lunedì 20 settembre 2021

Codename Sailor V: un nuovo albo da aggiungere alla "Eternal Collection" dedicata a Sailor Moon


Sailor Moon è una serie shojio che ha fatto la storia. Tradotta in molti paesi, è conosciuta ovunque, anche da chi non è amante dei fumetti manga, grazie al coloratissimo anime, che è ormai un classico degli anni 90, serie iconica in tutto il mondo simbolo della cultura giapponese.
Negli ultimi anni, inoltre, il manga ha avuto un nuovo adattamento anime: "Sailor Moon Crystal", con illustrazioni particolarmente aggraziate e raffinati colori pastello.
Per essere al passo con l'entusiasmo dei fan vecchi e nuovi di Sailor Moon, la Starcomics ha proposto una nuova versione dell'intera serie, in dieci volumi di grande formato, con le pagine patinate, la copertina scintillante e varie belle tavole a colori.

Tuttavia, non tutti sanno che Tacheuchi è stata anche autrice di "Codename: Sailor V".

Sailor V, oltre ad essere coprotagonista al fianco di Usagi nella serie più conosciuta delle guerriere Sailor, è stata precedentemente protagonista di una serie di avventure interamente dedicate a lei.
Ovviamente, dopo aver ripubblicato tutta la serie nella splendida nuova edizione, che porta il nome di "Eternal Edition", la casa editrice ha deciso di proporre anche le storie di "Codename Sailor V", raccolte in due albi, per consentire ai lettori di poter leggere anche questo arco narrativo e inserire nella propria collezione altri due volumi di questa edizione esteticamente spettacolare.

La protagonista è Minako Aino, una tredicenne con poca voglia di studiare, una grande passione per lo sport e un insano entuusiasmo per i videogiochi. 

Pur essendo una bellissima ragazza, non si comporta mai come la tipica "fanciulla in difficoltà": tende piuttosto spesso a perdere la calma e il suo carattere sin troppo spumeggiante di solito intimorisce i suoi amici. L'incontro con Artemis, un gatto bianco parlante, cambia la sua vita: il gatto infatti le comunica che il suo destino è diventare Sailor Venus e combattere per difendere la terra da insidiosi nemici che giungono da altri mondi per soggiogarla. Artemis dona a Minako un portacipria a forma di mezzaluna: è un oggetto magico, che le consente di trasformarsi in chiunque desideri e soprattutto in una guerriera sailor.
Lungi dall'ubbidire ad Artemis, Minako tende a non seguire mai i suoi consigli, sfruttando i suoi poteri magici per svolgere più in fretta i compiti, per aumentare la propria celebrità e per punire i criminali al posto della polizia.


Anche se Artemis la avvisa constantemente di tenere alta la guardia, Minako se ne dimentica sempre, per poi trovarsi con la schiena contro il muro  fronteggiare nemici che ad un primo sguardo non aveva riconosciuto come tali.
In questo primo volume, in particolare, Minako si trova a combattere contro la dark agency, una misteriosa associazione segreta che vuole trasformare tutti i terrestri in schiavi.
Sempre con la magia e la fortuna dalla sua parte, Sailor V sembra cavarsela in ogni situazione: riuscirà a sconfiggere l'agenzia oscura?


"Codename Sailor V" è un manga divertente che, rivolgendosi ad un target giovane, non si prende troppo sul serio. Personalmente, vi ho ravvisato una sottile ironia nei confronti dei fumetti supereroistici classici: Minako non è mai né saggia né riflessiva, non è assolutamente studiosa, prende tutto come un gioco e si ritrova ogni volta nei guai per aver ignorato i consigli del gatto Artemis. Non si può tuttavia non provare simpatia per questa disastrosa protagonista, sempre esuberante e traboccante di energia, che prende una cotta per ogni bel ragazzo che incontra e non si scoraggia ogni volta che le sue fantasie romantiche vengono bruscamente spazzate via dalla realtà.

Chiaramente, l'autrice ha anche sottilmente ironizzato sugli estremismi della società giapponese: in più di un caso, il nemico è rappresentato dagli "idol" del momento, giovani cantanti che per aver cantato qualche canzone vengono idolatrati dalle masse che appaiono quasi "lobotomizzate" dinanzi al loro fascino. Tacheuchi evidentemente trovava un pò ridicolo questo fenomeno, dato che si è divertita ad immaginare un mondo in cui dietro gli idoli dei teenager si nascondono malintenzionati che cercano di piegarli al loro volere: forse un sottile invito a dedicare il proprio tempo in attività più costruttive piuttosto di stravedere per uno sconosciuto cantante, meteora appena nata nel mondo dello spettacolo, su cui le grandi aziende speculano per qualche anno grazie all'entusiasmo dei fan.

Si ravvisano in questo albo molti camei di personaggi che saranno poi presenti nella serie principale e vengono accennati temi che saranno sviluppati in seguito. 


Anche i disegni dell'autrice hanno subito un'evoluzione: nel corso degli anni, pur mantenendo il suo stile delicato ed aggraziato, l'autrice ha arricchito le proprie tavole di  scenari dettagliati, che in questo primo volume del prequel sono trascurati a favore di volti e personaggi, che dominano le vrie vignette (preferenza che è sempre rimasta, ma arricchendosi di eleganti sfondi).
C'è inoltre un ampio uso del super deformed - che contribuisce al tono ironico dell'opera - che poi, in Sailor Moon, è diminuito drasticamente, a favore di un tratto più elegante, adattandosi alla storia a tratti drammatica delle guerriere Sailor.
L'originalità dell'autrice è certamente l'ordine caotico delle vignette, un pò innovativo per gli anni 90: spesso i suoi personaggi rompono i confini delle tavole, dando così un grande dinamismo al fumetto.


"Codename: Sailor V 1" è un primo volume frizzante e simpatico, un'opera che permette ai lettori di leggere i primi lavori e le idee embrionali nate della spumeggiante fantasia della mangaka che ha scritto e disegnato l'opera manga più famosa di tutti i tempi. 

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