mercoledì 30 marzo 2022

"Le pene d'amore di Edward Gardner" di Nicole Clarkston


La casa editrice Vintage editore è una giovanissima realtà editoriale che ha già pubblicato vari titoli, soprattutto romance storici, che si caratterizzano per l'eleganza e la raffinatezza delle edizioni.

Alcuni dei loro libri prendono ispirazione dai grandi classici di epoca ottocentesca, tra cui spiccano i libri di Jane Austen i quali hanno costituito, sin dalla loro pubblicazione, fonte di ispirazione per molti artisti, che vi hanno preso spunto per varie opere.  Tributi ad una scrittrice senza tempo che ha fatto sognare e sorridere generazioni di lettori. 

Nicole Clarckston, da sempre grande appassionata di Jane Austen e in particolar modo innamoratissima dei personaggi del mondo letterario creato dall'autrice per il suo romanzo più famoso, "Orgoglio e pregiudizio", ha deciso di scrivere un libro immaginando la storia dei coniugi Gardner, che la Austen non racconta: da dove nasce la loro intesa perfetta? Quando è nata il  loro  amore? Come si sono conosciuti? C'è stata un'immediata simpatia, fra i due? 

L'immaginazione ha trascinato l'autrice in territori inesplorati: con l'uso di personaggi già costruiti ed efficaci ha dato vita ad una storia romantica e coinvolgente, che si inserisce perfettamente, per prosa forbita e i temi trattati, nello stile della Austen, sembrando quasi un'opera autentica, scritta di suo pugno, mantenendo comunque l'originalità della voce della Clarckson. 

Il romanzo inizia introducendo un giovane Edward Gardner, che si vede rifiutato dalla ragazza a cui ha chiesto la mano, perché non sufficientemente facoltoso per la sua famiglia. 
La cocente delusione e il desiderio di ritirarsi in sé stesso lo inducono ad accettare l'invito del cognato Thomas Bennet il quale gli chiede di accompagnarlo con le figlie in un viaggio di lavoro. Il viaggio diventa occasione per Gardner non solo per distrarsi ma si trasforma anche nell'opportunità di incontrare Madeline, una ragazza graziosa, gentile, ma piuttosto fuori dal comune, grintosa e determinata. 
Garner ne è subito affascinato, e ben presto si scopre a provare per lei un tenero affetto. Ma la bella Madeline ricambierà il suo sentimento? 

Raccontando gli avvenimenti soprattutto dalla prospettiva del signor Gardner, l'autrice ha narrato una commedia umana in cui ha fatto recitare i personaggi già noti ed amati della Austen, che risulteranno familiari ai lettori, approfondendo la psicologia di alcuni che erano semplici comprimari nella storia originale. 
Come non trovare adorabile la presenza delle sorelle Bennet, ancora bambine, ciascuna delle quali già brilla per la sua personalità. 

La conoscenza fra Edward e Madeline avviene lentamente: i due si conoscono e si scoprono, avendo modo di apprezzare l'uno i pregi dell'altra. Madeline apprezza la gentilezza e la pazienza di Edward, la sua dolcezza con le figlie del cognato; ed Edward apprezza l'intraprendenza lavorativa di Madeline, giovane donna autonoma e indipendente. 

Con "Le pene d'amore di Edward Gardner" Nicole Clarkston ha scritto un romanzo romantico e delicatissimo, capace di emozionare descrivendo emozioni autentiche e personaggi che si svelano poco a poco ai lettori, un libro che consiglio a chi ha amato la Austen ma soprattutto a chi apprezza i libri ambientati in un'epoca lontana, che narrano un mondo di sentimenti veri e semplici ormai oggi perduti, ma che sarebbe bello valorizzare ancora, nella nostra consumistica e spesso vuota realtà contemporanea.

lunedì 28 marzo 2022

"Un'alleanza pericolosa" di Jennieke Cohen


"Un'Alleanza Pericolosa" è un libro romantico ambientato in età  pregiorgiana, scritto da Jennieke Cohen ed edito dalla Oscar Mondadori. 

"Il fatto che eventi fuori dal comune si verifichino nei romanzi non significa che non possano accadere veramnete. E il fatto che  la maggior parte della nostra vita trascorra fra avvenimenti banali non impedisce che, a volte, all'improvviso, ci capiti qualcosa di inaspettato

La vita di Lady Victoria Aston è quasi perfetta: figlia di un Lord, con una sorella maggiore moglie di un uomo facoltoso e le infinite possibilità  di una vita libera dagli obblighi  della società, passata a gestire le terre della tenuta di famiglia, Oakbridge, e a leggere gli amati romanzi di Miss Austen. Certo, i ricordi dell'amicizia spezzata con il suo vicino di casa recentemente ritornato dall'Europa, Tom Sherbone, ormai Lord Halworth, le danno pensiero, ma tutto sommato lei se n'è fatta una ragione e va bene così. 

Tutto però  precipiterà nel momento  in cui, lo stesso giorno in cui Vicky verrà aggredita da un misterioso bandito a cavallo, e salvata proprio da Tom, sua sorella Anthea farà ritorno a casa con la risoluzione di non tornare mai più  dal marito, che sotto la facciata da nobiluomo, la maltratta e ne abusa. Da quel momento  in poi tutte le responsabilità ricadranno sulle spalle della sorella più  giovane: se non riuscirà  a trovare marito presto, la tenuta rischierà  di cadere in mano all'orribile marito di Anthea. 

"La capacità di pianificare è ciò che distingue una persona evoluta." 

Ma, anche se la stagione in alta società è appena iniziata, Victoria fa fatica ad trovare un qualsiasi uomo con una reputazione degna del titolo di Lord e che la tratti con rispetto. L'unico che spicca per la sua ironia e per le attenzioni che riserva alla giovane è il signor Carmicheael, non un nobiluomo di titolo, ma un magnate del commercio con una portentosa fortuna sulle spalle, nonostante la giovane età. 

A Tom, però, che si è da poco riconquistato la fiducia di Victoria, l'uomo non piace, anche per i rapporti sospetti che tiene con Lord Drain, il marito di Anthea e teme che sia lui il mandante di tutti gli strani e pericolosi incidenti che hanno improvvisamente riempito la vita della più giovane delle sorelle Aston. Presto, seppur confusa dai suoi stessi sentimenti, Victoria sarà costretta a diventare adulta e a prendere una decisione per il bene della sua famiglia. Sarà in grado di scegliee un marito che, non solo manterrà al sicuro la sua famiglia, ma saprà regalarle il finale da libro romantico che tanto sogna? 

"Una cosa non può essere bella semplicemente per amore della bellezza?" 

Il romanzo della Cohen è una storia romantica per eccellenza, condita da un pizzico di mistero, che la rende più interessante ed avvincente. Oltre ad esserci, alla base della narrazione, una sapiente ricerca dei fatti storici, ampiamente esplorata nelle note a fine libro e solo leggermente alterata ai fini narrativi, l'autrice dimostra una profonda conoscenza e amore verso tutta la letteratura a cui fa rifermiento durante la narrazione, dal più conosciuto romanzo della tanto amata da Victoria, Jane Austen, fino alle opere più di nicchia, provenienti dalla penna di autori a lei contmporaei. 

Prova di maestria nella scrittura è il fatto che, seppur mancassero al bagaglio culturale di chi legge, le letture citate, la storia finisce per risultare ugualmente piacevole e godibile, anche grazie alla spiegazione data attraverso la bocca di Lady Victoria. 

"E non ti scambierei con una dozzina di perfetti gentiluomini. La tua realtà è meglio di qualunque fantasia." 

"Un'Allenaza Pericolosa" è un romanzo allegro e piacevole, adetto a chi ama le storie a lieto fine e la narrativa neoclassica, il tutto condito da un pizzico di intrighi, misteri e fraintendimenti. Una lettura adatta a rilassarsi la sera, oppure in un pomeriggio primaverile, come quelli a cui andiamo incontro, magari immersi nella natura per aumentare la sensazione di immersione fra le sue pagine.

Un libro dal sapore di favola che lascia un sorriso sulla bocca e il cuore leggero. 

"Avrebbe sempre amato le storie di Miss Austen, ma dopo tutto ciò che era avvenuto non credeva che ssi potesse riassumere la vita secondo la prospettiva di un unico autore. Perché esiterebbero tanti libri se non per proporre diverse verità riguardo alla vita e alle sue complessità?"



~Articolo a cura di Luinil

sabato 19 marzo 2022

"Un traditore per la regina" di Livy Former


Un Traditore per la Regina” è un romanzo di narrativa dallo stampo storico, scritto da Livy Former e pubblicato dalla casa editrice Il Ciliegio.

Sua madre le aveva insegnato che si poteva andare orgogliosi soltanto di quel che di buono si aveva nell’anima, dei buoni propositi e delle azioni corrette.”

La storia viene narrata da Rosalie, una giovane donna al servizio della regina Maria Antonietta e sua cara quanto improbabile amica. La donna ripercorre, nel lungo e terrorizzante viaggio che porterà lei, suo marito e la figlia più grande della regina, Maria Teresa, fuori dalla Francia, la vita della sua cara amica, morta solo una manciata di ore prima.

Rosalie e Maria Antonietta si conoscono da molto giovani, quasi coetanee, grazie ad un languore che porta la giovane futura delfina di Francia a far visita alle cucine dove Rosalie passa i giorni per poter guadagnare a sufficienza da sfamare lei e sua madre. Le due si trovano immediatamente simpatiche anche grazie al carattere sbarazzino e vivace della giovane Asburgo-Lorena, che assume Rosalie al suo servizio e la porta con se, lontana dalla madre, verso la Francia e Versailles.

Ma il mio sogno era quello di essere innanzitutto una donna amata e accettata come lo ero a casa, di vivere una vita colma di calore e affetti volta al bene della mia famiglia e del popolo che mi aveva accolta

Lì incontrerà e sposerà suo marito, Luigi Capeto, delfino di Francia. Ma il loro non sarà un matrimonio felice come la giovane confiderà più volte a Rosalie, che diventa suo appoggio e conforto nelle vaste sale del palazzo regale. Il matrimonio, infatti, è stato imposto a Luigi, che della sua consorte non vuole sapere nulla e con cui, a causa di una malformazione, non può nemmeno consumare le nozze.
Da quel momento, per la poco più che quattordicenne Maria Antonietta, inizierà una vita fatta di costrizioni e riempita di pettegolezzi avvelenati e di persone fasulle che tenteranno di ingraziarsi la sua amicizia al fine di ricavarne denaro e protezione. La giovane, alla ricerca dell’affetto da cui si sentiva circondata in Austria, tenderà a fare affidamento nelle persone che, nel futuro, la tradiranno, rendendo la sua vita un incubo, illuminato da pochi eventi felici e dall’appoggio di poche persone fidate.

“«Lunga vita alla delfina!» gridava quella gente che poi sarebbe stata felice di ghigliottinarla gettandole addosso tutte le iniquità del mondo.

Solo anni dopo, quando sarà troppo tardi per il futuro della Francia e la rivoluzione sarà ormai alle porte, suo marito, Luigi XVI, si deciderà a fidarsi di Maria Antonietta e della sua capacità di farsi amica il popolo con il suo fascino e le sue buone maniere. A quel punto però, gli animi dei Francesi saranno troppo inaspriti dagli stenti e la giovane regina troppo impigliata nella rete di complotti, intrighi e veleni in cui Versaille l’ha cresciuta, per poter cambiare veramente qualcosa. La regina, allora, manderà via Rosalie e suo marito André, conosciuto anche lui fra le sale del grande palazzo reale Francese, via dalla corte, dopo avergli affidato delle pietre preziose. Loro avranno il compito di fare da messaggeri per lei e, se le cose si dovessero complicare, avranno il compito, come poi faranno, di trarre in salvo i suoi figli dalla violenza dei Parigini.

Sono terrorizzata, André. Per le vite dei sovrani, ma anche per tutte quelle che si sprecheranno per nulla.”

Quando i rivoluzionari li faranno prigionieri, la famiglia reale tenterà fino all’ultimo di salvarsi, ma alcuni avvenimenti misteriosi li metteranno talmente tanto in cattiva luce da condannarli a morte. Nell’ultimo saluto alla sua amica e regina, Rosalie scopre che, nonostante l’enorme sofferenza, la Maria Antonietta va a morire fiera come è sempre stata, consapevole dei suoi errori e dell’identità della persona che per tutto questo tempo ha tramato conto di lei.

Era rimasta basita, ma anche fiera di quella donna annientata che non era scesa a compromessi sulla verità quando le si era presentata, l’aveva guardata in faccia senza cercare di nasconderla a se stessa e aveva attuato un piano per far sapere al nemico che non l’aveva gabbata fino alla fine”

Il libro si presenta come una sapiente e originale narrazione romanzata della biografia di Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena che mette in luce il lato oscuro della corte nobiliare Francese all’epoca della Rivoluzione, prendendo in considerazione il rovescio della medaglia, ovvero come si debbano essere sentiti due sovrani, poco più che ragazzi, a governare un paese e a cercare di rimetterlo in piedi mentre una corte intera tramava contro di loro, rendendo nulli tutti i loro sforzi.
La narrazione mette in luce l’ingenuità dei due giovani sovrani, descritti come troppo buoni e ingenui per una corte di vipere come quelle di Versailles, che hanno commesso l’errore di fidarsi troppo di chi avrebbe dovuto portarli sulla strada corretta. 
Un romanzo piacevole che si legge da solo, con la capacità di passare, come un film ben montato, da una scena all’altra, anche molto distanti fra di loro temporalmente, con una fluidità disarmante e che cattura, fra bellezza e orrore, amore e odio, la mente del lettore. 

Un Traditore per la Regina” è un libro basato su fatti storici reali, con lo scopo di fornire una visione differente su una vicenda che ci viene raccontata sempre dal lato dei vincitori e mai dei vinti, e che fa capire quanto poco di leggendario o regale ci sia nelle persone che hanno fatto la storia e quanto invece siano umane, comprensibili,fatte di carne, sangue, ossa e sentimenti come noi.


~Articolo a cura di Luinil 

giovedì 10 marzo 2022

"Socrate": un fumetto Beccogiallo

"Socrate" è un volume a fumetti pubblicato dalla casa editrice Beccogiallo, sceneggiato e disegnato da Francesco Barilli e Alessandro Ranghiasci. 
I disegni, in uno stile elegante e tradizionale, mostrano personaggi verosimili che si muovono in scenari dettagliati ma sbiaditi come se appartenessero a foto antiche, e contribuiscono a restituire la sensazione di camminare per le strade di un mondo perduto ma traboccante di vita, nel quale hanno camminato i nostri antenati. 

L'opera, come lascia intuire il titolo, si concentra sulla narrazione della vita di Socrate, filosofo ateniese considerato il precursore della filosofia occidentale, che introdusse il metodo dell'indagine tramite il dialogo in comune: una discussione attiva che, con il contributo dei vari interlocutori, tramite confutazioni e confronti, permette di giungere alla verità. Egli induceva i suoi ascoltatori ad interrogarsi riguardo ogni tipo di questione, invitandoli a non accontentarsi delle trite spiegazioni altrui ma a cercare ogni verità nascosta, spingendoli a farsi un'opinione propria su tutto e a osservare ogni situazione da molteplici punti di vista, per maturare la capacità autocritica e il pensiero autonomo. 
Proprio la sua aspirazione di formare cittadini liberi nei loro giudizi e perciò non condizionabili gli causò l'ingiusta condanna a morte, che tuttavia Socrate accettò con stoica serenità, senza cercare di fuggire. Ma chi lo accusò non poteva immaginare che la scomparsa ne avrebbe soltanto alimentato i meriti, rendendo il suo ricordo incancellabile tra tutti coloro che lo conobbero in vita, i quali si sentirono in dovere di trasmetterne gli insegnamenti ai posteri, e così lo resero immortale, leggendario nel suo eroico coraggio di immolarsi pur di non rinnegare le proprie idee, alle quali rimase fedele sino all'ultimo istante della sua vita. Infatti anche se non ha lasciato neppure una parola scritta, lo conosciamo grazie ai suoi studenti che ne hanno raccontato le teorie e il pensiero nelle loro opere, cercando di restituire ai posteri una scintilla fulgida dell'affascinante intelletto di Socrate.


L'albo è magistralmente costruito attraverso stili di disegno differenti -pagine in bianco e nero, tavole color seppia e vignette che raccontano famosi miti greci con illustrazioni che richiamano lo stile antico - ripercorre gli ultimi giorni della vita di Socrate concentrandosi sul processo ma, tramite salti temporali, vengono narrati anche alcuni dei suoi dialoghi più famosi, quelli che Platone non ha mancato di scrivere e lasciare ai posteri. 


In una perfetta commistione di virtuosismo stilistico ed equilibrio narrativo, gli autori hanno raccontato in un volume prezioso e raffinato la storia del padre della filosofia occidentale. Un uomo fuori dal comune, che ancora oggi non smette di affascinare e sorprendere, perché, anche se fu condannato a morte nel lontano 399 a.C. accusato di corrompere la mente dei giovani e di non riconoscere le divinità della Città, si oppose alla società del suo tempo predicando la libertà di pensiero. Libertà che ancora oggi nel nostro mondo contemporaneo globalizzato e in teoria moderno, aperto, tollerante - è ostracizzata, intrappolata in una civiltà che tende disperatamente all'appiattimento dei singoli e delle varie opinioni, offuscandole quando non coincidono con l'idea della massa dominante. 

"Acconsenti? Sei sano di mente. Obietti? Sei pazzo, e sicuramente si farà bene ad incatenarti subito" scriveva Emily Dickinson, nell'800, riprendendo le parole di Socrate, e scrivendo in poesia l'amara lezione che il filosofo greco ha imparato con la vita. E quest'amara lezione non risulta forse attualissima?


venerdì 4 marzo 2022

"Bambini nel bosco" di Beatrice Masini

"L’ora peggiore è quando il buio ti sembra più buio e i pensieri ti strisciano addosso, stringendoti dita appiccicose attorno alla gola."


"Bambini nel bosco" è un romanzo di Beatrice Masini, pubblicato dalla casa editrice Fanucci, per la prima volta nel 2010 e recentemente riproposto con l'introduzione di Loredana Lipperini, che fornisce una chiave di lettura per approcciarsi a quest'opera particolarissima ed originale.

In un futuro non precisato -che potrebbe essere definito come una realtà distopica- molti bambini vivono su un'isola, lontani da tutto e tutti.
Gli adulti vi si recano solo per consegnare loro cibo e droghe, che li costringono ad uno stato di costante intorpidimento. Alcuni a volte hanno frammenti di ricordi di una vita precedente, che chiamano "cocci", ma  sono troppo intontiti per ricordare.
I bambini si dividono in gruppi, spesso con un capo che sottomette i compagni, replicando un microcosmo primitivo dove prevale la legge del più forte.
Ma un giorno la quotidianità di un gruppo cambia quando uno di loro trova un libro di fiabe: sfogliandolo, ricorda improvvisamente di saperlo leggere. E scopre la bellezza di una storia, l'evasione mentale offerta da una bella prosa. Il libro diventa, per lui e per il gruppo di cui fa parte, uno strumento per rammentare un passato perduto e  sognare un futuro differente. E se possono sognare di evadere con un libro, possono provare a fuggire davvero. Ci riuscuranno?

"Qui non c’è posto per noi. Da qualche altra parte forse un posto lo troveremo.»
Tom annuì. Nessuno osò replicare. «Saremo i Bambini nel bosco» disse. «Come nelle storie. I Bambini nel bosco. Stiamo per diventare una storia. La nostra.»"

Si tratta di una storia dalla profonda potenza evocativa, che vuole evidenziare il valore forte delle storie e il potere salvifico dei libri. Leggere  è diverso da qualsiasi altro tipo di conoscenza, perché la lettura fa sempre sbocciare nella mente brillanti idee, capaci di far evolvere il pensiero. I libri non donano a chi li legge solo competenze bensì strumenti, da utilizzare per esprimere i propri pensieri e la propria interiorità. Come una tecnica artistica non viene studiata per il fine di realizzare una semplice copia bensì per dipingere un'opera propria, così una bella frase, un bel testo, una figura retorica ardita ispira i lettori a creare un testo con una voce originale e unica.

«Perché non la facciamo noi, una storia col fuoco?»
«Ma noi non siamo un libro» rise Dudu. «Siamo bambini.»
«E allora? Possiamo fare una storia di bambini, e di fuoco. Insieme. Mescolati. Come nella zuppa di Orsacchiotto. C’è di tutto, no?»

Per i bambini perduti, la lettura diventa fonte di conforto e forza: nelle storie essi trovano coraggio e possibilità, la capacità di riscrivere daccapo un'avventura diversa, di prendere in mano la penna e dare vita ad un racconto del tutto diverso per le loro vite.

Il romanzo alterna la narrazione concentrandosi sulle avventure dei protagonisti e sugli operatori che ne seguono le vicissitudini osservandoli attraverso lo schermo, senza intervenire ma esprimendo considerazioni filosofiche, atteggiandosi a divinità indifferenti e distaccate, che perversamente li  osservano struggersi e distruggersi.

"Bambini nel bosco" è un romanzo dolceamaro complesso e affascinante, metaforico e profondamente filosofico, con un'ipotassi ricca e forbita e una  narrazione lenta, che sebbene abbia come protagonisti dei bambini, è più consigliabile ad un pubblico di lettori adulti, capaci di apprezzarne le sottigliezze e le profondità.