"Forse ci ritroveremo" è un romanzo di Emily Lockart, pubblicato dalla casa editrice Deagostini.
Adelaide è stata appena lasciata da Mickey, il fidanzato di cui era profondamente innamorata, al quale ha cercato di dare tutta sé stessa. Eppure, evidentemente, il suo sentimento non è bastato. Il suo amore è stato insufficiente anche per guarire Toby, il fratello tossicodipendente. La realtà sembra una distesa stagnante e priva di futuro, allora Adelaide inizia a meditare i vari futuri possibili, che potrebbero essere innescati da una sua semplice scelta diversa.
Cosa sarebbe successo se avesse detto una frase invece di un'altra? Se avesse accettato quell'invito rifiutato?
In un intreccio di storie possibili, si dipana la storia della protagonista, in un gioco narrativo che lascia al lettore il compito di disambiguare e individuare il filo logico del libro.
Adelaide è una protagonista triste, che prova scarso rispetto nei propri confronti e poca fiducia in generale nei confronti delle persone, che l'hanno spesso delusa. Il dolore causatole dalla dipendenza del fratello Toby l'ha distrutta, poiché si è convinta che in qualche modo quella caduta sia stata colpa sua, la conseguenza di un mancato affetto, dell'incapacità di volergli bene oppure di dimostrarglielo.
Toby tiene la sua intera famiglia sotto lo scacco della spada di Damocle di un ricatto psicologico, una situazione paradossale in cui ciascun membro si sente alternativamente vittima e carnefice, innocente e colpevole.
Le dipendenze sono sempre imprevedibili e trovare un capro espiatorio fuori di sé è la sola soluzione che Toby individua per non impazzire e non sentirsi debole. Mentre la sorella, all'opposto, si autocolpevolizza e si convince che avrebbe dovuto essere più presente, più amorevole, più attenta per accorgersi prima delle debolezze del fratello.
La particolarità della narrazione è la ripetizione degli eventi. Scritto in terza persona da un punto di vista esterno, il libro presenta episodi ripetuti continuamente, con piccoli cambiamenti: variazioni dello stesso episodio, a seconda delle diverse possibili scelte della protagonista.
Adelaide vive in bilico tra le possibilità della vita, le sperimenta tutte e allo stesso tempo nessuna, la sua esistenza è come un gioco a bivi che si svolge nella sua testa e le mostra le possibili conseguenze e i probabili snodi narrativi che scelte diverse avrebbero potuto innescare.
Lockart, con questo romanzo, regala ai suoi lettori un'opera strana, psichedelica ed originalissima, capace di far riflettere sul destino, sulle occasioni mancate, sulle mille opportunità che la vita ci offre, se solo scegliamo di aprirci al mondo invece di chiuderci a riccio nel dolore o nel ricordo di colpe che non sono mai state veramente nostre.
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