lunedì 27 novembre 2023

"Un patto con il Re degli Elfi" l'atteso romanzo di Elise Kova


"Ci sono solo due motivi per cui gli Elfi arrivano nel nostro mondo: la guerra e le mogli. In entrambi i casi essi portano morte. E oggi arriveranno."



Una copertina accattivante, colori sgargianti e pagine colorate: il contenuto sarà all'altezza dell'elegante edizione preparata dalla Oscar Mondadori?

"Un patto con il re degli Elfi" di Elise Kova è il primo capitolo di Married to Magic, una serie di romanzi romance fantasy autoconclusivi molto attesi in Italia, ciascuno ambientato in un universo narrativo differente.

In un piccolo villaggio la pace con il vicino regno elfico è mantenuta solo grazie ad un patto antichissimo: ogni cento anni, gli umani offrono al re degli elfi una regina umana, l'unica fanciulla che nasce dotata di innaturali poteri magici. Tuttavia, dopo centouno anni, per la prima volta da secoli, ancora non è stata trovato nessuna regina umana. 
Questo ritardo, che ha causato il diffondersi di gravi malattie tra gli abitanti del villaggio, induce lo stesso re degli elfi a recarsi personalamente nel mondo umano per cercare e rivendicare la sua regina. 
La identifica in Luella, una ragazza di diciannove anni che non ha mai avuto contezza della sua identità, in quanto i poteri magici ne erano stati occultati a sua insaputa dal ragazzo che la amava e che desiderava tenerla con sé piuttosto che cederla al mondo elfico.
Dichiarando che la presenza di una regina umana nel regno elfico è necessaria ed urgente, l'algido sovrano la porta subito una con sé, sebbene Luella non abbia avuto modo di prepararsi al ruolo e alle usanze del nuovo mondo che la attende. La ragazza si trova davanti un paese diverso rispetto a quello che si era immaginata. In particolare il re degli elfi , gelido e bellissimo, è completamente dissimile dalla crudele immagine che egli desidera divulgare di sé.
Come si evolverà la loro relazione, nata da pessime premesse?

Unendo il fascino di un mondo magico interdetto ai più alla travolgente gioia di un passionale amore giovanile, "Un patto con il Re degli elfi" è un romanzo capace di rispondere alle esigenze della società contemporanea proponendo una figura femminile positiva, dinamica e con un ottimo senso di autoefficacia : Luella è consapevole del suo valore e non sopporta di vedersi ingabbiata dai prepotenti personaggi maschili che vorrebbero domare il suo spirito. 

Quando il ragazzo di cui è innamorata sin dall'infanzia si dimostra possessivo e poco disposto ad assecondare le sue aspirazioni e ascoltare i suoi desideri, Luella non escita a respingerlo con fermezza comprendendo quanto sia tossico ed egoista l' amore che dichiara di provare per lei.

«Questo non è amore!» Permetto alla mia voce di echeggiare fin sulle cime delle montagne. Gli alberi tremano insieme alla mia rabbia.[...] «L’amore è una scelta» continuo, prima che Luke possa pronunciare un’altra parola. «Tu… tu volevi possedermi. Volevi tenermi per te, indipendentemente da come mi sentivo. Non mi hai permesso di decidere per me stessa, e la nostra città, la nostra gente ha sofferto a causa del tuo egoismo. Mi dà i brividi pensare a cosa sarebbe potuto succedere al nostro mondo se ti avessi seguito.»

Luella non è la classica eroina ribelle: è semplicemente una creatura con la sua propria volontà che impedisce agli eventi di sopraffarla e che vuole dimostrare di essere capace nel suo ambito professionale, competente, il tutto senza "mascolinizzarsi", senza perdere la sua femminilità e la sua delicatezza di donna.

La storia restituisce l'immagine di una ragazza con punti di forza e debolezza con un'autostima tale da non avere la necessità di nascondere le sue fragilità, capace di lottare per i propri desideri e di porsi senza paure in chiara opposizione alle figure maschili arroganti che la circondano, arroccati sulla visione di una tradizione spesso misogina e antica. Visti gli ultimi avvenimenti di cronaca nera che hanno turbato profondamente la nostra sensibilità questo romanzo, tramite la metafora fantasy , si configura come particolarmente attuale e in grado di suscitare profonde riflessioni e di proporre un atteggiamento femminile proattivo e mai passivo.

"Certe persone non possono rimanere nell'oscurità: sono nate per essere viste."

La relazione con il re degli elfi, non iniziata nel migliore dei modi, assumerà delle connotazioni sane e positive. Ne è emblema la copertina: lei non guarda lui, guarda avanti a sé, concentrata sulla sua magia. Lui guarda lei, la accarezza senza stringerla, senza tenerla ferma. La lascia libera, e la contempla mentre usa la sua magia, orgoglioso e teneramente protettivo. 

Se cercate un libro romantace fantasy e al passo con i tempi, lontano dagli stereotipi, questo romanzo sarà certamente una lettura perfetta e piacevole.

giovedì 16 novembre 2023

Hogwarts Legacy: il gioco più atteso dell'anno arriva su Nintendo Switch


La possibilità di vivere la propria avventura nella scuola di Hogwarts, il sogno di ogni potterhead che diventa realtà: è questa l'ambiziosa promessa di Hogwarts Legacy, un gioco già disponibile su varie console ma che io aspettavo per switch.


Ovviamente, la console portatile è stata l'ultima piattaforma a dare il benvenuto a questo titolo tanto atteso (l'ho preordinato da quasi un anno!) e purtroppo, è già stato molto criticato. Per la grafica, per la trama, per le missioni ripetitive.
Ho deciso di pubblicare questo articolo per condividere con voi il mio pensiero.
Come grafica, non ci troviamo davanti i tramonti struggenti di Zelda, ricchi di sfumature e dettagli: tuttavia ci si muove in un mondo di gioco vastissimo, un castello che penso non riuscirò ad esplorare mai completamente, una Hogsmeade ricca di negozietti, abitazioni, segreti. Ed io finora ho giocato pochissimo, ho ancora tanto da vedere.
I quadri, ben disegnati, sono spesso in movimento e parlano con l'interlocutore. C'è la possibilità di usare la metropolvere, di apprendere incantesimi, duellare, seguire le lezioni. È un passo avanti rispetto ai videogiochi semplicemente tratti dai libri, personalmente lo sto apprezzando molto e sento di consigliarlo, soprattutto ai fan di Harry Potter.
Giocare Hogwarts Legacy è come vivere una storia nuova, ambientata nell'universo fantasy della Rowling. Si diventa protagonisti di un libro interattivo, di cui non si conosce ancora la trama.
Forse i puristi che preferiscono la grafica perfetta storceranno il naso dinanzi ai vari bug, ma sono sicura che anche la versione per switch sarà apprezzata dagli amanti della storia: da tutti quelli che hanno sognato di poter esplorare il mondo di Harry Potter da cima a fondo, che hanno desiderato vederlo nella sua interezza, visitarlo dal punto di vista del mago più famoso del mondo.
Hogwarts Legacy fondamentalmente è questo: un viaggio immersivo nel mondo fantastico più famoso del mondo.
E' il gioco del secolo? No. E' perfetto? No. Ma perché aspettarsi la perfezione da un videogame?
A mio avviso, un videogioco può offrire intrattenimento anche se non offre la perfezione, e, in fondo, diventerà perfetto con la nostra fantasia. 

martedì 7 novembre 2023

"Che fine ha fatto Liz?" di Chiara Citrini



"Chi avrebbe interesse a uccidere una scrittrice di romanzi rosa? Apparentemente nessuno. Ma qualcosa mi dice che ci sono parecchi segreti in quella famiglia..."


La cittadina di Holladay, nello Utah, è lo scenario delle tragedie della famiglia Cooper che, già colpita dalla scomparsa di una figlia, diventa protagonista di una seconda sventura, ossia la sparizione della signora Cooper.
Cosa potrebbe essere accaduto alla donna?
In un intreccio narrativo che non esclude nessuna ipotesi, anche la più macabra e la più improbabile, il detective Warren, che si occupa del caso, dovrà scoprire la verità, affrontando contemporaneamente i demoni del suo passato, che minacciano di soffocarlo.

"Che fine ha fatto Liz?" è un giallo dal ritmo scorrevolissimo e molto piacevole da leggere. Con un linguaggio semplice ma spesso crudo, adatto al contesto, l'autrice costruisce una storia complessa ed imprevedibile, in cui i vari personaggi contribuiscono a regalare un'esperienza di lettura coinvolgente e misteriosa, dove ogni pagina è una scoperta, ogni riga una rivelazione, fino all'inattesa, brillante conclusione.

mercoledì 25 ottobre 2023

"Gli insospettabili" di Sarah Savioli



Anna Melissani è una donna come tante, che scopre di possedere un talento particolare: riesce a comprendere il linguaggio di animali e piante. Dote che la conduce, a seguito di una serie di eventi casuali e fortunati, a lavorare presso un'agenzia investigativa, in cui il suo apporto è indispensabile visto che nessun altro potrebbe interrogare i testimoni con cui solo lei può interloquire.
Destreggiandosi fra le piccole grandi incombenze di moglie e di madre, non facilmente conciliabili con il suo insolito mestiere, Anna racconta in prima persona, con una buona dose di autoironia, le sue bizzarre avventure.

In questo primo romanzo si troverà a dover scoprire la verità dietro un caso apparentemente semplice, ma in realtà molto più complesso di quanto sembri.
Un grosso cane bonaccione e un pò fifone che canta in napoletano, un antipatico gatto di razza che insulta chiunque in romanesco, un piccione con tendenze autodistruttive, asini seguaci di Carl Marx e tartarughine con un caratterino focoso: sono solo alcuni dei testimoni "insospettabili" che incontrerà Anna, e ai quali chiederà informazioni per risolvere il caso.

Con questo romanzo, Sarah Savioli inizia una serie di gialli dal taglio originale e divertente, impreziositi da una comicità assolutamente deliziosa e pungente, confezionando prodotti letterari ricercati e di eccellente livello, perfetti anche per i lettori più esigenti.

sabato 16 settembre 2023

"Una lettera di Maria Maddalena": la nuova avventura di Sherlock e Mary Russell

"La mano di ossa, tendini e carne raggiunge la sua immortalità nel prendere in mano una penna. La mano su una pagina esercita un potere più grande di quello che la mano carnale potrebbe mai esercitare in vita."
"Una lettera di Maria Maddalena" è il terzo capitolo della serie di romanzi di Laurie R. King dedicata alle avventure di Sherlock e della sua brillante accompagnatrice, Mary Russell. La serie, che prima si intitolava "L'allieva di Sherlock Holmes" ora si chiama "La sposa di Sherlock Holmes", in seguito al racconto con cui si concludeva il precedente romanzo, che ha raccontato lo sbocciare di un tenero sentimento fra i due, nonostante la differenza d'età - purtroppo non insolita per l'epoca - ed il loro conseguente matrimonio, unione non solo sentimentale ma soprattutto idillio mentale.

Confermandosi come una coppia con una chimica perfetta, che funziona a meraviglia, i due protagonisti danno vita ad un romanzo che, ormai inserito in uno schema già avviato, riesce a farsi apprezzare e a conqistare i lettori che hanno già amato i precedenti.
Mary e Sherlock, ormai sposati, si imbattono nella disgraziata e sfortunata morte di Dorothy Ruskin, un'archeologa che, dopo essere ritornata dalla Terra Santa con il frammento di un antico papiro, muore a causa di un incidente stradale che sembra ben poco casuale.
Ma chi poteva volerla morta, e perché? Era forse particolarmente importante il suo ritrovamento, che potrebbe costituire una grandiosa scoperta biblica?

Ancora una volta, l'autrice si destreggia tra argomenti complicati e delicati, toccando di nuovo il tema della religione e la rilevanza della figura della donna.
Mary, nonostante il legame sentimentale con Holmes, non si sente da lui sopraffatta ma sempre valorizzata. Lui stesso la invita più volte a non nascondere niente del suo carattere, neppure le fragilità, caratteristiche che non la rendono meno forte ma solo più umana e complessa.
Mary, a sua volta, ammira l'ingegno calmo di Sherlock, ed è continuamente affascinata dai suoi modi di fare e dalla delicatezza che continuamente le riserva, pur non risparmiandole nulla del duro lavoro investigativo.
Spesso si sofferma su alcuni dettagli, come le sue mani o il suo portamento, preziosi particolari che ai suoi occhi determinano la sua persona.

Ci sono sicuramente discorsi e tesi discutibili e non sempre condivisibili, ma su una cosa i lettori di Laurie King saranno certamente d'accordo: i suoi romanzi intrattengono meravigliosamente, con una prosa ricca e forbita, creando un mondo affascinante e ricco di mistero capace di avvincere sino al finale, che riesce a risultare difficilmente prevedibile, e sempre avvincente. 

venerdì 18 agosto 2023

"In the flow of time" di Syaku


"In the Flow of time" è un manga pubblicato dalla casa editrice Starcomics, che ne ha proposto un'edizione racchiusa in un elegante cofanetto dai colori pastello decorato con motivi floreali. I due tankobon contenuti all'interno, arricchiti da pagine a colori e copertina lucida, contengono tutta la storia ed anche alcuni episodi speciali.
Si tratta di un'opera che si rivolge ad un pubblico di lettori adulti.

Shiro, un liceale riservato e solitario, incontra per caso un giovane pilota che ha perso la memoria. Chi è realmente? Decidendo di aiutarlo a ricordare, decide di soprannominarlo Kiro e di aiutarlo e prendersi cura di lui, ma nell'equazione entrano in gioco sentimenti inattesi che non si era aspettato di provare.
Mentre Shiro cerca indizi per scoprire l'identità del ragazzo, enigmi e misteri si susseguono al ritmo scandito dai battiti del suo cuore.
Shiro inizia a temere che scoprire la verità possa equivalere ad una separazione: non sa però che il destino, quando sceglie di intrecciare le vite due persone, riuscirà a legarle indissolubilmente, in un modo o nell'altro.


La relazione tra Shiro e Kiro è delicata e particolare, costruita su alti e bassi, e raccontare la storia di questo manga senza svelare nulla della trama o della loro relazione risulta difficoltoso: l'intera vicenda rotea intorno alla spiegazione della comparsa stessa di Kiro, e la rivelazione finale si colloca a metà tra realtà e sogno, determinata dalle regole insondabili della fantasia.


L'aspetto più piacevole del manga risiede nell'aspetto grafico: tavole ricche di precisi dettagli, personaggi dai profili delicati, pagine con ampi paesaggi che lasciano spazio all'immaginazione.

Un volume da collezione per la sua preziosa edizione, che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere. 

venerdì 4 agosto 2023

VITO IL GATTO BIONICO di Claudia Fachinetti


"Vito il gatto bionico", libro per ragazzi scritto da Claudia Fachinetti, è un romanzo che racconta la storia vera e particolare di un gatto che, a seguito di un brutto incidente, perde le zampette posteriori, sostituite da impianti artificiali, grazie all'intuizione di un coraggioso veterinario. 
Le difficoltà incontrate a causa delle protesi - a cui, in natura, un gatto ovviamente non è abituato - vengono fronteggiate grazie all'istintiva determinazione dell'animale, capace di oltrepassare gli oggettivi limiti fisici. 

La storia di Vito viene resa ben presto pubblica, prima sui social e poi grazie al romanzo: è troppo bella per non essere conosciuta e resa nota a tutti, le belle storie sono necessarie e vanno raccontate, per diffondere amore e speranza. 

Nella vita molto si perde, ma bisogna avere cura di ciò che rimane: è questa l'importante lezione che insegna Vito il quale, pur essendo un piccolo gatto, diventa fonte di ispirazione per tutte quelle persone che, a causa di un incidente o di una malattia, hanno subito una menomazione fisica e come lui sono diventati "per metà bionici". 

Un modello per tutti, ma soprattutto per i bambini -costretti a vivere in un mondo che si aspetta spesso una perfezione impossibile - e che in quel gatto speciale vedono un esempio di incrollabile resilienza e fiducia nella vita, anche quando andare avanti sembra impossibile. 

Sul mio profilo e sul mio canale youtube potete rivedere l'intervista a Claudia Fachinetti. Non potete proprio perdervela... soprattutto se amate i gatti!



venerdì 14 luglio 2023

"Il nuovo Tempio di Dio" di Laurie R. King

"Dio può toccarci. La grazia a volte viene concessa anche a quelli di noi che non la meritano."


Laurie R. King è un’autrice bestseller che ha scritto oltre trenta romanzi. 

"L'allieva di Sherlock Holmes - Il nuovo Tempio di Dio" è il secondo romanzo della lunga serie "Mary Russel e Sherlock Holmes", pubblicato dalla casa editrice Fanucci nella collana "Leggereditore". Il libro contiene, in appendice, anche la novella "Il matrimonio di Mary Russell".

Negli ultimi mesi, molti lettori si sono espressi riguardo a questa saga, che si è rivelata particolarmente divisiva: chi apprezza la rivisitazione, e chi invece, da appassionato dell' originale storia di Conan Doyle, continua a storcere il naso dinanzi a questa serie.             
Anche questo romanzo si pone come un'opera particolare, che fa discutere, infatti affronta argomenti delicati quali la religione e la condizione della donna.

Ma la casa editrice leggereditore si caratterizza anche per un accenno di romanticismo, che in questo romanzo non mancherà: infatti, Mary Russel si trova ad affrontare i sentimenti che negli ultimi tempi prova per Sherlock, un affetto che non immaginava di provare per un uomo tanto più grande di lei.
Non c'è tempo però per dedicarsi ai nuovi turbamenti del cuore: Russell viene incuriosita dal nuovo Tempio di Dio e dalla sua guida, Margery Childe, una donna carismatica dal caarattere forte. Tuttavia alcune adepte del Tempio incorrono in misteriosi incidenti, e Mary Russell dovrà dunque iniziare ad indagare, con l'aiuto di Sherlock , ormai suo fedele compagno di indagini. Forse, durante le indagini, il sodalizio che li lega potrebbe avanzare verso un nuovo livello di confidenza?

In un romanzo che racconta le vicende di una donna forte e coraggiosa, dallo spirito indomabile e acceso, sempre alla ricerca della verità e caratterizzata da una spiccata intelligenza, l'autrice trova spazio per dar voce alle donne dell'epoca, spesso sottomesse ma animate dal desiderio di riscatto e rivincita.
Anche la religione è un argomento importante. L'autrice analizza i vari modi di vivere la fede: il fanatismo, la fede di facciata, la fede autentica.

In un questo nuovo capitolo, scopriamo il seguito delle avventure di Mary Russell, un personaggio che saprà appassionare e avvincere con i suoi misteri e il suo sottile fascino. 

"La caduta di MacBeth" e "La fattoria degli animali": apre la collana Fanucci dedicata ai fumetti


La casa editrice Fanucci, che da sempre pubblica storie capaci di far sognare i suoi lettori e che, grazie alle varie collane, va incontro ai gusti di un vasto pubblico, passando dal romance al thriller, negli ultimi mesi ha deciso di ampliare la sua offerta, accogliendo nel suo catalogo anche alcune opere a fumetti.

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

Come lascia intuire il titolo, l'opera di Ruggieri, Watanabe e Milione è esattamente una rivisitazione a fumetti del celebre romanzo di Orwell.
Le tavole -colorate, grandi, con tratti ben delineati e sagome quasi fanciullesche, tuttavia ammantate di un alone cupo che sembra lasciar presagire il finale e che designa bene l'atmosfera negativa delle vicende - rispecchiano perfettamente il cuore dell'opera, ossia di una storia che, sebbene abbia apparentemente i toni e i linguaggi della fiaba, è in realtà un racconto con una profonda morale, capace di dare i brividi ancora oggi.

La storia segue le vicende di una fattoria i cui animali, dopo anni di lavoro, iniziano a riflettere sulla loro condizione. Sgobbano come schiavi da mattino a sera, e per cosa? Soltanto per andare incontro al sicuro macello? L'ingiustizia della vita che vivono mette d'accordo tutti gli animali sulla decisione di ribellarsi all'uomo, e di iniziare a gestire da soli la fattoria.
Inizialmente l'autogestione accontenta tutti, ma non passa molto tempo e i maiali, i più intelligenti, iniziano a desiderare sempre più potere. Con la lenta introduzione di subdule leggi, asserviscono gli altri animali al loro servizio: finiscono così per sostituirsi completamente agli uomini, di cui assumono i vizi e soprattutto la spietata cattiveria.

La storia -che, com'è noto, è una metafora della degenerazione dell'utopia comunista e di qualsiasi piccola comunità che, nata con le migliori intenzioni, finisce per corrodersi dall'interno a causa dell'avidità di chi ne fa parte - riesce, attraverso disegni e vignette, a non perdere l'impatto del racconto, un racconto che spiazza e turba anche a distanza di tanti anni dalla pubblicazione dell'opera originale, e che risulta tristemente sempre attuale.


LA CADUTA DI MACBETH

"La caduta di MacBeth" tinge la nuova collana "fanucci comics" di tinte oscure grazie ai suoi toni cupi e alle tinte dark.
Tavole prevalentemente buie, con spruzzate di rosso, invadono lo spazio, trasmettendo al lettore un senso di straniamento e inquietudine. Al contrario de "La fattoria degli animali" questo fumetto non è una rappresentazione pedissequa dell'opera originale, ma una reinterpretazione in cui l'autore, Federico Mele, racconta a modo suo il dramma di Shakespeare da una prospettiva originalmente introspettiva, in cui è lo stesso generale MacBeth a raccontare le vicende che determinano la sua discesa, fra tradimenti, visioni folli e combattimenti all'ultimo sangue.

Le vignette diventano dunque il riflesso dell'animo del protagonista che, bruscamente, riversa con impeto sul lettore una valanga di orrori e paure.

Un'opera appassionante per tutti i lettori, ma soprattutto la raccomando ai fan di Shakespeare i quali, sicuri conoscitori dell'opera originale, sapranno apprezzare le differenze e l'originalità della rivisitazione dell'autore.

Insomma, questi due volumi sono due eccellenti new entry per la nuova collana fanucci dedicata ai fumetti.
Un plauso va all'edizione: cartonati dalla copertina lucida e dalle pagine con un massiccia grammatura: belli non solo da leggere, ma anche preziosi da tenere in libreria. 

"Brutto e cattivo": la fiaba di Raffaele Capperi

"Mia mamma aveva visto una parte sola di me, il profilo buono. Non so come, ma non aveva minimamente notato l'altra parte della mia testa, l'altro profilo.
Quello brutto e cattivo."

Alcune fiabe raccontano le storie di principi e principesse senza difetti, perfetti, quasi inumani, che affrontano pochi ostacoli e raggiungono immancabilmente il lieto fine.
Eppure esistono anche fiabe verosimili. Fiabe che iniziano con un esordio un pò diverso.
Fiabe che iniziano con "C'era una volta un ospedale."
Il romanzo "Brutto e Cattivo", pubblicato dalla case editrice Deagostini, racconta proprio una di queste fiabe: la storia di Raffaele Capperi.

Raffaele Capperi è nato con la rarissima sindrome di Treacher Collins, che colpisce un individuo su cinquantamila, e causa serie malformazioni al viso, problemi di udito e respirazione.
Diverso nell'aspetto rispetto ai coetanei e obbligato a rispettare numerosi limiti imposti dalla sua delicata condizione di salute, ha vissuto sulla sua pelle l'emarginazione che, nella società contemporanea - una società che valorizza l'immagine e l'esteriorità delle cose - condanna chiunque non si inserisca nei modelli fisici e comportamentali universalmente accettati come "normali".
Raffaelle Capperi in questo romanzo ha scelto di raccontarsi in maniera sincera e aperta con i suoi lettori, senza nascondere nemmeno le pagine più infelici e sofferte della sua giovinezza, offrendosi nella sua interezza, consegnandoci la sua storia nella sua completezza.
Oggi Capperi è un Tiktoker con tantissimi followers, che sui social racconta la sua storia, le difficoltà affrontate e superate, soprattutto durante l'adolescenza, ponendosi come un modello di coraggio ed ispirazione per tutti coloro che, a causa di qualche difetto fisico o di qualche differenza rispetto alla massa, vengono ancora oggi discriminati.
Anche l'approdo sui social non è stato semplice. Molti, protetti dalla distanza dello schermo, si sentivano potenti e in diritto di scrivergli parole di disprezzo e di scherno per il puro gusto di far male.
Eppure, Raffaele non ha abbandonato i social, per dimostrare che le parole di odio non devono, non possono avere il potere di distruggere una persona. E ha combattuto le frasi di odio con le sue parole: parole di perdono, di rinascita, di coraggio. Di bellezza.

"Brutto e Cattivo" è una storia che ha tanto da insegnare a tutti noi, perché il suo racconto - sincero, narrato con parole semplici, che arrivano subito al cuore - racchiude una storia di speranza, di crescita, di scoperta, di una vita affamata di esperienze che non si ferma e non si arrende dinanzi agli ostacoli e alla cattiveria altrui. 

La vita di Raffaele è un esempio positivo per i giovani, sia per il modo in cui affronta le difficoltà causate dalla sua sindrome sia per il modo in cui reagisce, con coraggio, le angherie dei coetanei e dei compagni, atti di prevaricazione di chi usa la parola per far male.

Raffaele Capperi, al contrario, usa le parole per accarezzare, per raccontare una storia di forza e rinascita quotidiana. E consegna a tutti noi questo regalo fatto di parole, righe traboccanti di gratitudine e di amore per la vita, una fiaba che ci insegna a guardare il mondo con occhi nuovi, più sereni e, forse, più grati.

"Il mondo è stato spesso cattivo con me. Sono stato preso in giro da coetanei e adulti. Il bullismo mi ha fatto male, mi ha fatto sentire inadeguato, non accettato, disprezzato, non sapevo davvero cosa fare per non essere visto e svanire.
Mi hanno chiamato "mostro", "alieno", ridendo come matti alle mie spalle. Ma perché tutto questo? Dopo tanti anni di vita passata a nascondermi e stare lontano da tutti, dentro di me qualcosa è cambiato. Ho trovato il coraggio di mostrare il mio viso anche sui social. Volevo dire basta a chi prendeva in giro le persone per il loro aspetto.
Ed è proprio lì che ho ricevuto gli attacchi più terribili. Vorrei davvero riuscire a dare il mio piccolo contributo alla lotta contro il bullismo. Perché nessuno dovrebbe accanirsi contro chi ha il coraggio di mostrare la propria diversità. Siate gentili."

giovedì 13 luglio 2023

"Nei Boschi": le fiabe oscure di Emily Carrol


"C'era una volta una ragazzina...."

La Tunuè, una delle case editrici più apprezzate degli ultimi tempi per la varietà e la qualità dei testi che propone, ha accolto tra le sue pubblicazioni l'opera gotica e deliziosamente dark "Nei Boschi" di Emily Carrol.

Si tratta di un'imponente opera illustrata di circa duecento pagine. Più che una graphic novel, si potrebbe definire un'esperienza immersiva tra le tavole, dominate da tinte cupe, interrotte prevalentemente da un bel rosso vivo, da un bianco ghiaccio, e da colori freddi e lividi.
Personaggi tridimensionali percorrono le vignette, le loro espressioni di puro terrore o attonito stupore rincorrono il lettore, tormentandone l'immaginazione: in cinque racconti cupi figuri si muovono senza pace, incontrano l'orrore, ne vengono sfiorati, cercano di sfuggirvi, ma non sempre riuscendovi.
La corsa contro l'abisso è il tema ricorrente dell'opera. La tenebra insegue i protagonisti, assumendo forme diverse: ora le fattezze di un vicino dal cappello a tesa larga, ora del cadavere di una rancorosa fanciulla morta, o di un più classico lupo feroce.
Cambia l'aspetto ma non la sostanza: l'antagonista è sempre l'uomo nero, la concretizzazione dell'atavica paura dell'ignoto e del buio, a muovere i personaggi, ad indurli ad una corsa disperata, a cercare riparo nelle loro tranquille stanze, nei caldi letti, sotto le familiari coperte.
Ma tra le mura delle proprie silenziose case si è veramente al sicuro dall'avanzare della notte?
Il libro lascia il lettore con questa domanda. E non offre nessuna risposta. Perché, anche se il male viene evitato una volta, la fuga per scappare da esso durerà per sempre... 
E la paura resta, ogni volta più grande, perché all'oscurità che minaccia l'anima non basta che un piccolo errore, un inciampo, per agguantarsi sulla preda.

In un'opera che ammicca alle vecchie fiabe dei fratelli Grimm e che, tra calligrammi e colori tetri, dà forma alle paure più profonde dell'animo umano, Emily Carrol saprà terrorizzare e affascinare, con i suoi incubi fatti di carta e inchiostro, ogni lettore.
Il volume, di un elegante formato medio, è impreziosito da un nastrino rosso. Così che non vi capiti di perdervi nei boschi a a cui allude il titolo, durante la lettura...

"Tu passerai ancora e ancora per quei boschi... e devi essere così fortunata da evitare il lupo ogni volta. Ma il lupo... il lupo deve essere fortunato solo UNA VOLTA."

martedì 30 maggio 2023

Il ritorno nel mondo delle fate crudeli di Holly Black



RITORNO NEL MONDO DELLE FATE CRUDELI

Maggio 2023 ha portato una bellissima sorpresa a chi ha amato la trilogia "The folk of Air" di Holly Black (clicca qui clicca qui per la recensione): l'autrice decide di riportare i suoi lettori nell'universo delle fate crudeli in "L'erede rapito" (The Stolen Heir) sua ultima opera letteraria, primo capitolo di una dilogia.
Sin dalle primissime pagine anche noi veniamo "rapiti" dalla prosa della Black, che incatena alle righe proprio come se usasse uno degli incantesimi di cui narra.

LA TRAMA. DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Il romanzo, si colloca temporalmente otto anni dopo la Battaglia del serpente narrata in "La regina del nulla".
La protagonista della storia, che racconta in prima persona le sue singolari vicissitudini, è Soren. Non è umana, non è una fata, ma è una creatura magica particolarissima: una ragazza dalla pelle azzurra, i denti affilati, gli occhi chiarissimi, l'aspetto fatato ma sgraziato e fatale.
Cammuffata da bambina mortale, soffre moltissimo quando i suoi genitori biologici irrompono nella sua abitazione per strapparla alla sua famiglia adottiva, per riportarla nella terra delle fate, dove è destinata a diventare la regina della Corte dei Denti.
Educata con metodi violenti e punita sempre con estrema cattiveria, Soren non ha fatto altro che tentare di scappare, fino a riuscirci. Vive un'esistenza sempre in fuga, nascondendosi dai mortali - che sarebbero terrorizzati dal suo aspetto - e dai suoi simili, che la cercano per rapirla di nuovo, o magari ucciderla.
Una notte, durante l'ennesima fuga, viene catturata dal principe Oak, futuro sovrano di Elflhame. Il principe, sorprendendola, le spiega che desidera il suo aiuto per appropriarsi del trono della Corte dei Denti. In cambio, le concederà qualsiasi cosa lei chiederà.
Soren ha conosciuto molte creature magiche capaci di ogni abiezione senza il minimo rimorso, quindi non sa se fidarsi o meno. Ma la sua vita da reietta non può durare a lungo quindi, non avendo assolutamente nulla da perdere, decide di acconsentire. Quali avventure ed insidie riserverà la loro missione?

L'autrice, che già nei precedenti romanzi aveva dimostrato una predilezione per il backforward, in "l'erede rapito" costruisce la prima parte della narrazione interamente su una lenta ricostruzione del passato della protagonista, ossia gli eventi accaduti tra il prologo e il primo capitolo.                                                                                                


UNA STORIA D'AMORE... O FORSE DUE. 

La Black concentra gran parte della sua narazione sui sentimenti, raccontando due storie d'amore diverse ma ugualmente coinvolgenti: quella tra Suren e Oak e quella, in secondo piano ma non meno importante, tra Hyacinte e Tiernan.
Suren, affamata d'amore e Oak, amatissimo dalle sorelle ma cresciuto con l'amore distorto delle fate, è fino alla fine ambiguo nelle sue azioni, ed ogni suo gesto viene percepito con diffidenza da Suren, dilaniata dal desiderio di credere alle sue attenzioni e dal timore che ogni parola del principe non sia che una menzogna, un'altra ferita sul suo cuore.
Hyacinte e Tiernan, due soldati, ex amanti separati dalla scelta di diverse fazioni durante la Battaglia del Serpente, accompagnano il principe Oak: Tiernan perché è la sua guardia personale, Hyacinte perché è stato fatto prigioniero da Tiernan. Sebbene si siano fatti vicendevolmente del male, si amano moltissimo e si proteggono a vicenda. Soffrono entrambi per la lontananza, ma temono che le loro divergenze siano tali da impedire una riappacificazione.
Inoltre, Tiernan tiene prigioniero Hyacinte anche perché vorrebbe tornare con lui, ma come gli fa notare Suren è impossibile che Hyacinte lo ami ancora se lo tiene prigioniero. E lei, quando parla di prigionia, sa benissimo di quale sofferenza si tratti.
Ammetto di aver preferito la seconda storia d'amore: mentre la prima a tratti rischia di diventare troppo ponderante e soffocare la storia narrata, l'amore tra i due soldati si caratterizza per una delicatezza che la rende ancora più toccante e verosimile.


UNA NUOVA TRADUZIONE: ERA NECESSARIA?

Chi ha letto la prima trilogia nella precedente traduzione, si troverà spaesato nell'incontrare alcuni nomi poco familiari nelle prime pagine. Farnia, infatti, in questa edizione è diventato Oak; il regno degli elfi è diventato un più pratico "Elfhame".
C'era bisogno di questi rimaneggiamenti nella traduzione?
Ovviamente no. Mi sono piaciuti? No: se potevo capire la scelta di lasciare che il nome del principe restasse Oak e non Farnia mi risulta misteriosa la necessità di cambiare "il regno degli elfi" in "Elfhame", che risulta decisamente sgraziato nel testo italiano.
Al di là di questi rimaneggiamenti che non ho apprezzato, il testo è decisamente pregevole, scorrevole e, in quasi tutti i punti, ben tradotto. Ci tengo a precisare che tradurre un romanzo di Holly Black non è semplice, a causa del suo massiccio uso di giochi di parole, dei quali è difficile rendere il senso in italiano.

CONCLUSIONE

La violenza spietata delle creature fatate ritorna in questo ultimo romanzo, che descrive magia, sortilegi e tradimenti con tanta verosimiglianza da indurre quasi a credere che sì, un mondo fatato esiste veramente, appena oltre i confini del paese, laggiù oltre i folti alberi, dove lo sguardo ardito si spinge, dove qualcosa di luccicante brilla, in fondo ad un lungo sentiero...


"Con i capelli e questo vestito sono proprio bella. Il tipo di bellezza che permette ai mostri di ingannare la gente nella foresta e trascinarli in danze che li porteranno a una tragica fine."

Ringrazio la Mondadori per l'invio della copia digitale e cartacea e le mie amiche lettrici che hanno organizzato il review party. Vi invito a visitare i loro blog per leggere pareri differenti e scoprire cosa pensano dell'ultima opera di Holly Black.

venerdì 12 maggio 2023

"Il popolo dell'autunno" di Ray Bradbury: confronto tra un romanzo indimenticabile ed un film dimenticato


"Per alcuni, l'autunno viene presto, e permane per tutta la vita, quando ottobre segue settembre, e novembre tocca ottobre, e poi, invece di dicembre e del natale, non c'è la stella di Betlemme, non c'è letizia, ma ritorna settembre e il vecchio ottobre, e così via, per tutti gli anni, senza inverno, senza primavera, senza estate vivificatrice. Per questi esseri, l'autunno è la stagione normale, l'unica stagione, e non c'è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove vanno? Verso la tomba. È sangue che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte. Che cosa pulsa nella loro testa? Il verme. Che cosa parla attraverso le loro bocche? Il rospo. Che cosa guarda attraverso i loro occhi? Il serpente. Che cosa ode attraverso le loro orecchie? L'abisso tra le stelle. Scatenano il temporale umano per le anime, divorano la carne della ragione, riempiono le tombe di peccatori. Si agitano freneticamente. Corrono come scarafaggi, strisciano, tessono, filtrano, si agitano, fanno oscurare tutte le lune, e rannuvolano le acque chiare. La ragnatela li ode, trema.. si spezza. Questo è il popolo dell'autunno. Guardatevi da loro.“

-Ray Bradbury

Ray Bradbury, scrittore americano venuto a mancare quattordici anni fa, è stato un prolifico autore di libri e racconti di vario genere, con una predilezione per il genere horror e noir. Si caratterizza per una prosa poetica e musicale, che si arrotola su sé stessa come una spirale di sogni e avvolge il lettore invadendo la sua mente di immagini così nitide e suggestive da restare profondamente incise nella fantasia.

TRAMA
"Il popolo dell'Autunno" è uno dei suoi libri più famosi, da cui è anche stato tratto un film, ben poco famoso a causa delle sue vicissitudini commerciali ma decisamente pregevole.
Negli anni Ottanta, in un piccolo paesino dell'Illinois giunge, inattesa, una fiera itinerante, ricca di attrazioni meravigliose e giostre superbe. Ma cosa nasconde l'inquietante proprietario Mister Dark, e perché intorno ad essa iniziano a verificarsi fenomeni insoliti e misteriose sparizioni? Jim e Will, i due giovani protagonisti, entusiasmati dall'arrivo della fiera, decidono di indagare, ma quello che inizia come un gioco spensierato li porta a scoprire verità tremende e terribili. La fiera nasconde infatti una giostra che possiede l'oscuro potere di far ringiovanire o invecchiare chi sceglie di salirvi. In molti non resistono alla tentazione di fare qualche giro sulla giostra, ma a che prezzo? L'amicizia di Jim e Will saprà resistere alle difficili prove che li attendono? E soprattutto le loro anime resteranno intatte nonostante i numerosi orrori a cui assisteranno?

Di cosa tratta il popolo dell'autunno? Difficile dirlo. Sono moltissimi i temi che Bradbury riesce ad affrontare, attraverso le righe di una storia che apparentemente sembrerebbe essere un semplice racconto fantastico dell'orrore per ragazzi.
I protagonisti hanno quattordici anni, un'età emblematica, in cui l'infanzia rimane poggiata sulle spalle come un mantello e l'età adulta, con i suoi misteri e i suoi drammi, appare come un lontanissimo traguardo.

Spesso il target di un'opera è deducibile dall'età dei suoi protagonisti, ma questo non vale per "Il popolo dell'autunno", romanzo che si rivolge ad un pubblico adulto e maturo, che nei due quattordicenni potranno rivedere lo scintillante splendore della propria trascorsa giovinezza.

JIM E WILL: DUE SGUARDI AGLI ANTIPODI SULLA GIOVINEZZA
Jim e Will, ragazzini dal carattere molto diverso ma legati da una forte amicizia, che li ha uniti sin dalla più tenera infanzia, vengono turbati dall'arrivo del circo, e le allettanti promesse che esso porta con sé rappresenteranno per entrambi una tentazione a cui è difficile resistere.
Jim, cresciuto senza padre, con una madre sempre triste, avverte in modo particolarmente forte il richiamo della giostra: dentro al suo cuore vorrebbe infatti essere già adulto, per poter sopperire alla mancanza di una figura genitoriale maschile, poter essere un sostegno per sua madre ed essere guardato dalle donne, dalle quali si sente molto attratto.
Will invece, che ha una famiglia sana ed è molto coccolato ed amato dai suoi genitori, non avverte lo slancio in avanti che attrae Jim, desidera soltanto trattenerlo a sé dal momento che gli vuole molto bene e lo considera il fratello che non ha mai avuto.
Non gli permette di lasciarlo indietro, anche quando lo vede scappare di casa da solo non si offende ma lo insegue, perché scorge che i suoi desideri potrebbero trascinarlo lontano da lui, lungo sentieri misteriosi dove lui non potrebbe seguirlo, e dove potrebbe cadere o perdersi per sempre.

Un altro personaggio importante, che si può annoverare tra i protagonisti, è il padre di Will, Charles. Essendosi sposato a trentanove anni, ha ormai superato i cinquant'anni e si sente spesso troppo vecchio per essere padre di un vivace quattordicenne, per il quale teme di essere un genitore inadeguato. In effetti i due non parlano molto, e questa mancanza di dialogo fa soffrire padre e figlio.
Tuttavia, è proprio con lui che Will sceglie di confidarsi, quando gli eventi sembrano sopraffarlo.
E il padre dimostra di credergli, gli offre la sua fiducia e diventa proprio lui un punto di riferimento anche per Jim, sempre in bilico sull'abisso dei suoi pensieri che minacciano di inghiottirlo, sul punto di gettarsi giù.

LA GIOSTRA, CULLA DI PROMESSE 

La giostra, il segreto inquietante che nasconde la fiera del signor Dark, capace di aggiungere anni così come di toglierli, rappresenta la tentazione, la promessa di realizzare sogni e desideri segreti ed inconfessabili. Una magia che sembra aprire ogni possibilità, una specie di miracolo, senza sforzo, il cui prezzo in realtà è un incubo, fornendo una punizione che ammicca ai ragazzi -come il Lucignolo di Collodi nel suo "Pinocchio"- incauti somari che visitano il paese dei balocchi e non sanno che quel viaggio non sarà senza conseguenze. 

Una storia di genere fantastico diventa così una metafora di riflessione sullo scorrere del tempo e sull'esistenza, sulle possibilità perdute e andate, su quelle che rimangono.
Un romanzo sui legami che si possono sempre riallacciare, sull'accettazione di sé stessi e del proprio tempo.

L'ADATTAMENTO CINEMATOGRAFICO: UN FLOP O UNA PERLA DIMENTICATA?
                  
L'adattamento cinematografico realizzato dalla Disney, ("Something wicked this way comes") - che poi lo ha rinnegato per via dello scarso successo ottenuto - è un prodotto visivo che ha i suoi limiti, non eccellente ma indiscutibilmente di notevole impatto, che riesce a restituire le stesse inquietanti ed introspettive atmosfere del romanzo.
Ovviamente a causa delle tempistiche ristrette del film qualche messaggio più sottile non è stato particolarmente chiaro, e avrebbe potuto essere sottolineato meglio, ma il senso profondo della storia era comunque definito e ben spiegato.
Molto discutibile la scelta di abbassare l'età dei protagonisti, che nel film hanno dodici anni, sono praticamente dei bambini e a quell'età è difficile avvertire la tentazione descritta nel libro di accorciare i tempi dell'infanzia e correre verso l'età adulta.
Il film inoltre è stato privato - probabilmente perché sarebbe stato troppo lungo - di alcune scene importanti, che tuttavia potevano essere inserite se fossero state evitate alcune parti che nel libro non c'erano e che quindi non risultavano in alcun modo propedeutiche alla storia.
Ho apprezzato particolarmente gli attori che hanno interpretato il signor Charles e mister Dark, rendendo indimenticabile il dialogo sul tempo intrattenuto fra le suggestive pareti di una silenziosa libreria, una scena decisamente spaventosa ma potentissima, che racchiude la morale di Bradbury.

Un'altra scena intensa è quella in cui il signor Dark apre le mani dinanzi a Charles, per mostrargli che si è tatuato i volti dei due bambini che cerca: un gesto che sembra la versione corrotta di una preghiera, con i palmi non rivolti al cielo ma verso un'umana creatura, mani che non implorano e non sperano ma che offrono e cercano dannazione e condanna. Mani che feriscono chi si abbandona alla loro stretta illusoria, dita terribili e mortali, di cui avere paura.
DA LEGGERE? OVVIAMENTE. E SOPRATTUTTO DA RILEGGERE...

Le parole di Bradbury si muovono in anelli vorticosi che confondono e avvincono il lettore in una morsa di spire.
Siete pronti a perdervi un tale labirinto di illusioni?                               
L'autore vi sfiderà a trovare l'uscita...                                                                    

martedì 31 gennaio 2023

"Ex Tenebris" di Lorenzo Basilico

"Ex Tenebris" è un romanzo horror fantasy di Lorenzo Basilico, pubblicato dalla casa editrice Saga, nuova realtà editoriale che ha proposto in Italia numerosi di genere horror e fantasy. Saga si contreddistingue per le sue belle edizioni, ed "Ex Tenebris non fa eccezione": ogni capitolo è infatti accompagnato da deliziosi decori notturni, che aiutano a definire meglio l'atmosfera del racconto. I caratteri grandi inoltre, aiutano a rendere più agevole la lettura.

Il romanzo segue le avventure di un mago in fuga da nemici pericolosi, che si affianca di alleati improbabili e stravaganti.
In una storia che sa rendersi accattivante e incuriosire, grazie alla sapiente strategia di rivelare al lettore poco alla volta e lasciare molto non detto avvolto nel mistero, l'autore riesce a catturare l'attenzione del lettore, in questo libro che è solo il primo di quella che promette di essere un'interessante saga fantasy, con un'ambientazione d'eccezione: l'Italia, troppo spesso ignorata scenario per il fantasy, genere i cui autori sembrano spesso privilegiare mete lontane ed esotiche.

Ex Tenebris è una lettura perfetta per chi ama le atmosfere dark e i personaggi grigi, non perfetti ma nemmeno completamente negativi. Un romanzo che si prende le sue piccole libertà nel pizzicare una realtà non sempre piacevole e sana, spesso costruita su valori discutibili.

Lo stile è scanzonato, permeato da quell'umorismo con cui i telefilm americani di genere fantasy -cito Supernatural e Buffy- hanno conquistato il pubblico europeo: un sarcasmo e pungente, che riesce sempre a strappare un sorriso, capace di fare da contraltare anche nelle situazioni più pericolose e drammatiche.

Il protagonista, in prima persona, narra le sue rocambolesche avventure -o meglio, disavventure- coinvolgendo il lettore in una narrazione serrata e ricchissima di eventi e personaggi.

L'autore ha arricchito il suo universo narrativo di creature fantastiche e imbastito un sistema magico complesso e lussureggiante, descrivendo una Milano seducente e fatale, rumorosa e caotica ma anche capace di un rivelare un mondo segreto e silenzioso.

Per descrivere il suo universo fantastico, l'autore attinge ad un nutrito corpus di leggende e mitologia, disseminando il testo di splendidi easter egg che saranno una piacevolissima sorpresa per gli appassionati del genere.

"Ex Tenebris" è stata una piacevolissima sorpresa, un libro frizzante e bizzarro, una lettura fresca che riesce ad intrattenere con piacere e saprà regalare varie ore di magia e divertimento. 


"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna


"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna è il secondo volume della serie fantasy iniziata con "Le guerriere dal sangue d'oro".

Sono ormai trascorsi sei mesi da quanto Deka ha liberato le divinità nell'antico regno di Otera e da quando ha scoperto la sua vera identità, ma il cuore del racconto deve ancora iniziare visto che si avvicina il momento in cui i suoi talenti saranno messi a dura prova in ardue battaglie.
Un potere oscuro e misterioso sta crescendo in Otera e soltanto Deka, in compagnia delle sue fidate compagne, può sconfiggerlo.
Sembra che nessun potere sia effettivamente in grado di resistere al potere di Deka, tuttavia un misterioso segreto potrebbe indurre la guerriera a mettersi nuovamente in discussione, e a porsi di nuovo mille domande su chi sia veramente e su quale sia il suo destino.

Anche stavolta il romanzo presenta una copertina superba, il cui colore scuro fa presagire il contenuto del romanzo.
"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è, infatti, un libro piuttosto dark, in cui la storia assume delle pieghe veramente cupe, discostandosi dal più puro intrattenimento del libro precedente.
Deka dovrà infatti affrontare numerose difficoltà, che si presenteranno via via lungo il suo cammino.

Le tematiche affrontate sono abbastanza forti, e potrebbero deludere un pò chi si aspettava un libro perfettamente in linea con quello precedente: tuttavia, se ci si approccia al romanzo nell'ottica di una storia che matura e diventa più "adulta" è possibile apprezzarla appieno.

Alcuni colpi di scena non si rivelano tali, perché l'autrice fornisce sufficienti informazioni al lettore da fargli intuire cosa sta per accadere, anche se questa probabilmente è una scelta voluta di Namina Forma, e non una caduta di stile.

La scrittrice, con la sua prosa ricca e dettagliata, riesce a riportare il lettore in un attimo nel suo fantasioso mondo narrativo, un universo che aveva affascinato nella prima avventura di Deka: uno scenario nel quale tutti i suoi personaggi, ciascuno ben delineato, prendono vita e appaiono al lettore in tutta la loro fulgida tridimensionalità.

Anche la storia d'amore, che nel primo libro sembrava semplicemente un elemento appena accennato e forse vagamente stereotipato, ha modo di essere approfondito, e dunque è sicuramente definito meglio.

"Le guerriere che sfidarono l'oscurità" è uno young adult maturo, appassionante e intrigante, che saprà coinvolgere i lettori sino all'ultima pagina, sorprendendo chi aveva amato "Le guerriere dal sangue d'oro" con una storia superba, dalle inaspettate tinte forti. 

venerdì 13 gennaio 2023

"La stanza grigia": un fumetto thriller firmato Uppercomics

"In amore vince chi fugge... se ci riesce." 

"La stanza grigia" di Chiara Scarpitta, manga italiano pubblicato dalla casa editrice Upper Comis, sin dalla prima vignetta mi ha completamente... "rapita".
Termine decisamente calzante, poiché il fumetto narra le vicende del diciannovenne Marco e di Angelica, una coetanea ossessionata da lui. Conosce il suo colore preferito, ha imparato a cucinare i piatti che ama, ricorda le sue abitudini. E lo ha rapito, rinchiudendolo in una stanza nel seminterrato di casa sua... dove intende farlo restare fin quando non si innamorerà di lei. Una stanza completamente grigia, da cui il titolo dell'opera.
Marco si domanda cosa può aver fatto per meritare un simile destino. Tenta di aggredire più volte la ragazza per fuggire, ma finisce sempre soprafatto dall'astuzia di Angelica di cui, suo malgrado, non può che ammirare il perverso intelletto. 
Una stanza, un pringioniero, un'aguzzina: gli elementi perfetti per un fumetto thriller, che sa sorprendere con un finale inaspettato. 

L'atmosfera di tensione e la sensazione di oppressione dello spazio chiuso viene trasmessa efficacemente dai disegni dell'illustratrice Marilena Wu, che ha deciso di usare un chiaroscuro in cui viene lasciato poco spazio al nero. Il bianco prevale, interrotto da linee nette, nitide e pulite, che trasmettono un senso di gelo e danno forma ad uno spazio sospeso, irreale, pungente, perfetto per un simile racconto. 

"La stanza grigia" è un buon connubio tra inquietudine e mistero, una lettura perfetta per gli appassionati del genere.

giovedì 12 gennaio 2023

"La lega degli autodafé": una trilogia da non perdere


La lega degli autodafé è una trilogia per ragazzi scritta da Marine Carteron, composta dai romanzi "Mio fratello è un custode", "Mia sorella è una guerriera artistica" e "Siamo tutti dei propagatori", pubblicati dalla casa editrice "uovonero" nella collana "I geodi". 

Augustus Mars ha solo quattordici anni quando la sua vita crolla su sé stessa come un mazzo di carte: suo padre perde la vita in un gravissimo incidente stradale, anche se, a giudicare da come si sono svolti i fatti, sembra proprio che la sua morte non sia stata causata da una tragica fatalità ma da un premeditato omicidio. 
La famiglia di Augustus infatti è da secoli parte dell'organizzazione segreta dei propagatori, che opera nell'ombra per proteggere la cultura e per salvaguardare i documenti più preziosi di ogni tempo ed ogni luogo, facendo in modo che il sapere venga preservato e che non finisca nelle mani sbagliate. 
Da sempre, però, i Propagatori sono in lotta con La lega degli Autodafé, associazione interessata alla cultura ma per fini decisamente meno nobili: il suo scopo è intercedere l'accesso pubblico alla conoscenza, per favorire il diffondersi dell'ignoranza. 
Augustus è chiamato a diventare un propagatore, e la sua missione sarà molto più difficile e dolorosa di quello che crede, portandolo a vivere esperienze che lo cambieranno profondamente. 

Gus e Césarine sono i narratori di questa originale avventura che, alternativamente, raccontano la storia dai loro diversi punti di vista. Ciascuno di essi conduce delle proprie indagini personali, approfondisce la conoscenza di vari personaggi e fa diverse scoperte in momenti diversi, per questo rendono complementare la narrazione agli occhi del lettore, permettendogli di avere una visuale completa sugli eventi. 

Augustus, il protagonista principale, è un ragazzo ancora molto infantile all'inizio del primo romanzo. I suoi ragionamenti sono spesso dettati da egoismo, i suoi giudizi affrettati, i suoi apprezzamenti superficiali. Tuttavia, le situazioni difficili che affronta nel corso della sua vita lo costringono ad affrontare una maturazione che lo porta a vivere una travagliata adolescenza e a ritrovarsi adulto prima del tempo, coinvolto in disavventure più grandi di lui che non può gestire senza effettivamente cambiare il proprio modo di pensare. 

Molto importante è la trattazione del tema dell'autismo, che trova spazio nel personaggio di Césarine.
L'autismo è un disordine neuropsichico infantile, che può comportare gravi problemi nella capacità di comunicazione e nella percezione del mondo che li circonda, nonché deficit di autoconsapevolezza e teoria della mente. Chi ne è affetto ha difficolt nella condivisione dei propri sentimenti e nella comunicazione con adulti e amici. Spesso, tuttavia, questo diverso livello a cui viaggia la mente dei soggetti autistici li rende particolarmente brillanti in determinati campi, ed è proprio il caso della sorella di Gus, dotata infatti di un'intelligenza superba e di una capacità di analisi dei fatti decisamente fuori dal comune. 
Césarine, nelle sue pagine di diario, scritte in prima persona, dimostra una personalità complessa e sfuggente. Essendo autistica, riesce con fatica a comprendere i sentimenti altrui e persino a prendere consapevolezza dei propri. 
Ciò che manca a Césarine, in quanto autistica, è lo sviluppo di quella che in psicologia viene detta Theory of Mind, Teoria della mente, la capacità di comprendere le emozioni proprie e altrui.
Da qui deriva la difficoltà estrema di comprensione dei più semplici giochi di parole che sfuggano alla logica più rigorosa, che regola la sua esistenza ed è l'unica cosa che comprende. 
"Ha la freddezza di Hannibal Lecter e la le memoria di un computer" sono le parole con cui Nené la descrive, per spiegare che la sua mente prodigiosa si concilia benissimo con la difficoltà di provare emozioni e spesso è del tutto priva dei dilemmi morali che potrebbero affliggere altre persone quindi, quando agisce, non si domanda se ciò che sta per fare sia giusto o sbagliato, ma solo se quella sia la scelta più adeguata dopo aver analizzato analiticamente ogni possibilità.
I capitoli narrati in prima persona dal suo punto di vista mi hanno ricordato lo stile del romanzo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", altro libro particolarissimo che aiutava i lettori a calarsi in una mente diversa dalla propria e di solito di non facile comprensione. 

La prosa è decisamente originale: il tempo di narrazione è il passato prossimo, come se i protagonisti riportassero ai lettori le vicende narrate in forma diaristica, stratagemma che aumenta la sensazione immersiva durante la lettura. 

La prosa, frizzante e ricca di riferimenti alla cultura pop, è il vero punto di forza della saga, che si legge d'un fiato: capitolo dopo capitolo, il lettore viene avvinto in una narrazione dal ritmo serrato, impossibile da interrompere fino al finale. 

Tra avventura, spy story e un pizzico di romanticismo, "La saga degli Autodafé" è una serie per ragazzi affascinante con un'idea originale e brillante che saprà intrigare e appassionare i lettori, trascinandoli in un universo narrativo coinvolgente e irripetibile, regalando una bellissima storia didi avventura e formazione. 

"La Collezionista di anime" di Kylie Lee Backer

"Penso... penso che la morte stia per venire a prendermi."
-La Morte viene a prendere tutti.-"


"La Collezionista di anime" è un romanzo di Kylie Lee Baker, autrice cresciuta a Boston e che ha vissuto ad Atlanta, Salamanca e Seoul. Ovviamente nella scrittura porta le usanze, i miti e le tradizioni delle città nelle quali ha vissuto.
La cultura giapponese è sicuramente la più presente nel testo, con tutte le sue suggestioni magiche, citando leggende, armi e riti tipici. Non tutto viene spiegato nel dettaglio, quindi risulterà certamente più chiaro a chi già ne è appassionato ed informato.

Sul finire dell'Ottocento, a Londra, vive Ren Scarborough, una raccoglitrice di anime, quella che viene definita una "shinigami", nella cultura giapponese. Tuttavia, Ren deve rispettare la rigida gerarchia dei mietitori, i quali la disprezzano e spesso la denigrano.
Quando perde il controllo delle sue abilità di shinigami, Ren lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l’accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni, ma soprattutto in cerca delle sue origini. Insieme al fratello minore, suo alleato da sempre, Ren entra negli inferi alla ricerca della dea della Morte, da cui vuole ottenere il riconoscimento dei suoi sforzi e del suo lavoro. Ma al cospetto della morte Ren scoprirà che niente di ciò che ha fatto è sufficiente, e che dovrà ancora combattere per dimostrare il suo valore come shinigami e per conquistarsi il posto che desidera.
Riuscirà a compiere la sua missione e a scoprire chi è e chi è destinata ad essere?

Ren Scarborough è una shinigami il cui lavoro è quello di mietere le anime. Da sempre si è identificata con le sue capacità ed i suoi poteri, proprio per tale ragione, quando inizia a perdere il controllo su di essi, ogni sua certezza va in crisi.
L'avventura di Ren rappresenta la confusione dell'adolescenza che cerca la sua risoluzione grazie alla ricerca dell'identità, un percorso lungo e travagliato che conduce, dopo tante sofferenze, all'età adulta.

"-Non sei una shinigami - disse la voce. -Hai il volto di una mietitrice.-
Poi la mano dell'oscurità mi gettò di nuovo sul pavimento, e mi trovai con il viso premuto su un tappetino.
-Sono una shinigami - protestai con voce tremante. Se c'era una cosa assolutamente vera nella mia vita, era quella. Era ciò che mi era stato detto per tutta la vita. era la ragione per cui avevo dovuto abbandonare la mia famiglia. Dovevo essere una shinigami perchP se non lo ero allora non ero niente."

Anche Ren, come tutti, cerca una persona che la completi, che condivida con lei ogni debolezza, qualcuno che la accetti e che riesca a vedere in lei bellezza e meraviglia, nonostante tutte le parti buie che avverte dentro di sé. Tra i vari personaggi che le ruotano attorno, forse troverà qualcuno nei cui occhi effettivamente possa vedersi unica, speciale, sé stessa.
Una parte importante della storia è infatti lasciata al romanticismo, viene descritto lo sbocciare di una tenera storia d'amore, sentimento capace di nascere anche nel dominio della morte.

La parte migliore del romanzo è la costruzione del mondo fantastico e dell'immaginario ideato dall'autrice. Un abisso buio e pieno di orrori, un'idea nata da un intreccio di leggende ed idee nuove, che è descritto così bene da risultare concreto e pulsante di vita dinanzi agli occhi della mente del lettore.

"La Collezionista di Anime", primo di una dilogia dark fantasy, è un romanzo accattivante e intrigante, che presenta un'idea originale e particolarissima, descrivendo un mondo oscuro e affascinante. Il libro perfetto per chi ha amato la serie "Falce" e desidera leggere una storia magica, oscura e misteriosa. 

"La regina di Attolia" di Megan Whaler Turner

"La Regina di Attolia" è il secondo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo) nella collana Young Adult.
Il libro contiene anche "La danza del coltello", una storia esclusiva che approfondisce il personaggio di Eugenides, una ricca introduzione sui personaggi e divinità e una dettagliata mappa del mondo di "Il ladro della Regina".

Eugenides è riuscito nella missione che gli è stata affidata: ha rubato il dono di Hamiathes, ma così facendo ha attirato su di sé l'odio della regina di Attolia che, coperta di vergogna per essere stata ingannata dal ladro, desidera vendicarsi della sua insolenza. Pur di ottenere la vendetta è pronta a tutto, persino a mettere a rischio la pace del suo regno. Eugenides riuscirà a sfuggire alla sua trappola, oppure cadrà, come si aspetta la regina, nella sua tela ben intrecciata?

Dopo il finale esplosivo del primo libro, ne "La Regina di Attolia" proseguono le avventure di Eugenides, l'arrogante ladro sicuro di sé e fin troppo arrogante. In questo romanzo le sue abilità saranno seriamente messe alla prova, dal confronto con una rivale degna del suo intelletto: la regina di Attolia.
Eugenides, più maturo e cresciuto rispetto alle sue precedenti imprese, saprà tuttavia mostrarsi all'altezza di vincere la partita a scacchi con la regina?
Mentre si avvia verso una fine ingloriosa o verso la più soddisfacente delle vittorie, il lettore segue le sue rocambolesce avventure, scoprendosi sempre a tifare per lui, visto che assume sempre di più le virtù e le caratterische di un eroe fiabesco tipico all'altezza dei più furbi personaggi delle fiabe dei fratelli Grimm.
Una sfida intrigante che saprà tenere in sospeso i lettori.
Anche in questo secondo romanzo si ritrova la preziosa e lussureggiante ambientazione del precedente, che pesca a mani aperte dal ricco immaginario fiabesco e mitologico orientale e occidentale.

"La regina di Attolia" è un romanzo coinvolgente ed interessante, che si rivelerà un sequel perfettamente all'altezza del romanzo precedente, e che soddisferà le aspettative di chi era rimasto con il fiato sospeso sfogliando l'ultima pagina de "Il ladro".















"Il ladro" di Megan Whalen Turner


"Il ladro" è il primo romanzo della serie "Il ladro della Regina", che comprende sei volumi, che saranno tutti pubblicati da Fanucci nei prossimi mesi (finora sono stati pubblicati il primo e il secondo, "la Regina di Attolia") nella collana Young Adult.
La serie è così accattivante e coinvolgente da aver incuriosito persino la Disney, che ne ha acquistato i diritti per produrre una serie televisiva, che sarà adattata da BRian Duffield e prodotta da Jim Whitaker.

Eugenides, un giovane ladro, è così convinto delle sue abilità di furfante da essere certo di poter compiere qualsiasi furto restando impunito. Ma si sbaglia, e lo scopre nel modo più spiacevole: viene infatti colto in flagrante ed arrestato. Tuttavia le stelle sorridono ad Eugenides, infatti il magus del re di Sounis, che ha visto del talento nel ragazzo, gli propone uno scambio: otterrà la sua libertà se si unirà ad una pericolosa spedizione per recuperare una magica e leggendaria pietra. Eugenidas non è particolarmente entusiasta della missione che gli viene proposta, ma dal momento che l'alternativa sarebbe restare per il resto dei suoi giorni in prigione, non può certamente rifiutare.
Inizia così la sua avventura, che sarà un viaggio non solo fisico, attraverso terre misteriose e terribili, ma anche interiore, che lo porterà a crescere e maturare, portandolo ad interrogarsi su cosa davvero desidera dalla vita.

Eugenides, soprannominato Gen, è il personaggio principale della storia. Giovane ladro senza grandi aspettative, vive alla giornata e non si è mai preoccupato troppo del suo futuro. Eccessivamente sicuro di sé, è pieno della boriosa arroganza giovanile, che durante le prime pagine lo fa apparire come un personaggio superficiale e interessato soltanto ai propri bisogni e alle proprie necessità.
Nel corso del racconto, tuttavia, nel corso della storia si evolve e vengono presentati vari aspetti di Gen che contribuiscono via via a dargli tridimensionalità, facendolo apparire verosimile ed in costante evoluzione.

Tutti i personaggi che lo circondano sono ben delineati: il saggio Pol, il diplomatico Sophos, lo spietato Ambiades. Ognuno di loro ha le sue caratteristiche peculiari e ciascuno di essi sarà cambiato dall'esperienza del viaggio affrontato.

L'ambientazione, il mondo nel quale si muovono i personaggi, è uno scenario magico ed evocativo, che diventa uno sfondo perfetto per un'avventura fantasy dal profumo classico ma con una narrazione svelta e moderna.
In particolare, il ritmo narrativo accellera nella seconda parte del libro: dal momento che la storia inizia in medias res, quando Gen è in prigione, l'autrice si prende del tempo per presentare la situazione, i personaggi, il mondo fantastico che ha creato, quindi gli avvenimenti possono sembrare pochi e poco avvincenti. Dalla seconda parte del libro in poi invece il romanzo diventa incalzante, si susseguono eventi, intrighi e colpi di scena.

"Il ladro", essendo il primo di una serie, è chiaramente un testo introduttivo, tuttavia personalmente non ho avuto difficoltà a sentirmi coinvolta nelal storia sin dalla prima pagina. Credo che costituisca l'ottima premessa di una bella storia, di cui sono curiosa di conoscere il seguito.