venerdì 5 novembre 2021

"Le fatiche di Loki": un albo fedele alla mitologia norrena


"Le fatiche di Loki" è un elegnate volume cartonato pubblicato dalla casa editrice Panini, che raccoglie quattro episodi della mitologia norrena, scritto da Roberto Aguirre Sacasa e illustrato da Sebastian Fiumara Al Barrionuevo.

Partendo dalla fine, la storia ripercorre le fasi salienti della vita di Loki, noto nella mitologia norrena come dio del caos e della menzogna.
Viene narrata la giovinezza del dio, le sue imprese più celebri e note, come la sua infatuazione per Sif, la rivalità con il fratello adottivo Thor, il rapporto con gli altri dei.
Lentamente, gli autori mostrano al lettore, tramite tavole sempre più cupe, come lo spirito giocoso e un pò invidioso di Loki diventa sempre più perverso, affilato dal diprezzo dei compagni, corrotto dall'odio degli altri che riflette come uno specchio.
Gli dei sono sempre pronti a ridere di lui, a sottolineare la differenza che li separerà sempre, e l'impossibilità che lui possa anche solo sperare di diventare come loro.
Questa disparità di trattamento fa marcire l'anima di Loki, che appassisce come un fiore bellissimo trasformandosi lentamente nella sua versione più mostruosa di sé stesso.
Una scintilla di luce arde sempre in fondo al suo cuore, ma è purtroppo è fragilissima e costantemente soppressa dall'odio altrui.


Questo albo, che presenta illustrazioni in uno stile squisitamente classico, si attiene piuttosto fedelmente agli eventi narrati nell'Edda poetica, il testo di riferimento più importante della mitologia norrena, distaccandosi un pò dalla generi Marvel del personaggio, per rispettare la storia mitologica.

Ho apprezzato la narrazione di un atto di misericordia di Loki, ossia il salvataggio di un ragazzo la cui famiglia aveva supplicato, inascoltata, le divinità.
Nel ragazzo ignorato dagli dei, intenti ad ubriacarsi e impegnati nei loro frivoli giochi d'amore, Loki rivede sé stesso, strappato alla sua dimora da Odino per essere collocato a forza in un ambiente che non gli appartiene, disprezzato dai boriosi abitanti di Asgard. Forse per la prima volta nella sua vita viene mosso a pietà, e decide di salvarlo da morte certa.


Dal punto di vista grafico, le tavole sono un capolavoro. Molte raffigurazioni alludono persino a famose opere d'arte, ad esempio Balder defunto viene raffigurato esattamente come il "Cristo morto" di Andrea Mantegna, allusione all'innocenza e alla purezza del defunto, mai crudele, sempre aperto e al prossimo e disposto a perdonare chiunque.


L'eliminazione di Balder è il crimine più grave di cui si macchia Loki, la discesa definitiva senza ritorno, sua definitiva corruzione dal momento che agisce mosso solo dall'invidia e non da un rancore personale nei suoi confronti: Balder non gli aveva mai fatto nessun affronto e nessuna cattiveria, semplicemente rappresentava tutto ciò che non sarebbe stato mai e possedeva quel che non avrebbe mai avuto, cioè l'amore della madre e l'ammirazione degli altri.

Loki è un personaggio che incuriosisce molti artisti, perché la sua storia, pur nella finzione mitologica, narra la più antica ed attuale delle vicende: l'inarrestabile corruzione umana che, se posta in un ambiente che ne alimenta la malvagia natura, non può fare a meno di manifestarsi nel suo più terribile aspetto.
Esiste redenzione, per personaggi come Loki? 

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