venerdì 4 agosto 2023

VITO IL GATTO BIONICO di Claudia Fachinetti


"Vito il gatto bionico", libro per ragazzi scritto da Claudia Fachinetti, è un romanzo che racconta la storia vera e particolare di un gatto che, a seguito di un brutto incidente, perde le zampette posteriori, sostituite da impianti artificiali, grazie all'intuizione di un coraggioso veterinario. 
Le difficoltà incontrate a causa delle protesi - a cui, in natura, un gatto ovviamente non è abituato - vengono fronteggiate grazie all'istintiva determinazione dell'animale, capace di oltrepassare gli oggettivi limiti fisici. 

La storia di Vito viene resa ben presto pubblica, prima sui social e poi grazie al romanzo: è troppo bella per non essere conosciuta e resa nota a tutti, le belle storie sono necessarie e vanno raccontate, per diffondere amore e speranza. 

Nella vita molto si perde, ma bisogna avere cura di ciò che rimane: è questa l'importante lezione che insegna Vito il quale, pur essendo un piccolo gatto, diventa fonte di ispirazione per tutte quelle persone che, a causa di un incidente o di una malattia, hanno subito una menomazione fisica e come lui sono diventati "per metà bionici". 

Un modello per tutti, ma soprattutto per i bambini -costretti a vivere in un mondo che si aspetta spesso una perfezione impossibile - e che in quel gatto speciale vedono un esempio di incrollabile resilienza e fiducia nella vita, anche quando andare avanti sembra impossibile. 

Sul mio profilo e sul mio canale youtube potete rivedere l'intervista a Claudia Fachinetti. Non potete proprio perdervela... soprattutto se amate i gatti!



venerdì 14 luglio 2023

"Il nuovo Tempio di Dio" di Laurie R. King

"Dio può toccarci. La grazia a volte viene concessa anche a quelli di noi che non la meritano."


Laurie R. King è un’autrice bestseller che ha scritto oltre trenta romanzi. 

"L'allieva di Sherlock Holmes - Il nuovo Tempio di Dio" è il secondo romanzo della lunga serie "Mary Russel e Sherlock Holmes", pubblicato dalla casa editrice Fanucci nella collana "Leggereditore". Il libro contiene, in appendice, anche la novella "Il matrimonio di Mary Russell".

Negli ultimi mesi, molti lettori si sono espressi riguardo a questa saga, che si è rivelata particolarmente divisiva: chi apprezza la rivisitazione, e chi invece, da appassionato dell' originale storia di Conan Doyle, continua a storcere il naso dinanzi a questa serie.             
Anche questo romanzo si pone come un'opera particolare, che fa discutere, infatti affronta argomenti delicati quali la religione e la condizione della donna.

Ma la casa editrice leggereditore si caratterizza anche per un accenno di romanticismo, che in questo romanzo non mancherà: infatti, Mary Russel si trova ad affrontare i sentimenti che negli ultimi tempi prova per Sherlock, un affetto che non immaginava di provare per un uomo tanto più grande di lei.
Non c'è tempo però per dedicarsi ai nuovi turbamenti del cuore: Russell viene incuriosita dal nuovo Tempio di Dio e dalla sua guida, Margery Childe, una donna carismatica dal caarattere forte. Tuttavia alcune adepte del Tempio incorrono in misteriosi incidenti, e Mary Russell dovrà dunque iniziare ad indagare, con l'aiuto di Sherlock , ormai suo fedele compagno di indagini. Forse, durante le indagini, il sodalizio che li lega potrebbe avanzare verso un nuovo livello di confidenza?

In un romanzo che racconta le vicende di una donna forte e coraggiosa, dallo spirito indomabile e acceso, sempre alla ricerca della verità e caratterizzata da una spiccata intelligenza, l'autrice trova spazio per dar voce alle donne dell'epoca, spesso sottomesse ma animate dal desiderio di riscatto e rivincita.
Anche la religione è un argomento importante. L'autrice analizza i vari modi di vivere la fede: il fanatismo, la fede di facciata, la fede autentica.

In un questo nuovo capitolo, scopriamo il seguito delle avventure di Mary Russell, un personaggio che saprà appassionare e avvincere con i suoi misteri e il suo sottile fascino. 

"La caduta di MacBeth" e "La fattoria degli animali": apre la collana Fanucci dedicata ai fumetti


La casa editrice Fanucci, che da sempre pubblica storie capaci di far sognare i suoi lettori e che, grazie alle varie collane, va incontro ai gusti di un vasto pubblico, passando dal romance al thriller, negli ultimi mesi ha deciso di ampliare la sua offerta, accogliendo nel suo catalogo anche alcune opere a fumetti.

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

Come lascia intuire il titolo, l'opera di Ruggieri, Watanabe e Milione è esattamente una rivisitazione a fumetti del celebre romanzo di Orwell.
Le tavole -colorate, grandi, con tratti ben delineati e sagome quasi fanciullesche, tuttavia ammantate di un alone cupo che sembra lasciar presagire il finale e che designa bene l'atmosfera negativa delle vicende - rispecchiano perfettamente il cuore dell'opera, ossia di una storia che, sebbene abbia apparentemente i toni e i linguaggi della fiaba, è in realtà un racconto con una profonda morale, capace di dare i brividi ancora oggi.

La storia segue le vicende di una fattoria i cui animali, dopo anni di lavoro, iniziano a riflettere sulla loro condizione. Sgobbano come schiavi da mattino a sera, e per cosa? Soltanto per andare incontro al sicuro macello? L'ingiustizia della vita che vivono mette d'accordo tutti gli animali sulla decisione di ribellarsi all'uomo, e di iniziare a gestire da soli la fattoria.
Inizialmente l'autogestione accontenta tutti, ma non passa molto tempo e i maiali, i più intelligenti, iniziano a desiderare sempre più potere. Con la lenta introduzione di subdule leggi, asserviscono gli altri animali al loro servizio: finiscono così per sostituirsi completamente agli uomini, di cui assumono i vizi e soprattutto la spietata cattiveria.

La storia -che, com'è noto, è una metafora della degenerazione dell'utopia comunista e di qualsiasi piccola comunità che, nata con le migliori intenzioni, finisce per corrodersi dall'interno a causa dell'avidità di chi ne fa parte - riesce, attraverso disegni e vignette, a non perdere l'impatto del racconto, un racconto che spiazza e turba anche a distanza di tanti anni dalla pubblicazione dell'opera originale, e che risulta tristemente sempre attuale.


LA CADUTA DI MACBETH

"La caduta di MacBeth" tinge la nuova collana "fanucci comics" di tinte oscure grazie ai suoi toni cupi e alle tinte dark.
Tavole prevalentemente buie, con spruzzate di rosso, invadono lo spazio, trasmettendo al lettore un senso di straniamento e inquietudine. Al contrario de "La fattoria degli animali" questo fumetto non è una rappresentazione pedissequa dell'opera originale, ma una reinterpretazione in cui l'autore, Federico Mele, racconta a modo suo il dramma di Shakespeare da una prospettiva originalmente introspettiva, in cui è lo stesso generale MacBeth a raccontare le vicende che determinano la sua discesa, fra tradimenti, visioni folli e combattimenti all'ultimo sangue.

Le vignette diventano dunque il riflesso dell'animo del protagonista che, bruscamente, riversa con impeto sul lettore una valanga di orrori e paure.

Un'opera appassionante per tutti i lettori, ma soprattutto la raccomando ai fan di Shakespeare i quali, sicuri conoscitori dell'opera originale, sapranno apprezzare le differenze e l'originalità della rivisitazione dell'autore.

Insomma, questi due volumi sono due eccellenti new entry per la nuova collana fanucci dedicata ai fumetti.
Un plauso va all'edizione: cartonati dalla copertina lucida e dalle pagine con un massiccia grammatura: belli non solo da leggere, ma anche preziosi da tenere in libreria. 

"Brutto e cattivo": la fiaba di Raffaele Capperi

"Mia mamma aveva visto una parte sola di me, il profilo buono. Non so come, ma non aveva minimamente notato l'altra parte della mia testa, l'altro profilo.
Quello brutto e cattivo."

Alcune fiabe raccontano le storie di principi e principesse senza difetti, perfetti, quasi inumani, che affrontano pochi ostacoli e raggiungono immancabilmente il lieto fine.
Eppure esistono anche fiabe verosimili. Fiabe che iniziano con un esordio un pò diverso.
Fiabe che iniziano con "C'era una volta un ospedale."
Il romanzo "Brutto e Cattivo", pubblicato dalla case editrice Deagostini, racconta proprio una di queste fiabe: la storia di Raffaele Capperi.

Raffaele Capperi è nato con la rarissima sindrome di Treacher Collins, che colpisce un individuo su cinquantamila, e causa serie malformazioni al viso, problemi di udito e respirazione.
Diverso nell'aspetto rispetto ai coetanei e obbligato a rispettare numerosi limiti imposti dalla sua delicata condizione di salute, ha vissuto sulla sua pelle l'emarginazione che, nella società contemporanea - una società che valorizza l'immagine e l'esteriorità delle cose - condanna chiunque non si inserisca nei modelli fisici e comportamentali universalmente accettati come "normali".
Raffaelle Capperi in questo romanzo ha scelto di raccontarsi in maniera sincera e aperta con i suoi lettori, senza nascondere nemmeno le pagine più infelici e sofferte della sua giovinezza, offrendosi nella sua interezza, consegnandoci la sua storia nella sua completezza.
Oggi Capperi è un Tiktoker con tantissimi followers, che sui social racconta la sua storia, le difficoltà affrontate e superate, soprattutto durante l'adolescenza, ponendosi come un modello di coraggio ed ispirazione per tutti coloro che, a causa di qualche difetto fisico o di qualche differenza rispetto alla massa, vengono ancora oggi discriminati.
Anche l'approdo sui social non è stato semplice. Molti, protetti dalla distanza dello schermo, si sentivano potenti e in diritto di scrivergli parole di disprezzo e di scherno per il puro gusto di far male.
Eppure, Raffaele non ha abbandonato i social, per dimostrare che le parole di odio non devono, non possono avere il potere di distruggere una persona. E ha combattuto le frasi di odio con le sue parole: parole di perdono, di rinascita, di coraggio. Di bellezza.

"Brutto e Cattivo" è una storia che ha tanto da insegnare a tutti noi, perché il suo racconto - sincero, narrato con parole semplici, che arrivano subito al cuore - racchiude una storia di speranza, di crescita, di scoperta, di una vita affamata di esperienze che non si ferma e non si arrende dinanzi agli ostacoli e alla cattiveria altrui. 

La vita di Raffaele è un esempio positivo per i giovani, sia per il modo in cui affronta le difficoltà causate dalla sua sindrome sia per il modo in cui reagisce, con coraggio, le angherie dei coetanei e dei compagni, atti di prevaricazione di chi usa la parola per far male.

Raffaele Capperi, al contrario, usa le parole per accarezzare, per raccontare una storia di forza e rinascita quotidiana. E consegna a tutti noi questo regalo fatto di parole, righe traboccanti di gratitudine e di amore per la vita, una fiaba che ci insegna a guardare il mondo con occhi nuovi, più sereni e, forse, più grati.

"Il mondo è stato spesso cattivo con me. Sono stato preso in giro da coetanei e adulti. Il bullismo mi ha fatto male, mi ha fatto sentire inadeguato, non accettato, disprezzato, non sapevo davvero cosa fare per non essere visto e svanire.
Mi hanno chiamato "mostro", "alieno", ridendo come matti alle mie spalle. Ma perché tutto questo? Dopo tanti anni di vita passata a nascondermi e stare lontano da tutti, dentro di me qualcosa è cambiato. Ho trovato il coraggio di mostrare il mio viso anche sui social. Volevo dire basta a chi prendeva in giro le persone per il loro aspetto.
Ed è proprio lì che ho ricevuto gli attacchi più terribili. Vorrei davvero riuscire a dare il mio piccolo contributo alla lotta contro il bullismo. Perché nessuno dovrebbe accanirsi contro chi ha il coraggio di mostrare la propria diversità. Siate gentili."

giovedì 13 luglio 2023

"Nei Boschi": le fiabe oscure di Emily Carrol


"C'era una volta una ragazzina...."

La Tunuè, una delle case editrici più apprezzate degli ultimi tempi per la varietà e la qualità dei testi che propone, ha accolto tra le sue pubblicazioni l'opera gotica e deliziosamente dark "Nei Boschi" di Emily Carrol.

Si tratta di un'imponente opera illustrata di circa duecento pagine. Più che una graphic novel, si potrebbe definire un'esperienza immersiva tra le tavole, dominate da tinte cupe, interrotte prevalentemente da un bel rosso vivo, da un bianco ghiaccio, e da colori freddi e lividi.
Personaggi tridimensionali percorrono le vignette, le loro espressioni di puro terrore o attonito stupore rincorrono il lettore, tormentandone l'immaginazione: in cinque racconti cupi figuri si muovono senza pace, incontrano l'orrore, ne vengono sfiorati, cercano di sfuggirvi, ma non sempre riuscendovi.
La corsa contro l'abisso è il tema ricorrente dell'opera. La tenebra insegue i protagonisti, assumendo forme diverse: ora le fattezze di un vicino dal cappello a tesa larga, ora del cadavere di una rancorosa fanciulla morta, o di un più classico lupo feroce.
Cambia l'aspetto ma non la sostanza: l'antagonista è sempre l'uomo nero, la concretizzazione dell'atavica paura dell'ignoto e del buio, a muovere i personaggi, ad indurli ad una corsa disperata, a cercare riparo nelle loro tranquille stanze, nei caldi letti, sotto le familiari coperte.
Ma tra le mura delle proprie silenziose case si è veramente al sicuro dall'avanzare della notte?
Il libro lascia il lettore con questa domanda. E non offre nessuna risposta. Perché, anche se il male viene evitato una volta, la fuga per scappare da esso durerà per sempre... 
E la paura resta, ogni volta più grande, perché all'oscurità che minaccia l'anima non basta che un piccolo errore, un inciampo, per agguantarsi sulla preda.

In un'opera che ammicca alle vecchie fiabe dei fratelli Grimm e che, tra calligrammi e colori tetri, dà forma alle paure più profonde dell'animo umano, Emily Carrol saprà terrorizzare e affascinare, con i suoi incubi fatti di carta e inchiostro, ogni lettore.
Il volume, di un elegante formato medio, è impreziosito da un nastrino rosso. Così che non vi capiti di perdervi nei boschi a a cui allude il titolo, durante la lettura...

"Tu passerai ancora e ancora per quei boschi... e devi essere così fortunata da evitare il lupo ogni volta. Ma il lupo... il lupo deve essere fortunato solo UNA VOLTA."

martedì 30 maggio 2023

Il ritorno nel mondo delle fate crudeli di Holly Black



RITORNO NEL MONDO DELLE FATE CRUDELI

Maggio 2023 ha portato una bellissima sorpresa a chi ha amato la trilogia "The folk of Air" di Holly Black (clicca qui clicca qui per la recensione): l'autrice decide di riportare i suoi lettori nell'universo delle fate crudeli in "L'erede rapito" (The Stolen Heir) sua ultima opera letteraria, primo capitolo di una dilogia.
Sin dalle primissime pagine anche noi veniamo "rapiti" dalla prosa della Black, che incatena alle righe proprio come se usasse uno degli incantesimi di cui narra.

LA TRAMA. DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Il romanzo, si colloca temporalmente otto anni dopo la Battaglia del serpente narrata in "La regina del nulla".
La protagonista della storia, che racconta in prima persona le sue singolari vicissitudini, è Soren. Non è umana, non è una fata, ma è una creatura magica particolarissima: una ragazza dalla pelle azzurra, i denti affilati, gli occhi chiarissimi, l'aspetto fatato ma sgraziato e fatale.
Cammuffata da bambina mortale, soffre moltissimo quando i suoi genitori biologici irrompono nella sua abitazione per strapparla alla sua famiglia adottiva, per riportarla nella terra delle fate, dove è destinata a diventare la regina della Corte dei Denti.
Educata con metodi violenti e punita sempre con estrema cattiveria, Soren non ha fatto altro che tentare di scappare, fino a riuscirci. Vive un'esistenza sempre in fuga, nascondendosi dai mortali - che sarebbero terrorizzati dal suo aspetto - e dai suoi simili, che la cercano per rapirla di nuovo, o magari ucciderla.
Una notte, durante l'ennesima fuga, viene catturata dal principe Oak, futuro sovrano di Elflhame. Il principe, sorprendendola, le spiega che desidera il suo aiuto per appropriarsi del trono della Corte dei Denti. In cambio, le concederà qualsiasi cosa lei chiederà.
Soren ha conosciuto molte creature magiche capaci di ogni abiezione senza il minimo rimorso, quindi non sa se fidarsi o meno. Ma la sua vita da reietta non può durare a lungo quindi, non avendo assolutamente nulla da perdere, decide di acconsentire. Quali avventure ed insidie riserverà la loro missione?

L'autrice, che già nei precedenti romanzi aveva dimostrato una predilezione per il backforward, in "l'erede rapito" costruisce la prima parte della narrazione interamente su una lenta ricostruzione del passato della protagonista, ossia gli eventi accaduti tra il prologo e il primo capitolo.                                                                                                


UNA STORIA D'AMORE... O FORSE DUE. 

La Black concentra gran parte della sua narazione sui sentimenti, raccontando due storie d'amore diverse ma ugualmente coinvolgenti: quella tra Suren e Oak e quella, in secondo piano ma non meno importante, tra Hyacinte e Tiernan.
Suren, affamata d'amore e Oak, amatissimo dalle sorelle ma cresciuto con l'amore distorto delle fate, è fino alla fine ambiguo nelle sue azioni, ed ogni suo gesto viene percepito con diffidenza da Suren, dilaniata dal desiderio di credere alle sue attenzioni e dal timore che ogni parola del principe non sia che una menzogna, un'altra ferita sul suo cuore.
Hyacinte e Tiernan, due soldati, ex amanti separati dalla scelta di diverse fazioni durante la Battaglia del Serpente, accompagnano il principe Oak: Tiernan perché è la sua guardia personale, Hyacinte perché è stato fatto prigioniero da Tiernan. Sebbene si siano fatti vicendevolmente del male, si amano moltissimo e si proteggono a vicenda. Soffrono entrambi per la lontananza, ma temono che le loro divergenze siano tali da impedire una riappacificazione.
Inoltre, Tiernan tiene prigioniero Hyacinte anche perché vorrebbe tornare con lui, ma come gli fa notare Suren è impossibile che Hyacinte lo ami ancora se lo tiene prigioniero. E lei, quando parla di prigionia, sa benissimo di quale sofferenza si tratti.
Ammetto di aver preferito la seconda storia d'amore: mentre la prima a tratti rischia di diventare troppo ponderante e soffocare la storia narrata, l'amore tra i due soldati si caratterizza per una delicatezza che la rende ancora più toccante e verosimile.


UNA NUOVA TRADUZIONE: ERA NECESSARIA?

Chi ha letto la prima trilogia nella precedente traduzione, si troverà spaesato nell'incontrare alcuni nomi poco familiari nelle prime pagine. Farnia, infatti, in questa edizione è diventato Oak; il regno degli elfi è diventato un più pratico "Elfhame".
C'era bisogno di questi rimaneggiamenti nella traduzione?
Ovviamente no. Mi sono piaciuti? No: se potevo capire la scelta di lasciare che il nome del principe restasse Oak e non Farnia mi risulta misteriosa la necessità di cambiare "il regno degli elfi" in "Elfhame", che risulta decisamente sgraziato nel testo italiano.
Al di là di questi rimaneggiamenti che non ho apprezzato, il testo è decisamente pregevole, scorrevole e, in quasi tutti i punti, ben tradotto. Ci tengo a precisare che tradurre un romanzo di Holly Black non è semplice, a causa del suo massiccio uso di giochi di parole, dei quali è difficile rendere il senso in italiano.

CONCLUSIONE

La violenza spietata delle creature fatate ritorna in questo ultimo romanzo, che descrive magia, sortilegi e tradimenti con tanta verosimiglianza da indurre quasi a credere che sì, un mondo fatato esiste veramente, appena oltre i confini del paese, laggiù oltre i folti alberi, dove lo sguardo ardito si spinge, dove qualcosa di luccicante brilla, in fondo ad un lungo sentiero...


"Con i capelli e questo vestito sono proprio bella. Il tipo di bellezza che permette ai mostri di ingannare la gente nella foresta e trascinarli in danze che li porteranno a una tragica fine."

Ringrazio la Mondadori per l'invio della copia digitale e cartacea e le mie amiche lettrici che hanno organizzato il review party. Vi invito a visitare i loro blog per leggere pareri differenti e scoprire cosa pensano dell'ultima opera di Holly Black.

venerdì 12 maggio 2023

"Il popolo dell'autunno" di Ray Bradbury: confronto tra un romanzo indimenticabile ed un film dimenticato


"Per alcuni, l'autunno viene presto, e permane per tutta la vita, quando ottobre segue settembre, e novembre tocca ottobre, e poi, invece di dicembre e del natale, non c'è la stella di Betlemme, non c'è letizia, ma ritorna settembre e il vecchio ottobre, e così via, per tutti gli anni, senza inverno, senza primavera, senza estate vivificatrice. Per questi esseri, l'autunno è la stagione normale, l'unica stagione, e non c'è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove vanno? Verso la tomba. È sangue che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte. Che cosa pulsa nella loro testa? Il verme. Che cosa parla attraverso le loro bocche? Il rospo. Che cosa guarda attraverso i loro occhi? Il serpente. Che cosa ode attraverso le loro orecchie? L'abisso tra le stelle. Scatenano il temporale umano per le anime, divorano la carne della ragione, riempiono le tombe di peccatori. Si agitano freneticamente. Corrono come scarafaggi, strisciano, tessono, filtrano, si agitano, fanno oscurare tutte le lune, e rannuvolano le acque chiare. La ragnatela li ode, trema.. si spezza. Questo è il popolo dell'autunno. Guardatevi da loro.“

-Ray Bradbury

Ray Bradbury, scrittore americano venuto a mancare quattordici anni fa, è stato un prolifico autore di libri e racconti di vario genere, con una predilezione per il genere horror e noir. Si caratterizza per una prosa poetica e musicale, che si arrotola su sé stessa come una spirale di sogni e avvolge il lettore invadendo la sua mente di immagini così nitide e suggestive da restare profondamente incise nella fantasia.

TRAMA
"Il popolo dell'Autunno" è uno dei suoi libri più famosi, da cui è anche stato tratto un film, ben poco famoso a causa delle sue vicissitudini commerciali ma decisamente pregevole.
Negli anni Ottanta, in un piccolo paesino dell'Illinois giunge, inattesa, una fiera itinerante, ricca di attrazioni meravigliose e giostre superbe. Ma cosa nasconde l'inquietante proprietario Mister Dark, e perché intorno ad essa iniziano a verificarsi fenomeni insoliti e misteriose sparizioni? Jim e Will, i due giovani protagonisti, entusiasmati dall'arrivo della fiera, decidono di indagare, ma quello che inizia come un gioco spensierato li porta a scoprire verità tremende e terribili. La fiera nasconde infatti una giostra che possiede l'oscuro potere di far ringiovanire o invecchiare chi sceglie di salirvi. In molti non resistono alla tentazione di fare qualche giro sulla giostra, ma a che prezzo? L'amicizia di Jim e Will saprà resistere alle difficili prove che li attendono? E soprattutto le loro anime resteranno intatte nonostante i numerosi orrori a cui assisteranno?

Di cosa tratta il popolo dell'autunno? Difficile dirlo. Sono moltissimi i temi che Bradbury riesce ad affrontare, attraverso le righe di una storia che apparentemente sembrerebbe essere un semplice racconto fantastico dell'orrore per ragazzi.
I protagonisti hanno quattordici anni, un'età emblematica, in cui l'infanzia rimane poggiata sulle spalle come un mantello e l'età adulta, con i suoi misteri e i suoi drammi, appare come un lontanissimo traguardo.

Spesso il target di un'opera è deducibile dall'età dei suoi protagonisti, ma questo non vale per "Il popolo dell'autunno", romanzo che si rivolge ad un pubblico adulto e maturo, che nei due quattordicenni potranno rivedere lo scintillante splendore della propria trascorsa giovinezza.

JIM E WILL: DUE SGUARDI AGLI ANTIPODI SULLA GIOVINEZZA
Jim e Will, ragazzini dal carattere molto diverso ma legati da una forte amicizia, che li ha uniti sin dalla più tenera infanzia, vengono turbati dall'arrivo del circo, e le allettanti promesse che esso porta con sé rappresenteranno per entrambi una tentazione a cui è difficile resistere.
Jim, cresciuto senza padre, con una madre sempre triste, avverte in modo particolarmente forte il richiamo della giostra: dentro al suo cuore vorrebbe infatti essere già adulto, per poter sopperire alla mancanza di una figura genitoriale maschile, poter essere un sostegno per sua madre ed essere guardato dalle donne, dalle quali si sente molto attratto.
Will invece, che ha una famiglia sana ed è molto coccolato ed amato dai suoi genitori, non avverte lo slancio in avanti che attrae Jim, desidera soltanto trattenerlo a sé dal momento che gli vuole molto bene e lo considera il fratello che non ha mai avuto.
Non gli permette di lasciarlo indietro, anche quando lo vede scappare di casa da solo non si offende ma lo insegue, perché scorge che i suoi desideri potrebbero trascinarlo lontano da lui, lungo sentieri misteriosi dove lui non potrebbe seguirlo, e dove potrebbe cadere o perdersi per sempre.

Un altro personaggio importante, che si può annoverare tra i protagonisti, è il padre di Will, Charles. Essendosi sposato a trentanove anni, ha ormai superato i cinquant'anni e si sente spesso troppo vecchio per essere padre di un vivace quattordicenne, per il quale teme di essere un genitore inadeguato. In effetti i due non parlano molto, e questa mancanza di dialogo fa soffrire padre e figlio.
Tuttavia, è proprio con lui che Will sceglie di confidarsi, quando gli eventi sembrano sopraffarlo.
E il padre dimostra di credergli, gli offre la sua fiducia e diventa proprio lui un punto di riferimento anche per Jim, sempre in bilico sull'abisso dei suoi pensieri che minacciano di inghiottirlo, sul punto di gettarsi giù.

LA GIOSTRA, CULLA DI PROMESSE 

La giostra, il segreto inquietante che nasconde la fiera del signor Dark, capace di aggiungere anni così come di toglierli, rappresenta la tentazione, la promessa di realizzare sogni e desideri segreti ed inconfessabili. Una magia che sembra aprire ogni possibilità, una specie di miracolo, senza sforzo, il cui prezzo in realtà è un incubo, fornendo una punizione che ammicca ai ragazzi -come il Lucignolo di Collodi nel suo "Pinocchio"- incauti somari che visitano il paese dei balocchi e non sanno che quel viaggio non sarà senza conseguenze. 

Una storia di genere fantastico diventa così una metafora di riflessione sullo scorrere del tempo e sull'esistenza, sulle possibilità perdute e andate, su quelle che rimangono.
Un romanzo sui legami che si possono sempre riallacciare, sull'accettazione di sé stessi e del proprio tempo.

L'ADATTAMENTO CINEMATOGRAFICO: UN FLOP O UNA PERLA DIMENTICATA?
                  
L'adattamento cinematografico realizzato dalla Disney, ("Something wicked this way comes") - che poi lo ha rinnegato per via dello scarso successo ottenuto - è un prodotto visivo che ha i suoi limiti, non eccellente ma indiscutibilmente di notevole impatto, che riesce a restituire le stesse inquietanti ed introspettive atmosfere del romanzo.
Ovviamente a causa delle tempistiche ristrette del film qualche messaggio più sottile non è stato particolarmente chiaro, e avrebbe potuto essere sottolineato meglio, ma il senso profondo della storia era comunque definito e ben spiegato.
Molto discutibile la scelta di abbassare l'età dei protagonisti, che nel film hanno dodici anni, sono praticamente dei bambini e a quell'età è difficile avvertire la tentazione descritta nel libro di accorciare i tempi dell'infanzia e correre verso l'età adulta.
Il film inoltre è stato privato - probabilmente perché sarebbe stato troppo lungo - di alcune scene importanti, che tuttavia potevano essere inserite se fossero state evitate alcune parti che nel libro non c'erano e che quindi non risultavano in alcun modo propedeutiche alla storia.
Ho apprezzato particolarmente gli attori che hanno interpretato il signor Charles e mister Dark, rendendo indimenticabile il dialogo sul tempo intrattenuto fra le suggestive pareti di una silenziosa libreria, una scena decisamente spaventosa ma potentissima, che racchiude la morale di Bradbury.

Un'altra scena intensa è quella in cui il signor Dark apre le mani dinanzi a Charles, per mostrargli che si è tatuato i volti dei due bambini che cerca: un gesto che sembra la versione corrotta di una preghiera, con i palmi non rivolti al cielo ma verso un'umana creatura, mani che non implorano e non sperano ma che offrono e cercano dannazione e condanna. Mani che feriscono chi si abbandona alla loro stretta illusoria, dita terribili e mortali, di cui avere paura.
DA LEGGERE? OVVIAMENTE. E SOPRATTUTTO DA RILEGGERE...

Le parole di Bradbury si muovono in anelli vorticosi che confondono e avvincono il lettore in una morsa di spire.
Siete pronti a perdervi un tale labirinto di illusioni?                               
L'autore vi sfiderà a trovare l'uscita...                                                                    

martedì 31 gennaio 2023

"Ex Tenebris" di Lorenzo Basilico

"Ex Tenebris" è un romanzo horror fantasy di Lorenzo Basilico, pubblicato dalla casa editrice Saga, nuova realtà editoriale che ha proposto in Italia numerosi di genere horror e fantasy. Saga si contreddistingue per le sue belle edizioni, ed "Ex Tenebris non fa eccezione": ogni capitolo è infatti accompagnato da deliziosi decori notturni, che aiutano a definire meglio l'atmosfera del racconto. I caratteri grandi inoltre, aiutano a rendere più agevole la lettura.

Il romanzo segue le avventure di un mago in fuga da nemici pericolosi, che si affianca di alleati improbabili e stravaganti.
In una storia che sa rendersi accattivante e incuriosire, grazie alla sapiente strategia di rivelare al lettore poco alla volta e lasciare molto non detto avvolto nel mistero, l'autore riesce a catturare l'attenzione del lettore, in questo libro che è solo il primo di quella che promette di essere un'interessante saga fantasy, con un'ambientazione d'eccezione: l'Italia, troppo spesso ignorata scenario per il fantasy, genere i cui autori sembrano spesso privilegiare mete lontane ed esotiche.

Ex Tenebris è una lettura perfetta per chi ama le atmosfere dark e i personaggi grigi, non perfetti ma nemmeno completamente negativi. Un romanzo che si prende le sue piccole libertà nel pizzicare una realtà non sempre piacevole e sana, spesso costruita su valori discutibili.

Lo stile è scanzonato, permeato da quell'umorismo con cui i telefilm americani di genere fantasy -cito Supernatural e Buffy- hanno conquistato il pubblico europeo: un sarcasmo e pungente, che riesce sempre a strappare un sorriso, capace di fare da contraltare anche nelle situazioni più pericolose e drammatiche.

Il protagonista, in prima persona, narra le sue rocambolesche avventure -o meglio, disavventure- coinvolgendo il lettore in una narrazione serrata e ricchissima di eventi e personaggi.

L'autore ha arricchito il suo universo narrativo di creature fantastiche e imbastito un sistema magico complesso e lussureggiante, descrivendo una Milano seducente e fatale, rumorosa e caotica ma anche capace di un rivelare un mondo segreto e silenzioso.

Per descrivere il suo universo fantastico, l'autore attinge ad un nutrito corpus di leggende e mitologia, disseminando il testo di splendidi easter egg che saranno una piacevolissima sorpresa per gli appassionati del genere.

"Ex Tenebris" è stata una piacevolissima sorpresa, un libro frizzante e bizzarro, una lettura fresca che riesce ad intrattenere con piacere e saprà regalare varie ore di magia e divertimento. 


"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna


"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna è il secondo volume della serie fantasy iniziata con "Le guerriere dal sangue d'oro".

Sono ormai trascorsi sei mesi da quanto Deka ha liberato le divinità nell'antico regno di Otera e da quando ha scoperto la sua vera identità, ma il cuore del racconto deve ancora iniziare visto che si avvicina il momento in cui i suoi talenti saranno messi a dura prova in ardue battaglie.
Un potere oscuro e misterioso sta crescendo in Otera e soltanto Deka, in compagnia delle sue fidate compagne, può sconfiggerlo.
Sembra che nessun potere sia effettivamente in grado di resistere al potere di Deka, tuttavia un misterioso segreto potrebbe indurre la guerriera a mettersi nuovamente in discussione, e a porsi di nuovo mille domande su chi sia veramente e su quale sia il suo destino.

Anche stavolta il romanzo presenta una copertina superba, il cui colore scuro fa presagire il contenuto del romanzo.
"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è, infatti, un libro piuttosto dark, in cui la storia assume delle pieghe veramente cupe, discostandosi dal più puro intrattenimento del libro precedente.
Deka dovrà infatti affrontare numerose difficoltà, che si presenteranno via via lungo il suo cammino.

Le tematiche affrontate sono abbastanza forti, e potrebbero deludere un pò chi si aspettava un libro perfettamente in linea con quello precedente: tuttavia, se ci si approccia al romanzo nell'ottica di una storia che matura e diventa più "adulta" è possibile apprezzarla appieno.

Alcuni colpi di scena non si rivelano tali, perché l'autrice fornisce sufficienti informazioni al lettore da fargli intuire cosa sta per accadere, anche se questa probabilmente è una scelta voluta di Namina Forma, e non una caduta di stile.

La scrittrice, con la sua prosa ricca e dettagliata, riesce a riportare il lettore in un attimo nel suo fantasioso mondo narrativo, un universo che aveva affascinato nella prima avventura di Deka: uno scenario nel quale tutti i suoi personaggi, ciascuno ben delineato, prendono vita e appaiono al lettore in tutta la loro fulgida tridimensionalità.

Anche la storia d'amore, che nel primo libro sembrava semplicemente un elemento appena accennato e forse vagamente stereotipato, ha modo di essere approfondito, e dunque è sicuramente definito meglio.

"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è uno young adult maturo, appassionante e intrigante, che saprà coinvolgere i lettori sino all'ultima pagina, sorprendendo chi aveva amato "Le guerriere dal sangue d'oro" con una storia superba, dalle inaspettate tinte forti. 

venerdì 13 gennaio 2023

"La stanza grigia": un fumetto thriller firmato Uppercomics

"In amore vince chi fugge... se ci riesce." 

"La stanza grigia" di Chiara Scarpitta, manga italiano pubblicato dalla casa editrice Upper Comis, sin dalla prima vignetta mi ha completamente... "rapita".
Termine decisamente calzante, poiché il fumetto narra le vicende del diciannovenne Marco e di Angelica, una coetanea ossessionata da lui. Conosce il suo colore preferito, ha imparato a cucinare i piatti che ama, ricorda le sue abitudini. E lo ha rapito, rinchiudendolo in una stanza nel seminterrato di casa sua... dove intende farlo restare fin quando non si innamorerà di lei. Una stanza completamente grigia, da cui il titolo dell'opera.
Marco si domanda cosa può aver fatto per meritare un simile destino. Tenta di aggredire più volte la ragazza per fuggire, ma finisce sempre soprafatto dall'astuzia di Angelica di cui, suo malgrado, non può che ammirare il perverso intelletto. 
Una stanza, un pringioniero, un'aguzzina: gli elementi perfetti per un fumetto thriller, che sa sorprendere con un finale inaspettato. 

L'atmosfera di tensione e la sensazione di oppressione dello spazio chiuso viene trasmessa efficacemente dai disegni dell'illustratrice Marilena Wu, che ha deciso di usare un chiaroscuro in cui viene lasciato poco spazio al nero. Il bianco prevale, interrotto da linee nette, nitide e pulite, che trasmettono un senso di gelo e danno forma ad uno spazio sospeso, irreale, pungente, perfetto per un simile racconto. 

"La stanza grigia" è un buon connubio tra inquietudine e mistero, una lettura perfetta per gli appassionati del genere.

giovedì 12 gennaio 2023

"La Collezionista di anime" di Kylie Lee Backer

"Penso... penso che la morte stia per venire a prendermi."
-La Morte viene a prendere tutti.-"


"La Collezionista di anime" è un romanzo di Kylie Lee Baker, autrice cresciuta a Boston e che ha vissuto ad Atlanta, Salamanca e Seoul. Ovviamente nella scrittura porta le usanze, i miti e le tradizioni delle città nelle quali ha vissuto.
La cultura giapponese è sicuramente la più presente nel testo, con tutte le sue suggestioni magiche, citando leggende, armi e riti tipici. Non tutto viene spiegato nel dettaglio, quindi risulterà certamente più chiaro a chi già ne è appassionato ed informato.

Sul finire dell'Ottocento, a Londra, vive Ren Scarborough, una raccoglitrice di anime, quella che viene definita una "shinigami", nella cultura giapponese. Tuttavia, Ren deve rispettare la rigida gerarchia dei mietitori, i quali la disprezzano e spesso la denigrano.
Quando perde il controllo delle sue abilità di shinigami, Ren lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l’accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni, ma soprattutto in cerca delle sue origini. Insieme al fratello minore, suo alleato da sempre, Ren entra negli inferi alla ricerca della dea della Morte, da cui vuole ottenere il riconoscimento dei suoi sforzi e del suo lavoro. Ma al cospetto della morte Ren scoprirà che niente di ciò che ha fatto è sufficiente, e che dovrà ancora combattere per dimostrare il suo valore come shinigami e per conquistarsi il posto che desidera.
Riuscirà a compiere la sua missione e a scoprire chi è e chi è destinata ad essere?

Ren Scarborough è una shinigami il cui lavoro è quello di mietere le anime. Da sempre si è identificata con le sue capacità ed i suoi poteri, proprio per tale ragione, quando inizia a perdere il controllo su di essi, ogni sua certezza va in crisi.
L'avventura di Ren rappresenta la confusione dell'adolescenza che cerca la sua risoluzione grazie alla ricerca dell'identità, un percorso lungo e travagliato che conduce, dopo tante sofferenze, all'età adulta.

"-Non sei una shinigami - disse la voce. -Hai il volto di una mietitrice.-
Poi la mano dell'oscurità mi gettò di nuovo sul pavimento, e mi trovai con il viso premuto su un tappetino.
-Sono una shinigami - protestai con voce tremante. Se c'era una cosa assolutamente vera nella mia vita, era quella. Era ciò che mi era stato detto per tutta la vita. era la ragione per cui avevo dovuto abbandonare la mia famiglia. Dovevo essere una shinigami perchP se non lo ero allora non ero niente."

Anche Ren, come tutti, cerca una persona che la completi, che condivida con lei ogni debolezza, qualcuno che la accetti e che riesca a vedere in lei bellezza e meraviglia, nonostante tutte le parti buie che avverte dentro di sé. Tra i vari personaggi che le ruotano attorno, forse troverà qualcuno nei cui occhi effettivamente possa vedersi unica, speciale, sé stessa.
Una parte importante della storia è infatti lasciata al romanticismo, viene descritto lo sbocciare di una tenera storia d'amore, sentimento capace di nascere anche nel dominio della morte.

La parte migliore del romanzo è la costruzione del mondo fantastico e dell'immaginario ideato dall'autrice. Un abisso buio e pieno di orrori, un'idea nata da un intreccio di leggende ed idee nuove, che è descritto così bene da risultare concreto e pulsante di vita dinanzi agli occhi della mente del lettore.

"La Collezionista di Anime", primo di una dilogia dark fantasy, è un romanzo accattivante e intrigante, che presenta un'idea originale e particolarissima, descrivendo un mondo oscuro e affascinante. Il libro perfetto per chi ha amato la serie "Falce" e desidera leggere una storia magica, oscura e misteriosa. 

"La regina di Attolia" di Megan Whaler Turner

"La Regina di Attolia" è il secondo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo) nella collana Young Adult.
Il libro contiene anche "La danza del coltello", una storia esclusiva che approfondisce il personaggio di Eugenides, una ricca introduzione sui personaggi e divinità e una dettagliata mappa del mondo di "Il ladro della Regina".

Eugenides è riuscito nella missione che gli è stata affidata: ha rubato il dono di Hamiathes, ma così facendo ha attirato su di sé l'odio della regina di Attolia che, coperta di vergogna per essere stata ingannata dal ladro, desidera vendicarsi della sua insolenza. Pur di ottenere la vendetta è pronta a tutto, persino a mettere a rischio la pace del suo regno. Eugenides riuscirà a sfuggire alla sua trappola, oppure cadrà, come si aspetta la regina, nella sua tela ben intrecciata?

Dopo il finale esplosivo del primo libro, ne "La Regina di Attolia" proseguono le avventure di Eugenides, l'arrogante ladro sicuro di sé e fin troppo arrogante. In questo romanzo le sue abilità saranno seriamente messe alla prova, dal confronto con una rivale degna del suo intelletto: la regina di Attolia.
Eugenides, più maturo e cresciuto rispetto alle sue precedenti imprese, saprà tuttavia mostrarsi all'altezza di vincere la partita a scacchi con la regina?
Mentre si avvia verso una fine ingloriosa o verso la più soddisfacente delle vittorie, il lettore segue le sue rocambolesce avventure, scoprendosi sempre a tifare per lui, visto che assume sempre di più le virtù e le caratterische di un eroe fiabesco tipico all'altezza dei più furbi personaggi delle fiabe dei fratelli Grimm.
Una sfida intrigante che saprà tenere in sospeso i lettori.
Anche in questo secondo romanzo si ritrova la preziosa e lussureggiante ambientazione del precedente, che pesca a mani aperte dal ricco immaginario fiabesco e mitologico orientale e occidentale.

"La regina di Attolia" è un romanzo coinvolgente ed interessante, che si rivelerà un sequel perfettamente all'altezza del romanzo precedente, e che soddisferà le aspettative di chi era rimasto con il fiato sospeso sfogliando l'ultima pagina de "Il ladro".















"Il ladro" di Megan Whalen Turner


"Il ladro" è il primo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo, "la Regina di Attolia") nella collana Young Adult.
La serie è così accattivante e coinvolgente da aver incuriosito persino la Disney, che ne ha acquistato i diritti per produrre una serie televisiva, che sarà adattata da BRian Duffield e prodotta da Jim Whitaker.

Eugenides, un giovane ladro, è così convinto delle sue abilità di furfante da essere certo di poter compiere qualsiasi furto restando impunito. Ma si sbaglia, e lo scopre nel modo più spiacevole: viene infatti colto in flagrante ed arrestato. Tuttavia le stelle sorridono ad Eugenides, infatti il magus del re di Sounis, che ha visto del talento nel ragazzo, gli propone uno scambio: otterrà la sua libertà se si unirà ad una pericolosa spedizione per recuperare una magica e leggendaria pietra. Eugenidas non è particolarmente entusiasta della missione che gli viene proposta, ma dal momento che l'alternativa sarebbe restare per il resto dei suoi giorni in prigione, non può certamente rifiutare.
Inizia così la sua avventura, che sarà un viaggio non solo fisico, attraverso terre misteriose e terribili, ma anche interiore, che lo porterà a crescere e maturare, portandolo ad interrogarsi su cosa davvero desidera dalla vita.

Eugenides, soprannominato Gen, è il personaggio principale della storia. Giovane ladro senza grandi aspettative, vive alla giornata e non si è mai preoccupato troppo del suo futuro. Eccessivamente sicuro di sé, è pieno della boriosa arroganza giovanile, che durante le prime pagine lo fa apparire come un personaggio superficiale e interessato soltanto ai propri bisogni e alle proprie necessità.
Nel corso del racconto, tuttavia, nel corso della storia si evolve e vengono presentati vari aspetti di Gen che contribuiscono via via a dargli tridimensionalità, facendolo apparire verosimile ed in costante evoluzione.

Tutti i personaggi che lo circondano sono ben delineati: il saggio Pol, il diplomatico Sophos, lo spietato Ambiades. Ognuno di loro ha le sue caratteristiche peculiari e ciascuno di essi sarà cambiato dall'esperienza del viaggio affrontato.

L'ambientazione, il mondo nel quale si muovono i personaggi, è uno scenario magico ed evocativo, che diventa uno sfondo perfetto per un'avventura fantasy dal profumo classico ma con una narrazione svelta e moderna.
In particolare, il ritmo narrativo accellera nella seconda parte del libro: dal momento che la storia inizia in medias res, quando Gen è in prigione, l'autrice si prende del tempo per presentare la situazione, i personaggi, il mondo fantastico che ha creato, quindi gli avvenimenti possono sembrare pochi e poco avvincenti. Dalla seconda parte del libro in poi invece il romanzo diventa incalzante, si susseguono eventi, intrighi e colpi di scena.

"Il ladro", essendo il primo di una serie, è chiaramente un testo introduttivo, tuttavia personalmente non ho avuto difficoltà a sentirmi coinvolta nelal storia sin dalla prima pagina. Credo che costituisca l'ottima premessa di una bella storia, di cui sono curiosa di conoscere il seguito. 

lunedì 9 gennaio 2023

"Blue nella terra dei sogni: Il ritorno del cieco" di Davide Tosello


"Blue nella terra dei sogni- Il ritorno del cieco" pubblicato dalla casa editrice StarComics nella collana Astra è l'ultimo volume della trilogia a fumetti di Davide Tosello, una storia colorata e poetica che trasporta il lettore in un mondo incantato e metaforico, dove dietro ogni peripezia e ogni strambo personaggio si cela un significato nascosto le cui interpretazioni, anche se talvolte guidata dall'autore, sono affidate soprattutto alla lettura del pubblico.
Come nei precedenti volumi, Tosello propone una ricca playlist di canzoni da ascoltare durante la lettura: melodie che, accompagnate alle sue vignette surreali e bizzarre, contribuiscono a rendere il fumetto un'esperienza profonda e coinvolgente. 

Blue, da quando si è svegliata un mattino nella sua casa vuota, si aggira senza meta in un mondo a lei sconosciuto, sola ed inseguita da creature misteriose e soprattutto perseguitata da una foresta di alberi vivi che minacciano la sua incolumità, senza conoscere lo scopo del suo viaggio.
D'improvviso scopre che la surreale esperienza che sta vivendo è un sogno, ma... non è "solo" un sogno, bensì un viaggio metaforico nel suo inconscio, un tragitto mentale che il suo cervello le sta offrendo e che si concluderà con il suono della sveglia. 


Quindi a Blue non restano che poche ore per scoprire qual è lo scopo finale del suo viaggio onirico, cosa la sua mente sta cercando di dirle. E così, mentre i minuti scorrono sempre più veloci come biglie che rotolano sulle dune sabbiose, Blue deve prendere una decisione: attendere senza far nulla che suoni la sveglia e il sogno finisca per sempre o affrontare la terribile foresta nera e ciò che essa rappresenta?


Con "Il ritorno del cieco" si conclude la serie di Blue nella terra dei sogni, un lungo viaggio di quasi trecento pagine a fumetti che riesce a far volare con la fantasia e l'immaginazione in terre lontane e lussureggianti e che racconta sogni, speranze e desideri universalmente condivisi da giovani, adulti, bambini e ragazzi.
Ciascuno di noi ha infatti degli angoli nascosti nella sua mente, una "foresta nera" in un anfratto buio dell'anima che nasconde orrori e paure da cui cerca disperatamente di scappare.

Eppure, come impara Blue, soltanto riappacificandosi con sé stessi e accettando i propri timori si può capire davvero come affrontare il futuro con determinazione e senza nascondersi dinanzi alla sofferenza.

Blue, protagonista dai caratteristici capelli azzurri, in questa ultima avventura incontra personaggi ancora più misteriosi e pericolosi che in passato, e dovrà capire di chi fidarsi e da chi invece stare lontana. In un percorso che racchiude mille strade, quale sarà quella giusta da seguire?

Sebbene Blue sia protagonista del racconto, ruolo rilevante ha anche la piccola balena che ha accompagnato Blue dall'inizio del viaggio: la strana creatura, che ha iniziato ad ingrandirsi dal secondo volume in poi, in questo terzo volume diventa enorme. Cosa rappresenta, e perché segue Blue ovunque? Questa domanda, insieme a tante altre, accompagnerà il lettore che cercherà, durante la lettura, di trovare risposta ai tanti quesiti dell'autore, piccole sfide che ispirano riflessioni e pensieri che accompagnano anche dopo aver chiuso l'albo, lasciando il cuore più ricco di prima, in qualche modo prezioso e segreto. 

E se, dopo aver concluso la storia, proverete nostalgia per quell'universo magico che avete appena lasciato, non preoccupatevi:
Nelle ultime pagine, si nasconde una sorpresa... che ci sia forse qualche spunto per un possibile sequel della storia di Blue?
A voi scoprirlo. 

domenica 8 gennaio 2023

"Until I meet my husband" di Ryosuke Nanasaki e Yoshi Tsukizuki


"Until I meet my husband" è un volume pubblicato dalla casa editrice Starcomics sia in versione manga che in versione romanzo. Si tratta della storia vera di Ryosuke Nanasaki, illustrata dalla mangaka Yoshi Tsukizuki. Io ho letto la versione manga, che mi è stata inviata dalla casa editrice.

L'autore, un uomo omosessuale, ha scelto di narrare la sua storia per sensibilizzare i lettori e spiegare le difficoltà che ha dovuto affrontare durante la sua vita, da giovane sino al raggiungimento dell'età adulta.
La prima vera battaglia di Ruosuke è stata quella con sé stesso, che si rifiutava drasticamente di accettare la sua identità e le sue inclinazioni.
Infatti scoprirsi diversi dagli altri, proprio nell'età adolescenziale, quando si desidera l'omologazione e l'accettazione dei coetanei, può rivelarsi un'esperienza traumatica.
Ryosuke racconta ogni cosa senza risparmiare nulla: la sorpresa, da bambino, di possedere interessi giudicati insoliti per un maschietto, le prime prese in giro, il turbamento di scoprirsi attratto dai ragazzi e non dalle ragazze.
L'omosessualità viene presentata come una diversità che non si sceglie, ma che diventa un aspetto determinante della personalità e della vita.
Ryosuke attraversa la vita passando dall'ingenuità alla convinzione di non poter essere amato, perché la sua sensibilità si scontra con l'incontro di vari omosessuali che vivono nell'ombra e non cercano l'amore, non lo desiderano, ma cercano semplicemente incontri occasionali. Demoralizzato e convinto di non poter trovare niente di meglio delle avventure, Ryosuke si abbandona ad una vita dissoluta che tuttavia non lo rende felice. Ad un certo punto illude di incontrare l'amore, ma proprio quando inizia a concedersi di essere felice si rende conto di aver trovato un compagno troppo geloso, oppressivo, che non gli permette di vivere una vita serena.
Ricaduto nel pessimismo e nella solitudine, torna a vivere godendosi ogni giornata senza sperare troppo in cosa gli riserva il domani, tuttavia l'incontro con un uomo che porta il suo stesso nome e che si mostra particolarmente tenero nei suoi confronti gli fa credere che da lui potrebbe avere qualcosa di più di una notte di passione.
Attraverso varie vicissitudini, Ryosuke trova il suo lieto fine, e capisce che non avrebbe mai dovuto arrendersi all'infelicità e che causa del suo dolore sono state solamente le sue convinzioni e il rifiuto che provava nei suoi stessi confronti, comprendendo l'esigenza di far pace con i suoi stessi sentimenti e con sé stesso.

La storia che intendeva raccontare l'autore è stata resa benissimo da dai grigi di Yoshi, dalle espressioni dei personaggi, dall'attenzione sempre concentrata sui volti.

Le illustrazioni del volume non sono mai eccessivamente volgari, tuttavia varie tavole presentano contenuti piuttosto espliciti, perciò il volume si rivolge esclusivamente ad un pubblico adulto e maturo.

"Until I meet my Husband" è una storia d'amore, ma non la storia di due persone che si incontrano.
O almeno, non solo: è la storia di tutto ciò che viene prima, di un uomo che impara ad affrontare il timore di essere giudicato, i pregiudizi sempre vivi nella società, la paura di esporsi ad un tribunale in cui teme il giudizio altrui ma nel quale si è già condannato per primo. Un uomo che impara ad amare sé stesso, con pregi e difetti, fino a quando non diventa pronto per offrirsi ad un altro e poter realizzare il suo sogno di vivere insieme ad un'altra persona.



mercoledì 4 gennaio 2023

"L'allieva di Sherlock Holmes" di Laurie R. King


Laurie R. King è un’autrice bestseller che ha scritto oltre trenta romanzi. 
"L'allieva di Sherlock Holmes" è il primo romanzo della lunga serie "Mary Russel e Sherlock Holmes", pubblicato dalla casa editrice Fanucci nella sezione "Leggereditore". Il secondo volume della serie, dal titolo Il nuovo Tempio di Dio, è da poco disponibile in libreria.

E' il 1915 e Sherlock Holmes, ormai ritiratosi dalle scene, trascorre il suo tempo studiando le api da miele. La sua esistenza procede tranquilla finché non si imbatte in Mary Russel, giovanissima orfana dal brillante intelletto. Sebbene inizialmente Sherlock sia riluttante a prendersi cura di lei, anche perché è profondamente geloso della sua preziosa solitudine, sceglie di accoglierla in casa propria, affindandola alle cure della governante. 
Tuttavia non si pentirà di questa decisione, dal momento che, quando un un misterioso attentatore metterà in pericolo la sua stessa vita, costringendolo a riprendere le sue attività di investigatore, Mary Russel si dimostrerà una preziosa alleata, e costituirà anche per lui il frizzante stimolo di cui aveva bisogno per riprendere il suo vecchio lavoro e la vita condotta fino a pochi anni prima. 
Insieme, riusciranno Sherlock e Mary a sventare i piani del misterioso attentatore? E come si evolverà il legame che li unisce? 

Mary Russel è un personaggio fresco e giovane, che segue perfettamente le tendenze contemporanee: negli ultimi tempi, infatti, sia in letteratura sia in ambito cinematografico, stanno riscuotendo un notevole successo le figure che brillano per intelletto e iniziativa, distinguendosi dagli altri. 

Arthur Conan Doyle ha creato un personaggio da cui ancora oggi numerosi autori traggono ispirazione, sfruttando la popolarità del celeberrimo detective londinese e approfittando della curiosità che egli desta, pur in una veste letteraria che si prende qualche libertà. 
Lo Sherlock Holmes di Laurie R. King è un uomo che si è ritirato dalle scene, riservato e in un certo senso decontestualizzato, che non ama stare al centro dell'attenzione. Ha persino allentato la profonda amicizia che lo legava al dottor Watson. 
Sempre caratterizzato da un cervello finissimo, tiene concentrata la sua mente grazie allo studio delle api, microcosmo che lo affascina profondamente. 

L'arrivo di Mary Russel lo incuriosisce e lo stuzzica, anche perché, tranne pochissime eccezioni - si ricordi Irene Adler, la sola che lo aveva ingannato - Holmes non ha mai stimato eccessivamente le donne, non ne ha mai incontrata nessuna che giudicasse alla sua altezza. L'universo femminile è sempre stato distante dal mondo letterario di Sherlock Holmes, e forse proprio questa è la ragione che ha indotto tanti autori ad immaginare cosa sarebbe potuto accadere se, nella vita di Sherlock, fosse entrata una donna capace di tenergli testa, capace di di mostarsi come sua eguale. 

Laurie R. King offre dunque una prospettiva di Sherlock decentrata che sottolinea l'immenso spettro di possibilità in più che potrebbe avere un simile personaggio se avesse al suo fianco qualcuno a fare da spalla femminile, una figura tanto rilevante da potersi contendere il ruolo di protagonista. 

La King ha certamente confezionato un prodotto letterario di qualità, un buon giallo con un personaggio accattivante e pieno di caratteristiche originali, che ben si sposa con Sherlock.
Il libro non manca di presentare difetti, quali un'eccessiva prolissità e forse la presentazione di un personaggio femminile fin troppo perfetto e virtuoso, costruito a tavolino. Una "Mary Sue", si potrebbe dire, con cui condivide persino il nome. 
Insieme alle sue numerose virtù, però, Mary ha anche particolarità che la rendono originale e anche il suo stesso egocentrismo contribuisce a renderla umana ed imperfetta.

Nel complesso il romanzo, narrato in prima persona proprio da Mary Russel, risulta accattivante e coinvolgente, scritto con uno stile svelto e capace di risvegliare nel lettore tensione nei punti giusti della storia. 
Un libro che potrebbe irritare i puristi, ma piacerà sicuramente a chi apprezza i "retelling" e desidera intraprendere un piacevole viaggio nel mondo di Sherlock Holmes, per circondarsi di quell'aria di mistero che si respira soltanto nel suo grazioso salotto. 


martedì 3 gennaio 2023

"Onyeka e l'accademia del sole" di Tolá Okogwu


"Onyeka e l'accademia del sole" edito da Rizzoli, è un romanzo di Tolá Okogwu, giornalista di origini nigeriane che, con questo libro, fa il suo ingresso nell'universo letterario della narrativa dell'infanzia: un esordio apprezzatissimo, che diventerà prossimamente un film Netflix (i diritti sono infatti stati acquistati dalle compagnie di produzione cinematografiche fondate da Will Smith e David Oyelowo).

Onyeka è una ragazzina di undici anni che vive in una casa modesta con la madre, che lavora in un centro di bellezza e si impegna quotidianamente per garantirle sicurezza economica. Nonostante ciò Onyeka, sarebbe felice solo se potesse finalmente sapere qualcosa di più sul padre che non ha mai conosciuto, una figura di cui sente fortemente la mancanza e del quale sua mamma non vuole mai parlarle. 
Onyeka non ha molti amici, perché è di origine nigeriana e ha dei capelli particolarmente folti e voluminosi che a Londra, dove vive, sono insoliti e costituiscono un frequente motivo di derisione da parte dai suoi compagni. 
Onyeka detesta i suoi capelli finché un giorno, durante una festa di compleanno in piscina, nel momento in cui la sua migliore amica Cheyenne rischia di annegare, prendono vita, salvandola. 
Quando sua madre scopre l'accaduto, le racconta che lei non è una ragazzina come tutte le altre ma è una Solari: una persona con una rara mutazione genetica che induce a sviluppare abilità fuori dal comune. Abilità che, dopo essersi manifestate, devono essere usate con saggezza e attenzione. Per questo la mamma decide di partire e portare Onyeka in Nigeria, per cercare suo padre da cui ha ereditato i poteri e farla studiere presso l'accademia del Sole, una scuola segreta fondata proprio per permettere ai Solari come lei di imparare ad usare i propri poteri. 
Onyeka inizia così un nuovo emozionante capitolo della sua vita, che la condurrà nel suo paese d'origine e che le farà scoprire molte verità nascoste che riguardano il suo passato e la sua famiglia. 
Cosa scoprirà? E cosa sarà in grado di fare, quando sprigionerà tutto il suo potere? 

La Nigeria, ha un ruolo rilevante nel romanzo, rappresenta il luogo dove risiedono le radici della protagonista, a cui è legata da lacci invisibili, tuttavia non costituisce soltanto un luogo reale ma rappresenta anche un ambiente esotico e magico, culla del suo passato e scrigno di risposte. 

La storia è raccontata in prima persona da Onyeka che narra gli eventi al presente, e quindi il suo punto di vista risulta perfettamente in linea con quello del lettore, poiché condivide con esso impressioni e giudizi senza fare anticipazioni.
La presentazione che fornisce dei vari personaggi che incontra è filtrata dalle relazioni intrecciate con loro, contribuendo ad un maggiore coinvolgimento durante la lettura. 
Inoltre, l'autrice fa uso di un cospicuo numero di metafore e similitudini inusuali ma di forte impatto visivo, che rendono la scrittura frizzante e perfetta per un pubblico giovane. 

L'ambientazione principale del romanzo è l'Accademia del Sole, una scuola dalla tecnologia incredibilmente sviluppata dove Onyeka ha occasione di conoscere coetanei che condividono con lei la nazionalità ed i poteri speciali. Inizialmente, teme di non riuscire a fare amicizia con gli altri studenti, anche perché il suo potere è insolito anche tra i Solari. Poi pian piano comprende che, se apre loro il suo cuore mostrandosi disponibile, gentile e aperta alle nuove conoscenze, essi hanno un atteggiamento accogliente nei suoi confronti. Onyeka si affezionerà talmente tanto ad alcuni compagni e condividerà con loro molti segreti importanti, al punto da arrivare a considerarli parte della sua famiglia. 
Gli amici di Onyeka sono tutti ben definiti e delineati, ciascuno con una personalità specifica. 
Particolarmente ben costruito è il legame che unisce la protagonista e sua madre: un rapporto fatto di conflitti e incomprensioni, in cui però l'affetto e la protezione reciproca non vengono mai a mancare. 
Altro personaggio fortemente presente pur senza figurare è il padre di Onyeka: dal momento che non ha mai avuto modo di conoscerlo, spesso si chiede se se ne sia andato perché non voleva prendersi cura di lei, o se invece l'abbia lasciata per il suo bene. Lo idealizza, ammantando la sua assenza di leggende per non valutare l'ipotesi di un abbandono, che la farebbe soffrire. 

L'ambientazione della scuola magica, per quanto non costituisca un elemento originale, è uno scenario sempre vincente per i romanzi di questo genere dedicati ad un pubblico giovane; inoltre, viene ben descritta ed è facile per il lettore immaginarla. 
La trama, per quanto non sia certamente nuova, non manca elementi di unicità: in particolare il potere dei capelli di Onyeka. 
Da dov'è nata quest'idea? L'autrice, nella postfazione del romanzo, lo spiega chiaramente. 

"So che potrà sembrare che i capelli afro siano una cosa curiosamente specifica su cui concentrare un intero libro, ma per me, e per molte persone che mi somigliano, i capelli non sono mai stati semplicemente capelli. Crescendo, i miei capelli sono sempre stati associati a qualcosa di negativo. Sono sempre stata consapevole che ci fosse qualcosa di sbagliato in loro, qualcosa che doveva essere aggiustato, con uno styling eccessivo o aggressivo, con trattamenti chimici o semplicemente nascondendoli. E' una convinzione che mi ha seguito sino all'età adulta, sino a quando, cioè, non ho finalmente imparato a orendermi cura dei miei capelli. 
Da allora mi sono resa conto che è questa bugia a fare più danni. La bugia che hanno rifilato a tutti noi, secondo la quale i capelli afro sono in qualche modo inferiori perché non si conformano agli standard di bellezza occidentali. Da qui l'idea di una nuova storia, quella di una ragazzina che scopre che proprio quei capelli che le hanno insegnato a considerare un difetto sono, in realtà, la sua forza più grande."

Nasce così la storia di Onyeka, ragazzina dall'indomabile chioma magica e dal carattere burrascoso, un personaggio che incarna chiunque si sia mai sentito solo, diverso e discriminato per qualche sua caratteristica unica, determinante ed immodificabile. Un'unicità che va valorizzata e mai repressa, proprio come scoprirà Oneyka, che imparerà a sprigionare con forza il suo potere, riempiendo di meraviglia chiunque la guardi. 

Onyeka rappresenta questo: la meraviglia antica e sempre nuova della bambina che diventa adolescente, consapevole della propria identità, abbracciandola e accettandola nella sua interezza.