martedì 7 luglio 2020

"Alice nel Paese delle Meraviglie": una poetica graphic novel Renoir Comics



"Alice in Wonderland" è una graphic novel edita da Renoir Comics, che reinterpreta la storia classica di Lewis Carrol.


Una bambina piena di fantasia insegue un coniglio che indossa un panciotto ed ha un orologio da taschino in una zampa: seguendolo, finisce in una buca che la conduce, dopo una lunghissima caduta, in un salone pieno di porte di diverse dimensioni, simbolo della rosa dei venti delle nostre vite, culle di possibilità che possono realizzarsi. 
Alice scorge uno splendido giardino al quale vorrebbe accedere, ma è troppo grande per passare attraverso la piccolissima porta. Grazie a dei cibi magici che la fanno rimpicciolire o ingrandire inizia la sua avventura.
Dove la condurrà il destino? Raggiungerà il misterioso giardino? E riuscirà a tornare a casa?

Alice si ritrova circondata da matti in un universo apparentemente privo di senso, noto come il paese delle Meraviglie. 
Con la schiettezza dell'infanzia, la protagonista svela le stranezze dei personaggi che la circondano e cercano di farla sentire perennemente fuori posto, quando sono loro stessi alla ricerca di un posto da occupare stabilmente in un mondo strano che non capiscono e che a sua volta non li comprende. 
Nessun personaggio prova effettivamente sentimenti altruistici nei confronti degli altri: Il paese delle Meraviglie è mosso dalla logica dell'annientamento del prossimo per la sopravvivenza.


La Regina di Cuori, simbolo del fato aleatorio che processa e punisce colpevoli ed innocenti, è quanto mai attuale nel mondo contemporano, nel quale "la Regina Rossa" potrebbe essere ciascuno di noi, chiunque si nasconde dietro uno schermo freddo e si arroga il diritto di giudicare chiunque.


"Prima la sentenza e poi il verdetto" dichiara la regina, spietata, durante un processo in cui non si capisce chi sia accusato e perché. E questo succede ancora oggi, ogni volta che qualcuno sostiene una teoria denigrando un altro senza informarsi della realtà dei fatti.


Unica scintilla di intelligenza è nel sorriso dello Stregatto, il sorriso di chi ha capito che il mondo intero non è che una commedia di cui ridere amaramente, dal momento che piangere non cambia le cose. 

I suoi discorsi, sebbene strani come quelli di tutti gli altri personaggi, sono più razionali e le sue parole celano con sarcasmo la logica strana del suo mondo.


Il Paese delle Meraviglie è un luogo in bilico fra sogno e realtà, figura di quello reale nel quale Alice vive: come se, nell'immaginazione fantastica, potesse finalmente guardarlo da vicino, svelarne le ipocrisie tramite una lente d'ingrandimento. 



Questa graphic novel si arricchisce di una visione nuova grazie all'interpretazione un pò dark dell'illustratrice Xavier Colette. Infatti Alice non è bionda come nella rappresentazione classica, ma ha capelli neri e corti ed occhi scuri e malinconici, che la fanno assomigliare più ad un'icona emo che si muove nelle tenebre, che all'angelica eroina di un sogno fiabesco.
Le illustrazioni di Xavier Colette, ricche di un fascino cupo, attribuiscono una luce dark alla storia di Lewis Carrol, mostrando al lettore una nuova versione del romanzo. 
I personaggi sono visioni da incubo, figure che emergono da tavole allucinanti, costituite da vignette tendenzialmente monocromatiche, immagini che riescono a trasmettere efficacemente la sensazione di annegare in un universo inquietante e terribile. 

Alice nel Paese delle Meraviglie è un racconto metaforico capace di mantenere il suo fascino e la sua valenza simbolica in ogni nuova interpretazione. Sicuramente in questa versione esprime al meglio tutto lo spirito affascinante di un'avventura fantastica e senza tempo: innovativa pur restando fedele allo spirito originale del romanzo, questa graphic novel è senza dubbio un regalo perfetto per chi ha sempre amato Alice. 



Nessun commento:

Posta un commento