venerdì 23 ottobre 2020

"La terra degli incubi" di Giovanni Eccher

Come può essere pericoloso un libro, professore?»
Una luce sinistra brillò negli occhi di Ward. «Chiedi come può essere pericoloso un libro? Semmai sarebbe da sciocchi sottovalutarne la potenza.》"


Howard Phillips Lovecraft: il nome di questo scrittore evoca immediatamente in ogni lettore i più cupi scenari, partoriti dalla mente folle di un autore che ha dato vita sulla carta ai propri incubi più tremendi, facendoli diventare universali. 
La materia narrativa di Lovecraft è così dettagliata che qualcuno è arrivato persino ad insinuare che non tutto fosse mera finzione, ma che egli avesse veramente scorto qualche inquietante mondo al di là del nostro. 
Lovercraft ha scritto tantissimi romanzi e racconti dell'orrore, di cui il più famoso è certamente il Necromicon, una sorta di "bibbia" di magia nera. 
Nel tempo, i suoi testi hanno affascinato -o meglio terrorizzato- numerosi lettori, e hanno dunque avuto un'influenza nell'immaginario comune. In numerose opere -libri, fumetti, film- è possibile riscontrare riferimenti e ammiccamenti più o meno palesi alle sue opere, citazioni dirette o indirette, omaggi al grande autore del macabro.


Giovanni Eccher, con "La terra degli incubi", il suo primo romanzo, un'interessante opera per ragazzi, ha scritto una storia a lui ispirata e dedicata, per far conoscere ai giovani questo famoso autore: uno dei personaggi, infatti, è proprio un giovanissimo Howard Lovecraft. 


Il libro è ambientato negli Stati Uniti, nei primi anni del Novecento, a Providence. La storia inizia quando una notte un grande vascello nero attracca al porto. La misteriosa imbarcazione stuzzica la curiosità dei marinai, avventori della locanda vicina al porto, lo Swearing Parrot. Anche Julius, il giovane figlio della cameriera che vi lavora, ascolta le loro chiacchiere e si incuriosisce, perciò insieme all'amica Vicky cerca di indagare.
Ma le sue ingenue indagini non possono occupargli tanto tempo perché, grazie ai sacrifici della mamma, è riuscito ad iscriversi alla prestigiosa scuola di College Hill. 
Lì incontra alcuni ragazzi benestanti e spocchiosi, che si mostrano ostili nei confronti di chi è più debole. In particolare hanno preso di mira Howard, un ragazzino gracile. Julius, che non sopporta le ingiustizie, quando li sorprende si intromette per difenderlo, diventando così un altro bersaglio delle loro prepotenze. Ma il suo gesto lusinga Howard, il quale lo include nella cerchia dei suoi più fidati amici. 
Howard è appassionato di fenomeni paranormali, sogna di aprire un'agenzia investigativa e, insieme ai suoi compagni, trascorre il tempo sorvegliando individui sospetti. In particolare sembra ossessionato dalla pericolosità di quello che ha soprannominato "Il vecchio terribile", un uomo dall'aria losca che abita in una sfortunata casa, che in passato è stata scenario di inquietanti incidenti e per questo il proprietario ha faticato non poco per trovare degli inquilini. 
Julius, affascinato dalla forte personalità di Howard, si lascia coinvolgere nelle più pericolose avventure. 
Sapranno distinguere i buoni dai cattivi, e gli incubi dalla realtà?

Ho trovato questo romanzo incalzante e coinvolgente. I capitoli brevi rendono particolarmente spedita la lettura, avvincendo il lettore in una storia interessante e ben scritta, in cui ogni metafora è una perla preziosa, ogni paragrafo un filo perfetto che si intreccia nel tessuto del racconto. 
I personaggi sono ben costruiti: la ribelle Vicky, ragazza forte con una vita familiare complicata, i timidi fratelli Chester e Harold, l'ombroso e avventato Howard, personaggio più importante del romanzo, e l'impulsivo e leale Julius, di cui ho apprezzato l'approfondimento.
Egli proviene da una realtà umile -abita infatti nei quartieri più poveri della città - e deve inserirsi forzatamente nel microcosmo della prestigiosa College Hill, un ambiente che si mostra ostile nei suoi confronti, in cui il rispetto dei professori purtroppo dipende dal prestigio sociale della famiglia di provenienza. 

"«L’uomo vive su un piccolo pianeta, infinitamente piccolo rispetto alla vastità dell’Universo. Allo stesso modo, la mente umana vive su una piccola e placida isola di ignoranza, nel mezzo del nero mare dell’Infinito. Non è destino che essa navighi lontano, ed è per pura misericordia che non le è data la capacità di mettere in correlazione tutti i suoi contenuti. Se dovesse accadere e la specie umana dovesse essere messa al corrente della realtà, e della spaventosa posizione che in essa occupa, sono certo che diventerà pazza per la rivelazione, oppure fuggirà da quella luce insopportabile e si rifugerà nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.»"

Abituato ad essere spesso discriminato, per Julius sarà difficile credere alla sincera amicizia di Howard. 

"La terra degli incubi" è un romanzo che gioca sulle paure più profonde che ciascuno custodisce nel cuore, quei timori segreti che spesso influenzano il nostro sguardo sul mondo. È un libro che riesce a regalare brividi, una lettura avvincente, che è impossibile interrompere prima dell'adrenalinico finale. 



«L’uomo vive su un piccolo pianeta, infinitamente piccolo rispetto alla vastità dell’Universo. Allo stesso modo, la mente umana vive su una piccola e placida isola di ignoranza, nel mezzo del nero mare dell’Infinito. Non è destino che essa navighi lontano, ed è per pura misericordia che non le è data la capacità di mettere in correlazione tutti i suoi contenuti. Se dovesse accadere e la specie umana dovesse essere messa al corrente della realtà, e della spaventosa posizione che in essa occupa, sono certo che diventerà pazza per la rivelazione, oppure fuggirà da quella luce insopportabile e si rifugerà nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.»

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