mercoledì 7 dicembre 2022

"Il segreto del re Lupo" di Tessonja Odette


"Senza quasi rendermene conto apro la bocca per parlare. Ma cos'è che voglio dire? Il mio cuore mi prega di stabilire una connessione, di dirgli che capisco. Di suggerire che forse gli umani e i fae non sono così differenti, dopotutto."

"Il segreto del re Lupo" è il primo capitolo della serie fantasy "Intangled with fae", un retelling della celebre fiaba della bella e la bestia, pubblicato dalla casa editrice "Saga", nuova realtà editoriale fantastica che sta proponendo numerosi titoli interessanti.

La storia è ambientata in un passato alternativo nel quale convivono creature fatate ed esseri umani e segue le avventure di Gemma, giovane donna che si rivela essere una protagonista atipica. Lungi dall'essere un'eroina senza macchia e senza paura, è infatti una ragazza dal passato difficile, non crede più nell'amore e desidera soltanto affrancarsi dall'autorevole ed oppressivo padre, che vorrebbe controllare ogni aspetto della sua esistenza.
Aspira a trovare un impiego che le permetta di rendersi indipendente e poter trascorrere il tempo libero in una serena solitudine, riempita dai sogni dei libri romantici che ama leggere ma non si aspetta di vivere. Perciò risponde a tutti gli annunci di lavoro che trova sui giornali, sperando che prima o poi qualcuno le offra la possibilità di un colloquio. Vorrebbe lavorare come amministratrice, poiché è brava nella gestione delle risorse economiche. Proprio per un annuncio da amministratore riceve una risposta e, con entusiasmo e piena di speranza, si reca al colloquio con le migliori intenzioni... per scoprire, però, che non era altro che il tranello di un fae (una creatura fatata), caduto in disgrazia, il quale l'ha attirata con l'inganno, perché ha bisogno di un complice umano per spezzare una maledizione che minaccia di ucciderlo.  Nonostante sia delusa, Gemma saprà tuttavia sfruttare la situazione a suo vantaggio, grazie al pronto intelletto che la contraddistingue. L a sua passione per i romanzi rosa le suggerirà l'idea giusta che potrebbe aiutare lei ed il fae, legando entrambi in un patto apparentemente poco problematico che dovrebbe dare ad entrambi ciò che cercano.

La prosa, in prima persona, è coinvolgente e scorrevole, i capitoli sono brevi e incalzanti. Inoltre la piacevole paratassi si adatta perfettamente al contenuto del romanzo che, grazie anche al ricorso di un linguaggio sarcastico, permette alla narratrice di fare ironia sulla materia narrata, avvicinando così il romanzo al genere del metatesto.

Gemma, protagonista e narratrice, è un personaggio con cui si empatizza subito. Una ragazza dai gusti semplici, che vorrebbe solo essere lasciata in pace e vivere la vita che desidera.
Ha un legame profondo con la sorella e una relazione conflittuale con il padre, il quale non le perdona i passi falsi del suo passato e che non tollera le sue divaga(zioni letterarie né tantomeno il suo desiderio di emancipazione.
Nonostante debba affrontare la disapprovazione del padre e delle coetanee, che non capiscono le sue aspirazioni, Gemma resta sempre aggrappata alle sue speranze e combatte per costruire il proprio futuro.

Il fae che conosce Gemma non ha un nome, o per meglio dire non lo ricorda: la maledizione che grava su di lui lo ha privato di molti ricordi preziosi. Gemma lo chiama "signor Rochester", prendendo il nome da uno dei suoi romanzi preferiti, ed egli lo accetta di buon grado. Con mister Rochester condivide non solo il nome ma anche la personalità: infatti, proprio come il celebre personaggio di Charlotte Bronte, il fae è arrogante, burbero e scostante, ma si affeziona alla protagonista e le mostra affetto e tenerezza, premure a cui Gemma troverà difficile resistere, nonostante si sia ripromessa di non cedere mai più alle dolci trappole dell'amore.
Anche il fae sembra turbato dai sentimenti inaspettati che scopre di provare nei confronti di Gemma, e non riesce a non dimostrarli e a stare lontano da lei, visto che in sua presenza si sente particolarmente a suo agio. Ma Gemma può davvero fidarsi di lui? Oppure la sua gentilezza non è altro che una maschera?

Sebbene ci sia una rigida divisione tra umani e fae, in realtà le differenze fra le due specie non si rivelano poi così marcate.
Sia umani che fae hanno sogni e desideri, paure segrete e sentimenti. I fae descritti dall'autrice sono creature bellissime e fatali, ma che possiedono le medesime debolezze umane, anche se non lo ammetterebbero mai.

"Forse Elliot ha ragione, forse i libri sono una strana forma di stregoneria umana, perché altrimenti come può una storia risultare così piacevole e così dolorosa allo stesso tempo?"

Un argomento su cui si sofferma molto l'autrice è l'amore per la lettura. Gemma nutre un profondo entusiasmo per le storie, spiegando quanto per lei sia importante e sottolineando quanto ami la letteratura d'amore, spesso sottovalutata ma diginitosa quanto tutti gli altri generi considerati più importanti.

"Ecco perché esiste la narrativa. Ci porta in luoghi in cui non andremo mai nella vita reale, ci permette di provare emozioni ed esperienze che forse non avremo mai la possibilità di sperimentare in prima persona. Non è qualcosa di cui avere paura. (...) E' vero che i libri possono farti sentire cose spiacevoli: tristezza, perdita, dolore. Ma possono anche farti sentire felice. Offrono finali e risoluzioni piacevoli che non esistono nella vita reale. (...) Leggo per il lieto fine che non ho mai avuto."

Ogni libro di qualsiasi genere letterario, è sempre anche una porta per leggerci dentro, per capire cosa proviamo e cosa amiamo, e dunque qualcosa di prezioso che ci arricchisce.

"La maledizione del re lupo" è un romanzo romantico che non ha pretese di essere una lettura impegnativa, ma anzi è un libro molto simpatico e scanzonato, che non si prende sul serio e offre qualche ora di piacevole svago.

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