venerdì 24 luglio 2020

"I cacciatori di Streghe" di Chiara Vincenzi




"I cacciatori di streghe", edito da Acar edizioni, è il secondo volume della saga fantasy "Strega per metà" di Chiara Vincenzi, seguito de "I ricordi perduti", libro che ho apprezzato moltissimo.
Trovate la recensione del primo volume su Youtube a questo link

È giunta al termine l'estate più bella di Ondine, quella durante la quale ha ritrovato il suo amico d'infanzia Etienne e se ne è innamorata. Ma un susseguirsi di eventi ha distrutto la sua spensieratezza e l'ha condotta alla scoperta di tragiche verità sul suo passato.
L'uomo che ha sempre creduto essere il padre non è il suo genitore biologico, poiché sua madre prima di sposarlo ha avuto una relazione con un imperfetto, ossia un umano. Per molto tempo ha tenuto nascosto questo segreto, perché è severamente proibito per una strega avere rapporti con gli imperfetti.
Dopo la scoperta del suo crimine le streghe hanno punito Charlotte, portandola in un luogo ignoto alla sua famiglia, che la cerca ovunque, ma senza successo.

Non è la sola persona ad essere scomparsa: anche la magister di Ondine, Porry Lane nonché mamma di Julian, il suo ex fidanzato, sembra sparita senza lasciare traccia.
Ondine in realtà sa bene perché Porry Lane è scomparsa: è ormai asservita alla magia nera, e la perseguita da tempo per entrare in possesso di un misterioso diario appartenuto a Charlotte, che sembrerebbe contenere informazioni piuttosto importanti.

L'unico conforto per Ondine sarebbe stato l'amore di Etienne, ma il ragazzo, dopo averla vista compiere una magia ed essersi ritrovato in un alternativo universo fatato, dal quale Ondine lo ha riportato indietro, non ricorda nulla del suo passato, e sembra essersi dimenticato persino del tempo trascorso con lei. Riuscirà Ondine a riconquistarlo e risvegliare in lui il ricordo del loro profondo legame?


A questo punto della storia inzia il secondo libro della saga.
Ondine, ormai segnata dai recenti avvenimenti, è una persona diversa. Porry Lane, con un oscuro incantesimo, ha istillato in lei la magia nera, costringendola a combattere con un lato oscuro particolarmente potente. In alcuni momenti, le sembra persino di non riconoscersi più. Da quando ha salvato Etienne, inoltre, ha scoperto che il ragazzo sembra avere una personalità diversa rispetto a quando lo ha conosciuto. Anche lei, però, dopo le esperienze vissute, si sente molto cambiata. Eppure l'innata affinità elettiva che li lega sembra essere rimasta intatta.
Grazie alla sua vicinanza, Ondine si sente incoraggiata a dare il meglio di sé.
Incontra inoltre il suo padre biologico, un uomo nei confronti del quale prova sentimenti contrastanti: il rancore per essere stato distante tanti anni ed un istintivo ed immediato effetto.
Saprà allacciare i rapporti con lui che per lei è praticamente un estraneo e perdonarlo per i lunghi anni di assenza?
Sarà in grado di sopprimere il fiore di tenebra che Porry ha piantato dentro di lei?



In questo secondo libro ritroviamo Ondine, ragazza maturata in fretta, che ha dovuto affrontare situazioni difficili, quali l'impossibilità di stare vicino alla madre e l'incontro con il padre.
Ondine si ritrova anche a fronteggiare il proprio lato oscuro, che il crudele incantesimo di Porry Lane ha fatto emergere in lei.
L'analisi del dualismo fra bene e male è un argomento portante del romanzo.
C'è un momento, nella vita di ciascuno, in cui si apprende l'esistenza del male, fuori e dentro di sé. Si scopre il potere che la mente possiede, un talento per l'autodistruzione, la sconfinata capacità di perdersi nell'oscurità.
È un momento che coincide, o quantomeno inizia, con la scoperta che il lieto fine non è sempre scontato. Non si trova in tutti i libri, non lo ottengono tutti i personaggi. Nella letteratura come nella vita.
Quando si giunge a questa consapevolezza amara non ci sono che due alternative: la caduta nell'abisso o l'accettazione di camminare sui bordi di un profondo pozzo buio, in bilico e in equilibrio precario.


Una creatura maligna [...] per esempio una strega nera, se volesse realizzare un esercito di demoni cercherà di richiamare al suo cospetto un essere fragile e indifeso, poiché la vittima perfetta da poter manipolare. E se lo scopo finale diviene avere l'egemonia di tutto, le diverrà utile allearsi anche con un imperfetto, assetato ugualmente di potere di supremazia. [...] Quale peggior demone dunque, se non le ombre alimentate in un individuo?


L'autrice analizza profondamente la battaglia interiore di Ondine, in cui è possibile rivedere la guerra di ognuno noi con il proprio personale lato oscuro.
Grazie ad Etienne, Ondine capirà come catalizzare le energie, nel tentativo di sconfiggere le ombre del suo cuore e asservirle alla propria volontà.


Non importa quante e quali ombre ti porterai appresso》 mi disse 《Ma come le custodirai. Non le puoi reprimere, né cancellare, perché loro fanno parte di te. Potrai anche provare a farlo, ma loro torneranno a cercarti. Prenditene cura, Ondine, trasformale! Perché una volta tramutate, esse saranno più potenti di qualunque talismano. Le tue stesse ombre ti aiuteranno e diventare la strega e la guida che desideri essere da sempre》
[...]
Solo così, solo unendo gli opposti, avrei creato la Vera Magia, il Potere che mi avrebbe permesso di lottare e affrontare ogni cosa.


Ondine non resta immobile sul sentiero della vita: riesce a presentarsi al lettore come un personaggio in perenne evoluzione, diventando un modello di grande valenza educativa.


Viaggiare, esplorare nuove terre e nuovi confini; incontrare nuove persone e conoscere altre lingue; aprire la mia mente a nuove frontiere e il mio cuore alla vita. Ecco cosa mi stava semplicemente chiedendo: di vivere, nonostante tutto. Nonostante un amore che non sapevo quale futuro avrebbe avuto.

Anche Etienne è un personaggio interessante: nonostante sia molto cambiato dopo aver perso la memoria, nel profondo è rimasto uguale, fedele a sé stesso e coerente negli affetti e nelle idee.
Testimonia l'importanza delle costanti dell'animo, che quando sono ideali forti resistono alle più spietate correnti della vita.


Come nel romanzo precedente di Chiara Vincenzi, l'amore per la natura permea la narrazione, trasformando il libro in un autentico "inno alla bellezza della natura" all'armonia e al rispetto, sia del prossimo che dell'ambiente.


Mi dica, Madame Mureau, 》 proruppe Monsieur Potieù 《si ricorda qual è il nostro obiettivo? La missione di noi creature magiche verso un imperfetto?》
Sollevai il mento e lo guarai dritto negli occhi.
《Proteggerlo, seguirlo affinché non commetta errori e maltratti la nostra madre terra》 dissi a cuore aperto 《Noi dobbiamo essere per loro una guida perché tutto cambi. Migliori.》
《Il guaio, mia cara》 mi interruppe 《è che non tutti gli Imperfetti ne sono degni... poiché non tutti si lasciano aiutare o, ancora meglio, si dimostrino propensi a farlo. [...] 
《E si guardi intorno! Pensi e manifestanti di poco fa! Il mondo  è in delirio, il clima in subbuglio,  nessuno conosce il vero destino di questo Pianeta!... e il guaio sono i vertici, che non se ne curano affatto, non vogliono migliorare il Mondo!
《Ma sarebbe nel loro interesse farlo!》
Sollevari un brusio generale.
《Purtroppo c'è molto più interesse verso il denaro, che alle persone e all'ambiente.》

Le descrizioni sono ricche, dettagliate e appassionate e riescono a rendere particolarmente efficaci le immagini descritte, evocandole con forza nella mente del lettore.
Attraverso la parola scritta il lettore riesce infatti a percepire l'odore dei fiori di lavanda, a vedere i limpidi cieli azzurri di Laroche, udire l'eco dei passi nei lughi corridoi della scuola di Ondine.

Nonostante il libro superi le quattrocento pagine, si ha l'impressione di concluderlo in un soffio: i romanzi di Chiara Vincenzi sono scritti con una prosa bellissima, tanto scorrevole ed intensa, da risultare sempre brevi, come sogni che svaniscono troppo rapidamente per riuscire a trattenerli.
Sono molto curiosa di leggere il seguito, che sono certa saprà emozionarmi e sorprendermi come questi primi, stupendi capitoli.


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