sabato 19 marzo 2022

"Un traditore per la regina" di Livy Former


Un Traditore per la Regina” è un romanzo di narrativa dallo stampo storico, scritto da Livy Former e pubblicato dalla casa editrice Il Ciliegio.

Sua madre le aveva insegnato che si poteva andare orgogliosi soltanto di quel che di buono si aveva nell’anima, dei buoni propositi e delle azioni corrette.”

La storia viene narrata da Rosalie, una giovane donna al servizio della regina Maria Antonietta e sua cara quanto improbabile amica. La donna ripercorre, nel lungo e terrorizzante viaggio che porterà lei, suo marito e la figlia più grande della regina, Maria Teresa, fuori dalla Francia, la vita della sua cara amica, morta solo una manciata di ore prima.

Rosalie e Maria Antonietta si conoscono da molto giovani, quasi coetanee, grazie ad un languore che porta la giovane futura delfina di Francia a far visita alle cucine dove Rosalie passa i giorni per poter guadagnare a sufficienza da sfamare lei e sua madre. Le due si trovano immediatamente simpatiche anche grazie al carattere sbarazzino e vivace della giovane Asburgo-Lorena, che assume Rosalie al suo servizio e la porta con se, lontana dalla madre, verso la Francia e Versailles.

Ma il mio sogno era quello di essere innanzitutto una donna amata e accettata come lo ero a casa, di vivere una vita colma di calore e affetti volta al bene della mia famiglia e del popolo che mi aveva accolta

Lì incontrerà e sposerà suo marito, Luigi Capeto, delfino di Francia. Ma il loro non sarà un matrimonio felice come la giovane confiderà più volte a Rosalie, che diventa suo appoggio e conforto nelle vaste sale del palazzo regale. Il matrimonio, infatti, è stato imposto a Luigi, che della sua consorte non vuole sapere nulla e con cui, a causa di una malformazione, non può nemmeno consumare le nozze.
Da quel momento, per la poco più che quattordicenne Maria Antonietta, inizierà una vita fatta di costrizioni e riempita di pettegolezzi avvelenati e di persone fasulle che tenteranno di ingraziarsi la sua amicizia al fine di ricavarne denaro e protezione. La giovane, alla ricerca dell’affetto da cui si sentiva circondata in Austria, tenderà a fare affidamento nelle persone che, nel futuro, la tradiranno, rendendo la sua vita un incubo, illuminato da pochi eventi felici e dall’appoggio di poche persone fidate.

“«Lunga vita alla delfina!» gridava quella gente che poi sarebbe stata felice di ghigliottinarla gettandole addosso tutte le iniquità del mondo.

Solo anni dopo, quando sarà troppo tardi per il futuro della Francia e la rivoluzione sarà ormai alle porte, suo marito, Luigi XVI, si deciderà a fidarsi di Maria Antonietta e della sua capacità di farsi amica il popolo con il suo fascino e le sue buone maniere. A quel punto però, gli animi dei Francesi saranno troppo inaspriti dagli stenti e la giovane regina troppo impigliata nella rete di complotti, intrighi e veleni in cui Versaille l’ha cresciuta, per poter cambiare veramente qualcosa. La regina, allora, manderà via Rosalie e suo marito André, conosciuto anche lui fra le sale del grande palazzo reale Francese, via dalla corte, dopo avergli affidato delle pietre preziose. Loro avranno il compito di fare da messaggeri per lei e, se le cose si dovessero complicare, avranno il compito, come poi faranno, di trarre in salvo i suoi figli dalla violenza dei Parigini.

Sono terrorizzata, André. Per le vite dei sovrani, ma anche per tutte quelle che si sprecheranno per nulla.”

Quando i rivoluzionari li faranno prigionieri, la famiglia reale tenterà fino all’ultimo di salvarsi, ma alcuni avvenimenti misteriosi li metteranno talmente tanto in cattiva luce da condannarli a morte. Nell’ultimo saluto alla sua amica e regina, Rosalie scopre che, nonostante l’enorme sofferenza, la Maria Antonietta va a morire fiera come è sempre stata, consapevole dei suoi errori e dell’identità della persona che per tutto questo tempo ha tramato conto di lei.

Era rimasta basita, ma anche fiera di quella donna annientata che non era scesa a compromessi sulla verità quando le si era presentata, l’aveva guardata in faccia senza cercare di nasconderla a se stessa e aveva attuato un piano per far sapere al nemico che non l’aveva gabbata fino alla fine”

Il libro si presenta come una sapiente e originale narrazione romanzata della biografia di Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena che mette in luce il lato oscuro della corte nobiliare Francese all’epoca della Rivoluzione, prendendo in considerazione il rovescio della medaglia, ovvero come si debbano essere sentiti due sovrani, poco più che ragazzi, a governare un paese e a cercare di rimetterlo in piedi mentre una corte intera tramava contro di loro, rendendo nulli tutti i loro sforzi.
La narrazione mette in luce l’ingenuità dei due giovani sovrani, descritti come troppo buoni e ingenui per una corte di vipere come quelle di Versailles, che hanno commesso l’errore di fidarsi troppo di chi avrebbe dovuto portarli sulla strada corretta. 
Un romanzo piacevole che si legge da solo, con la capacità di passare, come un film ben montato, da una scena all’altra, anche molto distanti fra di loro temporalmente, con una fluidità disarmante e che cattura, fra bellezza e orrore, amore e odio, la mente del lettore. 

Un Traditore per la Regina” è un libro basato su fatti storici reali, con lo scopo di fornire una visione differente su una vicenda che ci viene raccontata sempre dal lato dei vincitori e mai dei vinti, e che fa capire quanto poco di leggendario o regale ci sia nelle persone che hanno fatto la storia e quanto invece siano umane, comprensibili,fatte di carne, sangue, ossa e sentimenti come noi.


~Articolo a cura di Luinil 

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