"Guida per babysitter a caccia di mostri" è il primo romanzo di una nuova serie per ragazzi di Joe Ballarani, da cui è stato tratto un film Netflix.
Kelly Ferguson è una tredicenne che, come molte sue compagne, desidera essere carina e corteggiata. Purtroppo non è altro che "un'invisibile", troppo poco interessante per essere annoverata tra le più popolari della scuola.
Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare, se riuscisse a frequentare il campo estivo più prestigioso dei dintorni avrebbe infatti la possibilità di conoscere la gente "giusta" e fare, seppur per pochi mesi, la vita che ha sempre sognato. Sua madre non è particolarmente benestante quindi, per riuscirci, Kelly deve procurarsi da sola il denaro necessario per pagare l'esosa somma.
Così la ragazzina svolge tantissimi lavori diversi, finché, su consiglio di un'amica, decide di pubblicare un annuncio come babysitter.
Viene chiamata per il primo incarico proprio il 31 ottobre, la notte di Halloween, che sfortunatamente è anche la sera in cui si tiene l'unica festa a cui sia mai stata invitata, dove sarà presente anche Victor, il ragazzo di cui è da sempre infatuata.
Ma non può tirarsi indietro, anche perché a chiedere le sue mansioni lavorative è il capo di sua madre.
Rassegnata, Kelly si aspetta una noiosa serata in compagnia di Jacob, ragazzino dispettoso e capriccioso.
Ma gli eventi prendono una strana piega: dei mostri orribili sopraggiungono a rapire il bambino e Kelly, scioccata, non sapendo a chi altro chiedere aiuto, chiama la precedente baby sitter del bambino. Con sua sorpresa, la ragazza che si presenta alla porta di casa non è chi si aspetta, ossia una normale adolescente, ma una guerriera esperta nella lotta contro i mostri. In una rocambolesca avventura lunga un'intera notte, riuscirà Kelly a salvare Jacob, e forse il mondo intero, dai mostri?
L'idea alla base del romanzo è molto carina: mi è piaciuta l'identità segreta dei babysitter, che agli occhi di tutti sono considerati "sfigati" ma in realtà sono eroi in incognito, che combattono coraggiosamente per la sicurezza di tutti i bambini, senza aspettarsi dalla società alcun tipo di riconoscimento.
"«La più potente arma a disposizione di un babysitter non sono i pugni e nemmeno la capacità di cambiare un pannolino con una mano sola. È il cervello. Il coraggio. L’amore per gli indifesi. Per questo le persone ci affidano i loro figli. Ed è questo che ci dà la forza di sconfiggere il male.»"
Con una prosa incalzante, attraverso la voce intensa e colorita di Kelly, protagonista e narratrice, l'autore coinvolge il lettore in un'adrenalinica e coinvolgente avventura
Inoltre le numerose illustrazioni presenti nel libro sembrano autentiche pagine di "una guida", appunti che forniscono preziosi ragguagli sui mostri e come combatterli.
Kelly è una ragazzina insicura, in cerca di sé stessa e della propria vocazione, del suo "talento speciale" con cui rendersi utile al prossimo e sentirsi realizzata. Grazie alla sua esperienza, scoprirà di possedere doti nascoste, e capirà per cosa si sente veramente portata.
"Sbattei le palpebre, all’improvviso sopraffatta dalla prova che mi attendeva. Qual era il mio scopo? La mia verità? Sarei riuscita a essere davvero all’altezza della situazione e a prevalere?"
I "mostri" a cui Kelly e i suoi amici babysitter danno la caccia non esistono realmente, ma sono in gran parte emersi dalla mente di un ragazzino che, grazie ai suoi immensi poteri, può dare vita ai suoi stessi incubi.
Un potere terribile ed inquietante, qualcosa che le creature della notte vorrebbero sfruttare a loro vantaggio. Nessuno potrà fermare questo terribile potere creatore se non Jacob stesso.
"Avere una mente potente non ti rende un mostro. A farlo, è il modo in cui la usi."
Ciascuno di noi conosce i propri demoni personali. Può chiamarli per nome, dare loro una forma, un volto, magari persino un viso e una voce. Ma questi demoni hanno potere su di noi solo finché noi stessi scegliamo di concederglielo.
"Guida per babysitter a caccia di mostri" è un romanzo perfetto per bambini e ragazzi, che pur nella sua leggerezza lascia un messaggio importante: la paura più profonda può essere vinta solamente ammettendola, e capendone l'infondatezza.
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