mercoledì 29 settembre 2021

"Il portale per l'aldilà": la seconda avventura di Elizabeth Webster

"Siamo tutti molto sicuri e poi, quando ci poniamo abbastanza domande, a volte scopriamo di avere torto."


"Il portale per l'aldilà" è il secondo romanzo della serie "Webster & Co. - Avvocati per tipi strani" di William Lashner, pubblicata dalla casa editrice Deagostini.
Ho già apprezzato moltissimo il primo libro, e questo sequel si è rivelato decisamente all'altezza delle mie - alte - aspettative.

Dopo aver vinto il suo primo processo e liberato il padre, Elizabeth ha definitivamente accettato di lavorare nell'azienda di famiglia che, grazie alla sua presenza, ha cambiato il nome da "Webster e figlio" a "Webster e Co."
A volte si sente scoraggiata dalle numerose ore di lavoro e di studio da cui teme di non trarre il profitto sperato eppure, anche quando crede che il nonno la stia facendo lavorare ingiustamente, scopre sempre di aver studiato qualcosa di importante, ed è emozionata all'idea di avere ancora molto da imparare.
In questa nuova avventura, le viene affidata la difesa di una minuscola Gremlin dall'accusa di aver divorato la capra del vicino di casa. All'apparenza sembrerebbe un caso semplicissimo: dopotutto, lei ha sconfitto l'avvocato del demone Alarossa, cos'altro ha da temere? Eppure, il caso si rivela più complicato del previsto, e stranamente intrecciato ad un altro caso al quale sta lavorando suo padre, quello di un ragazzino tenuto come ostaggio nella magione di una vampira e di cui la madre ormai defunta rivendica il posto nell'aldilà.
Man mano che la storia procede, il mistero si infittisce e sembra diventare sempre più difficile, persino pericoloso. Una vittoria appare impossibile, ma i Webster sono famosi per i loro "turnabout", obiezioni dell'ultimo istante, capaci di ribaltare la situazione.
Sapranno capire di chi fidarsi, e padre e figlia si salveranno anche stavolta?

L'elemento più importante che il romanzo affronta è il rapporto fra Elizabeth Webster e suo padre. Dopo averlo ritrovato, i due instaurano un legame piuttosto strano e conflittuale. Elizabeth, dopo aver accettato l'eredità di famiglia ed essere diventata un avvocato delle cause maledette, credeva che grazie al lavoro suo padre sarebbe diventato più attento e premuroso nei suoi confronti. Invece, l'uomo sembra essere diventato persino più severo ed esigente, come se pretendesse da lei sempre il massimo, inducendola a sentirsi male quando non ci riesce.
Spesso Elizabeth non si sente abbastanza apprezzata da lui, e teme che i suoi sforzi per impegnarsi gli appaiano vani. Ma proprio per l'amore che prova per lei il genitore è estremamente severo: sa bene che sua figlia si sta addentrando in un mondo pericoloso, e soltanto se sarà preparata non sarà divorata dai lupi che la circondano.

"Non eravamo mai andati molto d'accordo, io e mio padre. Per molti anni era stato come un fantasma che appariva qua e là nei momenti meno opportuni, lasciandomi a cavarmela da sola con mia madre, il mio patrigno, mio fratello, la mia vita. Pensavo ch peggio di così non potesse andare, finché all'improvviso non era ricomparso e avevo dovuto occuparmi anche di lui. Ora, ogni volta che mi vedeva in ufficio, assumeva un'espressione addolorata, come se si stesse interrogando su come sbarazzarsi di me."

Nel corso della storia costruisce un bellissimo legame con suo nonno, che nonostante l'età è ancora molto arzillo e sempre disposto a dispensare consigli alla nipotina, per cui chiaramente stravede e nel cui potenziale crede ciecamente.
Trovo che Nonno Webster sia un personaggio davvero riuscito, un signore sopra le righe al quale ci si affeziona facilmente.

Elizabeth, Natalie ed Henry continuano a costituire una squadra affiatata e ben assortita, hanno caratteri molto diversi che si incastrano bene fra loro, aiutandosi a vicenda. Grazie all'introduzione di un nuovo personaggio, la storia diventa occasione per una profonda riflessione sull'amicizia e su ciò che si è disposti a fare nel nome di questo nobile legame umano... e non solo.

"Un amico condivide (...) Un amico ti permette di vedere il mondo attraverso i suoi occhi. (...) Quando guardo la scuola media attraverso i suoi occhi, al'improvviso mi sento fortunata di essere lì. Com'è possibile? (...) Un amico ti fa stare bene con te stesso. Non so come ci riesca, forse è uno dei suoi trucchetti, ma quando siamo con lui, in un modo o nell'altro, possiamo fare ed essere qualcosa di  più. Come se avessimo maggior valore. Se è solo un trucco, è il miglior trucco che può giocare un amico."

Tra personaggi vecchi e nuovi tornano, in questo capitolo, le lugubri atmosfere del tribunale delle cause maledette, e anche in questa nuova elettrizzante avventura William Lashner saprà tenere col fiato sospeso i suoi lettori... fino all'ultima obiezione.

"Tutto ciò che posso dirti mentre inizi questo viaggio è di tenerti pronto a qualsiasi sorpresa, perché c'è molto da guadagnare nelle svolte della vita. Più di quanto tu possa immaginare."

Nessun commento:

Posta un commento