“La promessa” è un romanzo romantico ambientato nella prima metà del diciottesimo secolo, scritto da Leah Garriot ed edito dalla Vintage Editore.
“Ciò che intende dire è che tutto inizia con un piccolo passo.”
La vita di Margaret Brinton è stata sconvolta e il suo cuore è a pezzi quando scopre che il suo promesso sposo, Edward, la frequentava solo per la sua dote. La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che la sorella di Edward è la promessa sposa del fratello di Margaret e che, lo scandalo che li ha coinvolti, getta un ombra di dispiacere sull’unione dei due ragazzi.
Margaret prende allora la decisione di cercare marito, grazie ad una serie di incontri organizzati da un’amica di sua madre, con lo scopo di trovare un uomo di cui non le interessa nulla e con cui stabilire solo un unione di convenienza.
“Se solo avessi potuto dispiacermi abbastanza, rimpiangere quanto bastava, essere forte a sufficienza, forse avrei potuto riportare indietro l’orologio e fare in modo che niente di tutto questo succedesse.”
Alla cena la giovane incontra Mr Northam, un dongiovanni affabile e seducente che sembra fare proprio al caso suo. Ma, alla stessa cena, è presente Lord Williams, cugino del giovane mascalzone, che le sconsiglia caldamente di avvicinarsi al parente, come Margaret ha gia dimostrato di voler fare, e la umilia, abbandonando la sala difronte alla nutrita folla di persone presenti, proprio mente Margaret suona un pezzo al pianoforte.
Alcuni giorni dopo, poco prima che Mr Northam possa baciare Margaret e farle la proposta che lei tanto attende però, la giovane e suo fratello sono richiamati dal padre per rientrare con urgenza nella dimora familiare. Lì scoprono che Lord Brimton ha trovato un marito per la sua figlia più grande e che è deciso a fare andare il matrimonio in porto.
“Eppure non riuscivo a reprimere la speranza che le cose avrebbero potuto essere diverse.”
Margaret, scontenta del fatto che la sua opinione non sia neanche stata lontanamente presa in considerazione, ne che si sia creduto che lei potesse farcela da sola a trovare marito, è decisa a mandare all’aria il matrimonio, nella convinzione che presto, Mr Northam verrà a chiedere la sua mano. Ma tutto si aspettava meno che il tanto odiato Lord Williams, che sembra averla presa a cuore più di quanto dia a vedere. L’uomo però ha un carattere mutevole come il vento e Margaret è decisa a non farsi mai più rubare il cuore, nemmeno da un gentiluomo che, nonostante le sue scortesie, si dimostra sempre pronto ad ascoltare le sue parole. Riuscirà Margaret a liberersi dell’uomo? O cederà al lato di lui che la fa sentire ancora viva e amata?
“Northam aveva il controllo della mia mente, mentre Gregory aveva il controllo del mio cuore. Di chi avrei dovuto fidarmi?”
Il libro si presenta come una lettura piacevole, niente affatto pesante, che scorre facilmente senza però mancare di lasciare traccia nel lettore. Grazie a Margaret, personaggio in cui è facile immedesimarsi e il cui carattere è, grossomodo, assimilabile a tutte le giovani ragazze che hanno subito un torto in amore, viene istintivo trovare il suo ragionamento, se non logico, almeno comprensibile, e provare solidarietà nei confronti della giovane donna.
“C’era qualcosa da ammirare nello sforzo dell’albero di resistere, ma la perdita del ramo era inevitabile. Allora perché lottare così disperatamente per tenerlo?”
La lettura, leggera ma accattivante, sembra perfetta per i giorni di primavera che si avvicinano sempre di più in questo periodo, e rappresenta una scelta ideale per tutti quei lettori o lettrici che amano perdersi nelle storie uniche e magiche ambientate nella Londra dei primi dell’ottocento, e di tutte quelle atmosfere inspirate e figlie in qualche modo, seppur marginale, dalle opere scritte in periodo Napoleonico.
“A cosa sarebbe servito il futuro se si fosse trasformato in una prigione del passato?”
“La Promessa” è un romanzo romantico, la cui lettura scorrevole allieta le giornate lunghe e oziose di primavera, adatto per chi ama perdersi fra balli e convenzioni sociali in disuso senza però disdegnare un pizzico di trasgressione dal tradizionalismo e dai dettami storici, che rende il tutto accattivante e contribuisce alla magia che solo questo tipo di libri sa donare.
~Articolo a cura di Luinil
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