sabato 26 dicembre 2020

"L'orologiaio di Filigree Street" di Natasha Pulley


L'orologiaio di Filigree Street, scritto nel 2016, è il primo romanzo di Natasha Pulley,  un esordio assolutamente brillante. 

E' un romanzo storico, ambientato nella grigia e nebbiosa Londra del 1884.
Nathaniel, detto Thaniel, ha potato i sogni e le ambizioni proprio come il suo nome: da giovane promessa del pianoforte - talento maturato anche grazie alla sinestesia, la capacità di vedere i suoni come se fossero dei colori- si è rassegnato a lavorare come telegrafista per mantenere, con gran parte del suo stipendio, la sorella e i nipoti dopo la morte del cognato. Vive solo in un piccolo appartamento, dove la sua vita si svolge triste e ripetitiva.
La monotonia delle sue giornate viene interrotta quando una sera, tornando a casa, trova la porta del suo appartamento socchiusa. Ricorda bene di averla lasciata chiusa, quel mattino. Inizialmente, Thaniel teme che un ladro si sia introdotto in casa sua. Eppure non ci sono segni di effrazione e non gli è stato rubato nulla, anzi: chi è entrato nel suo appartamento gli ha persino lavato i piatti e gli ha lasciato un'elegante scatola bianca sul letto, che contiene un orologio.
Incuriosito da quell'inaspettato regalo di cui gli è ignoto il mittente, Thaniel lo porta sempre con sé fino alla sera in cui, alcuni mesi dopo, un allarme preimpostato che non aveva mai suonato prima lo induce ad uscire dal locale nel quale si trova. Questo inconveniente si rivela la sua salvezza, poiché poco dopo il locale esplode a causa di una bomba lasciata da un terrorista.
In quel momento il regalo assume un senso: qualcuno intendeva salvarlo. Ma come faceva, il suo salvatore, a conoscere il momento esatto dell'esplosione della bomba, per avvisarlo? Che sia egli stesso ad aver ordito l'attentato? Ancora coperto di detriti e con un braccio ferito, Thaniel sale sul primo treno diretto
a Filigree Street, dove ha scoperto che l'orologio è stato prodotto, intenzionato a incontrare l'orologiaio che lo ha realizzato. Conosce così Keita Mori, un brillante orologiaio di origini giapponesi, uomo raffinato e gentile, che nasconde molti segreti e al quale scopre essere legato il suo destino. 
Le vicende di Thaniel e Mori si intrecciano con la storia di una giovane scenziata, Grace Carrow, che desidera studiare ma per ricevere il denaro della dote dovrebbe sposarsi perciò chiede proprio a Thaniel di sposarla. Lui inizialmente accetta, entusiasta all'idea di diventare un uomo abbiente e poter fornire ai nipoti tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno. Inoltre, Grace è intelligente e determinata, una donna interessante e sicura di sé. Ma è giusto trascorrere il resto della sua vita con una persona che non gli fa battere il cuore, orientando la sua esistenza verso una direzione calcolata, solo per non avere problemi economici?

Fra Thaniel e Mori sboccia un amore intenso e profodo, un sentimento silenzioso e sottile mai chiamato per nome, che viene svelato all'improvviso, intuibile solo attraverso piccolissimi dettagli, quali timidi sguardi e lenti avvicinamenti.
Grace invece è infatuata dell'amico di vecchia data Matsumoto, e tra i due si instaura un amore altrettanto silenzioso ma più ruvido, meno evidente. Un innamoramento palpabile sin dalla prima pagina, ma che i due si rifiutano di ammettere per eccessivo orgoglio.

Il personaggio più intrigante dell'intero romanzo è sicuramente Mori il quale, con le sue suggestive tradizioni, i suoi passi silenziosi e le sue geniali costruzioni, riesce a stupire il lettore ad ogni pagina.
Thaniel, lentamente, non può fare a meno di aprire il suo cuore a quell'uomo che sembra capire la sua anima meglio di chiunque altro, che sa ascoltare quando serve e tacere quando le parole sono inutili, lasciando che siano sguardi e gesti a comunicare.

Grace è impetuosa, concentrata sui propri obiettivi lavorativi, e cieca ai suoi stessi sentimenti e a quelli di chi la circonda.
Sarebbe pronta a sposare un uomo che non ama pur di appropriarsi della sua dote e mantenere il laboratorio scientifico di cui ha bisogno per studiare e dimostrare l'esistenza dell'etere.
Lo scontro con la società è il tema centrale per i tre protagonisti: Grace non accetta la sua subalternità in quanto donna, Mori in ogni contesto sociale si è sempre sentito fuori posto e Thaniel si è adattato a vivere un'esistenza ristretta nella quale tuttavia si sente un fantasma, un pianista condannato a vedere la musica e non poterla più suonare.

Con una prosa delicata e sognante, quasi surreale, che fa un uso spettacolare del mostrare senza dire, l'autrice trasporta il lettore in un mondo ovattato, fatto di sensazioni e colori, in un amore travolgente e toccante, che lascia un messaggio importante: il cuore è certamente una macchina incredibilmente complessa, ma non è un meccanismo.

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