giovedì 10 marzo 2022

"Socrate": un fumetto Beccogiallo

"Socrate" è un volume a fumetti pubblicato dalla casa editrice Beccogiallo, sceneggiato e disegnato da Francesco Barilli e Alessandro Ranghiasci. 
I disegni, in uno stile elegante e tradizionale, mostrano personaggi verosimili che si muovono in scenari dettagliati ma sbiaditi come se appartenessero a foto antiche, e contribuiscono a restituire la sensazione di camminare per le strade di un mondo perduto ma traboccante di vita, nel quale hanno camminato i nostri antenati. 

L'opera, come lascia intuire il titolo, si concentra sulla narrazione della vita di Socrate, filosofo ateniese considerato il precursore della filosofia occidentale, che introdusse il metodo dell'indagine tramite il dialogo in comune: una discussione attiva che, con il contributo dei vari interlocutori, tramite confutazioni e confronti, permette di giungere alla verità. Egli induceva i suoi ascoltatori ad interrogarsi riguardo ogni tipo di questione, invitandoli a non accontentarsi delle trite spiegazioni altrui ma a cercare ogni verità nascosta, spingendoli a farsi un'opinione propria su tutto e a osservare ogni situazione da molteplici punti di vista, per maturare la capacità autocritica e il pensiero autonomo. 
Proprio la sua aspirazione di formare cittadini liberi nei loro giudizi e perciò non condizionabili gli causò l'ingiusta condanna a morte, che tuttavia Socrate accettò con stoica serenità, senza cercare di fuggire. Ma chi lo accusò non poteva immaginare che la scomparsa ne avrebbe soltanto alimentato i meriti, rendendo il suo ricordo incancellabile tra tutti coloro che lo conobbero in vita, i quali si sentirono in dovere di trasmetterne gli insegnamenti ai posteri, e così lo resero immortale, leggendario nel suo eroico coraggio di immolarsi pur di non rinnegare le proprie idee, alle quali rimase fedele sino all'ultimo istante della sua vita. Infatti anche se non ha lasciato neppure una parola scritta, lo conosciamo grazie ai suoi studenti che ne hanno raccontato le teorie e il pensiero nelle loro opere, cercando di restituire ai posteri una scintilla fulgida dell'affascinante intelletto di Socrate.


L'albo è magistralmente costruito attraverso stili di disegno differenti -pagine in bianco e nero, tavole color seppia e vignette che raccontano famosi miti greci con illustrazioni che richiamano lo stile antico - ripercorre gli ultimi giorni della vita di Socrate concentrandosi sul processo ma, tramite salti temporali, vengono narrati anche alcuni dei suoi dialoghi più famosi, quelli che Platone non ha mancato di scrivere e lasciare ai posteri. 


In una perfetta commistione di virtuosismo stilistico ed equilibrio narrativo, gli autori hanno raccontato in un volume prezioso e raffinato la storia del padre della filosofia occidentale. Un uomo fuori dal comune, che ancora oggi non smette di affascinare e sorprendere, perché, anche se fu condannato a morte nel lontano 399 a.C. accusato di corrompere la mente dei giovani e di non riconoscere le divinità della Città, si oppose alla società del suo tempo predicando la libertà di pensiero. Libertà che ancora oggi nel nostro mondo contemporaneo globalizzato e in teoria moderno, aperto, tollerante - è ostracizzata, intrappolata in una civiltà che tende disperatamente all'appiattimento dei singoli e delle varie opinioni, offuscandole quando non coincidono con l'idea della massa dominante. 

"Acconsenti? Sei sano di mente. Obietti? Sei pazzo, e sicuramente si farà bene ad incatenarti subito" scriveva Emily Dickinson, nell'800, riprendendo le parole di Socrate, e scrivendo in poesia l'amara lezione che il filosofo greco ha imparato con la vita. E quest'amara lezione non risulta forse attualissima?


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