lunedì 30 agosto 2021

"Romanzo d'estate" di Emily Henry


"Romanzo d'estate" è un libro di Emily Henry, pubblicato dalla casa editrice HarperCollins, che l'ha proposto come lettura estiva, come allude anche la frizzante copertina.

January è una famosa scrittrice di romanzi d'amore, anche se spesso il genere narrativo che ama viene aspramente criticato e sottovalutato dai suoi colleghi scrittori, i quali si credono più talentusi di lei soltanto perché scrivono opere differenti. 
Un'estate, stressata per le pressioni della sua casa editrice in attesa della bozza del nuovo romanzo, si scopre priva di idee e, per recuperare l'ispirazione, decide di concedersi una vacanza al mare. Non è stata la sola ad avere questa idea: anche Augustus,  scrittore amato dai critici ed ex compagno di college, si trova privo di spunti narrativi per la sua nuova opera ed è in crisi, perciò ha deciso anche lui di trascorrere un periodo al mare, ed ha affittato la villetta accanto alla sua.
I due  non hanno mai provato particolare simpatia l'uno per l'altra, tuttavia, scoprendosi nella stessa situazione, il loro incontro diventa occasione per una bizzarra sfida letteraria: scambiarsi i manoscritti incompiuti per provare a continuare le reciproche storie. 
Come si concluderà questo esperimento narrativo? E come si evolverà il rapporto fra i due scrittori?

L'elemento più interessante del romanzo è la riflessione sull'arte della scrittura e dell'intreccio narrativo, che trasforma l'opera in un metalibro, proponendo interessanti spunti per aspiranti scrittori. Quali sono gli elementi necessari per costruire una buona storia? Quali caratteristiche rendono un personaggio complesso, verosimile e ben costruito? Quando un finale si può definire veramente soddisfacente? 

"La parte difficile era trovare il momento che richiedeva un'alchimia impossibile da simulare: l'istante perfetto che definiva il libro, che lo rendeva vivo, trasformandolo in qualcosa di più grande della somma delle sue parole."

Queste e mille altre questioni vengono affrontate dai dialoghi tra i due protagonisti che, pur trattando due generi letterari molto diversi, scoprono che i punti focali di un racconto rimangono comunque sempre gli stessi e che, con impegno e creativitià possono affrontare anche "terreni letterari sconosciuti". 

January, consapevole che Augustus non apprezzi particolarmente il romance, vorrebbe fargli capire il proprio punto di vista, perché ama questo genere, e comprende cosa cercano i lettori quando desiderano perdersi in un bel racconto romantico. 

"Volevo trasmettere anche a Gus quella sensazione. Volevo che si svegliasse e non vedesse l'ora di mettersi all'opera. Un conto era dimostrare quanto fosse difficile scrivere una commedia romantica, ed ero sicura che Gus avrebbe capito, ma fargli compredere cosa amavo di quel genere - il fatto che leggerlo e scriverlo ti assorbiva completamente e ti trasformava come quando ti innamori davvero - era un altro paio di maniche."

Si tratta di una riflessione importante, infatti è tristemente noto che il genere romance sia spesso sinonimo di bassa letteratura, e l'autrice, attraverso la sua protagonista, vuole spiegare che è un'affermazione decisamente falsa, dal momento che, proprio perché così tanti si cimentano nel genere, è in realtà molto difficile scrivere una storia d'amore che sia veramente capace di emozionare, senza cadere nella banalità. 

Inoltre January capisce di essersi insonsapevolmente un pò sottovalutata, ghettizzandosi in un solo genere e di essere perfettamente in grado, di cimentarsi anche con una storia diversa perché ciò che la muove è la passione per la scrittura in quanto arte malleabile, serva della creatività. 

"C'erano storie che meritavano di essere raccontate, storie che non avevo mai preso in considerazione e provai un fremito di eccitazione al pensiero che forse potevo scriverne una, e farlo con piacere."

Ha sempre scritto solo romance perché credeva che il pubblico da lei si aspettasse quel genere di storie, ma Gus la induce a meditare su cosa vorrebbe scrivere, sulla storia che si divertirebbe a dare forma. Perché scrivere, prima che un lavoro, è e deve essere soprattutto un piacere.

"Sai, forse il motivo per cui non riesci a finire il tuo libro è proprio questo: continui a chiederti cosa vogliono leggere tutti gli altri, invece di chiederti cosa vuoi scrivere tu."

Ho apprezzato la prosa: la storia, narrata dal punto di vista di January, risulta divertente e brillante, anche se la trama non è molto originale.
Forse il testo poteva essere alleggerito in alcuni punti, sfrondato da dialoghi e pensieri troppo dispersivi, e i personaggi più approfonditi, tuttavia a mio avviso "Romanzo d'estate" è  ironico e soprattutto autoironico, una lettura disimpegnata e leggera piacevole da leggere in estate.

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