giovedì 12 gennaio 2023

"La lega degli autodafé": una trilogia da non perdere


La lega degli autodafé è una trilogia per ragazzi scritta da Marine Carteron, composta dai romanzi "Mio fratello è un custode", "Mia sorella è una guerriera artistica" e "Siamo tutti dei propagatori", pubblicati dalla casa editrice "uovonero" nella collana "I geodi". 

Augustus Mars ha solo quattordici anni quando la sua vita crolla su sé stessa come un mazzo di carte: suo padre perde la vita in un gravissimo incidente stradale, anche se, a giudicare da come si sono svolti i fatti, sembra proprio che la sua morte non sia stata causata da una tragica fatalità ma da un premeditato omicidio. 
La famiglia di Augustus infatti è da secoli parte dell'organizzazione segreta dei propagatori, che opera nell'ombra per proteggere la cultura e per salvaguardare i documenti più preziosi di ogni tempo ed ogni luogo, facendo in modo che il sapere venga preservato e che non finisca nelle mani sbagliate. 
Da sempre, però, i Propagatori sono in lotta con La lega degli Autodafé, associazione interessata alla cultura ma per fini decisamente meno nobili: il suo scopo è intercedere l'accesso pubblico alla conoscenza, per favorire il diffondersi dell'ignoranza. 
Augustus è chiamato a diventare un propagatore, e la sua missione sarà molto più difficile e dolorosa di quello che crede, portandolo a vivere esperienze che lo cambieranno profondamente. 

Gus e Césarine sono i narratori di questa originale avventura che, alternativamente, raccontano la storia dai loro diversi punti di vista. Ciascuno di essi conduce delle proprie indagini personali, approfondisce la conoscenza di vari personaggi e fa diverse scoperte in momenti diversi, per questo rendono complementare la narrazione agli occhi del lettore, permettendogli di avere una visuale completa sugli eventi. 

Augustus, il protagonista principale, è un ragazzo ancora molto infantile all'inizio del primo romanzo. I suoi ragionamenti sono spesso dettati da egoismo, i suoi giudizi affrettati, i suoi apprezzamenti superficiali. Tuttavia, le situazioni difficili che affronta nel corso della sua vita lo costringono ad affrontare una maturazione che lo porta a vivere una travagliata adolescenza e a ritrovarsi adulto prima del tempo, coinvolto in disavventure più grandi di lui che non può gestire senza effettivamente cambiare il proprio modo di pensare. 

Molto importante è la trattazione del tema dell'autismo, che trova spazio nel personaggio di Césarine.
L'autismo è un disordine neuropsichico infantile, che può comportare gravi problemi nella capacità di comunicazione e nella percezione del mondo che li circonda, nonché deficit di autoconsapevolezza e teoria della mente. Chi ne è affetto ha difficolt nella condivisione dei propri sentimenti e nella comunicazione con adulti e amici. Spesso, tuttavia, questo diverso livello a cui viaggia la mente dei soggetti autistici li rende particolarmente brillanti in determinati campi, ed è proprio il caso della sorella di Gus, dotata infatti di un'intelligenza superba e di una capacità di analisi dei fatti decisamente fuori dal comune. 
Césarine, nelle sue pagine di diario, scritte in prima persona, dimostra una personalità complessa e sfuggente. Essendo autistica, riesce con fatica a comprendere i sentimenti altrui e persino a prendere consapevolezza dei propri. 
Ciò che manca a Césarine, in quanto autistica, è lo sviluppo di quella che in psicologia viene detta Theory of Mind, Teoria della mente, la capacità di comprendere le emozioni proprie e altrui.
Da qui deriva la difficoltà estrema di comprensione dei più semplici giochi di parole che sfuggano alla logica più rigorosa, che regola la sua esistenza ed è l'unica cosa che comprende. 
"Ha la freddezza di Hannibal Lecter e la le memoria di un computer" sono le parole con cui Nené la descrive, per spiegare che la sua mente prodigiosa si concilia benissimo con la difficoltà di provare emozioni e spesso è del tutto priva dei dilemmi morali che potrebbero affliggere altre persone quindi, quando agisce, non si domanda se ciò che sta per fare sia giusto o sbagliato, ma solo se quella sia la scelta più adeguata dopo aver analizzato analiticamente ogni possibilità.
I capitoli narrati in prima persona dal suo punto di vista mi hanno ricordato lo stile del romanzo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", altro libro particolarissimo che aiutava i lettori a calarsi in una mente diversa dalla propria e di solito di non facile comprensione. 

La prosa è decisamente originale: il tempo di narrazione è il passato prossimo, come se i protagonisti riportassero ai lettori le vicende narrate in forma diaristica, stratagemma che aumenta la sensazione immersiva durante la lettura. 

La prosa, frizzante e ricca di riferimenti alla cultura pop, è il vero punto di forza della saga, che si legge d'un fiato: capitolo dopo capitolo, il lettore viene avvinto in una narrazione dal ritmo serrato, impossibile da interrompere fino al finale. 

Tra avventura, spy story e un pizzico di romanticismo, "La saga degli Autodafé" è una serie per ragazzi affascinante con un'idea originale e brillante che saprà intrigare e appassionare i lettori, trascinandoli in un universo narrativo coinvolgente e irripetibile, regalando una bellissima storia didi avventura e formazione. 

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