giovedì 25 febbraio 2021

"Una giornata di nebbia a Milano" di Enrico Vanzina, da oggi in libreria

"Il dubbio è la forma più sottile dell'intelligenza. Tutti dubitiamo." 


Enrico Vanzina, pluripremiato regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e già autore di vari romanzi, firma la sua ultima fatica letteraria: "Una giornata di nebbia a Milano". 

Luca Restelli, giornalista quasi quarantenne, curatore della sezione culturale di un giornale a Milano, conduce una vita tranquilla che viene interrotta bruscamente dall'inattesa notizia della morte di suo padre, ucciso da tre colpi di pistola al viso, in corso Vercelli. L'assassino ha agito con il favore di una fittissima nebbia, pensando di non essere riconoscibile. Eppure un'infermiera di passaggio che ha assistito all'omicidio sostiene che il colpevole sia la moglie della vittima.  Testimonianza che lo turba profondamente 

L'amore dei genitori era per lui, come per ogni figlio, una certezza mai messa in discussione, quindi l'improvvisa possibilità che dietro la perfetta apparenza si nasconda una realtà torbida lo getta nello sconforto. 
Tuttavia, per quanto possa rivelarsi traumatica la verità, Luca vorrebbe scoprirla, decide dunque, aiutato da Giordio Finnekers un  suo amico scrittore, di iniziare una indagine personale. 
Ma è davvero giusto scavare nelle vite delle persone? Non hanno forse tutti diritto a custodire gelosamente i propri segreti? 

Luca Restelli è il saccente protagonista e narratore del romanzo, uomo che vede il proprio universo crollare su sé stesso, quando l'omicidio del padre fa sorgere in lui l'inevitabile sospetto della colpevolezza di sua madre. 

"Nella mia mente, per la prima volta, si fa largo un dubbio sepolto e tenuto a bada dal legame di sangue: mamma è innocente o colpevole?" 

La confusione che prova induce il protagonista ad interrogarsi sul rassicurante mondo della letteratura- in cui ama rifugiarsi - dove ogni mistero trova risoluzione, contrariamente alla vita, la quale invece presenta troppi punti oscuri che restano tali perché nessuno scrittore li chiarirà.

"Ecco forse perché ci piacciono tanto i romanzi d'investigazione: alla fine c'è sempre qualche tizio che riesce a capirci qualcosa, e non importa assolutamente niente di sapere come faccia a farlo. Sì, perché ciò che conta è il risultato, e tutta la tensione, tutte le strade che portano alla verità passano in secondo piano, rispetto alla sensazione di ordine e tranquillità che ci regala la soluzione del caso." 

Il romanzo è ricco di citazioni letterarie e scritto con un linguaggio spesso sboccato, che sembra dunque voler sottolineare la differenza sostanziale tra vita e letteratura.

Enrico Vanzina non mette solo in scena il dramma intimo di Luca Restelli, ma fa anche luce sui dolori personali dei personaggi comprimari: la mamma del protagonista, che si chiude in un mutismo pressoché totale riguardo l'omicidio del padre; l'amico scrittore, che conduce una vita all'insegna delle passioni ma sempre superficiale e permeata dal vuoto esistenziale, un'esistenza in cui transitano tante donne ma mai nessuna che resti; la sofferenza celata di un genitore anziano che non riusciva ad accettare la vecchiaia. 

La nebbia a cui allude il titolo, forse non è solo un elemento atmosferico bensì qualcosa di profondo, una torbidezza che appanna l'anima e confonde l'osservatore, rendendo difficile distinguere la realtà dall'illusione. 
Il protagonista si muove su una linea sottile, in bilico tra dubbi e realtà, dove la verità non esiste e il potere dell'intera narrazione risiede nell'ipotesi. 
L'opera induce il lettore a domandarsi: è davvero preferibile l'effettività rispetto alla fantasia? 

"A cosa serve la logica se qualcuno poi ci ha regalato l'immaginazione?" 

martedì 23 febbraio 2021

"Carry On" di Rainbow Rowell

"Carry On" è un libro di Rainbow Rowell, autrice famosa in tutto il mondo per numerose pubblicazioni di successo, tra cui "Eleanor e Prank" e "Fangirl". 
Recentemente è stato pubblicato anche il sequel di "Carry On": "Un eroe ribelle".


Simon è un mago. Lo ha scoperto ad undici anni, quando ha dato fuoco alla casa famiglia che lo ospitava, liberando il suo potere per la prima volta. Dopo quell'episodio si è recato da lui un uomo, presentandosi come l'arcimago, per spiegare al ragazzo che è destinato a diventare il più grande mago di tutti i tempi, e secondo antiche profezie è nato per sconfiggere il perfido "Tedio", un mago oscuro che minaccia il mondo dei maghi. 
Simon viene dunque ammesso a Watord, prestigiosa scuola di magia per maghi e creature magiche, che frequenta tutto l'anno tranne che in estate. La sua vita scorre fra mille avventure, tra scontri con il tedio, uscite con la sua bellissima ragazza Agatha e le chiacchierate con la sua migliore amica, la brillante Penny. L'unica persona che davvero Simon non sopporta è Baz, il suo compagno di stanza. È convinto che sia un vampiro, e che la sua facoltosa famiglia cospiri perennemente contro la scuola.
Ma, quando inizia a frequentare l'ultimo anno, Baz non fa ritorno a Watford. Simon non lo conosce molto bene perché, nonostante i lunghi anni trascorsi nella stessa stanza, il loro rapporto non si è mai spinto oltre un'accanita rivalità. Tuttavia sa quanto Baz tenga allo studio e presume che solo qualcosa di grave può averlo trattenuto lontano dalla scuola. Si rifiuta, però, di accettare il pensiero che sia in pericolo, ipotesi che gli è stranamente dolorosa.
Segretamente, Simon inizia così una ricerca disperata sulle tracce di Baz. Si dice che è solo per accertarsi che non intenda causare problemi alla scuola. Ma allora, perché si sente così preoccupato?
Una notte, inoltre, gli fa visita il fantasma della defunta madre di Baz. Gli chiede di consegnare un messaggio al figlio. 
Quando Baz finalmente fa ritorno a scuola, Simon gli propone una tregua, e i due decidono di collaborare per un comune obiettivo: scoprire la verità sulla morte della madre di Baz.
Ma per Baz non è facile accettare l'aiuto del compagno di stanza, anzi: preferirebbe stargli il più possibile lontano. Preferirebbe odiarlo. Ma non può. Infatti è da sempre, perdutamente, innamorato di Simon. 



"Carry On" è un libro che si prende gioco di ogni cliché, e rimescola tutti i bestseller più famosi degli ultimi anni per creare un metalibro che gioca con sé stesso è con la letteratura. È un anti-Harry Potter, un anti-Twilight, ed è divertente proprio perché racchiude tutte queste storie, "prendendo palesemente in giro" i punti più ridicoli, più deboli, più patetici. Ovviamente, con un risultato tragicomico. L'autrice descrive un universo magico in cui le combinazioni lessicali più disparate possono diventare formule magiche, dalle canzoni rock, alle filastrocche per bambini, alle citazioni più famose di Shakespeare. Un libro traboccante di riferimenti letterari geniali, che riescono, se còlti, ad aumentare l'umorismo irreale delle varie situazioni narrate.

Simon è il prescelto più disastroso di tutti i tempi: questo sostiene Baz, e nessuno lettore potrebbe dargli torto. Non ha ancora sconfitto l'oscuro signore di turno, il cui nome è tutto un programma: il Tedio; ha un potere immenso che non sa come usare senza esplodere, non capisce mai niente senza l'intuito della migliore amica Penny.


È un prescelto che fa pena, che non riesce a fare le magie più semplici, tutti si attendono da lui le risposte ma Simon non ha che domande.

Agatha, la sua fidanzata perfetta e bellissima, si trova a disagio con lui: tutto è troppo facile, troppo perfetto, e lei sente di non amarlo davvero. lo lascia perché si innamora, non ricambiata, di un altro ragazzo, un vampiro: proprio il compagno di stanza di Simon, Baz. Il quale, invece, è a sua volta innamorato di Simon, ma lo darebbe ventieri in pasto ai licantropi marini piuttosto che ammetterlo.

Un intreccio romantico tanto buzzarro era difficile da immaginare, eppure la Rowell descrive l'unico triangolo amoroso che mi sia mai sinceramente divertita a leggere. 
Simon e Baz sono una coppia terribile, incompatibile, disastrosa: due ragazzi che non riescono a stare per qualche minuto nella stessa stanza senza tentare di disintegrarsi a vicenda. 

Simon è perennemente convinto che Baz sia letale e pericoloso, e che stia colpirando contro qualcuno o qualcosa: è sempre vestito di scuro e dallo sguardo torvo, e poi è un vampiro... chi altro potrebbe essere se non il cattivo della storia? E chi altri se non Simon, l'eroe, il prescelto, deve scoprire cosa sta tramando per mandare all'aria i suoi temibili piani? Il suo scopo, quindi, più che trovare "il tedio" e sconfiggerlo, sembra dimostrare a tutta la scuola la pericolosità di Baz.

Baz invece, personaggio dall'aria ombrosa e con una famiglia altolocata e altezzosa che vive in una lussuosa dimora in stile gotico (o, come direbbe Baz, vittoriano) si rivela semplicemente un ragazzo che soffre per la perdita dell'amata mamma, diventato vampiro suo malgrado e che porta su di sé la colpa e la vergogna derivanti da quella terribile condizione che disgusta lui per primo. 
Non è arrogante, è anzi profondamente timido: si mostra antipatico solo a Simon, perché cerca di nascondere l'interesse che prova per lui, sentimento per cui si sente ancora più in colpa. 

"Carry On", più che un libro, si potrebbe definire la spassosa parodia di romanzo, una storia al contrario che fa ridere e riflettere, una fiaba in cui è andato male tutto ciò che poteva andare storto: non c'è nessun eroe buonista, nessun cattivo con una motivazione reale, una storia che si prende gioco delle profezie e che non segue lo svolgimento di una storia d'amore convenzionale.


"Carry on" è un libro irriverente, divertente, irresistibile, dolce. 
Un libro impossibile da smettere di leggere, fino all'inatteso finale.

giovedì 11 febbraio 2021

"Quasi come un gatto" di Carlie Sarosiak


"Quasi come un gatto" (My life as a cat) è un romanzo di Carlie Sorosiak, scrittrice angloamericana che per DeA Planeta ha già pubblicato "La mia vita coi Walker".


Al compimento del trecentesimo anno di età, le entità che abitano un lontano pianeta hanno la possibilità di trascorrere un mese della loro eternità sulla terra, assumendo l'aspetto che preferiscono. 
Il protagonista della storia desidera diventare un umano, per la precisione una guardia forestale, per vivere immerso nella natura, che ama tanto. 
Eppure durante il viaggio sulla terra qualcosa va storto, l'alieno si trasforma in un gatto e si ritrova su un albero, durante una tempesta, molto lontano rispetto al luogo stabilito. 
Una ragazzina di nome Olive si accorge di lui e corre in suo soccorso. Lo chiama Leonard e inizia a prendersi cura di lui. 
L'alieno è spaesato. Non ha studiato niente a proposito dei gatti. Non sa quale verso emettano né quali siano le loro abitudini. Olive non lo lascia mai solo, anzi lo incoraggia quando lo vede in difficoltà.
è un'umana speciale, ama gli animali e ama anche lui, di un amore totale e immediato. 
Oltre alla preoccupazione di comportarsi come un gatto domestico credibile, Leonard è ansioso perché, se vuole tornare a casa, sul suo pianeta, a fine mese dovrà trovarsi esattamente dove sarebbe dovuto diventare umano, al parco di Yellowstone. Invece si trova in Carolina del sud. Come può arrivare a destinazione da solo? Per farlo, dovrebbe trovare un modo per spiegare ad Olive chi è davvero e chiedere il suo aiuto. 
Avrà il coraggio di fidarsi della sua piccola amica umana?

L'esperienza di Leonard è singolare e del tutto nuova, per lui. Non sa cosa vuol dire comprimere la propria anima in un corpo, in quanto, fino a quel momento, l'unica realtà a lui nota è stata la condivisione di una coscienza collettiva con i compagni alieni, in un mondo in cui non c'è spazio per l'individualità, per i sentimenti. La vita non ha fine e non conosce dolore, ma neanche gioia. La sua è sempre stata un'esistenza piatta ed incolore. 

Il suo soggiorno sulla terra era stato previsto, calcolato, e programmato, organizzato come un viaggio breve per approfondire la conoscenza di un altro pianeta. Eppure l'imprevedibilità cambia totalmente i suoi piani. Il protagonista si trova in una forma che non ha scelto, non desidera e non ha idea di come gestire. Voleva avere delle mani, provare la sensazione di camminare con due gambe, e invece si trova quattro zampe, sprovvisto di pollice opponibile, incapace di reggere un ombrello (uno degli oggetti umani che maggiormente desiderava usare.)


Leonard tuttavia infatti, dopo un primo momento di delusione per non essersi ritrovato nel corpo di un essere umano, decide di assaporare ogni piccola scoperta che la vita può riservargli. Non vuole dare niente per scontato, e con tutte le sue forze si aggrappa alle cose che ritiene importanti. 

Si affeziona alla ragazzina che lo soccorre quando, spaventato e confuso, deve affrontare il primo impatto con quel pianeta a lui del tutto sconosciuto. 
Anche Olive, come lui, si sente spesso estranea in mezzo agli altri, e capire che l'individualità può comportare la solitudine è per Leonard una triste scoperta. 

"Sono rimasto sdraiato lì, con la sensazione di aver appena evitato un problema ma di essere incappato in qualcos'altro. Perché Frank aveva detto a Olive che sembrava un marziano? Olive è senza dubbio di questo pianeta. Pur essendo un forestiero, persino io riuscivo a identificarla facilmente come umana: una persona che viveva, faceva parte del proprio mondo e parlava con intenzione. Perciò quelle parole mi hanno colpito, il pensiero che Frank potesse non vedere quello che vedevo io, né sentire quello che sentivo io."

Tra Leonard e Olive si instaura un'amicizia bellissima, fatta di rispetto e sincero affetto, un legame in cui entrambi darebbero la vita l'uno per l'altro.

Come il protagonista del romanzo "Le streghe" di Roahl Dhal anche Leonard scopre che può essere amato nonostante la sua forma, un gatto, e che può riuscire a comunicare superando le evidenti limitazioni che il suo aspetto comporta. 

"Ormai lo so. A volte devi perdere te stesso per riuscire a ritrovare te stesso, anche se il posto in cui alla fine ti riconosci è su un altro pianeta, in un corpo strano, con scorte di pelo apparentemente illimitate. Non sono capitato e basta nella vita di queste persone. Qualcuno mi ha messo nelle loro vite, proprio come loro sono state messe nella mia."


"Quasi come un gatto" non è solo un libro per bambini, ma un romanzo estremamente commovente che analizza, con delicatezza struggente, il senso profondo dell'esistenza. L'opera sottolinea l'importanza di prendere da ogni giorno il meglio che la vita può offrire, anche quando si rivela completamente diversa rispetto a come l'avevamo immaginata, esalta il valore dei legami autentici.


"Non comprendo fino in fondo che cosa voglia dire essere umani, ma so molto dell'anima: il modo in cui viaggia senza sosta, finché non trova qualcuno che la faccia sentire a casa."

sabato 6 febbraio 2021

"Con il Vesuvio sotto i piedi" di Marisa De Spagnolis


L'archeologa Marisa De Spagnolis, già autrice di numerose opere, ha pubblicato con la casa editrice Ali Ribell Edizioni, "Con il Vesuvio sotto i piedi- le avventure nel territorio di Pompei di una archeologa vissuta all'interno degli scavi." 

In questo libro, che è un incrocio tra saggio divulgativo e romanzo, l'autrice si racconta ai lettori, iniziando la narrazione dalla nascita della sua passione per l'archeologia. Epifania di questo momento significativo fu la sua prima visita a Pompei nel 1964, all'età di quattordici anni, una giornata di cui avrebbe ricordato ogni dettaglio. 

"Pompei mi apparve all'improvviso, stagliata sulla collina come in una visione da sogno: una fuga di alte mura che attraversava lo spazio." 

Nonostante la giovane età, il fascino senza tempo di Pompei esercita sul suo animo un impatto tanto rilevante da farle intravedere la strada professionale che le piacerebbe seguire. 
Una professione che si rivelerà irta di sfide, e che la condurrà, da adulta, proprio a lavorare a Pompei per seguire il marito anche lui archeologo, che era stato nominato Soprintendente per i beni archeologici di Pompei. 

"Lasciai con rammarico la città e il lavoro che amavo per andare a occuparmi di zone nuove e sconosciute. Avevo la sensazione di dividere con un taglio netto due distinte fasi della mia vita, ma il dovere di tenere unita la famiglia, e anche la curiosità e lo spirito di avventura, ebbero la meglio sulle ultime sacche di resistenza di natura psicologica."

Conciliare le difficoltà lavorative con la vita familiare non è facile , ma Marisa De Spagnolis non si sottrae a nessuna delle sue responsabilità. 
Anche il lavoro a Pompei le regala soddisfazioni, descrive pertanto la gioia delle varie scoperte, l'entusiasmo condiviso con i colleghi, la ricostruzione pezzo dopo pezzo di un passato che brilla ancora nel nostro presente, come la luce di una stella spenta. 
Con il suo romanzo, riesce non solo a riportare alcune importanti scoperte con dovizia di dettagli e alcune foto a colori, ma mostra anche talento nell'arte del racconto, in cui emerge la passione per una professione così particolare. Utilizzando parole semplici ed un linguaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori, risulta coinvolgente come se il suo testo fosse un libro d'avventura. 

Jason R Forbus, l'editore, scrive che il lavoro dell'archeologo non può limitarsi a riportare e catalogare, ma anche "essere in grado di saper raccontare e farlo con la precisione di una testimonianza, collegando i fili invisibili che legano noi contemporanei ai fantasmi di ieri." 

L'autrice rende infatti i lettori partecipi dell'esperienza di cui è stata protagonista: abitare e lavorare in una miniera archeologica, culla di tantissimi tesori, tutti ancora da scoprire.

"Con questo libro" scrive Maria De Spagnolis "desidero far conoscere quanto è avvenuto dietro le quinte dei più importanti rinvenimenti archeologici da me portati alla luce nel territorio pompeiano e nocerino - sarnese, e condividere le emozioni che si celano dietro le scene della vita di una donna- archeologa."

mercoledì 3 febbraio 2021

"Blue Summer Box": recensione della nuova miniserie Starcomics

In occasione del mese della festa degli innamorati, la Starcomics ha portato in italia "Blue Summer", una romantica miniserie shonen-ai in due volumi, raccolti in un elegante cofanetto che racchiude i due tankobon (You are the blue summer e The blue summer and you) nei quali sono presenti anche tre racconti extra: "Insieme a te, dopo l'estate", "Tu e tu", "La sera e la mattina di quel giorno d'estate".


Saeki, il ragazzo più bello della scuola, è ammirato dalle compagne e invidiato dai compagni, che vorrebbero tanto essere al suo posto e non capiscono come mai lui, invece, rifiuti ogni ragazza che mostra interesse nei suoi confronti, dichiarando che già qualcuno occupa i suoi pensieri e il suo cuore.
Alcuni ragazzi chiedono a Wataru, il migliore amico di Saeki, di scoprire chi è la ragazza che gli piace. 
Wataru prova a parlargli e, con sua sorpresa, l'amico gli rivela che la persona che gli piace... è proprio lui. 


Wataru rimane sconcertato e sulle prime non sa come reagire. Saeki però, notando il suo turbamento, lo rassicura: non si aspetta che fra loro cambi qualcosa, non vuole che si senta a disagio, desidera solo continuare ad essere suo amico.

"Non è necessario che tu accetti i miei sentimenti. E non voglio nemmeno piacerti per forza... mi basta solo che tu sappia ciò che provo."


Inoltre, gli chiede di accompagnarlo in un lungo viaggio, un tour estivo per visitare le location dove è stato girato il suo film preferito.
Wataru prova sentimenti complessi nei confronti di Saeki, non sa come comportarsi. È il suo più caro amico e non vuole perderlo, perciò decide di accettare la sua proposta. 
Eppure, durante il viaggio insieme, per quanto si sforzi di far finta di niente, rimane colpito dalle attenzioni di Saeki e dal suo sguardo dolce. 
Quando riapre la scuola Wataru scopre che Saeki si è trasferito in un altro istituto.

Perché non gli ha detto nulla? E come può contattarlo? E soprattutto: lo struggimento che prova è la normale sofferenza per la lontananza di un amico, o qualcosa di più, che si ostina a non accettare?
Finalmente, un mese dopo, riceve da lui una lettera in cui trova molte spiegazioni. 
Tuttavia Wataru ritiene che le parole su carta siano insufficienti, e vuole rivederlo ad ogni costo. 
Quando i due ragazzi si incontrano Wataru capisce di aver maturato a sua volta un'intensa infatuazione per il compagno. Ma il loro sentimento saprà resistere alle difficoltà? O finirà, come un sogno d'estate alla fine della bella stagione, bruciato dal gelo dell'inverno?


Saeki rappresenta, agli occhi dei compagni e delle compagne, un ragazzo fortunato: estremamente carino e sempre gentile, ha tantissime ragazze che lo adorano e che vorrebbero avere un'opportunità di essere notate da lui. Ma Saeki, sebbene abbia provato ad intrecciare rapporti con delle ragazze, non è riuscito a trovare la felicità perché innamorato diel suo più caro amico, al quale ha paura di confessare ciò che prova, nel timore di essere rifiutato e persino deriso. Quest' incertezza lo induce a provare rispetto nei confronti di chi si dichiara a lui, infatti è sempre gentile e non sminuisce mai i sentimenti altrui. 

Provare rispetto nei confronti di qualcuno che dichiara il proprio interesse e non riderne non è purtroppo mai scontato, è una grande dimostrazione di sensibilità, e Saeki è estremamente grato a Wataru per la massima serietà con cui accoglie la sua confessione, atteggiamento che lo rende ancora più apprezzabile ai suoi occhi. A Wataru non importa che Saeki sia un ragazzo: infatti, da sempre insicuro, considera il suo innamoramento un onore e si sente apprezzato dallo sguardo dell'altro.

"Non penso che sia una scocciatura né che mi faccia schifo. Credo sia la cosa più sorprendente che mi sia mai capitata in tutta la mia vita. Non c'entra che si tratti di un ragazzo o di una ragazza... sentirsi dire certe cose da una persona come te... mi fa pensare che non sono da buttare.


La storia si concentra sulla relazione fra i due protagonisti, sull'evoluzione del loro rapporto che, da infatuazione, si trasforma in un delicatissimo e romantico amore. 
Blue Summer è un manga di rara profondità, un racconto romantico e struggente capace di emozionare con ogni vignetta. 

Wataru, particolarmente espressivo, si contrappone a Saeki, dal volto imperscrutabile, difficile da decifrare. L'autrice ha scelto di affidare la comunicazione agli sguardi, ai piccoli gesti e ai dialoghi, ben scritti e particolarmente commoventi.


Il titolo richiama subito alla mente la bellezza della stagione più bella dell'anno, un periodo quasi magico con i suoi colori brillanti, figura di quello spazio metaforico che un giovane amore riesce a creare.