"The year of Shadows" è un romanzo per ragazzi di Claire Legrand, già autrice di "The Cavendish home for boys and girls".
Olivia Stellatella è una ragazzina con una vita particolare: è costretta a vivere nel backstage di un teatro, la condizione economica della sua famiglia è disastrosa e può soltanto peggiorare.
La madre è venuta a mancare, e Olivia può contare solo sulle cure maldestre del padre -maestro di un'orchestra di musicisti incapaci, pieno di debiti - e sulle attenzioni affettuose della nonna, che la chiama "Ombralina" per la sua abitudine di vestirsi spesso di scuro e per il suo carattere ombroso e riservato. Olivia, infatti, preferisce stare sola a disegnare piuttosto che trascorrere del tempo con amici ai quali non vede la necessità di comunicare i suoi dispiaceri. Persino il coetaneo Henry, figlio di uno dei musicisti dell'orchestra, che le dimostra di volerle bene e rispettare i suoi lunghi silenzi, riceve spesso da Olivia un trattamento brusco e viene tenuto a distanza.
Nonostante ciò, quando nel teatro in cui si esibiscono i loro genitori Olivia ed Henry diventano spettatori di una manifestazione soprannaturale di creature che sembrano fantasmi, i due ragazzi si trovano uniti da una missione inaspettata: capire se hanno visto davvero degli spiriti e se questi ultimi fossero portatori di uno speciale messaggio.
Insieme ad un gatto nero di nome Igor dagli occhi furbi, Olivia e Henry decidono perciò di indagare sul mistero, scoprendo che i fantasmi desiderano soltanto essere aiutati a lasciare il mondo terreno e poter finalmene andare nell'aldilà. E devono farlo prima di essere catturati dalle ombre, creature demoniache che danno costantemente la caccia ai fantasmi e cercano di inghiottirli per sempre nel limbo, un luogo oscuro dal quale per loro sarebbe impossibile fuggire. I due ragazzini riusciranno a capire come aiutare i malinconici spettri, prima che sia troppo tardi?
La narratrice è Olivia, che racconta la storia in prima persona in forma diaristica ma senza esternare mai i suoi veri sentimenti: si limita ai fatti, perciò le sue emozioni vanno desunte dai suoi gesti e vanno lette tra le sue parole, che diventano via via più sincere man mano che si procede nella lettura.
Quando incontra i fantasmi per la prima volta, in essi Olivia vede un'opportunità per mettere in ordine la sua vita: se troverà un senso ai fantasmi, che apparentemente non ne hanno, potrebbe trovare un senso a tutto, e dunque fare in modo che tutta la sua vita non crolli come un castello di carte.
"Maybe I counldn't fix everything in my life - maybe the orchestra was awful and we were poorer every day and Mom was gone and school was the pits, but this - I could do this. I could find the ghosts. If I could make sense of ghosts, if I could solve that, I could solve anything.
Maybe if I figured out where this one puzzle piece went, I could find the rest of them, and somehow put my life back together."
"Probabilmente non potevo risolvere tutto nella mia vita - forse l'orchestra era tremenda e noi stavamo diventando ogni giorno più poveri e Mamma ormai non c'era più e andare a andare a scuola era come lavorare in miniera, ma questo potevo farlo. Potevo trovare i fantasmi. Se avessi trovato un senso ai fantasmi, se avessi risolto quell'enigma, avrei potuto trovare un senso a tutto.
Forse, se avessi capito dove andava quel pezzo del puzzle, avrei potuto capire dove si collocavano anche tutti gli altri, e in qualche modo avrei rimesso in ordine la mia vita."
Olivia Stellatella è una protagonista dal carattere scontroso e burbero, vive un rapporto profondamente conflittuale con il padre, che a suo giudizio non è un bravo genitore e non si occupa di lei come dovrebbe. Inoltre, segretamente, lo accusa della perdita dell'amata madre.
Tuttavia, seppure in un modo ruvido e poco espansivo, gli vuole molto bene e farebbe qualsiasi cosa per lui.
Henry è l'unico che riesce a penetrare la corazza di indifferenza con cui Olivia si è circondata, una presenza a cui, dopo le prime ritrosie, la ragazzina si affeziona molto.
Henry rappresenta tutto ciò che Olivia non è: equilibrato, dal carattere gentile, socievole ed espansivo. Ma la sua sicumera è solo una maschera perché anche lui cela una parte di sé che non ha mai mostrato a nessuno e che per lui è profonda ragione di imbarazzo. Quando Olivia, dopo lunghe resistenze riesce ad aprirsi con lui, anche Henry trova il coraggio e la forza di confidarsi e mostrarsi senza ombre né finzioni.
Il personaggio più originale del libro è sicuramente Igor, il gatto nero che Olivia incontra nel teatro, un felino di spiccata intelligenza che riesce sempre a farsi capire da Olivia, grazie ai suoi miagolii e ai suoi sguardi arguti.
I fantasmi ovviamente sono l'elemento fondamentale del libro: con le loro storie e i loro tristi ricordi permettono ad Olivia di affrontare anche il suo dolore, riappacificandosi infine serenamente con il passato.
"The year of Shadows", scritto con uno stile brillante e coinvolgente, è un romanzo per ragazzi con vibes autunnali e tinte piacevolmente dark, ma mai horror, dolce e struggente, una storia di perdita e rimpianti, di perdono, di rabbia e riconciliazione.
"L'anno delle ombre" a cui fa riferimento il titolo non allude soltanto i fantasmi, ma anche a quelle nebbie che spesso riempiono il cuore e offuscano l'anima, impedendo di vedere distintamente i colori del mondo.
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