martedì 1 dicembre 2020

"Emma e l'unicorno": una tenerissima graphic novel Tunué



Come nasce un'amicizia?
Emma spera che accada per magia: infatti, quando salva l'unicorno Marigold Musetto Divino dall'incanto del suo riflesso e, per sdebitarsi, il magico animale le dice che può esprimere un desiderio, le chiede di diventare la sua migliore amica. 
Inizialmente, il rapporto si rivela piuttosto teso, ed intessuto di punzecchiature e battutine sarcastiche. 
Ma col tempo la bizzarra bambina e il raffinato e vanitoso unicorno imparano a conoscersi e ad apprezzare le reciproche particolarità e instaurano un intenso legame. 
Quali interessanti avventure vivranno, insieme? 

Marigold ed Emma sono diversissime: provengono da mondi diversi, e hanno visioni della vita opposte. È difficile, per ciascuna, comprendere l'altra, capirne mentalità e desideri per superare la reciproca diffidenza. 


Sulle prime entrambe cercano di rendere l'altra più simile a sé. Dopo qualche tempo riusciranno a volersi bene e rispettarsi per ciò che sono.

C'è di base una storia, ma le vignette non sono legate da una consequenzialità narrativa. Ogni pagina può essere letta singolarmente e costituisce una breve striscia, una storia a sé. Si tratta di un libro per bambini, ma credo che incasellarlo nella letteratura per l'infanzia sia riduttivo. Infatti è un'opera profonda e metaforica, in cui ogni dialogo costituisce una piccola perla di saggezza. 


"Emma e l'unicorno" è un fumetto delicatissimo, che riesce a donare ai lettori conforto e sorriso, che sa portare un arcobaleno in una giornata grigia.
Personalmente ho provato per Emma e Marigold la stessa, immediata simpatia che, da ragazzina, provavo per "Calvin & Hobbes" dell'omonimo fumetto (a cui anche l'autore della prefazione -Peter S. Beagle- paragona l'opera di Dana Simpson, per dolcezza, semplicità e profondità). 

Sconsiglio di concluderlo tutto in una volta, e suggerisco piuttosto di centellinare la lettura di questo piccolo gioiello a fumetti, godendo di ogni tenera vignetta, concedendosi, ogni volta, qualche minuto per assaporarne in silenzio il significato profondo, provando poi ad attuare i piccoli insegnamenti di vita delle due adorabili protagoniste nella propria quotidianità.

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