martedì 20 aprile 2021

"Respiro solo se tu" di Jennifer Niven


"C'è bellezza in ogni storia. E c'è una storia in ogni cosa."

Jennifer Niven, autrice bestseller che ha fatto innamorare tantissimi lettori con i suoi romanzi "Raccontami di un giorno perfetto" e "L'universo nei tuoi occhi", torna nelle librerie con il suo ultimo romanzo per ragazzi: "Respiro solo se tu", edito da Deagostini. 

Mancano pochi giorni alla cerimonia del diploma, e Claudine vorrebbe vivere al meglio il poco tempo che le resta e godere appieno dell'ultima estate spensierata prima del College. Ma proprio allora scopre che i suoi genitori stanno divorziando, e che hanno deciso di restare insieme l'ultimo anno soltanto per permetterle di concludere il liceo.

"Staremo insieme ancora due settimane, sotto lo stesso tetto, e poi ci separeremo».
Quando dice ci separeremo, penso a un cuore tagliato a metà, a un arto amputato."

Contemporaneamente al divorzio dei genitori la sua migliore amica, Suz, inizia a trascurarla, completamente presa dal suo primo amore Yvonne, la fidanzata di cui è molto innamorata. 
Claude è gelosa del loro rapporto, non solo perché teme di perdere la sua più cara amica, ma anche perché lei non ha conosciuto nessuno che le abbia fatto battere davvero il cuore, e dopo la separazione dei genitori teme di non poter più credere all'amore vero e duraturo.
Quando si trasferisce insieme a sua madre in un altro stato, per trascorrere l'estate in una piccola isola, avviene l'ultima cosa che si aspetta, cioè l'incontro con un ragazzo che sembra capirla davvero. Claudine può fidarsi di lui? Vale la pena aprire il cuore a qualcuno, correndo il rischio di una delusione?

Il romanzo è narrato in prima persona da Claudine, che rende il lettore partecipe dei suoi drammi. 
Da una parte, le piacerebbe sentirsi ancora una bambina, rifugiarsi nei confortanti ricordi di quel periodo roseo della sua vita e sfuggire al trauma della separazione dei suoi genitori; dall'altra, invece, vorrebbe soltanto crescere e sentirsi consapevole della propria femminilità, minata dell'impossibilità di raggiungere Wyatt, l'oggetto di interesse dei suoi sogni romantici. 
Infanzia ed età adulta si scontrano, entrambe in bilico sulla fragile soglia di passaggio dell'adolescenza. 

Claude è particolarmente incuriosita dall'idea di vivere la sua prima intimità: molte delle sue amiche hanno già vissuto questa esperienza, e lei percepisce la pressione e le aspettative che gravano su di lei. Per quanto ne avrebbe il desiderio, però, non vuole condividere una cosa così intensa con qualcuno nei cui confronti non prova sentimenti.
Il ragazzo con cui sta non le interessa veramente, trascorre del tempo con lui solo per sperimentare qualche carezza particolarmente ardita, ma decide ben presto di troncare la relazione perché capisce che nessuno dei due vuole impegnarsi seriamente con l'altro. 
Sceglie di attendere una persona che la faccia sentire bene e, quando incontra il ragazzo che riesce a farla sentire "giusta", mai inadeguata e sempre bella, acquisisce anche maggior fiducia in sé stessa e nelle sue potenzialità: perché "bella" è solo una parola, ma si carica di mille significati se viene letta nello sguardo infatuato e pieno di desiderio di un altra persona. 
Due occhi che regalano un sincero sguardo d'amore possono ridare vita ad un'autostima incerta, possono restituire la sicurezza perduta.


Claude dichiara di trovare particolare conforto nella scrittura, strumento che le permette di far fluire le emozioni nel suo animo, contro l'istintiva tentazione di sopprimerle, per evitare il dolore. In modo particolare, ricomincia a scrivere quando incontra il ragazzo per cui perde la testa, che la fa sentire "invincibile" e lei paragona la sensazione che prova quando è insieme a lui alla soddisfazione provata quando riesce a scrivere una frase autentica. 

"《C’è questa sensazione che provi, quando scrivi una frase o un paragrafo o una scena bellissima e vera, che ti fa sentire invincibile, come se potessi fare qualunque cosa. È una specie di superpotere, e in quell’istante non ti può toccare nessuno. Sei il migliore. Mi fai sentire così. Come se fossi la cosa migliore del mondo》"

Alla fine del romanzo, Claude si rende conto che non deve privarsi di niente, che chiudersi e fingere di non provare emozioni è inutile. Deve abbracciare anche la sofferenza, per poter affermare di aver vissuto davvero. Accogliere la gioia del momento presente significa non aspettare l'istante giusto, ma dargli forma, crearlo. E gettarsi tra le acque della vita senza paura della sofferenza del domani. 

"Aspetto l’onda decisiva, ma compare sempre all’improvviso, senza avvertimento. Penso: Non stavolta. E mi immergo. Lo decido io. Questa è l’onda decisiva, perché lo dico io."

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