mercoledì 28 luglio 2021

"L'ora della lepre" di Vincenzo Malavolti

"Era l'ora della lepre, quella appena dopo l'alba, l'ora in cui la concubina porge i vestiti al suo amante, che avrà tutto il tempo di rivestirsi e tornare a casa fingendo si essersi appena alzato e preparato per fare colazione, all'ora del drago, con la moglie, prima di andare al lavoro, all'ora del serpente."

"L'ora della lepre-Storia di Yu-yu" è un romanzo pubblicato da Edizioni Risguardi, scritto nel 2015 da Vincenzo Malavolti - già autore di varie opere elogiate dalla critica- e che collabora con la casa editrice dal 2013, con cui ha pubblicato anche "Una vita spezzata" e "Un padre in esilio".
In quest'opera l'autore, da sempre intrigato dal misterioso mondo orientale, ha approfondito una cultura lontana da quella occidentale andando a ripercorrere la storia della Cina degli ultimi anni.

"Affascinante ma, nello stesso tempo, diabolica e prevaricatrice."
Queste sono le parole che l'autore usa per descriver la Shanghai del 1927, immersa in una situazione politica difficile, senza più un imperatore, territorio conteso dai Signori della Guerra, spesso vittima dei soprusi del Giappone, sino ad arrivare all'affermazione del Comunismo di Mao Tse-Tung.

La storia segue le vicende di Yu-yu, bambina cinese figlia di contadini venduta in cambio di un thermos ad un commerciante americano. Egli la compra come compagnia per Odette, la sua bellissima amante, un'artistocratica russa che ha lavorato come prostituta in un famoso bordello di Shanghai. 
Odette, donna fatale e desiderata da molti uomini, si affeziona a Yu-yu come ad una figlia e cerca di fare di lei una donna colta, sperando di poterle offrire una vita diversa da quella che avrebbe avuto nella sua famiglia d'origine. 
Purtroppo il destino la costringerà a seguire i passi della sua "maman" adottiva. Dovrà infatti affrontare l'esperienza della prostituzione. 
Ma Yu-yu continua anche a studiare e ad affinare il suo spirito, accettando ogni dolore con il sorriso, nascondendo le sofferenze e combattendo con ogni sua forza per avere quel futuro migliore che Odette desiderava per lei. Ci riuscirà?

Con una narrazione che procede sui toni di un'epopea al femminile, Malavolti racconta una Cina antica in cui gli uomini sono ben poco eroici e le donne lontane dall'ideale della bella ed innocente fanciulla in attesa del suo principe, ma guerriere che sotto gli abiti di geisha nascondono affilati pugnali.

I soldati sono dipinti come burberi guerrieri spesso senza onore né pietà, animi inariti in cui la guerra alimenta un folle desiderio di distruzione e sottomissione del prossimo, soprattutto del genere femminile. Questa condotta universalmente riconosciuta era avallata dalla stessa società, che non condannava una mentalità maschilista. 

La donna era vista soprattutto come concubina, tempio del piacere da profanare con la forza, raramente vista come una persona degna d'amore e rispetto. Sin da giovanissime, le ragazze venivano sottoposte a torture fisiche e psicologiche, accettate con passività pur di evitare l'ira di uomini che di umano avevano ben poco. 

Un esempio era la tradizione del "Fiore di loto", una mutilazione ossea che doveva mantenere i piedi delle donne piccoli e aggraziati, per assecondare la follia di chi riteneva che fosse una caratteristica femminile attraente. 

In questo scenario poco favorevole per il genere femminile vive la protagonista che, nonostante abbia a malapena compiuto quindici anni, abbraccia il suo destino e accetta di diventare la concubina di uno spietato colonnello giapponese, riuscendo a legare a sé quell'uomo apparentemente tanto freddo e scostante. Yu-yu si mostra ubbidiente ma sempre piena di iniziativa, convincendolo di apprezzare sinceramente i loro incontri, che in effetti la incuriosiscono. Essendo il suo primo amante, si infatua di lui ma l'uomo, pur mostrandole sporadici momenti di tenerezza, la deluderà causandole il più grande dei dolori, ossia portandole via il bambino che avrà da lui.

Quell'esperienza insegna a Yu-yu che la concessione del proprio corpo -dalla femminilità appena sbocciata e dirompente- esercita un potere travolgente sul genere maschile, dando all'altro l'illusione di possederla, anche se in realtà non permette mai a nessuno di conoscerla veramente. 

"Era la sua caratteristica, in fondo c'era sempre qualche cosa in lei che apparteneva solo a lei, guai a dire la verità per intero..."

Grazie al suo aspetto piacente e alle sue abilità amatorie, Yu-yu saprà muoversi in un mondo di uomini, apparentemente mansueta, ribellandosi poco alla volta per emergere e brillare come figura di riferimento, che si batte per l'affermazione del Comunismo nel suo paese e per i diritti delle donne. 

"L'ora della lepre" è un libro che richiama i grandi classici della letteratura cinese, romanzo perfetto per gli amanti della cultura orientale, che vorrebbero conoscere più approfonditamente un frammento importante della storia della Cina, un capitolo di storia ben intrecciato con le vicende di personaggi verosimili nei loro pregi e difetti.

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