giovedì 6 agosto 2020

"Lostland" di Margie Simmons



"A detta di tutti quelli che lo avevano conosciuto, John Gram era un uomo è gentile. Amava raccontare storie e aveva sempre tante parole da offrire alla sua adorata bambina, Ally, e alla sua bellissima moglie, Linda. Tuttavia, quando si ammalò, non ne trovo di adatte per salutarle, e l'ultima cosa che disse loro fu: 《Io non vi perdo》 "


Queste le prime suggestive parole di "Lostland" romanzo per ragazzi di Simona Sparaco, scritto insieme alla nipotina Margherita, con lo pseudonimo "Margie Simmons", edito dalla casa editrice DeAgostini.


Lostland è una terra misteriosa, dove il cielo è rosa, attraversato da bolle leggere, e il suolo è costuito da crateri, simili a quelli lunari. 
L'originalità del luogo non risiede solo nel suo aspetto, ma anche nella sua popolazione: Lostland è un luogo popolato dagli oggetti scomparsi, che sono stati perduti dai loro proprietari e vi sono giunti attraverso una porta visibile solo ad essi.
Agli umani è impossibile accedere, eppure alcune persone speciali sono in grado di vedere le porte che si aprono. Sono le persone che hanno perso un affetto importante, e non erano pronte a quella separazione, mai veramente superata.

Ally Gram, la protagonista del libro, è una ragazzina di undici anni che ha perso il padre da poco, e vive con la madre.  Inoltre l'amata nonna, per Ally importante figura di riferimento, negli ultimi anni sembra aver perso il senno, poiché è affetta dall'Alzheimer. Ripete continuamente cose strane, menzionando più volte le "fate bambine". Sostiene che l'armadio della sua stanza sia una porta attraverso la quale è possibile raggiungere altri mondi. 
Ally non crede alle parole della nonna, anche se le fa male doversi arrendere alla sua irrimediabile infermità mentale.
Il dottor Norton, che ha in cura la nonna, corteggia la madre di Ally.
La ragazzina non prova simpatia nei suoi confronti, tollera poco l'idea che la madre possa decidere di sostituire il suo defunto padre con quell'individuo che cerca, senza riuscirci, di comprare la sua approvazione facendole regali, tra i quali anche una magnifica bambola, con cui la ragazzina si rifiuta di giocare soltanto perché è un suo dono.
Una sera Ally scopre che la nonna non ha mai mentito, e non è matta come sembra: infatti, seguendo le sue apparentemente deliranti direttive per ritrovare Secret, la sua chiave perduta, riesce ad aprire la misteriosa porta dentro l'armadio. Prima che possa fermarla, sua nonna la oltrepassa e scompare.
Desiderosa di seguirla e riportarla indietro, Ally la segue... e si ritrova a Lostland, un luogo da sogno, una sorta di paese delle meraviglie, dove conosce vari simpatici oggetti con i quali fa amicizia.

Ma non sono tutti buoni: la spada Katana è spietata e tutti hanno paura di lei e del suo esercito di armature magiche. Infatti è pronta a fare qualsiasi cosa pur di trovare la chiave che, secondo un'antica profezia, le permetterà di aprire una porta magica che conduce all'aldilà, dove vuole ricongiungersi al suo padrone. La regina di Lostland, una bellissima chiave, ha stretto un patto con Katana, per proteggere tutti gli abitanti, nell'attesa del compimento della profezia.
Riuscirà a difenderli? 

Il romanzo affronta con delicatezza il tema del lutto e dell'accettazione della separazione, estremamente difficile per la spada che spera di ritrovare il suo defunto e amato padrone dietro la porta dell'aldilà. 
Anche per la piccola Ally non è facile accettare la perdita del padre, e varcare la porta magica costituisce per lei una magnifica tentazione, poiché farebbe qualsiasi cosa per rivederlo.


I personaggi sono ben delineati, e riescono a prendere vita facilmente nella mente del lettore: ciascuno di essi è ben definito e possiede dei tratti riconoscibili, come la simpatica domestica tedesca Olga, con un caratteristico accento e una personalità particolare. 

Ally è una protagonista simpatica e coraggiosa, che riesce a mantenere con orgoglio il proprio lato fanciullesco, si fida dell'istinto e non abbandona mai gli amici in difficoltà. 

Il male viene presentato come qualcosa che non nasce cattivo, ma come un "bene corrotto" da un intenso dolore. Ne sono due esempi Katana e il dottor Nolan. 
La spada ha perduto il suo padrone, al quale era fedele ed estremamente legata. Il dottore, invece, ha perduto la fidanzata, e con lei anche il desiderio di amare. Vorrebbe sposare la madre di Ally solo per la sua avvenenza, e perché spera che la donna possa riempire il vuoto lasciato dentro di lui. In realtà quel vuoto lo ha mangiato, divorato, e di lui non è rimasto nulla.
Il dottor Norton è l'emblema del male, una persona inaridita dall'amarezza di aver perso il vero amore, ormai interessato solo al denaro e agli oggetti preziosi. La spada, in un certo senso, è il suo döppleganger nel mondo fantastico.

L'anziana e malata nonna, che il dottor Norton vorrebbe chiudere in una clinica e vede come una persona inutile, un relitto incapace di solcare nuovi mari, è invece molto amata da Ally: il suo affetto va oltre la cultura dello scarto, che in questo mondo consumistico invita a usare e gettare oggetti e persone quando questi non possono più essere utili in nessun modo. 


Ci sono nonne che preparano torte, che intrecciano i capelli delle loro nipotine e che regalano caramelle. E poi ci sono nonne, come nonna Clara, che hanno la testa per aria, chissà dove, fanno le linguacce ai passanti dalla finestra, ascoltano gli oggetti come se potessero parlare e cercano cose di cui solo loro conoscono l'esistenza. 
Nonna Clara era una nonna molto particolare. Una nonna speciale. La mamma e il dottor Norton dicevano che era malata, che aveva un morbo chiamato Alzheimer che le impediva di ricordare nomi e informazioni, e che per la maggior parte del tempo confinava la sua mente in un mondo lontano e irraggiungibile. Ma Ally amava nonna Clara.

Lostland è un libro che si schiera con fermezza contro la cultura imperante del rifiuto.


《Gli umani dimenticano e sostituiscono con leggerezza. Gli oggetti, le persone, le amicizie...》 disse Lasty con voce malinconica.
《La maggior parte di queste porte non si riaprirà mai perché gli umani non torneranno a cercarci, e alla fine scompariranno tutte. Gli oggetti lo sanno, ma... restano lo stesso qui e sperano.》
Ally aveva gli occhi lucidi, quelle parole l'avevano commossa. Si chiese se tra gli oggetti in fila ci fosse qualcosa di suo. Qualcosa che aveva perso e dimenticato.

Quella degli oggetti smarriti è infatti metafora del perduto amore per le piccole cose e dei legami affettivi consumati troppa in fretta e poi trascurati.


Interessante è la spiegazione delle "Voragini della dimenticanza" , vortici di negatività, originati dalla tristezza profonda degli oggetti abbandonati. Solamente dando conforto a chi si sente smarrito e solo è possibile distruggere i buchi neri.


《Ma dove siamo finite?》
《In una voragine》 a rispondere stavolta fu Lasty.
《Il che significa che... uuuh! Per tutti i bigodini, siamo spacciati!》
[...]
《Una Voragine è una Voragine! Lo capite?! Siamo nella depressione più Cupa di un oggetto abbandonato!》
《 Quale oggetto?》 
《Eh bisognerebbe capirlo. E trovarlo anche. [...] È qui, da qualche parte in questa oscurità, e magari ci sta anche ascoltando. Ma è talmente depresso che si nasconde. 
So solo che praticamente impossibile uscire da una Voragine. Uuuh! E, soprattutto, so che le voragine si restringono fino a... SCOMPARIRE!》
《In che senso scomparire?》 《Nel senso che a forza di stare qui dentro, l'oggetto, insieme a chi è nella voragine, svanisce nel nulla.》[...]《 Ci sarà un modo per venirne fuori》
《Un modo ci sarebbe [...] l'oggetto depresso deve guarire dalla sua depressione.》


Questo romanzo, pensato per i bambini ma apprezzabile anche dai lettori più maturi, è solo il primo capitolo di una lunga fiaba che decanta l'importanza delle piccole cose, mostra l'essenziale dove tutti riescono a vedere soltanto l'inutile. 

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