mercoledì 27 ottobre 2021

"Non devi dirlo a nessuno" di Riccardo Gazzaninga

"Tutti nascondevano qualcosa. E anche il bosco."


"Non devi dirlo a nessuno" è un romanzo di Riccardo Gazzaniga, autore che ha vinto numerosi riconoscimenti con le sue opere, una delle più importanti è il pluripremiato "Abbiamo toccato le stelle". Pubblicato per la prima volta per Einaudi nel 2016 era ormai introvabile nelle librerie. Per permettere a nuovi lettori di leggere questa storia, la Rizzoli ha deciso di proporre una nuova edizione, con testi editati e riveduti, in una pratica brossura con una copertina semplice e suggestiva.

Il racconto si concentra sulla storia di Luca, che ha tredici anni nel 1989, e trascorre l'estate a Lamon, un piccolo paesino di Belluno.
Per lui, che è un ragazzino asmatico che proviene dalla caotica città, il paesino rappresenta una realtà da sogno, perché può giocare fino a tardi a calcio con i suoi amici, può passeggiare nel bosco insieme al suo fratellino, godere di aria più salubre.
I giorni sono lunghi e pigri, lontani dalla frenesia a cui lo ha abituato la città.
Proprio durante una passeggiata nel bosco insieme al fratello, gli sembra però di scorgere qualcosa di inaspettato: due occhi, che ricambiano il suo sguardo spaventato.
Terrorizzati, i due fratelli corrono a casa per confidare ai genitori l'esperienza vissuta, i quali rassicurano i due ragazzi, dicendo loro che probabilmente, influenzati dalle leggende che si raccontano a Lamon, hanno immaginato di vedere qualcosa che non c'era. Ma Luca scorge la paura negli occhi dei genitori, sente alcune delle loro discussioni e  capisce che qualcosa li turba: un'antica storia di morte e vendetta aleggia nel paesino e rende inquieta la sua famiglia.
Luca non ha tempo per pensarci. Quella è l'estate dei suoi primi batticuori, l'estate in cui inizia a rendersi conto dei cambiamenti fisici del suo corpo, dei cambiamenti delle sue compagne che non riesce più a vedere solo come amiche, scoprendosi irresistibilmente attratto dalle curve dei corpi femminili.
Tra leggende inquietanti e i quotidiani tsunami tipici dell'età prepuberale, Luca vivrà l'estate dei suoi tredici anni come un traumatico passaggio dall'infanzia all'età adulta.

Gazzaniga, con il suo romanzo, ha scritto una storia di crescita, un romanzo di formazione per giovani ragazzi che illustra, con dovizia di dettagli, senza risparmiare al lettore neppure i particolari più imbarazzanti, le difficoltà di scoprirsi "bambini in scadenza", come avrebbe scritto Stefano Benni.

Gazzaniga descrive con maestria la linea sottile tra infanzia ed età adulta, quell'età di transizione, periodo delicatissimo nella vita di ciascuno. L'opera è particolarmente consigliata ad un pubblico maschile, perché si concentra soprattutto sui turbamenti di un bambino che diventa uomo, e un lettore maschio proverebbe sicuramente più empatia nei confronti del protagonista.

Luca, in bilico fra ciò che non è più e ciò che sta per diventare, si accorge delle differenze che ora lo separano dal fratello minore, ancora bambino. Si rende conto che i suoi pensieri sono cambiati, e anche se persistono in lui le passioni del fanciullo, avverte chiaramente i primi impetuosi slanci emozionali del giovane uomo.

"Adesso Luca aveva tredici anni e parlare di certe cose con Giorgio era diventato complicato. I suoi pensieri sulle ragazze, per esempio, mica poteva capirli."

Luca è un ragazzo ancora insicuro, che interpreta la realtà attraverso modelli in divenire, percepisce che il tempo è passato e qualcosa è cambiato, anche se si rende conto che è difficile dare un nome a quel cambiamento spaventoso che è la crescita, esperienza diversa per ciascuno, a cui non si sopravvive mai indenni. Infatti, se durante questo delicato passaggio dovesse avvenire qualche trauma, influirà su tutto il corso della sua esistenza.

Le nuove esperienze sono numerose: la sorpresa e la paura delle nuove scoperte riguardanti i propri pensieri e desideri, la vergogna delle prime reazioni incontrollate del suo corpo alla vista delle belle ragazze, l'accorgersi che il rapporto con l'altro sesso, in virtù di quei nuovi turbamenti, è diventato difficile, e da amicizia disinteressata dell'infanzia si è trasformato in strana curiosità, accompagnata da vergogna e timore.

L'inadeguatezza, una sensazione tipica in questa età così delicata, si prova constantemente a contatto con i coetanei, dinanzi ai quali si cerca di apparire diversi, migliori.

Crescere significa capire che il mondo segue cicli strani, tempi diversi da quelli che vorremmo, e l'autore propone al lettore la sua tesi, secondo la quale è meglio accontentarsi di quello che la vita riserva invece di perdersi dietro sogni impossibili e obiettivi irrealizzabili.

"Le cose non vanno mai come credevi. Luca Ferrari, dal basso dei suoi tredici anni pesanti come se fossero tredicimila, stava imparando che quella Forza capace di travolgerti e far succedere le cose le fa succedere a modo suo, e non è il modo che avevi fantasticato.
Forse non lo sarà mai."

Gazzaniga ha scritto un romanzo spietato e dolce, poetico e crudo insieme, che narra con sincerità la tragedia che ogni persona al mondo vive, ossia il periodo in cui l'età adulta irrompe spazzando via le bugie dorate dell'infanzia con la violenza di un'amputazione, aprendo la mente a nuove e più mature consapevolezze, non necessariamente negative ma impossibili da evitare. 

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