sabato 12 dicembre 2020

"Fenix e la chiave di Thuta" di M. M. Loi


Il senso di straniamento, la sensazione che la realtà circostante non sia che una rarefatta e nebbiosa illusione, il sospetto di appartenere ad un posto diverso e lontano: questa l'idea che ha indotto numerosi scrittori a ideare i loro mondi fantastici, scrigni di sogni magnifici oppure culle di incubi tremendi. 
Accedere ad altri universi richiede sempre una considerevole dose di coraggio, o avventatezza. Spesso si varcano le soglie della realtà alternativa grazie ad una porta, che si apre per un'unica persona predestinata ad oltrepassarla. È su questo topos che si costruisce l'intreccio narrativo dell'affascinante romanzo fantasy di Mariella Martinelli Loi: "Fenix e la chiave di Thuta~La gemma di Osiris". 
La protagonista, un'adolescente di New York, è una ragazza che si sente diversa, e lo è persino nell'aspetto. È infatti particolarmente graziosa ed esile, ha la pelle innaturalmente bianca e lunghi capelli d'argento. 
Non prova familiarità o appartenenza nei confronti di nessun luogo e, al compimento dei suoi diciassette anni, ne scopre la ragione. Non proviene dal mondo degli uomini, è nata per vivere nel regno degli elfi, sua terra d'origine, a cui può accedere grazie ad piccola chiave dorata, la chiave di Thuta, che le permetterà di aprire una porta per accedere a Miriël, il regno degli elfi. 
Quali sfide la attendono in quel misterioso e sconosciuto mondo dove dovrà studiare per conoscere meglio la propria natura? Finalmente scoprirà sé stessa e capirà chi è davvero? 

La chiave di Thuta, l'oggetto prezioso che permetterà a Fenix di recarsi nel suo vero mondo, è uno degli elementi che ho apprezzato di più, nel libro. 
Infatti è legato unicamente a lei, metafora del destino che appartiene a ciascuno e che bisogna scegliere in maniera autonoma quali porte aprire e quali strade percorrere. 

"《Anche la più piccola delle chiavi può aprire le porte di un mondo grandioso... basta solo avere il coraggio di usarla, Fenix.》sussurrò calmo il biondo, fissando lo sguardo sulla giovane. Improvvisamente, tutto divenne chiaro, quel mondo in cui aveva vissuto fino a ora le appariva adesso come una gabbia di metallo, freddo e sterile. Quella che sua madre stringeva tra le dita era la sua unica via d'uscita, un biglietto per la libertà. Si era sempre sentita diversa, ma aveva finalmente realizzato che sbagliata non lo era mai stata. Apparteneva a due mondi, e quello su cui stava posando i piedi non le bastava più."

Fenix, con coraggio, decide di usare la chiave e varcare la sua porta. Non è una scelta semplice ma piuttosto sofferta, perché sua madre è umana e recarsi nella terra degli elfi vuol dire abbandonarla. La donna, inoltre, non le rende la decisione semplice perché, essendo la sua unica figlia, si impegna in ogni modo per convincerla a restare. 
Purtroppo la separazione, per quanto dolorosa, è necessaria, perché il destino si affronta in solitudine. 

La protagonista incontra numerosi personaggi durante la sua avventura, che si distinguono per aspetto e carattere. 
Fra di essi si costruisce un complesso intreccio di relazioni, fra simpatie, rivalità e batticuori. 

Il worldbuilding riesce a dare un'ambientazione suggestiva alla storia, permettendo al lettore di immaginare la magica e selvaggia terra degli elfi e di orientarsi con facilità in un mondo nuovo che, con la presenza di una scuola di magia, strizza l'occhio ad opere classiche e amate come Harry Potter.

"Fenix e la chiave di Thuta" è la storia di una protagonista alla ricerca del proprio posto nel mondo: un fantasy per chi ama gli elfi, le leggende antiche e le storie di amore, amicizia e magia. 

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