martedì 6 ottobre 2020

Review Party: "Il giardino dei desideri" di Azzurra D'Agostino



"Il giardino dei desideri", disponibile da oggi in libreria, è il primo libro per ragazzi di Azzurra D'Agostino, già autrice di poesie ed albi illustrati. Con questo libro, esordisce nella narrativa per ragazzi. 

Davide frequenta la seconda media e a causa del lavoro del padre si è trasferito da poco in un paesino di montagna sull'Appennino Emiliano, nella dependance de "la Rocchetta", una grande villa di proprietà del misterioso Fulvio Caramà, un uomo schivo e riservato.
Sua madre è rimasta in città. Va a trovarlo di rado, quindi spesso è lui che deve occuparsi del fratellino Dario. 
Fortunatamente nella nuova scuola è stato accolto bene dai compagni. Non vorrebbe mai essere giudicato male o avere qualche soprannome strano come è successo ad una ragazza di terza particolarmente appassionata di astronomia, giudicata stramba dalla maggioranza degli studenti e chiamata "la svitata".
I suoi nuovi amici gli raccontano che la ragazza ha tentato persino di introdursi di nascosto nella Rocchetta, convincendo Davide che sia decisamente una ragazza poco raccomandabile. Però, quando una notte scorge strani bagliori luminosi provenire dalla serra della villa, anche lui prova il desiderio di andare a curiosare, e vi trova delle piante che emanano un intenso  bagliore. Decide dunque di incontrare "la svitata" e parlarle: magari sa qualcosa di più su quelle piante. La ragazza, il cui nome è Margherita, si rivela diversa da come se la aspettava. E' simpatica, socievole e intelligente. Davide capisce di averla giudicata male, così i due diventano amici. Insieme a lei, inizia una ricerca che lo porta a scavare nel passato del signor Fulvio Caramà e soprattutto a scoprire il suo travagliato rapporto con il fratello, Berto Caramà, che era capace di far fiorire le magiche piante...

Il libro si rivolge prevalentemente ad  un pubblico di ragazzi.

La paratassi è scorrevole e i capitoli- scritti con un linguaggio semplice e brevi- rendono piacevole la lettura. Inoltre le metafore ricercate riescono a stuzzicare l'immaginazione, rendendo la storia  apprezzabile anche da lettori più adulti, soprattutto per i temi affrontati.

Nei romanzi fantasy per ragazzi l'elemento fantastico è sempre metafora di qualcos'altro. In questo caso i fiori che sbocciano, illuminandosi nelle mani di ciascuno a seconda del desiderio, sono figura di chi riesce a provare empatia nei confronti del prossimo portando conforto nelle vite altrui, un conforto che assume la forma di una luce calda che promette speranza. 

I personaggi Davide e Dario, Fulvio e Berto sono due speculari coppie di fratelli che vengono poste a confronto: hanno condiviso le stesse difficoltà, ma le hanno vissute in modo diverso. 
Fulvio e Berto  divisi non solo dall'età ma anche dalla dote di Berto di permettere ai fiori magici di sbocciare, abilità a Fulvio negata. Il quale divorato dall'invidia nei confronti del fratello più piccolo, simpatico, amato, benvoluto e anche baciato da un destino favorevole, aveva maturato nei suoi confronti un'amara invidia. 
Egli infati viveva sempre in ombra,  considerato il figlio antipatico, il ragazzo scontroso, burbero e schivo. 
Inoltre Berto era aperto agli altri, ascoltava le persone intuendone le segrete necessità, riuscendo a leggere i loro cuori. Fulvio invece non ascoltava nessuno se non i propri desideri, e il suo cuore era cieco al dolore altrui, concentrato sul proprio.

Anche Davide, come molti fratelli maggiori, spesso non sopporta il fratellino, che essendo più piccolo è destinatario di attenzioni e coccole particolari.

Davide, quando conosce meglio Fulvio, non capisce subito che tipo di persona sia. Il suo comportamento è ambiguo e contrastante, perciò Davide inizialmente non riesce a comprenderlo. Una cosa però gli è chiara: lui e Fulvio hanno più cose in comune di quanto vorrebbe. Anche Fulvio è stato un fratello maggiore e ne ha dovuto sopportare le responsabilità.

Se vuoi un consiglio, stai sempre vicino a tuo fratello. Anche se è dura. O quello che ci rimetterà sarai comunque tu.» 
Il tono sembra dire: ci siamo capiti, tu sai e io so. Davide rimane molto colpito, quell’uomo così diverso sembra invece comprenderlo, e forse è più simile a lui di tanti altri."
(...)
"Chi è, allora, Fulvio? Il cattivo che descrivono tutti? O un signore burbero che gli ha affidato la serra, e consigliato di aver cura di suo fratello?"

Vegliare sul piccolo Dario non è il solo problema di Davide,  soffre  anche perché i genitori hanno spesso discussioni e probabilmente intendono separarsi. Sebbene non glielo abbiano detto esplicitamente,  percepisce la tensione,  si rende conto che la lontananza della mamma per "ragioni di lavoro" è solo una scusa. Con la madre assente ed il padre spesso impegnato al lavoro, è normale per Dario cercare ancora più spesso la compagnia del fratello, che vorrebbe essere lasciato in pace o semplicemente starsene solo con i propri pensieri e invece non ha spesso la possibilità di godersi un pò di tranquillità.
Solo quando il fratellino si trova in una situazione di pericolo, si rende conto che fargli compagnia e prendersi cura di lui non sono compiti gravosi, ma che deve considerarsi fortunato ad avere qualcuno che lo stima e gli vuole bene, con cui potrà sempre condiviere le difficoltà della vita anche quando sarà un adulto. Comprende che quello tra fratelli è un legame importante e bellissimo, da vivere come una ricchezza e non come un problema.

Davide matura questa consapevolezza anche grazie alla consocenza più approfondita di Fulvio, il quale invece non è riuscito a coltivare un bel rapporto con Berto, rifiutando ogni tentativo di vicinanza da parte sua, logorato dal rancore che provava nei suoi confronti.
Davide capisce di non voler diventare come lui, un uomo concentrato unicamente sul proprio tornaconto. Vuole aprirsi agli altri, poter essere una spalla solida per suo fratello, un sostegno per i propri amici. Vorrebbe diventare degno di portare avanti la missione di Berto Caramà e comprende, grazie alle piante magiche, che i desideri non vanno espressi alla leggera, e che non tutti si possono realizzare. Non tutto ciò che nasce nel cuore umano è buono, e vanno estirpate le erbacce delle aspirazioni malvagie. Solo un cuore scevro di egoismi può esprimere dei giusti desideri e far sbocciare i fiori luminosi.

"I desideri non si possono realizzare a tutti i costi, a qualunque prezzo. Ecco cos’ha capito da quella storia, qualunque sia il sogno di Fulvio. Non si può desiderare qualcosa nonostante tutto. Perché quel nonostante tutto non tiene conto delle norme che regolano la vita e, soprattutto, gli altri. Sono importanti, invece, gli altri."

"Il giardino dei desideri" è un libro che, con un linguaggio delicato, descrive la fragilità dei rapporti umani e si concentra sulla difficoltà nel gestirli. Un romanzo che induce ogni lettore a meditare sulla propria vita, sulle proprie scelte e sui propri desideri. 
Una storia dolce e toccante, che non dimenticherete facilmente.  


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