Con "La violenza" prosegue 7 Crimini, il progetto a fumetti iniziato con "La truffa", edito da Tunué, che indaga, attraverso approfondimenti in prosa e racconti a vignette, la psiche delle menti criminali, analizzando di volta in volta un diverso reato.
L' albo è stato illustrato da Mario De Luca, che con tavole raffinatissime ha dato tridimensionalità ai vari personaggi, e con chiaroscuri particolarmente marcati, ha saputo permeare il racconto di un'atmosfera ambigua, che si addice perfettamente alla serie.
La storia introduttiva, invece, come sempre è stata disegnata da Giorgio Pontrelli, in cui la cornice si distingue dal racconto per i tratti più puliti, gli scenari più ampi ed il maggior spazio lasciato ai bianchi, come a tracciare una netta linea divisoria tra la vicenda criminosa narrata e la narrazione della storia.
In questo volume, arricchito dalla prefazione dello psichiatra Massimo Picozzi, viene trattato un crimine estremamente delicato che lede profondamente la dignità della persona: la violenza sessuale, ossia l'aggressione a danno di un altro individuo con lo scopo di forzarlo a subire un rapporto sessuale non consenziente.
Non è solo una violenza brutale e animalesca, ma anche e soprattutto una violenza che ha ripercussioni psicologiche per chi la subisce, trattandosi di una pratica umiliante e traumatica.
Pur essendo indiscutibilmente un crimine ripugnante che la giustizia condanna aspramente, spesso diventa difficile dimostrare che essa sia avvenuta, e non è raro che siano le stesse vittime a dover subire imbarazzanti ed estenuanti interrogatori, trattamento atroce che tende a scoraggiare le denunce e, grazie ad abili avvocati dalle lingue taglienti, permette a molti aggressori di restare impuniti.
Dovendo affrontare un argomento così delicato, nell'introduzione Katja Centomo ed Emanuele Sciarretta hanno pensato di spiegare, senza fare anticipazioni sulla storia, che le vicende narrate nel volume non trattano una vera e propria violenza - cosa che sarebbe parsa irrispettosa agli autori - anche se non mancherà comunque occasione di discutere il tema dal punto di vista legale.
Lo stratagemma letterario della cornice narrativa per le storie narrate, viene qui ripreso: infatti il gruppo di amici bloccati nella baita a causa della tormenta di neve aspetta un nuovo interessante racconto del giudice Massimo D'Ettori, che ha saputo conquistarli con la storia della truffatrice Gaia e ha annunciato che racconterà altre sei storie che ritiene esemplari dell'indole criminale dell'uomo. Quando elenca i crimini e menziona la violenza sessuale, sulle prime non vorrebbe raccontare nessuna storia che riguarda l'argomento, nel rispetto del dolore delle vittime.
"Non chiedetemi di raccontarne una. Non sono storie con cui intrattenere i commensali" dice ai suoi amici.
Tuttavia, dopo averci pensato un pò, annuncia di poter raccontare un episodio non particolarmente cruento e mai perfettamente chiarito: la storia di Emma e Ruggero, che si erano accusati a vicenda, dichiarando di aver subito ambedue violenza dall'altro. Ciascuno di essi aveva fornito prove per dimostrare la veridicità delle sue affermazioni. Ovviamente è impossibile che dicevano entrambi il vero, ma allora come erano andate effettivamente le cose? Attraverso la ricostruzione di Massimo, il lettore viene coinvolto nella narrazione brillante e sopra le righe di una vicenda originale e decisamente inusuale.
Nel dossier che come sempre si trova in appendice, viene analizzata la personalità di un potenziale aggressore, e sono elencati quelli che possono essere i possibili segnali che una persona può diventare violenta, perdere umanità e abusare di un'altra.
Troviamo inoltre una ricca e approfondita spiegazione delle varie declinazioni che questo tipo di violenza può assumere, nella nostra società, una società con ancora molti passi da percorrere per l'abbattimento della doppia morale sessuale, che spesso vede la donna come una maliziosa seduttrice disposta a sfruttare il suo corpo per raggiungere i suoi scopi e che raramente viene creduta, se si dichiara invece una vittima.
"7 Crimini- La violenza" è un racconto coraggioso che riesce ad affrontare un crimine estremamente delicato con tatto e senza offendere nessuno, presentando un insieme di personaggi femminili e maschili ugualmente negativi, perfetti protagonisti di una verosimile commedia umana.
Nessun commento:
Posta un commento