lunedì 15 novembre 2021

Review Party: "La corte dei miracoli"


“La Corte dei Miracoli” è il primo di una serie di romanzi ucronici, appartenenti al genere fantastico, edito dalla Oscar Mondadori e scritto da Kester Grant.

“Devi trasformare i nemici in alleati. E se non ci riesci, allora distruggili. Loro e tutti i loro seguaci, affinché la paura non ti raggiunga mentre dormi.”

La storia narra di Nina, giovane figlia di un locandiere manesco ed esperto ladro, la cui unica consolazione dell’animo sono le storie che sua sorella, Azelma, le racconta, che alleviano i dolori e cullano le notti delle due fanciulle. La magia si interrompe però, quando Azelma viene venduta dal padre ad una persona per Nina sconosciuta e Azelma, per preservare la piccola sorellina dal suo stesso destino, chiede ad un amico di famiglia, Femi, di portarla al cospetto della Corporazione dei Ladri. Per potervi accedere però, la giovane protagonista dovrà dimostrare il suo valore sottraendo uno dei gioielli della corona dal palazzo reale. Stordita dal dolore della perdita della sorella, la giovane Nina riesce a rubare il medaglione, assieme ad un pezzetto del cuore del giovane principe di Francia, che resta ammaliato da quella ragazzina mingherlina che trova in camera sua nel cuore della notte. La ragazza, dopo l’impresa, porterà la refurtiva al Signore della corporazione dei ladri, ma a nulla serviranno la suppliche della giovane affinché qualcuno salvi la sorella, questo perché chi l’ha comprata non è altro che il Signore più potente della Corte, Tigre, il mercante di schiavi. Determinata a recuperare sua sorella, quella notte, Nina smette di essere figlia del locandiere per diventare la figlia del Signore della Corporazione Lei ladri. Con la sua vecchia vita muore anche il suo nome, diventando la Gatta Nera della corporazione dei Ladri.

“Perché non è forse scritto che la Legge è come il triste mietitore? Si abbatte su tutti. E nessuno può sfuggirle. ”

Passano diversi anni e Nina ha ideato un piano geniale che le permetterà, finalmente, di raggiungere sua sorella, resa schiava dalle percosse e dall’oppio che le viene somministrato. Solo che questo piano per distrarre Tigre ,comporterà mettere in pericolo la vita di Ettie, nuova rampolla del locandiere, nonché Maestro delle Bestie della corte dei Ladri. Nel momento in cui Nina si accorge dei pericoli che correrebbe la giovanissima Ettie nelle mani di Tigre, ella si rende conto che non può permettere che le portino via anche lei. Per questo decide di portarla al cospetto dell’unico Signore che non teme Tigre, il Signore dei Morti, ovvero i mendicanti. Egli però è sparito, e per trovarlo le due giovani sono costrette a recarsi dalla Signora degli Assassini e dal suo Maestro dai coltelli affilati, Montparnasse, dove scopriranno che il Signore dei Morti è rinchiuso nella prigione più sicura della Francia. Pur facendolo evadere e anche riuscendo a far unire Ettie alla Corporazione dei Morti, la sorella acquisita di Nina non sarà salva. Tigre l’ha puntata e non permetterà a nessuno di togliergli la preda agognata, anche a costo di violare la Legge. Sarà compito di Nina trovare un modo per salvare Ettie da un destino peggiore della morte, anche a costo di allearsi con persone che non pensava avrebbe più rivisto. Fin dove sarà disposta a spingersi per onorare le sue promesse?

“Ma si dice che, a volte, si può udire una voce trasportata dal vento che sussurra ciò che è buono, ciò che è giusto e ciò che è legittimo. E che, da qualche parte nelle regioni selvagge, vive ancora un topo senza coda.”

“La Corte dei Miracoli” parte a narrazione già iniziata: caotico, frenetico, confuso, ha il preciso scopo di farti sentire piccolo e smarrito come la giovanissima Nina, poco più che bimba, in balia degli eventi. Mano a mano che il romanzo prosegue, invece, siamo in grado di tracciare il passaggio del tempo, grazie alla maturazione fisica e psicologica della Gatta Nera, che affina le sue abilità assieme ai suoi sensi acuti, permettendoci di assistere ad un’evoluzione e maturazione della sua psiche che si dimostra sempre più affascinante e caritatevole.

Basato su una rappresentazione realistica della Francia negli ultimi decenni del 1700, il romanzo è una curiosa, quanto piacevole raccolta inspirazioni da fonti storiche. A chiunque, leggendo il libro, verrà in mente “I Miserabili” di Hugo, a causa del nome con cui si fanno chiamare gli appartenenti alla corte: i Miserabili, appunto. Attenzione però che “La Corte dei Miracoli” non ha intenzione di essere una citazione all’opera sopracitata con la quale ha solo in comune l’inspirazione storica. Infatti, miserabili, si facevano chiamare coloro che appartenevano alla vera “cour des miracles” dove “il più miserabile veniva considerato il più ricco”.

“La Corte dei Miracoli” è un libro ben scritto le cui atmosfere storiche lo rendono una lettura perfetta di accompagnamento anche a chi sta studiando il periodo storico della Rivoluzione Francese e, al contempo, riesce a farsi amare anche da chi la storia non la ama, grazie agli intrecci pieni di azione e a personaggi a cui è facile affezionarsi. Un romanzo che è in grado di trasmettere che a volte i legami di vita sono più forti di quelli di sangue.

“Nous sommes d’un sang.”



-Articolo a cura di Luinil 

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