"I racconti incantati" è una raccolta di fiabe e favole di Gloria Donati, pubblicata da Europa edizioni nel dicembre 2018.
L’opera è arricchita dalle tenere illustrazioni della bravissima disegnatrice Alessia Greco, volontariamente lasciate in bianco e nero per permettere ai bambini di divertirsi a colorarle.
L’autrice rispetta la tradizione classica del genere favolistico, caratterizzato da un’ipotassi, semplice e ripetitiva la quale permette di veicolare anche messaggi importanti che, seppur attraverso storie per l’infanzia, arriveranno chiaramente ai piccoli lettori.
Gloria Donati si cimenta in una sperimentazione di modi diversi di narrazione, alternando prosa e poesia: linguaggi ugualmente validi per andare incontro ai canali comunicativi dei bambini.
Il testo è curato, tuttavia con ulteriore editing formale potrebbe ancora migliorare.
Le quindici storie racchiuse in questo piccolo volume sono tutte ugualmente significative e metaforiche, i cui protagonisti sono bambini o teneri animali, i quali incontreranno la simpatia dei piccoli lettori che si immedesimeranno facilmente in essi.
Poiché è anche attraverso le storie che i più piccoli possono comprendere meglio il mondo, approcciarsi alle esperienze della vita e confrontarsi con gli altri.
Nel racconto "La ballerina" la piccola protagonista si confronta con il difficile problema dell'ansia.
"《Dimmi cara Sony, perché non danzasti tre giorni fa alla corte della tua regina?》
《Successe due anni fa danzando mi feci male e cadendo tutti risero della mia goffaggine e della mia stoltaggine, da allora ballo senza spettatori e come riflettori ho la luna e il
sole, come spettro invisibile ballo da sola, ho paura di sbagliare non voglio più sentir le risa crudeli di finte amiche e
spettatori ingenui.》
《Cara piccola, devi ritrovar la tua passione, non rinunciare! Io un tempo di voce ne avevo come un usignolo cantavo e tutti a sentirmi correvan, ma quanto mi vergognavo è appena loro arrivavano io a stonare cominciavo! Così tutti di corsa se n’è andavano, fu così che alla mia voce rinunciai,
ma oggi ancora cantare vorrei e se indietro potessi tornare
canterei senza aver paura.》
《Ma come posso fare per l’ansia superare?》
È una storia incisiva, perché è facile rivedersi in Sony che, frenata dall'imbarazzo, vorrebbe fare un passo indietro e arretrare dinanzi ai suoi sogni, ma viene incoraggiata a non farlo.
In "Il lupo e gli abitanti della casina" si affronta con delicatezza il tema della diversità, infatti una bambina con un discorso semplice ed intenso vuole far capire agli adulti che le differenze e le barriere esistono solo nella mente di chi le crea.
"《Siamo tutti diversi, ma non per questo ci dobbiamo evitare non è sempre facile convivere in pace con tutti quanti, ma almeno ci dobbiamo provare, non è giusto da subito di mostrare riluttanza ad accettare chi non conosciamo: se non tentiamo non capiremo mai che le differenze sono solo nelle paure di chi sta a guardare. Certo è che le regole anche se
siamo differenti sono per noi uguali, niente preferenze. Nessuno deve avere più o meno dell’altro suo conoscente, solo
così si evitano grandi litigate e inutili sofferenze》 terminò la
piccola Poly e gli adulti in silenzio la stavano ad ascoltare.
Da una bambina avevano imparato a rispettare chi mai avevano voluto accettare!"
Il racconto "Non siamo adulti ma bambini" è un'accusa rivolta ai genitori che spesso pretendono troppo dai figli, senza capire che proprio in quanto bambini desiderano solamente vivere la propria età con serenità.
"Tutti i bambini che erano lì a sentire gli adulti litigare con Cristal e Mike si alzano e iniziano a batter le mani tutti uniti vogliono stare, sono stanchi di essere grandi quando vogliono genitori e insegnanti e piccoli quando non si devono impicciare, basta vogliono essere solo bambini e liberi di crescere secondo le giuste tappe! Troppe volte le mamme urlano e dicono “dove hai la testa? Smettila che se no son guai! Non correre, non urlare smettila di giocare e vieni qui seduto, stai composto e basta!” Tutti questi compiti, impegni, vestiti da adulti, regole sociali non fanno per loro che ancora devono crescere, e la vita imparare giocando. “Basta! Siamo stanchi noi vogliamo seguire le regole e ubbidire a scuola andare per imparare, in palestra per fare ciò che ci piace, ma non possiamo correre come voi volete, non possiamo badare a tutte le regole sociali del vostro mondo, il nostro è più semplice è fatto di giochi, litigi, sogni e fantasie, non siamo adulti, ma solo bambini.”
I temi trattati sono numerosi e particolarmente vicini alle problematiche che possono presentarsi nell’infanzia, periodo della vita in cui si inizia a formare la personalità di ognuno di noi. Si cominciano a comprendere l’amicizia e la lealtà, e a distinguere chi merita fiducia e di chi diffidare.
Si impara che le cose materiali non sono tutto nella vita e che distinguere il bene dal male non è sempre facile, a causa dei pregiudizi che da sempre nascono nelle comunità grandi e piccole. È un momento importante per la formazione del carattere, e per i più riservati è fondamentale capire che la timidezza non è un difetto, ma solo una difficoltà da affrontare per diventare più forti.
Quindi è il momento perfetto per dare ai più piccoli gli insegnamenti giusti attraverso opere di valore formativo come "I racconti incantati" affinché diventino adulti maturi e consapevoli, in grado di fuggire i compromessi e di vivere nel mondo nel rispetto dell'ambiente e del prossimo, ma soprattutto capaci di valorizzare sé stessi.
"I racconti incantati" è un libro che trae ispirazione dalle storie classiche dell'infanzia, con personaggi afflitti da debolezze sempre attuali.
Sarebbe bello se i genitori leggessero questi racconti ai loro figli, creando così un momento per stare insieme e un'occasione per avvicinare i bambini ai concetti più complessi che si celano dietro ogni singola storia.
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