramente, l'autrice ha anche sottilmente ironizzato sugli estremismi della società giapponese: in più di un caso, il nemico è rappresentato dagli "idol" del momento, giovani cantanti che per aver cantato qualche canzone vengono idolatrati dalle masse che appaiono quasi "lobotomizzate" dinanzi al loro fascino. Tacheuchi evidentemente trovava un pò ridicolo questo fenomeno, dato che si è divertita ad immaginare un mondo in cui dietro gli idoli dei teenager si nascondono malintenzionati che cercano di piegarli al loro volere: forse un sottile invito a dedicare il proprio tempo in attività più costruttive piuttosto di stravedere per uno sconosciuto cantante, meteora appena nata nel mondo dello spettacolo, su cui le grandi aziende speculano per qualche anno grazie all'entusiasmo dei fan.

Si ravvisano in questo albo molti camei di personaggi che saranno poi presenti nella serie principale e vengono accennati temi che saranno sviluppati in seguito. 


Anche i disegni dell'autrice hanno subito un'evoluzione: nel corso degli anni, pur mantenendo il suo stile delicato ed aggraziato, l'autrice ha arricchito le proprie tavole di  scenari dettagliati, che in questo primo volume del prequel sono trascurati a favore di volti e personaggi, che dominano le vrie vignette (preferenza che è sempre rimasta, ma arricchendosi di eleganti sfondi).
C'è inoltre un ampio uso del super deformed - che contribuisce al tono ironico dell'opera - che poi, in Sailor Moon, è diminuito drasticamente, a favore di un tratto più elegante, adattandosi alla storia a tratti drammatica delle guerriere Sailor.
L'originalità dell'autrice è certamente l'ordine caotico delle vignette, un pò innovativo per gli anni 90: spesso i suoi personaggi rompono i confini delle tavole, dando così un grande dinamismo al fumetto.


"Codename: Sailor V 1" è un primo volume frizzante e simpatico, un'opera che permette ai lettori di leggere i primi lavori e le idee embrionali nate della spumeggiante fantasia della mangaka che ha scritto e disegnato l'opera manga più famosa di tutti i tempi. 

domenica 22 agosto 2021

"Candy Candy": il romanzo di Keiko Nagita


Candy Candy la graziosa protagonista dell'omonima serie anime, con i suoi capelli biondi sempre acconciati in due codini, gli occhi verdi e un perenne sorriso sincero sul viso, si può definire l'icona di numerose generazioni di ragazzi e ragazze, che ne hanno seguito con partecipazione avventure e dolori, ridendo e soffrendo durante i centoquindici episodi.

Il romanzo segue le avventure dell'orfana Candice, nell'America del Primo Novecento, dalla sua infanzia nella casa di Pony sino all'entrata nell'età adulta, un percorso narrativo che si snoda per tutta la sua lunga vita, affrontata sempre col sorriso sebbene non sia sempre stata gioiosa o facile.  

La narrazione alterna capitoli in prima persona, in cui una Candy adulta ricorda il suo passato,  altri in terza persona, per permettere al lettore una visione più ampia della storia. 
L'ultima parte dell'opera prende le forme di un romanzo epistolare, e tutte le vicende sono raccontate tramite le lettere scambiate tra i vari personaggi.

La storia di Candy Candy nasce dal manga, scritto da Kuoko Mizuki (pseudonimo di Keiko Nagita) da cui poi è stata tratta una trasposizione animata che ha avuto successo in tutto il mondo. 
In Italia la passione per Candy portò alla produzione e alla vendita di numerose pubblicazioni originali, sia narrativa sia a fumetti, che proseguirono in maniera autonoma rispetto alla serie originale. 
Keiko Nagita, autrice della storia, ha scritto anche un romanzo, pubblicato in Italia da Kappalab nel 2014, inizialmente in due libri recenetemente racchiusi in un elegante volume unico di circa cinquecento pagine, dai caratteri grandi che rendono particolarmente agevole la lettura. Inoltre ogni capitolo è impreziosito da raffinati motivi di rose. 
A seguito delle controversie nate tra l'illustratrice  l'autrice non è stata più possibile la messa in onda di repliche e la vendita della serie, che poteva dunque continuare a "viaggiare" ed arrivare al cuore dei lettori solo in forma di narrazione. 
L'autrice evidenzia che la copertina del romanzo - la rappresentazione fotografica di un roseto di rose rosse, tra cui spicca una dal colore più chiaro, è foriera dell'atmosfera di speranza che permea l'intero romanzo. 

In effetti la stessa Candy Candy è un personaggio estremamente positivo, capace di resistere a qualsiasi sventura mostrando un'insopprimibile resilienza. 
Le disgrazie che si abbattono sulla sua vita e le persone crudeli che incontra indurrebbero chiunque alla più totale disperazione ma non lei, capace di farsi forza nel dolore, di fronteggiare con coraggio la morte, indifferente alle offese, capace di trovare un lato positivo anche nella peggiore delle situazioni. 

Persino quando la vita le appare priva di prospettive non tene mai a crogiolarsi nello sconforto: sinceramente convinta che il suo sorriso possa influenzare positivamente l'umore di chi la incontra, Candy, sin da bambina, decide di dedicare la sua intera esistenza a dare forza a sé stessa e agli altri. 
Un altro tratto distintivo di Candy è l'orgoglio, da non confondere con la mancanza di umiltà. Candy conosce i suoi limiti e si approccia ad ogni nuovo studio e scoperta con entusiasmo ed impegno, ma senza provare mai vergogna. per le sue umili origini. 
Non prova rancore per i genitori che l'hanno abbandonata, convinta che non abbiano avuto scelta, sentendosi piuttosto grata per il dono della vita e per ogni persona buona che incontra e che usa la minima gentilezza nei suoi confronti. 

Candy è un personaggio di grande ispirazione per ragazzi e ragazze, che non smette di affascinare per la sua bontà e la sua dolcezza, e per la sua incrollabile resilienza e fiducia nel domani. 

venerdì 20 agosto 2021

"I married a girl to shut my parents up" di Naoko Kodama

"I married a girl to shut my parents up" è un volume unico di Naoko Kodama, pubblicato dalla casa editrice Starcomics, nella collana Queer. Già esteticamente, l'albo si presenta molto grazioso, con la sua copertina dai toni del rosa, tipico colore primaverile e simbolo del romanticismo. 


Machi lavora con scarso entusiasmo svolgendo il lavoro che i suoi genitori desideravano per lei. È infelice e insoddisfatta, ma spera di aver compiaciuto i genitori i quali, tuttavia, non sono ancora contenti: desiderano infatti che ora la figlia trovi un marito, per poter così avere una vita perfetta. Machi però sta benissimo da sola, e vive molto negativamente le loro pressioni per la ricerca di un compagno. 
Machi è una giovane donna intelligente e colta, perciò è molto difficile trovare qualcuno che stia al passo con lei. 
In un momento di crisi, finge di sposarsi per  con un'amica che, al liceo, le aveva confidato di essere infatuata di lei. All'epoca, Machi era rimasta allibita dalla sua confessione, e l'aveva respinta. È ancora convinta di non poter provare attrazione per una ragazza, tuttavia, la dolce e premurosa Hana sa rendere piacevole per Machi la convivenza con un'altra persona.


Il suo "matrimonio" viene aspramente criticato dai genitori di Machi, ed anche lei stessa inizia a domandarsi se abbia fatto la scelta giusta o se la sua provocatoria vita matrimoniale non sia altro che una pagliacciata. 
Tuttavia inaspettatamente Machi si accorge, giorno dopo giorno, di provare un affetto sempre più intenso nei confronti della sua amica, la quale le dimostra sostegno e incoraggiamento come il più tenero dei compagni. 
E così si chiede se davvero sia così importante che sia una ragazza, e non un ragazzo, la persona giusta a cui affidare con fiducia il suo cuore. 

I disegni, delicatissimi, sono perfetti per una storia così dolce e mai volgare, concentrata sui sentimenti delle protagoniste e sulla loro interiorità. I tratti sono sottili e puliti, in perfetto stile shojo. 

L'intero volume si concentra sul rapporto fra le due ragazze. Partendo da un'amicizia piuttosto vaga che, soprattutto per Machi sfiora la tolleranza, matura diventando una relazione di fiducia e stima sempre più solida. 
Quali sono le caratteristiche più importanti in una relazione? Machi aveva sempre creduto di dover trovare un compagno che agli occhi di amici e parenti fosse perfetto, e non si è mai soffermata a pensare che invece stare con qualcuno significa accettare nella propria vita una persona capace di portare tranquillità e gioia nelle sue giornate e che sappia valorizzarla e farla sentire amata. 


Hana, con discrezione, convive con entusiasmo con la sempai di cui è da sempre innamorata, e anche se è sempre sorridente si sforza di non far vedere alla coinquilina quanto sia difficile la vita con lei, dovendosi accontentare di una fragilissima amicizia, che comunque cerca di rafforzare in ogni modo. 


L'albo è impreziosito da due episodi extra in appendice. "Amore senza fiato" approfondisce il passato di Hana e narra la scoperta della sua sessualità, dell' accettazione di sé. Quando ha capito, la prima volta, che il sentimento che provava nei confronti di una sua amica era più di semplice ammirazione, bensì attrazione.

Il secondo racconto, "Falsa vita matrimoniale" ha toni più volutamente leggeri e si incentra invece su un momento successivo alle vicende raccontate nel volume, e spiega l'evoluzione del rapporto tra Hana e Machi.

"I married a girl to shut my parents up" è un manga divertente e provocatorio, un breve racconto che riesce, in poche pagine, a narrare lo sbocciare di un tenero amore saffico, perfetto per gli appassionati del genere. 

"Life-Camminando sulla linea": il travagliato percorso di una vita insieme


"LIFE~ camminando sulla linea" (Life Senjou no Bokura) è un manga di Miya Tokokura, pubblicato dalla casa editrice Starcomics, nella collana Queer. 

Ito e Akira si incontrano a diciotto anni, mentre stanno facendo un gioco molto comune, ossia camminare lungo una linea bianca per strada, senza staccare i piedi dalla linea, in base ad una leggenda secondo la quale seguire una linea è una via diretta per giungere sino al proprio destino. Ripetono lo stesso gioco tutti i giorni, e continuano ad incontrarsi, così hanno occasione di chiacchierare e conoscersi. 
Akira si scopre molto affascinato dal solare Ito, e dopo alcuni mesi di conoscenza i due intraprendono una relazione, anche se emergono presto le differenze che 
li  caratterizzano nell' esprimere i propri sentimenti:  l'amore di Ito è una completa e fedele devozione, mentre Akira è pieno di insicurezze, dominato -e spesso vinto- dalle sue tante, troppe paure.
Riuscirà il loro affetto a sopravvivere al passare degli anni e al sopraggiungere dei problemi della quotidianità? Oppure le aspettative della severa società giapponese, che favorisce la famiglia tradizionale, distruggeranno il loro legame? 
Miya Tokokura ha dato vita ad un racconto che, nello spazio di un volume, narra il percorso di due intere vite. 
Un'opera drammaticamente dolce che riesce a commuovere con una sorprendente abilità narrativa e riassuntiva. 

Ato è un sognatore, un sole ardente che Akira vede crescere, maturare e brillare, e non può che sentirsi fatalmente attratto dalla sua luce, di cui, tuttavia, ha anche paura: paura di scomparire nella sua ombra, di bruciarsi e diventare cenere vicino al suo fuoco così ardente, lui che è così smanioso di sentirsi uno fra i tanti, uguale a tutti gli altri, ambizioso di scomparire nella folla, appiattendosi in un'esistenza dozzinale. Con Ito non potrebbe mai essere uno fra tanti perché è un ragazzo coraggioso e senza nessuna paura, capace di mettersi sempre in gioco per quello in cui crede, che si fa notare e amare per la sua mente fuori dal comune. 
Dove Ito scorge ampie finestre, Akira vede solo muri spessi, ed invalicabili. Ito apre universi nelle stanze chiuse del compagno e crea per entrambi scenari sempre nuovi, disposto a modellare il mondo intero piegandolo alla sua immaginazione affinché possa servire adeguatamente da scenario per i loro suoi sogni. 

I disegni, delicati  rendono coinvolgente la storia e si concentrano molto sulle emozioni dei protagonisti, riuscendone a trasmetterne gli intimi drammi e le segrete gioie. 
Trattandosi di un fumetto yaoi (genere che non preferisco) purtroppo ci sono alcune pagine con contenuto esplicito che rendono il fumetto rivolto ad un pubblico maturo ed è un peccato perché, senza quelle parti, sarebbe un'opera adatta a tutti.

"LIFE- Camminando sulla linea" è un volume che parla d'amore e di scelte sofferte, di dolore e momenti di gioia, di lunghi sguardi innamorati, di sogni e speranze, di desideri calpestati come foglie in autunno e di nuovi inizi che sbocciano in mezzo alla neve.