mercoledì 17 giugno 2020

"Pronti a credere" di Maurizio Garzara




Fantasmi, antico Egitto, una compagnia di amici apparentemente male assortita e tanto umorismo: sono gli elementi principali del romanzo “Pronti a credere ~ I fantasmi invadono Torino” di Maurizio Garzara, autore appassionato di paranormale. Ha già pubblicato "La vendetta di Cesare" con Lampi di Stampa. "Pronti a credere" è stato insignito del premio letterario "Trappolino d'oro" indetto dall'associazione culturale Ghostbusters Italia durante il Cartoomics di Milano nel 2018.
La storia è ambientata nell'epoca contemporanea, in Italia.
Leonardo e Matteo sono due giovani studenti universitari. Vivono a Torino e sono da sempre affascinati dai fenomeni paranormali. Una sera, usando una tavola oujia per fare uno scherzo a Marco, un loro amico particolarmente impressionabile, i due ragazzi accidentalmente evocano davvero uno spettro, che si manifesta davanti ai loro occhi meravigliati e anche un po’ spaventati.



"-Ok, cerchiamo di mantenere la calma. Magari, passando vicino al tavolino, il ginocchio calamitato ha creato un'interferenza con il puntatore e...-
Venne interrotto da Leonardo che indicava il piano della cucina con sopra la calamita che Marco si era tolto dalla gamba tempo prima. Matteo si vide costretto a rivedere la propria teoria. 
-Va bene, allora sarà stato qualche campo magnetico dei nostri telefoni che... no, ecco! Un terremoto. Sì sapete, uno di quelli lievi, quasi impercettibili.-
Leonardo lo smentì. 
-Un terremoto in grado di far cadere un oggetto da un tavolo farebbe oscillare i lampadari e qui sono tutti fermi. Abbiamo risvegliato qualcosa. Una presenza! -
Marco era in preda al panico, tremava di terrore. Matteo cercando di voler ripristinare un'atmosfera meno tesa disse: -Se l'abbiamo risvegliata vorrà dire che canteremo una ninna nanna e tornerà a dormire. Mi sembra semplice, no?"



Ma è solo il primo di una serie di eventi paranormali apparentemente inspiegabili, che spingono Leonardo e Matteo ad indagare coinvolgendo l’amica Pàmela, che lavora in un museo egizio.
Insieme i tre chiedono anche l’aiuto di Edoardo, un inventore un po’ bizzarro, attratto da ogni evento apparentemente inspiegabile. Il suo film preferito è “Ghostbusters”: lo ha visto decine di volte. La sua massima aspirazione è emulare le gesta dei protagonisti del film, realizzando una macchina capace di catturare i fantasmi.
Leonardo, Pàmela, Matteo ed Edoardo scoprono ben presto che una seria minaccia incombe su Torino: una sètta costituita da un manipolo di esaltati sta pianificando di riportare in vita un antico faraone, per permettergli di dominare il mondo. Purtroppo nessuno darebbe credito agli avvertimenti di tre studenti universitari e di un inventore di scarsa fama, perciò decidono di attivarsi personalmente per salvare la
città. Con l'aiuto di una medium e di un professore benestante che crede in loro, dà fiducia alle abilità di Edoardo e procura il denaro necessario per finanziare il loro progetto, aprono un'attività: diventano così gli Acchiappaspettri, disinfestatori di fantasmi.

Pronti a credere” è un romanzo incalzante, pervaso da un umorismo sottile e brillante. Un esilarante racconto di fantasmi e avventura, in cui la risata si mischia al perturbante producendo un risultato grottesco e per nulla banale. L’opera trae dichiaratamente ispirazione – soprattutto per i dialoghi e i personaggi - dal film “Ghostbusters”, riuscendo a differenziarsi da esso in modo positivo. Personalmente ho trovato nel film molti elementi di umorismo discutibile, invece il libro fa ridere e sorridere in modo estremamente piacevole, quindi l’ho preferito all’opera cinematografica.



"-Ora cerca di stare calmo. Non ti dirò che dietro di te si sta materializzando qualcosa, però a mio avviso faresti bene a spostarti. -
Marco all'udire quelle parole perse il senno svenendo a terra. Leonardo guardò Matteo:
-Tu il tatto l'hai imparato in miniera, vero? -


Anche i personaggi, che nelle descrizioni fisiche sono simili agli attori protagonisti del film, risultano più simpatici e accattivanti rispetto ad essi. Inoltre ho apprezzato la presenza dei personaggi femminili, attivi nella vicenda e importanti al pari delle figure maschili.
La giovane studentessa lavoratrice Pàmela e la medium Leonor si distinguono per intelletto e professionalità: nessuna delle due cade nello stereotipo del personaggio femminile attorno a cui
ruotano tutti i personaggi maschili della storia.
Sono infatti assenti intrecci romantici nel libro; piuttosto una bella amicizia lega i protagonisti, i quali unendo le forze e le competenze riescono a diventare gli eroi della propria città, cercando una soluzione attraverso prove ed errori e superando ogni volta le varie difficoltà che gli si presentano.


"-Guardati attorno Tony! È andato in fumo. Non è rimasto nulla del progetto. -
-Non è così! Nulla è perduto. Quello che è andato in fumo qui è solo il tuo ego. Stai facendo in modo che un piccolo fallimento ostacoli i tuoi progetti. Sappi che gli ostacoli esistono e sono fatti per essere superati. -"

Matteo, Leonardo e Pàmela, giovani, intraprendenti e pieni di iniziativa, saranno la guida del lettore in questo elettrizzante viaggio nei misteri del mondo sovrannaturale, fra le strade di un’enigmatica e nebbiosa Torino, dove un susseguirsi di avvenimenti sempre più catastrofici condurrà il lettore sino all'adrenalinico finale.

"-Vedrete che la porta maledetta sarà la prossima. E' sempre così. Tanta paura e poi tutto si risolve solo alla fine. -"

Maurizio Garzara ha scritto un libro irresistibile, coinvolgente ed ironico, capace di regalare al lettore un’indimenticabile esperienza letteraria.

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