domenica 13 dicembre 2020

"Weathering with you 2": il secondo tankobon del manga tratto dall'opera di Makoto Shinkai


"Quando la pioggia finisce per chi splende davvero, il sole?"

"Weathering with you 2" è il secondo Tankobon tratto dall'omonimo lungometraggio anime di Makoto Shinkai, illustrato dal bravissimo Wataru Kubota, pubblicato in Italia dalla casa editrice Starcomics.

Trovate la recensione del primo volume cliccando qui


Hodaka è un ragazzo di sedici anni scappato di casa e rifugiatosi a Tokio, presso il signor Suga, un uomo che lo ha preso in simpatia offrendogli vitto, alloggio e un lavoretto come articolista per una rivista di paranormale. 
Dopo aver conosciuto Hina, una "portatrice di sereno", ossia dotata della capacità di far cessare, per un breve periodo di tempo e in un determinato luogo, con le proprie preghiere, la pioggia perenne che imperversa su Tokio come una piaga, Hodaka le propone di aprire un'attività e offrire i propri servigi -o meglio, le sue preghiere- in cambio di denaro. 
Sebbene inizialmente Hina sia restia a sfruttare le proprie abilità a scopo di lucro, accetta perché, dalla morte della mamma, deve prendersi cura del fratellino. Ben presto si scopre felice di quel lavoro, perché le permette di guadagnarsi da vivere facendo qualcosa che ama, ossia regalando gioia alle persone.


Tuttavia pregare per il bel tempo la stanca molto quindi, dopo aver messo da parte un pò di denaro, propone a Hodaka di accettare un ultimo lavoro e poi prendersi un pò di tempo per riposare. 
I due ragazzi sono sereni, la vita sembra sorridergli: anche se a Tokio non fa altro che piovere, loro riescono a trovare dei personali spazi di felicità, i propri sprazzi di sereno. 
Ma una leggenda incombe cupa sulla loro fragile felicità: infatti la portatrice di sereno, in quanto sacerdotessa del cielo è una vittima sacrificale, e un triste destino la attende perché, man mano che usa i propri poteri, si "consuma" come una candela, ed è destinata a sparire. 
Qual sarà il destino di Hina? E Hodaka saprà stare al suo fianco anche nei momenti più difficili? 

Inoltre, la polizia sta cercando Hodaka, poiché la sua famiglia ne ha denunciato la scomparsa. Dargli protezione e aiuto, quindi, vorrebbe dire mettersi in una scomoda posizione contro la legge. Cosa sceglieranno di fare Hina e Suga? 

Hina e Hodaka, che alla fine del primo volume hanno iniziato a conoscersi, si avvicinano ulteriormente, aprendosi l'un l'altro. Hina è una persona che tende a donare il proprio cuore agli altri, inducendo i suoi interlocutori a spogliarsi di armature e finzioni. 
Persino Natsumi, la giovane nipote di Suga, all'apparenza frivola e leggera, quando si trova da sola con Hina prova il desiderio di confidarle tutti i dubbi e le paure che la affliggono mentre con i grandi occhi azzurri, la portatrice di sereno la ascolta, attenta. 


Hina vorrebbe indurre anche Hodaka a parlarle della sua isola di origine dalla quale, però, il ragazzo cerca di tagliare ogni ricordo. Il suo luogo di provenienza non viene mai menzionato, e non vengono spiegate con precisione le ragioni che lo hanno indotto alla fuga: uno stratagemma narrativo che induce il lettore ad immaginare quel che preferisce, proiettando su questo personaggio le proprie difficoltà. 
Hina invece, senza problemi gli racconta il proprio passato e le origini del suo potere, che le è stato donato dal cielo quando sua madre stava male e lei aveva pregato che tornasse il sereno, per poter passeggiare sotto il sole insieme a lei. 
In risposta alle preghiere il sereno era infine giunto, ma la donna era morta comunque, e questo aveva indotto la ragazza a domandarsi per chi splendesse, ormai, il sole.


L'ultimo lavoro che Hina accetta di svolgere è quello richiesto da un uomo che vuole trascorrere un pomeriggio con la figlia. Con sorpresa, Hodaka scopre che si tratta di Suga, l'uomo che lo ha accolto quando non aveva nessuno. Il suo personaggio, che appariva più superficiale e leggero nel volume precedente, viene approfondito, e mostra un lato profondamente sensibile ed umano. 


Quando scopre che proteggere Hodaka significa mettere a rischio la richiesta di affidamento della figlia, si sente dilaniato: perché vorrebbe aiutarlo, ma desidera anche avere con sé la sua bambina.



Hodaka, conoscendo il lato più segreto di Suga, Natsumi e Hina comprende di essere circondato da persone dal carattere forte. 


Il confronto con gli altri diventa quindi per lui fonte di crescita e maturazione. Rispetto a loro, si sente un ragazzino che ha ancora tanto da imparare dagli altri.


La metafora della pioggia, più incisiva, con il racconto di Hina pone al lettore una domanda a cui rispondere, un simbolismo da risolvere. Cosa rappresenta la pioggia? Cosa ha compreso Hina, quando il sole splendeva su Tokio ma sua madre non c'era? Cosa conta davvero? L'importante è il sole -un'apparenza luminosa, ma pur sempre mera apparenza, semplice circostanza - o l'essenziale è la presenza di un raggio di sole nel cuore, indipendentemente dall'esteriorità, costituita da contingenze casuali soggette a cambiamenti? 


Le tavole, con un delicato gioco di luci e ombre che si oppongono, danno vita ad un'atmosfera surreale e sospesa.
Questo secondo tankobon, forse in maniera più incisiva rispetto al precedente, approfondisce punti di vista più trascurati nel film, come il rapporto di Hina con sua madre, le incertezze di Natsumi, il dramma interiore di Suga. 

Non resta che attendere il terzo ed ultimo volume, nel quale il disegnatore, come dichiara nell'ultima pagina di questo tankobon, intende approfondire ulteriormente la storia.

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