martedì 20 dicembre 2022

"Il peggior fantasy mai scritto" di Giulia Calligola

"Il peggior fantasy mai scritto" è un fantasy satirico, pubblicato e scritto dall'autrice, Giulia Calligola. 
"Chiunque può brillare in qualcosa e voi non dovete mollate mai." 

L'autrice, riprendendo in mano dopo anni la prima storia scritta nella sua vita, la ripercorre passo passo, commentandola, descrivendola e corregendola con commenti pungenti e divertenti che giocano sull'autoironia e sull'ingenuità della giovane Calligola stessa. 

Per la particolarità del tipo di narrazione, forse addirittura unica nel suo genere, il centro del romanzo non è la storia che riveste, in questo caso, solo il ruolo di mezzo di conduzione. Non importa sapere dei personaggi, ne degli avvenimenti perché il cuore della narrazione  sta nel commento stesso, esilarante e istruttivo al tempo stesso, che prende per mano il lettore e, a metà fra una lezione di scrittura creativa e una sorta di stan-up comedy in formato cartaceo, prende centralità all'interno del romanzo e lo riempie di un significato diverso. 

Al tempo stesso, attraverso le sue parole Giulia Calligola riporta i fu scrittori per caso ai tempi in cui, tastiera sotto mano, occhi luminosi e mente occupata da mondi fantasiosi, si cimentavano a scrivere goffamente le storie che fino a qualche anno prima eran le stesse che mettevano in scena con bambole e costruzioni, senza paura di sbagliare e con il sogno di fare grandi cose . 

Un viaggio nella nostalgia ma anche nella crescita, fra le spienti mani di una persona che attraverso la sua perseveranza ha fatto nascere da quei goffi tentativi il proprio mestiere e dai suoi primi claudicanti passi nel mondo della scrittura un opera piacevole ed estremamente divertente, al punto tale da impedire a chi la legge di trattenere le risate. 

"Il peggior fantasy mai scritto" è un piccolo gioiello cartaceo, una lettura piacevole e leggera che però non si esime dal voler comunicare la bellezza del cambiamento e di glorificare la correttezza e la pienezza dell'inesperienza, punto di partenza comune a tutti che, assieme all'entusiasmo, ci proietta verso il futuro. 

"Perché non prendersi sul serio, ve lo giuro, è il primo passo verso la perfezione."

mercoledì 14 dicembre 2022

"The year of shadows" di Claire Legrand


"The year of Shadows" è un romanzo per ragazzi di Claire Legrand, già autrice di "The Cavendish home for boys and girls".

Olivia Stellatella è una ragazzina con una vita particolare: è costretta a vivere nel backstage di un teatro, la condizione economica della sua famiglia è disastrosa e può soltanto peggiorare.
La madre è venuta a mancare, e Olivia può contare solo sulle cure maldestre del padre -maestro di un'orchestra di musicisti incapaci, pieno di debiti - e sulle attenzioni affettuose della nonna, che la chiama "Ombralina" per la sua abitudine di vestirsi spesso di scuro e per il suo carattere ombroso e riservato. Olivia, infatti, preferisce stare sola a disegnare piuttosto che trascorrere del tempo con amici ai quali non vede la necessità di comunicare i suoi dispiaceri. Persino il coetaneo Henry, figlio di uno dei musicisti dell'orchestra, che le dimostra di volerle bene e rispettare i suoi lunghi silenzi, riceve spesso da Olivia un trattamento brusco e viene tenuto a distanza. 
Nonostante ciò, quando nel teatro in cui si esibiscono i loro genitori Olivia ed Henry diventano spettatori di una manifestazione soprannaturale di creature che sembrano fantasmi, i due ragazzi si trovano uniti da una missione inaspettata: capire se hanno visto davvero degli spiriti e se questi ultimi fossero portatori di uno speciale messaggio.
 Insieme ad un gatto nero di nome Igor dagli occhi furbi, Olivia e Henry decidono perciò di indagare sul mistero, scoprendo che i fantasmi desiderano soltanto essere aiutati a lasciare il mondo terreno e poter finalmene andare nell'aldilà. E devono farlo prima di essere catturati dalle ombre, creature demoniache che danno costantemente la caccia ai fantasmi e cercano di inghiottirli per sempre nel limbo, un luogo oscuro dal quale per loro sarebbe impossibile fuggire. I due ragazzini riusciranno a capire come aiutare i malinconici spettri, prima che sia troppo tardi?

La narratrice è Olivia, che racconta la  storia in prima persona in forma diaristica ma senza esternare mai i suoi veri sentimenti:  si limita ai fatti, perciò le sue emozioni vanno desunte dai suoi gesti e vanno lette tra le sue parole, che diventano via via più sincere man mano che si procede nella lettura. 
Quando incontra i fantasmi per la prima volta, in essi Olivia vede un'opportunità per mettere in ordine la sua vita: se troverà un senso ai fantasmi, che apparentemente non ne hanno, potrebbe trovare un senso a tutto, e dunque fare in modo che tutta la sua vita non crolli come un castello di carte. 

"Maybe I counldn't fix everything in my life - maybe the orchestra was awful and we were poorer every day and Mom was gone and school was the pits, but this - I could do this. I could find the ghosts. If I could make sense of ghosts, if I could solve that, I could solve anything. 
Maybe if I figured out where this one puzzle piece went, I could find the rest of them, and somehow put my life back together."

"Probabilmente non potevo risolvere tutto nella mia vita - forse l'orchestra era tremenda e noi stavamo diventando ogni giorno più poveri e Mamma ormai non c'era più e andare a andare a scuola era come lavorare in miniera, ma questo potevo farlo. Potevo trovare i fantasmi. Se avessi trovato un senso ai fantasmi, se avessi risolto quell'enigma, avrei potuto trovare un senso a tutto.
Forse, se avessi capito dove andava quel pezzo del puzzle, avrei potuto capire dove si collocavano anche tutti gli altri, e in qualche modo avrei rimesso in ordine la mia vita."

Olivia Stellatella è una protagonista dal carattere scontroso e burbero, vive un rapporto profondamente conflittuale con il padre, che a suo giudizio non è un bravo genitore e non si occupa di lei come dovrebbe. Inoltre, segretamente, lo accusa della perdita dell'amata madre. 
Tuttavia, seppure in un modo ruvido e poco espansivo, gli vuole molto bene e farebbe qualsiasi cosa per lui. 

Henry è l'unico che riesce a penetrare la corazza di indifferenza con cui Olivia si è circondata, una presenza a cui, dopo le prime ritrosie, la ragazzina si affeziona molto. 
Henry rappresenta tutto ciò che Olivia non è: equilibrato, dal carattere gentile, socievole ed espansivo. Ma la sua sicumera è solo una maschera perché anche lui cela una parte di sé che non ha mai mostrato a nessuno e che per lui è profonda ragione di imbarazzo. Quando Olivia, dopo lunghe resistenze riesce ad aprirsi con lui, anche Henry trova il coraggio e la forza di confidarsi e mostrarsi senza ombre né finzioni. 

Il personaggio più originale del libro è sicuramente Igor, il gatto nero che Olivia incontra nel teatro, un felino di spiccata intelligenza che riesce sempre a farsi capire da Olivia, grazie ai suoi miagolii e ai suoi sguardi arguti. 

I fantasmi ovviamente sono l'elemento fondamentale del libro: con le loro storie e i loro tristi ricordi permettono ad Olivia di affrontare anche il suo dolore, riappacificandosi infine serenamente con il passato. 

"The year of Shadows", scritto con uno stile brillante e coinvolgente, è un romanzo per ragazzi con vibes autunnali e tinte piacevolmente dark, ma mai horror, dolce e struggente, una storia di perdita e rimpianti, di perdono, di rabbia e riconciliazione. 
"L'anno delle ombre" a cui fa riferimento il titolo non allude soltanto i fantasmi, ma anche a quelle nebbie che spesso riempiono il cuore e offuscano l'anima, impedendo di vedere distintamente i colori del mondo. 

mercoledì 7 dicembre 2022

"Il segreto del re Lupo" di Tessonja Odette


"Senza quasi rendermene conto apro la bocca per parlare. Ma cos'è che voglio dire? Il mio cuore mi prega di stabilire una connessione, di dirgli che capisco. Di suggerire che forse gli umani e i fae non sono così differenti, dopotutto."

"Il segreto del re Lupo" è il primo capitolo della serie fantasy "Intangled with fae", un retelling della celebre fiaba della bella e la bestia, pubblicato dalla casa editrice "Saga", nuova realtà editoriale fantastica che sta proponendo numerosi titoli interessanti.

La storia è ambientata in un passato alternativo nel quale convivono creature fatate ed esseri umani e segue le avventure di Gemma, giovane donna che si rivela essere una protagonista atipica. Lungi dall'essere un'eroina senza macchia e senza paura, è infatti una ragazza dal passato difficile, non crede più nell'amore e desidera soltanto affrancarsi dall'autorevole ed oppressivo padre, che vorrebbe controllare ogni aspetto della sua esistenza.
Aspira a trovare un impiego che le permetta di rendersi indipendente e poter trascorrere il tempo libero in una serena solitudine, riempita dai sogni dei libri romantici che ama leggere ma non si aspetta di vivere. Perciò risponde a tutti gli annunci di lavoro che trova sui giornali, sperando che prima o poi qualcuno le offra la possibilità di un colloquio. Vorrebbe lavorare come amministratrice, poiché è brava nella gestione delle risorse economiche. Proprio per un annuncio da amministratore riceve una risposta e, con entusiasmo e piena di speranza, si reca al colloquio con le migliori intenzioni... per scoprire, però, che non era altro che il tranello di un fae (una creatura fatata), caduto in disgrazia, il quale l'ha attirata con l'inganno, perché ha bisogno di un complice umano per spezzare una maledizione che minaccia di ucciderlo.  Nonostante sia delusa, Gemma saprà tuttavia sfruttare la situazione a suo vantaggio, grazie al pronto intelletto che la contraddistingue. L a sua passione per i romanzi rosa le suggerirà l'idea giusta che potrebbe aiutare lei ed il fae, legando entrambi in un patto apparentemente poco problematico che dovrebbe dare ad entrambi ciò che cercano.

La prosa, in prima persona, è coinvolgente e scorrevole, i capitoli sono brevi e incalzanti. Inoltre la piacevole paratassi si adatta perfettamente al contenuto del romanzo che, grazie anche al ricorso di un linguaggio sarcastico, permette alla narratrice di fare ironia sulla materia narrata, avvicinando così il romanzo al genere del metatesto.

Gemma, protagonista e narratrice, è un personaggio con cui si empatizza subito. Una ragazza dai gusti semplici, che vorrebbe solo essere lasciata in pace e vivere la vita che desidera.
Ha un legame profondo con la sorella e una relazione conflittuale con il padre, il quale non le perdona i passi falsi del suo passato e che non tollera le sue divaga(zioni letterarie né tantomeno il suo desiderio di emancipazione.
Nonostante debba affrontare la disapprovazione del padre e delle coetanee, che non capiscono le sue aspirazioni, Gemma resta sempre aggrappata alle sue speranze e combatte per costruire il proprio futuro.

Il fae che conosce Gemma non ha un nome, o per meglio dire non lo ricorda: la maledizione che grava su di lui lo ha privato di molti ricordi preziosi. Gemma lo chiama "signor Rochester", prendendo il nome da uno dei suoi romanzi preferiti, ed egli lo accetta di buon grado. Con mister Rochester condivide non solo il nome ma anche la personalità: infatti, proprio come il celebre personaggio di Charlotte Bronte, il fae è arrogante, burbero e scostante, ma si affeziona alla protagonista e le mostra affetto e tenerezza, premure a cui Gemma troverà difficile resistere, nonostante si sia ripromessa di non cedere mai più alle dolci trappole dell'amore.
Anche il fae sembra turbato dai sentimenti inaspettati che scopre di provare nei confronti di Gemma, e non riesce a non dimostrarli e a stare lontano da lei, visto che in sua presenza si sente particolarmente a suo agio. Ma Gemma può davvero fidarsi di lui? Oppure la sua gentilezza non è altro che una maschera?

Sebbene ci sia una rigida divisione tra umani e fae, in realtà le differenze fra le due specie non si rivelano poi così marcate.
Sia umani che fae hanno sogni e desideri, paure segrete e sentimenti. I fae descritti dall'autrice sono creature bellissime e fatali, ma che possiedono le medesime debolezze umane, anche se non lo ammetterebbero mai.

"Forse Elliot ha ragione, forse i libri sono una strana forma di stregoneria umana, perché altrimenti come può una storia risultare così piacevole e così dolorosa allo stesso tempo?"

Un argomento su cui si sofferma molto l'autrice è l'amore per la lettura. Gemma nutre un profondo entusiasmo per le storie, spiegando quanto per lei sia importante e sottolineando quanto ami la letteratura d'amore, spesso sottovalutata ma diginitosa quanto tutti gli altri generi considerati più importanti.

"Ecco perché esiste la narrativa. Ci porta in luoghi in cui non andremo mai nella vita reale, ci permette di provare emozioni ed esperienze che forse non avremo mai la possibilità di sperimentare in prima persona. Non è qualcosa di cui avere paura. (...) E' vero che i libri possono farti sentire cose spiacevoli: tristezza, perdita, dolore. Ma possono anche farti sentire felice. Offrono finali e risoluzioni piacevoli che non esistono nella vita reale. (...) Leggo per il lieto fine che non ho mai avuto."

Ogni libro di qualsiasi genere letterario, è sempre anche una porta per leggerci dentro, per capire cosa proviamo e cosa amiamo, e dunque qualcosa di prezioso che ci arricchisce.

"La maledizione del re lupo" è un romanzo romantico che non ha pretese di essere una lettura impegnativa, ma anzi è un libro molto simpatico e scanzonato, che non si prende sul serio e offre qualche ora di piacevole svago.