venerdì 27 marzo 2020

"Giovani anime antiche" di Giulia Tarquini


"Dia, apri gli occhi, ti prego! È tutto così buio quando dormi, è come se la luce non dovesse più tornare, come se fossi sottoterra in una bara. 
Dimenticato. Inesistente. 
Mi sento così solo... Apri gli occhi, per favore! Come sono finito qui? Me lo chiedo ogni volta... in questo non-luogo che non mi appartiene... Perché? Perché? Perché? Non ho un genitore o un amico a cui rivolgermi, non sono mai nato eppure esisto, lo so! 
Sono un parassita, uno scherzo della natura!
Cosa sono effettivamente? Una "voce" che nessuno può udire tranne te. Eppure vivo, penso, desidero!
Qual è il mio posto in questo mondo? Cosa mi lega a te, se non questa sensazione travolgente che va al di là della mia comprensione?
Sono qui, dannazione! Siamo una cosa sola, eppure non posso neanche sfiorarti. Una condanna. Mi sento così infelice... così arrabbiato!"



Da sempre, la giovane Dia ha una voce che le parla nella testa: è una voce maschile, che lei chiama Zaffiro. La ragazza è convinta di non essere pazza, e che la voce sia una presenza reale. Neppure Zaffiro sa perché si trovi nella testa di Dia e per quale ragione non riesca ad uscire dal suo corpo.

Diciassette anni è un'età problematica per ogni adolescente, ma la gelosia che Zaffiro le manifesta quando parla o pensa a un ragazzo rende un incubo la vita della povera Dia. Neanche quando dorme trova riposo: nel mondo onirico Zaffiro non può entrare, ma le fanno visita immagini inquietanti che sembrano provenire da un tempo lontano e mostrarle ricordi di un'altra vita. Quei sogni la lasciano sempre turbata e per non dimenticarli Dia al mattino dipinge tutto ciò che ricorda. Un giorno viene invitata ad esporre i propri lavori in una mostra d'arte e lì scopre che un altro ragazzo, Damiano, dipinge quadri che sembrano emersi dai suoi stessi sogni. Anche se non lo ha mai visto, Dia sente di provare nei suoi confronti un forte legame, come se lo conoscesse da sempre. Riuscirà ad incontrarlo e scoprire la verità sul proprio passato?


Giovani anime antiche è un romanzo dallo stile raffinatissimo e ricercato, permeato da un'atmosfera onirica, con un'idea di base originale e innovativa. 
La protagonista femminile è un personaggio interessante, una ragazza maturata precocemente a causa della separazione dei genitori e dei numerosi problemi di integrazione con i coetanei.
Nonostante le difficoltà non si abbatte mai riuscendo, dopo ogni caduta, a creare un nuovo equilibrio grazie ad un'incrollabile forza d'animo. 
Il romanzo svela pagina dopo pagina il passato di Dia, creando per lei una storia intrigante e inaspettata, con un finale enigmatico ed aperto a mille possibilità. 
La brevità dei capitoli, i numerosi personaggi e i molteplici punti di vista contribuiscono a rendere il racconto multiforme e complesso, avvincendo il lettore, riuscendo a tenerlo in uno stato di continua tensione trascinandolo in un romanzo che fa crescere la curiosità pagina dopo pagina. 


Con il suo stile delicato e la poetica paratassi, l'autrice saprà appassionare gli amanti del genere.

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