giovedì 26 agosto 2021

"Sono con te a Rockland" di Wendy

 "Sono fatta di libri vecchi che mi portano via appena li leggo, tutti divorati dal tempo e segnati da mille sottolineature, ma che hanno nutrito il mio cuore in tutti questi anni. Sono fatta di Dante e di un pò del suo inferno, di Petrarca con la sua perfezione, di Tasso con la sua Gerusalemme."


"Sono con te a Rockland" è un romanzo di "Wendy", pseudonimo di un'autrice particolarmente attiva su instagram, che pubblica spesso poesie sul suo profilo @spirale_di_wendy. 
Il titolo è la citazione di un verso del poema "Urlo" di Allen Ginsberg, di cui è anche riportata una breve citazione nelle prime pagine del volume. 
Quelli di Ginsberg sono versi duri e spietati, parole di condanna per la nostra società, e lasciano intuire il tema centrale del libro, ossia la ricerca di sé e la difficile costruzione della propria identità in un mondo che va a pezzi e sembra tentare di ridurre in frantumi ogni certezza.

Alice è una diciassettenne che, come tutti gli adolescenti, si sente profondamente incompresa: dai genitori, dagli adulti, dal mondo in generale. Si sente costantemente osservata con disapprovazione, e le sembra di percepire gli sguardi di chi ride della sua fisicità formosa, un corpo che non le piace, la fa sentire a disagio ma che per debolezza non riesce a cambiare. 
Inoltre Alice ha un'altra ragione per sentirsi diversa: le piacciono le ragazze, ed è consapevole che, se i suoi genitori scoprissero le sue inclinazioni, la odierebbero. Spesso si consola trovando rifugio nei libri e nello studio e ha la fortuna di avere un gruppo di amici con cui si trova bene e dai quali si sente accettata. 
Tuttavia è costretta a lasciare i suoi amici quando la famiglia insiste affinché parta per un viaggio di studio a Londra. 
Il viaggio, che inizialmente non ha alcuna attrattiva per Alice, si rivela ricco di nuove conoscenze ed esperienze, ma soprattutto le permette di incontrare Jolene, una ragazza bellissima e dolce di cui si innamora, riamata. 

"Amare lei... era facile come cominciare a parlare, non sai neanche come fai a sapere quelle parole, non sai come fai a sapere cosa significano, però è facile, è giusto. 


Jolene la fa sentire bella ed attraente, ma soprattutto amata. Anche se il suo sorriso  nasconde il segreto di una tragica malattia.
Un anno dopo quella vacanza, Alice si ritrova in un letto d'ospedale, con la memoria frammentata e la mente confusa. Cosa è successo negli ultimi mesi? Perché si trova in ospedale? Lentamente, i ricordi iniziano a riaffiorare e Alice ripercorre il periodo più intenso della sua vita, le esperienze che l'hanno segnata e cambiata per sempre. 

Il punto di forza del romanzo è la prosa. Anche se sono presenti dei refusi, la penna dell'autrice è ricca di poesia e sentimento, capace di diventare spesso struggente. 
Le parole di Wendy sembrano un fiume in piena che straripa direttamente da una ferita aperta sul cuore, danno voce alle debolezze che ciascun adolescente ha vissuto, ripercorrende le paure che tutti hanno attraversato. 

"Gli adulti si comportano come se tutto ci dovrebbe venire semplice con il tempo, scuotono la testa con i loro sorrisi di chi ha già tutte le risposte e ci dicono solo di aspettare, che al momento giusto capiremo tutto. 
Io al momento mi ritrovo con diciassette anni di domande e nessuna risposta."

Alice si trova in un mondo dal quale si sente rifiutata e respinta, nel quale cerca un posto che possa accoglierla. Non trova un luogo, bensì una persona. Jolene, con la sua ciocca di capelli colorati e il sorriso aperto, diventa per Alice un porto sicuro a cui fare ritorno. 

Il tenero amore che sboccia fra Alice e Jolene è descritto con delicatezza, e soprattutto nella prima parte del libro va intuito tra le righe, non è ostentato, non è urlato. 
Le due ragazze vorrebbero solo vivere il loro sentimento senza essere pregiudicate o infastidite, e sarebbero felici se il loro amore fosse visto da tutti come  accettabile e normale e non innaturale e sbagliato. 

Jolene, come Alice, non è priva di problemi. Anzi, deve persino affrontare una terribile malattia che minaccia di strapparle da un momento all'altro la felicità che si è faticosamente costruita. Con Jo, Alice impara a fare tesoro di ogni momento condiviso, di ogni sorriso d'amore, di ogni confidenza, e inizia a valorizzarsi e a costruire dentro di sé un imperativo interiore che le permetta di sentirsi sempre bene con sé stessa, anche quando gli altri non sembrano apprezzarla.  

"Sono con te a Rockland" è un romanzo sussurrato, che riesce a comunicare direttamente all'anima del lettore, un'opera in cui perdersi e ritrovarsi, un romanzo di formazione in cui l'autrice ci lascia il bellissimo augurio di incontrare una persona capace di udire le parole urlate nascoste nei nostri più dolorosi silenzi.

"Io ero rimasta zitta e non avevo fatto nessun rumore. Eppure, lei mi aveva sentito." 

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