martedì 27 aprile 2021

"Da domani non esisto più": l'ultimo, toccante romanzo di Lisa Thompson



Lisa Thompson, autrice dei romanzi di successo "Non sono solo" e "L'imprevedibile caso del bambino alla finestra" torna ad incantare i lettori con un romanzo per ragazzi delicato ed estremamente delicato: "Da domani non esisto più" (The day I was erased). 

Maxwell Beckett ha dodici anni, e possiede lo spiacevole talento di mettersi nei guai costantemente, anche quando non ne avrebbe l'intenzione.
Come quando vorrebbe fare uno scherzo innocente al suo migliore amico, Charlie Nerd, ma finisce per dargli un pugno sul naso sin quasi a romperglielo. 
A causa di quello spiacevole episodio, a Maxwell viene impedito di partecipare al ballo della scuola. Ma lui non vuole assolutamente perderselo: ci saranno anche i due presentatori del programma televisivo più famosi del momento! Insomma, sarà una serata fantastica, non possono escluderlo.

"Avevo perso il filo del discorso, ma avevo afferrato il concetto. Ero in un mare di guai e non sarei andato al ballo a vedere Jed e Baz. Non ero il benvenuto. Gli insegnanti non mi volevano, i genitori dei miei compagni non mi volevano. Mi odiavano tutti."

Così si infiltra di nascosto per assistere, ma le cose si mettono decisamente male: Maxwell viene scoperto e obbligato ad andarsene. Offeso, per dispetto spegne l'interruttore generale nel locale caldaia, portandosi dietro la chiave. Essendo impossibile ripristinare la corrente, lo spettacolo viene interrotto. Anche se non ci sono prove, tutti hanno capito benissimo che è stato lui, e Maxwell è convinto che tutti lo odino per aver rovinato la loro bella serata. Ma non solo. Ascoltando, ben nascosto, i discorsi di compagni ed insegnanti, sembra che ne abbiano abbastanza di lui. Tutti lo detestano, e sarebbero felici senza di lui.
Tutti tranne il suo cane, l'amato Mostro, un beagle anziano che lui ha salvato appena prima che fosse investito da un'auto. Così, Maxwell si rifugia da Reg, il suo anziano vicino di casa che soffre di Alzheimer e che ogni giorno dimentica le persone che conosce, ma che, stranamente, riesce sempre ad ascoltare gli altri e a trovare la cosa giusta da dire. Da lui, il ragazzo ha sempre trovato una parola di conforto e un gesto gentile. Si trova a casa sua quando, pieno di tristezza, gli confessa l'accaduto e spiega che si sente odiato da tutti e non sa cosa fare. 

"Sono un disastro. Dopo quello che ho fatto, nessuno mi rivolgerà la parola. Mai più. Mi odiano tutti tantissimo. -"(...)
"A volte penso che sarebbe tutto meglio, se non fossi mai esistito." 

Questo è il desiderio che, in un momento di sconforto, esprime. E, per uno strano scherzo del destino, viene esaudito. Si ritrova così in un mondo in cui non è mai nato. Come è successo? Può avere, in questo modo, la nuova vita che desidera? E se vorrà tornare indietro, potrà farlo? 

Maxwell Bekett non è il classico potagonista impeccabile, senza macchia, il perfetto eroe di un'avventura. È un ragazzino disastroso, che non ne combina mai una giusta e, anche quando è animato dalle migliori intenzioni, riesce sempre a rovinare tutto. Un'escalation di eventi negativi lo induce a ritenersi un fallimento completo e, sicuro che nessuno possa volergli bene, esprime il folle desiderio di non essere mai nato. 
Visitando l'universo alternativo in cui non è mai esistito, però, e scoprendolo diverso, si rende conto che la sua vita, seppur breve e piena di guai, ha fatto la differenza. 
Con la sua personalità dirompente ha dato al suo migliore amico Charlie e alla sorella Bex il coraggio di essere veramente sé stessi, senza nascondersi davanti agli altri. A volte ha aiutato qualcuno con una semplice frase o un suggerimento sincero, ha partecipato ad un concorso scolastico di disegno facendo vincere alla sua scuola un'ingente somma di denaro che l'istituto ha usato per delle grandiose ristrutturazioni. 
Nel mondo in cui lui non è mai esistito, tutto questo non c'è. Sua sorella è una criminale, che trascorre il suo tempo a rubacchiare per apparire vincente agli occhi delle compagne e che si rifugia a studiare in biblioteca solo se ha la certezza che nessuno la veda; il suo migliore amico è diventato il galoppino del bullo della scuola; suo padre non ha lasciato il vecchio lavoro che lo rendeva infelice per uno più soddisfacente. 

"Sei molto più felice nel mio mondo. Non fingi di essere qualcuno che non sei."

E allora, Maxwell si rende conto di essere importante. Capisce di poter contare qualcosa, che ha fatto la differenza e che può farla ancora, può fare qualcosa di buono nella vita. 

Particolarmente ben costruita è la relazione di amicizia tra Maxwell e l'anziano Reg, entrambi emarginati per ragioni diverse. Tra i due personaggi avviene un interessante scambio generazionale, che si rivela fonte di reciproco arricchimento per entrambi. 

"Il fatto che tu abbia avuto una brutta giornata non significa che andrà così anche domani, per non parlare del giorno dopo o di quello dopo ancora. - 

Complessa è la situazione familiare di Maxwell: i suoi genitori litigano di continuo, anche per le cose più assurde, e a volte sono in disaccordo su argomenti importanti semplicemente per fare un torto all'altro. Restano insieme per non far soffrire i figli, ma non si rendono conto che questa unione forzata causa una perenne tensione in casa, di cui il loro figlio minore risente molto. Allo stesso Maxwell serve molto tempo per capire la vera fonte della sua perenne agitazione, e ammettere questa angoscia è il primo passo per domarla e imparare a comportarsi educatamente rispettando gli altri. 

"A volte, quando vengo a scuola, mi sento come la bottiglia di una bibita gassata. E' come se cercassi di tenerla tappata tutta la sera o tutto il fine settimana, ma la bottiglia... be', è come se fosse finita in lavatrice e fosse pronta a scoppiare."

"Da domani non esisto più" è un romanzo toccante, bellissimo ed intenso che, narrato in prima persona dalla voce frizzante del protagonista, trasporta il lettore nel suo mondo e lo rende partecipe del suo percorso di maturazione. 
Un percorso che porta Maxwell a comprendere che, anche quando sembra impossibile, affrontare i problemi è sempre una scelta migliore di arrendersi e scappare, e che accettare le conseguenze delle proprie azioni impegnandosi per rimediare agli errori commessi è l'unico modo per crescere. 


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