Barrage 1 è il primo volume di una duologia di Kohei Horikoshi, che ha avuto visibilità solo dopo la fortunata saga My hero Academia, che ha consacrato l'artista alla fama.
Il tratto inconfondibile dell'autore riesce a travolgere il lettore fin dalla primissima pagina, dove un breve prologo fornisce le necessarie informazioni storiche per la comprensione della storia.
"Questa è la storia di un certo pianeta di una certa galassia. Un tempo, a governare, era una certa famiglia reale e vi regnava la pace.
Tuttavia in seguito allo sviluppo delle relazioni interstellari degli alieni malvagi cominciarono a disturbare il governo. Cinquant'anni dopo il pianeta era diventato teatro non di una guerra civile, ma di una vera e propria guerra planetaria."
Subito dopo, viene introdotto il protagonista, Astro, un ragazzo povero ma dal cuore gentile, non amareggiato dalle ristrettezze finanziarie in cui vive. Al lavoro viene continuamente vessato dai superiori ma non perde la propria bontà, e si schiera sempre dalla parte dei più deboli, sebbene lui stesso si trovi in una posizione umile, che non gli consente di difendere nessuno.
Astro inoltre è orfano e sogna dal profondo del cuore di avere una famiglia, che percepisce come un insieme di persone che si aiutano e si sostengono a vicenda.
Così ha "adottato" gli altri orfani del quartiere, caricandosi dell'onere di prendersi cura di loro. Impresa non facile, perché ha molta buona volontà ma poca pazienza quando vede le ingiustizie, e a causa di questa sua intolleranza ha perso molti lavori.
Perde l'ennesimo lavoro proprio dopo aver difeso il capo dall'attacco di un nobile alieno. L'uomo si rivela molto ingrato e, nel timore di avere delle ripercussioni, lo licenzia.
Astro non è tipo da perdersi d'animo, e sa che troverà un nuovo impiego. Anche se non sarà facile, deve provarci per i bambini.
Proprio mentre si domanda cosa potrebbe fare i suoi pensieri vengono interrotti dall'arrivo di uno sconosciuto che gli assomiglia in modo impressionante. È Barrage, il principe del suo pianeta. Non desidera gli oneri che gravano su di lui, vuole far perdere la proprie tracce confondendosi nella plebe.
Vista la somiglianza con Astro, gli propone di scambiarsi i ruoli, poiché egli è stanco di regnare. Astro non ha neanche il tempo di rispondere: Barrage infatti rimane accidentalmente ucciso da un fucile laser, quindi, al sopraggiungere delle guardie che cercano il principe, viene scambiato per lui e condotto a palazzo.
Il ragazzo non fa che ripetere di non essere il principe, ma nessuno sembra credere alle sue parole.
Astro però sa che prima o poi il re si renderà conto che non è suo figlio. Cosa accadrà a quel punto? Sarà creduto o punito come impostore? E chi si prenderà cura dei bambini che vivono con lui, in sua assenza?
Punti di forza di quest'opera, che prende liberamente ispirazione dal romanzo di Twain "Il principe e il povero", sono i personaggi, ben caratterizzati e ai quali è possibile affezionarsi già dopo poche pagine.
Anche il principe Barrage, che compare in poche pagine, viene ben delineato. È un personaggio non molto positivo, eppure Astro non esprime alcun giudizio su di lui. Comprendendo la difficoltà della sua vita, capisce quanto effettivamente non sia semplice assumersi tutte le responsabilità di cui il ragazzo è obbligato a farsi carico. Ciascuno di noi è frutto di quel che ha vissuto, Astro che ha conosciuto solo la solitudine, ha idealizzato l'idea di famiglia, e non capisce chi non comprende la fortuna di averne una; Barrage invece non la apprezza, avendo vissuto la realtà familiare soltanto come oppressione e non come sostegno.
Tiamat, il forte e giovane vicecomandante del primo squadrone della polizia militare planetaria, è un personaggio ombroso ed interessante.
Il suo compito iniziale è assicurarsi che il principe non scappi di nuovo dal palazzo, ed è il primo ad intuire che Astro non sia Barrage, vedendo in lui determinazione e coraggio, doti che il principe non ha mai posseduto. Incaricato dal sovrano di stare al suo fianco ed impartirgli i giusti insegnamenti per diventare il futuro re planetario di Industria, ha modo di apprezzarne sempre più le virtù, maturando nei suoi confronti una stima crescente.
Ha un problema con le donne, che per qualche ignota ragione non riesce neanche a guardare in volto. Chiaramente turbato da traumi passati, spero di scoprire qualcosa di più sulla sua storia nel prossimo volume.
Ho apprezzato particolarmente i dialoghi e i pensieri dei personaggi. I testi non sono mai banali, ricchi e forbiti, impreziositi da un notevole umorismo riescendo a dare un'indiscutibile frizzantezza a quest'opera.
I disegni di Horikoshi conferiscono ulteriore dinamismo ad una storia adrenalinica dal ritmo serratissimo in un universo dai tratti steampunk, creando tavole caotiche ma mai troppo difficili da seguire, perfette per chi ama il genere sci fi e per chi già conosce ed apprezza lo stile dell'autore.
Sono curiosa di scoprire il seguito di questa interessante miniserie che si concluderà con il secondo volume, in uscita a settembre.
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