"Le cose belle non durano che un istante, e in una vita intera è più probabile che si debbano affrontare più dolori che gioie."
"Il regno dei gatti" è il primo romanzo di una trilogia fantasy per ragazzi di Giuseppe Scuderi.
Margo è un bambino particolarmente sensibile, un personaggio presentato come strambo e in cui, per una volta, la stranezza non è soltanto una diversità di cui millantarsi in maniera ingiustificata: è totalmente diverso rispetto ai compagni, perché crede nel potere delle fiabe, dei sogni, parla con i suoi animali di peluche, profondamente convinto che essi siano dotati di un'anima e in grado di capirlo. Gli adulti che lo circondano credono semplicemente che non abbia mai superato la fase infantile dell'animismo. I genitori, ormai divorziati, quando si incontrano non fanno altro che accusarsi reciprocamente della stranezza del figlio e sputare sentenze e gettarsi addosso l'un l'altro accuse terribili. Solo la nonna capisce veramente la sensibilità del nipote e incoraggia la sua fantasia, dote che molti hanno perduto e che secondo lei è un tesoro da preservare. Ma pcon il passare del tempo Margo trova difficile conservare la sua bontà di cuore e la sua dolcezza, mentre avanza in una vita quotidiana che sembra essergli sempre più ostile. Tutto il mondo di Margo crolla su sé stesso come un castello di carte quando la nonna si ammala e viene a mancare, e a quel punto ogni cosa sembra perduta.
"Non avrebbe più sentito il calore che sprigionava il suo tenero sorriso, né mai più gli occhi ridenti e dolci della nonna avrebbero attraversato i suoi. Non voleva crederlo, eppure la sua vita da quel momento in poi sarebbe stata quella: solo in una casa che sarebbe andata lentamente al degrado accanto a una madre mezza matta, con il costante e incombente timore che il temibile e sconosciuto padre potesse un giorno farsi nuovamente presente, arrogando chissà quali diritti.
Nonna Clorinda, a detta di Margo, era l'unica in grado di comprenderlo. Chi si sarebbe preso cura di lui adesso che lei lo aveva lasciato per sempre?"
Però, proprio allora, i suoi peluche preferiti Maccu e Pidipidi prendono vita e iniziano a parlargli. Lui inizialmente non vuole credergli, teme quasi di avere le allucinazioni, ma è tutto vero: come ha sempre creduto, i suoi peluche sono magici e vivi, e grazie a lui, che ha creduto nella loro vita segreta, hanno potuto avere la capacità di parlare e di rivolgersi a lui.
"-Quel che devi sapere Margo è che non sei impazzito, tutto ciò che vedi è reale, ma soprattutto noi...- e così dicendo indicò sé stesso e Pidipidi - Noi... lo siamo. -"
I due peluche sono infatti due creature provenienti da un altro pianeta, che sono state vittima di una maledizione e che vorrebbero solo tornare a casa. Margo cerca di aiutarli, ma ben presto si trovano nel regno dei gatti, un luogo magico popolato da gatti antropomorfi, pieno di meraviglie ma anche regno di crudeltà.
Riuscirà Margo, insieme ai suoi amici, ad uscire indenne dal viaggio?
La cosa più interessante di questo romanzo è stata sicuramente l'ambientazione. Dopo una prima parte della narrazione che si svolge nel mondo reale, il regno dei gatti domina come scenario delle avventure di Margo. Si tratta di un universo ben costruito, che si riesce ad immaginare con dovizia di dettagli. L'autore si è soffermato sulla descrizione delle regole del suo universo magico, ha descritto gli ambienti soffermandosi su suoni, odori, abiti e colori, rendendo il tutto particolarmente vivido, cosa importantissima in un romanzo.
Margo è un protagonista con cui si riesce ad empatizzare subito. È un bambino dal cuore spezzato, con cui la vita è stata forse un pò troppo crudele. Dopo averlo costretto ad affrontare la dolorosa separazione dei genitori, lo ha infatti obbligato a fronteggiare anche la perdita della nonna, unico sostegno nella sua vita in bilico.
Dopo aver perso ogni punto di riferimento, c'è quindi la rottura completa del suo equilibrio psicologico, che il bambino deve ricostruire da zero dimostrendo resilienza e capacità di reagire alle difficoltà.
Dopo un'iniziale rabbia cieca, e un breve periodo di autocommiserazione, si rende ben presto utile ai suoi amici, cercando di aiutarli come può per permettergli di tornare nel loro mondo.
I genitori di Margo, invece, sono personaggi assolutamente negativi, anche se, purtroppo, sono note molte situazioni familiari simili: il padre, che ormai vive felicemente con un'altra donna, accusa la moglie per le stranezze del figlio, di cui si lava completamente le mani. La donna, invece, che continua ad esserne innamorata, vittima di una profonda crisi depressiva, non potendolo avere si rifugia in meccanismi di coping negativi quali l'uso di bevande alcoliche e la totale chiusura in sé stessa, trascurando completamente il benessere del figlio.
Solo la nonna si afferma come personaggio positivo, capace di portare colore nella vita di Margo, incoraggiandolo ad essere fiero della propria diversità.
"Il regno dei gatti" non è solo il primo romanzo di un'adrenalinica saga per ragazzi, con una bella avventura e dei personaggi interessanti, ma è anche un'opera che lascia un messaggio di importanza vitale: che ciascuno di noi deve combattere per la propria unicità, ribellandosi ad una società che sembra impegnarsi per asfaltare l'umanità ad obbligarla a rassegnarsi ad un'omologazione di massa.
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