mercoledì 1 luglio 2020

"Bek dagli occhi azzurri" di Marcella Ricci


"Bek dagli occhi azzurri" è un romanzo di Marcella Ricci, pubblicato dalla casa editrice Mursia. È stato fra i dieci finalisti della seconda edizione del premio letterario rtl 102.5 e Mursia Romanzo italiano.

Il libro, ambientato nel periodo Cretaceo Superiore, in una Terra popolata dai dinosauri, alla vigilia del meteorite che avrebbe posto fine alla loro esistenza, narra la storia del tirannosauro che nasce da un uovo caduto per errore nel nido di una coppia di iguanodonti. 
Quando si schiude, la cucciola è naturalmente molto diversa dai fratellini, ma ha due grandi e magnifici occhi blu che inteneriscono al primo sguardo i cuori dei genitori. La piccola, creduta deforme, viene chiamata Bek, ed è allevata con amore e affetto dalla sua famiglia, che non riconosce in lei una creatura di un’altra specie e quindi la ama come una figlia: incondizionatamente. Il resto del branco "Buonafoglia", a cui la famiglia appartiene, invece, fin dalla sua nascita, guarda Bek con diffidenza. Incoraggiati dai genitori, gli altri cuccioli tendono ad emarginarla e ad escluderla dai loro giochi, atteggiamento che la fa soffrire molto. 
Grazie all’affetto dei genitori, della sorella Cros e dello Pterodattilo Pillo, sempre pronti a difenderla dai compagni bulletti, la vita di Bek è sopportabile.


-Zitta, tu!- rispose Stoz, infuriato. –Voi due siete contro di me, volete proteggere quella mangiamorti! – continuò con disprezzo, verso Bek. –Lei non dovrebbe stare qui! Non è del nostro branco! – 
La povera Bek seguiva la scena senza fiatare. Ma Cros si fece di nuovo avanti. 
-Non è vero!- urlò. –Lo dici solo perché lei è più veloce di te! Sei uno stupido invidioso! – 
Stoz si avvicinò a Bek, le strappò la foglia dalle zampe e la fece a pezzi. Prima che potessero azzuffarsi Pillo si parò tra di loro. –Basta, non serve litigare. – disse. 
-Stoz, tu adesso devi chiedere scusa a Bek! – 
-Mai! Lei non dovrebbe stare qui! Deve essere scacciata! – 
-Bek è mia sorella! – urlò Cros, infuriata. –Tu non puoi decidere niente! Non hai nessun diritto di dire così. - 

Tuttavia, quando Bek si avvicina all’età adulta, le diversità fra lei ed il resto del branco si accentuano. Bek cresce sempre più e, proprio a causa della sua forza e della sua mole, gli altri membri del branco decidono di scacciarla, vedendo in lei un pericolo.

Bek si ritrova dunque sola e triste, e deve capire come conciliare la propria tenera indole con gli innati istinti violenti di tirannosauro, che spesso la fanno rabbrividire. 

"Bek, per un momento, sentì il bisogno di scagliarsi sul piccolo Amico e di azzannarlo, ma la sua parte razionale la bloccò. 
Non poteva farlo: sarebbe stato come uccidere un membro del suo branco. No, lei non era un’assassina, non avrebbe mai permesso al suo istinto di trasformarla in un Nemico
Chiuse le fauci, e scrollando la testa si voltò e si allontanò correndo. L’ipsilofodonte alzò il capo, allarmato, senza rendersi conto del pericolo che aveva scampato nel buio della notte. Bek continuò a correre a testa bassa, senza vedere dove stava andando, col cuore che le martellava furiosamente nel petto. Si fermò quando ormai era sulle rive dell’Acqua. 
Respirò profondamente, ritrovando il controllo di sé. 
“No, non lo farò mai! Mai!” pensò, ansimando. “Non posso! Non devo, non devo!” Urlò. "

Il suo scopo è cercare qualcuno che sia come lei, e la accetti per quello che è. 
Riuscirà a trovare sé stessa e a scoprire ed apprezzare la propria identità? Vivrà anche lei il suo  sogno d’amore, che crede impossibile? 

Bek è un personaggio dolce e forte. Nonostante sia circondata dalla diffidenza e dall’odio del branco, anche se fisicamente avrebbe la possibilità di reagire, grazie alla propria possenza fisica, non si lascia toccare dal male e dalla cattiveria, riuscendo a mantenere i suoi grandi occhi azzurri limpidi come cieli estivi. 

Cros,  sorella della protagonista, è una figura significativa: non le importa capire perché la sorella sia diversa da lei e non ha paura di essere emarginata a sua volta soltanto perché le vuole bene. Si sforza di aiutarla in ogni situazione, cercando di starle sempre vicino. 
Lo pterodattilo Pillo è una guida saggia per la piccola Bek: riesce infatti a calmarla quando è arrabbiata o triste e a farle capire che, anche se viene provocata ingiustamente, non deve mai reagire in modo violento.
I genitori di Bek sono descritti poco, nel testo, eppure è soprattutto grazie al loro affetto che Bek riesce a non crollare e a credere sempre che dentro di lei ci sia qualcosa di buono. 

Scritto con una prosa sempre ricercata, ma piacevolmente scorrevole, “Bek dagli occhi azzurri” è una rivisitazione de “Il brutto anatroccolo”, ma dal respiro moderno e tristemente attuale, che si presta a molteplici livelli di interpretazione. Una favola che narra il difficile percorso che conduce un individuo alla presa di coscienza e all’accettazione pacifica della propria identità, anche se accettarla spesso vuol dire rendersi conto che il proprio posto è altrove, lontano dall'ambiente nel quale si è nati. 

Ormai non poteva più fingere di essere quella che non era. Il branco Buonafoglia l’aveva trattata da diversa, l’aveva scacciata nonostante lei non avesse colpe e lei doveva decidersi a vivere secondo la sua natura

E' capitato a tutti di sentirsi inadeguati, come semi abbandonati sulla roccia. Quando succede bisogna quindi cercare un terreno fertile che possa accoglierci, permettendoci di fiorire. 

Bek si sentì finalmente bene come da tempo non si era sentita: stranamente era come se fosse stata sempre così, come se quello che aveva fatto fosse la cosa più normale, come se lei stessa fosse ora nel posto giusto, col suo ruolo nel mondo. [...] Lei era così, aveva finalmente accettato sé stessa, e così avrebbe continuato a vivere. 

L’autrice dedica il romanzo a “chiunque venga discriminato per il suo aspetto, il colore della sua pelle, le sue tendenze sessuali, le sue origini e per qualsiasi condizione personale che non dipende dalla sua volontà. "

Infatti qualsiasi persona che si sia mai sentita emarginata a causa della propria natura si identificherà senza difficoltà nella piccola Bek, vivendo insieme a lei, sfogliando le pagine di questo libro, gioie e dolori. 

La toccante storia della tirannosaura nata fra gli iguanodonti non potrà non commuovere i lettori di tutte le età, inducendoli a guardare il prossimo con occhi diversi, meno critici, più buoni e tolleranti. 

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