lunedì 4 marzo 2024

"Prof per caso": la bellezza di scoprire il proprio ruolo


Flacovio, un severo docente di storia sui cinquanta e Frida, una ragazzina di terza media viziata e insofferente alle regole si ritrovano all'improvviso l'uno al posto dell'altra a causa di un folle algoritmo: lui, di nuovo quattordicenne fra i banchi di scuola, lei trentacinquenne in cattedra nelle vesti di un'imbranata supplente. 
Ritrovandosi le esistenze scombussolate, i due faranno di tutto per tornare alle vite di sempre. Ma, nel frattempo, dovranno imparare a gestire i nuovi inaspettati ruoli, e accettare le conseguenze di ogni loro azione.

Questa la trama di "Prof per caso", un libro molto carino dai toni taglienti scritto da Lia Celi. Leggendolo dalla prospettiva di docente, mi ha offerto diversi spunti di riflessione.

Cosa mi lascia questo testo? La raccomandazione di non dimenticarsi mai che, da un lato e dall'altro della cattedra, insegnanti e alunni sono persone, con difficoltà e angosce del tutto umane. 
E forse il primo passo verso una didattica migliore è proprio l'andarsi incontro, fare lo sforzo immenso ma necessario di capire l'altro empaticamente con una prospettiva di "perspective taking", senza chiudersi a riccio nel proprio ruolo. 

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