Nell'epoca contemporanea, caratterizzata dalla massiccia e prepotente presenza nelle vite dei più giovani dei social, i quali si impongono come distrattori da potenziali buone letture, è necessario, per invogliarli a leggere, cercare nuovi linguaggi, storie accattivanti e vicine al loro mondo, con un ritmo svelto come le tecnologie a cui sono abituati.
Questa ha fatto Francesca Tassini, sceneggiatrice e autrice di narrativa, che con la sua saga "Snow Black- Fantasma nella rete", di cui sono stati pubblicati i primi due volumi dalla casa editrice MariettiJunior, ha costruito un intreccio moderno e frizzante, scrivendo un brillante racconto per ragazzi che risce a proporre interessanti riflessioni riguardo le difficili interazioni tra mondo virtuale e reale.
La narrazione inizia in medias res: una ragazza si risveglia in un luogo oscuro e apparentemente sospeso nello spazio e nel tempo. Ben presto la giovane si rende conto di essere imprigionata nel mondo di internet, senza alcun ricordo della sua vita precedente. Deduce di essere morta ed essere diventata un fantasma, per la precisione uno spettro che infesta il mondo della rete.
"Ero morta. Morta e sepolta. Sepolta nella Rete,dove avevo trascorso la maggior parte del mio tempo da viva.
Eppure in qualche modo c'ero ancora, e questo poteva voler dire una cosa sola: ero un fantasma. Non uno di quelli normali, che infestano le vecchie case abbandonate trascinando catene e spaventando i malcapitati di turno con improvvise apparizioni negli specchi. No, io ero un fantasma che infestava il World Wide Web."
Pur nella sua difficile condizione riesce a mettersi in contatto con i fratelli Davis, suoi coetanei, che riconoscono in lei la famosa youtuber investigatrice scomparsa, nota online con il nome di Snow Black. Il suo profilo risulta ormai abbandonato, a parte un enigmatico post che annunciava la sua prossima indagine nel piccolo paesino di Blooming. Ma cosa stava cercando a Blooming?
Ridotta ad una figura di pixel, costretta a guardare con nostalgia la vita mortale che ha perduto, riuscirà a scoprire con l'aiuto dei suoi nuovi amici cosa è accaduto al suo corpo?
"Mi sentivo una specie di matrioska, una di quelle bambole russe chiuse una dentro l'altra. Dentro la tana, dentro internet, dentro i telefoni. Ma dov'ero veramente io, Snow Black?"
L'originalità della storia risiede certamente nel punto di vista: l'intera vicenda viene narrata da Snow Black, attraverso le immagini che riesce a vedere dai vari dispositivi nei quali si introduce, grazie alle discussioni che sente intorno a sé o a ciò che i suoi amici scelgono di raccontarle.
Oltre ad essere un punto di vista particolarissimo, è certamente reso ancora più caratteristico dalla sua amnesia, lei non sa assolutamente nient'altro oltre a ciò che racconta o descrive, stratagemma che pone il lettore esattamente allo stesso piano della narratrice.
I fratelli Davis, unici amici di Snow Black, come tutti i fratelli, sono piuttosto litigiosi e non sempre si trovano d'accordo, ma si vogliono molto bene e si proteggono sempre, coprendosi le spalle l'uno con l'altro.
Ella, impulsiva e piena di energie come il giallo, suo colore preferito, e Kennedy, più riflessivo ma capace di slanci eroici ed improvvisi, si completano a vicenda e costituiscono un ottimo duo investigativo, perfetti comprimari per la protagonista.
Attraverso una scrittura incalzante e coinvolgente, Francesca Tassini ha costruito una saga dal ritmo veloce con una protagonista indimenticabile. I primi due libri mi sono piaciuti tanto e sono molto curiosa di leggere gli altri per conoscere tutta la storia di Snow Black, ragazza coraggiosa e atipica che con il suo entusiasmo e la sua determinazione saprà farsi amare dai lettori più e meno giovani.
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