venerdì 24 aprile 2020

"Petali di una vita in fiore" di Serena Perozzi





Petali di una vita in fiore è un romanzo di Serena Perozzi, pubblicato nel 2019 dalla casa editrice BookSprint.

La protagonista del romanzo, una donna di nome Ester, alter ego dell'autrice, si racconta sinceramente al lettore delineando l'autoritratto di una persona complessa, affascinante, una donna la cui femminilità si è espressa senza lasciarsi abbattere dai piccoli uomini che l'hanno incontrata e temuta, ma conservando il proprio cuore, anche sofferente, integro per chi lo meritava.
La protagonista, lungi dal mostrarsi invincibile, desidera anzi rivelarsi con le proprie debolezze e le proprie fragilità.
Ester narra la difficoltà del parto, lo sconcerto dei momenti di tristezza, le cadute, le sofferenze e le gioie di una vita di cui vale la pena vivere ogni istante e commettere ogni errore.
Una donna che dopo ogni caduta si è sempre rialzata, per mantenersi pilastro saldo della sua famiglia anche quando sentiva nel suo cuore vacillare l'equilibrio.
Non nasconde nulla, neanche i momenti più imbarazzanti, critici, difficili.
Narra la passione, gli amori sbagliati e  l'incontro con l'uomo giusto.
Descrive con delicatezza l'amore sincero, raccontando aneddoti profondi di una semplicità disarmante, che scaldano il cuore


"Stavo asciugando una pentola che avevo appena finito di lavare. Alzai distrattamente lo sguardo e incrociai i suoi incantevoli occhi verdi.
Mi stava fissando. E chissà da quanto tempo poi.
Gli domandai stranita perché mi stesse guardando in quella maniera. Mi sentivo goffa, stavo solamente asciugando una stupida pentola.
Mi rispose che adorava scrutare ogni cosa che facevo e che riusciva a cogliere in ogni mio gesto tutto l’amore che ci mettevo.
Aveva gli occhi che gli brillavano, pareva commosso.
Mi guardava.
Io pure, imbambolata, sempre con quella pentola tra le mani. Aveva gli occhi dell’amore, per davvero.
Pensai in quell’istante che mi sarebbe stato impossibile smettere di amarlo, perché il suo amore aveva tutto il profumo e il sapore delle cose semplici, genuine.
Di tutto ciò che non era costruito, né tanto meno calcolato.
Il suo amore era autentico. Talmente vero e carico di meraviglia che tra le mie mani sembrava d’un tratto non esservi più una pentola ma lo scettro di una regina.
E quel vestito ormai consunto, che usavo per fare i lavori di casa, pareva essersi trasformato nell’abito più prezioso del più ambito dei guardaroba.
Era così che mi guardava ed era così che mi sentivo guardata: come la più bella, la più potente e la più rara creatura sulla faccia della terra."




Petali di una vita in fiore è un romanzo toccante e profondo, scritto con una prosa talmente ricca da avvicinarsi alla poesia. 
La narrazione è intervallata da delicati e dolcissimi monologhi dell'angelo custode della protagonista, che a volte dialoga con lei invitandola a non sottovalutarsi.

"Dunque, vediamo… Dove hai sbagliato?
Hai sbagliato nel pensare, sin da quando eri piccinina di non valere abbastanza.
[…]
Il non riuscire a padroneggiare un sentimento tanto grande, più volte ti ha portato a vagare senza una meta. A tentare senza realmente sapere. A doverti destreggiare tra l’impellenza di donarti e il rischio concreto che il tuo amore non fosse contraccambiato o che fosse, invece, addirittura abusato.
Cosa non va in te?
Semplicemente la visione distorta e denigratoria che il tuo senso di colpa innato ti porta ad avere di te stessa.
Ma questa non è una colpa, bensì ancora la tua assolutamente incolpevole non – esperienza.
Hai mai pensato di cambiare le domande, dolce anima fragile e sofferente?
Hai mai pensato di iniziare a cambiare il tuo distruttivo mondo di auto – accuse, banalmente modificando i quesiti?
Dove sta scritto che sia necessariamente tu a non andare bene? "




Il sottostimarsi è spesso un errore di molte donne, che non comprendono il proprio valore e scelgono uomini che le maltrattano e le fanno soffrire. Semplicemente, accettano meno di quel che meritano.
L' autrice invita queste donne a non accontentarsi, a cercare l'uomo che ne apprezzi il talento e le potenzialità e non sia intimorito dalle loro capacità,  che sia un sostegno nella vita e non un ulteriore ostacolo alla felicità.

"Cosciente di cosa andavo cercando – e a fronte di una profonda insoddisfazione e ad un evidente sfinimento fisico – dovetti prendere atto che la mia vita era stata sino ad allora prosa.
Non che questa non fosse funzionale alla narrazione di vicende avvincenti e meravigliose, anzi quante esperienze stupende avevo vissuto e potuto raccontare… in prosa! Ma iniziavo a necessitare di poesia."


La storia alterna momenti di vita presente con eventi del passato, in un affascinante intreccio di ricordi.
È il romanzo scritto da una voce femminile decisa, che narra la vita di una donna e si rivolge alle donne. Un libro che è un viaggio, un viaggio attraverso quel grande miracolo che solo una donna può essere, capace di donare la vita, di piegarsi senza spezzarsi, di essere ferita senza lasciarsi uccidere.

"Devi una volta per tutte, se ti vuoi un pochino bene, chiudere con il passato. Farci pace e poi lasciartelo alle spalle."


Un inno alla femminilità e alla bellezza di essere donne, un libro da leggere e rileggere ogni volta che si teme di essere troppo poco, o non abbastanza, perché ce lo fa credere la società maschilista che nel ventunesimo secolo ancora domina la mentalità comune.


Il titolo, metafora bellissima di un fiore che non muore, non appassisce e nonostante tutto vive, racchiude il senso del romanzo, il racconto di  una vita che riesce a trovare il suo giardino in cui fiorire.
Ester che trova la propria vocazione e la propria gioia nella maternità ed esorta ogni donna a trovare il proprio modo di fiorire, qualunque esso sia, e a non restare mai per comodità, paura o pigrizia in compagnia di persone che ne soffocano le aspirazioni.

"L’aveva ferita nel profondo, Dio se lo aveva fatto! Le aveva dato di pensare che non era abbastanza, che non ne valeva la pena. Ed ancora una volta, Ester aveva avuto l’assurda percezione di essere lei quella sbagliata.
Sognatrice, idealista, romantica, iniziava ad odiare ciò che aveva sempre amato di sé.
E questo non poteva essere e non poteva accadere, no di certo!
Gli stava permettendo di cambiarla, ma si era resa ben presto conto, fortunatamente, che la cosa più saggia da fare era riprendere in mano la sua vita ed in solitudine proseguire il suo cammino."


Lo consiglio agli appassionati di storie di vita e ad ogni donna che, attraverso le parole della protagonista, potrà imparare ad amare di più se stessa e la vita.

"E capii finalmente che ogni anima è rara e preziosa.
Che ogni vita è frutto di un progetto alto e sublime, talvolta incerto o addirittura sconosciuto, ma comunque parte di un disegno che nemmeno il più abile degli artisti saprebbe ideare e riprodurre.
Che la vita è una ed una soltanto.
E che il tempo a disposizione è troppo breve per poter ripiegare tra mediocrità, tristezza ed insoddisfazione.
Che è necessario provare ad essere felici, che è vitale amare.
Amare senza misura.
E chi sa amare- di questo ero assolutamente certa – non può che essere amato…"

Nessun commento:

Posta un commento